Cose nascoste ai sapienti (Mt 11, 25-30)
Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Dal vangelo di Luca sappiamo che questa lode è scaturita da Gesù dopo che i discepoli erano rientrati dalla missione alle pecore perdute della casa d'Israele (Mt 10, 6); la missione era andata bene, e i discepoli erano pieni di gioia perché anche i demoni si sottomettevano a loro nel nome di Gesù (Lc 10, 17).
Nel vangelo di Matteo c’è però un forte contrasto fra queste parole di lode e quelle severissime che le precedono, infatti, prima di lodare il Padre per la rivelazione che fa ai piccoli, Gesù aveva rimproverato aspramente le città che non avevano voluto accoglierlo: Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidone fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi… così per Cafarnao: E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te! (Mt 11, 21-24). Tanto è grave non accogliere Gesù!
Cosa sono queste cose?
È strano che il Padre nasconda queste cose ai sapienti e ai dotti, non sono forse i sapienti e i dotti che meriterebbero un particolare aiuto e luci da parte di Dio proprio perché più di altri faticano nel cercare la sapienza, e si impegnano a comprendere la realtà che li circonda? Sembrerebbe di sì, tuttavia, ci può essere qualcosa nei sapienti e nei dotti che non merita una benedizione, ma un castigo, e Gesù insegna che Dio li castiga nascondendo loro queste cose. Ma che cosa sono queste cose? Così risponde il cardinale Giacomo Biffi: “Queste cose sono i misteri del Regno, è il disegno che l’amore del Padre a pensato per noi, è il senso ultimo e vero dell’universo, è la strada sulla quale possiamo arrivare a salvarci”. Possiamo anche dire: queste cose sono tutto ciò che riguarda la persona, l’insegnamento e le opere di Gesù.
Ora, quando Gesù si presenta non si può rimanere neutrali: o lo si accoglie o lo si respinge; rischiano però di respingerlo proprio coloro che più di altri sanno di sapere o credono di sapere; coloro il cui sapere procura ammirazione, prestigio e vantaggi, ossia ricchezze alle quali è difficile rinunciare. Da notare che Gesù non respinge, non disprezza e non maledice i dotti per partito preso, tanto è vero che da giovinetto lo vediamo a Gerusalemme seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascolta e li interroga (Lc 2, 46). Ma quando Gesù, in prima persona, insegna e compie miracoli, ogni sapiente e ogni dottore deve riconoscere che la sua sapienza è ben poca cosa nei confronti di quella di Gesù, questo riconoscimento comporta però che il sapiente sottometta sé stesso alla persona di Gesù, ed è a questo punto che rischia di respingerlo, perché si tratta di riconoscerlo come Signore, Salvatore, Dottore, Pastore, Re… e, di conseguenza, rinunciare a un certo numero di benefici che gli derivano dalla sua sapienza. Ai sapienti costa soprattutto riconoscere di non essere primi, ma secondi, costa ammettere l’insufficienza della loro sapienza, e quindi di doversi regolare secondo quella di Gesù. Evidentemente, Corazìn, Betsàida e Cafarnao pullulavano di sapienti e di dotti che preferivano la loro sapienza a quella di Gesù, e accade la stessa cosa anche ai nostri giorni.
Troppo pochi si interessano a queste cose
Infatti, se consideriamo quante sono le persone che si interessano a queste cose, ossia a Gesù, ai suoi insegnamenti, alle sue opere e al suo amore, dobbiamo constatare che sono molto poche; se sono poche significa che il Padre non può rivelare a molti i suoi segreti, perché troppi sono troppo “sapienti” e troppo “dotti”. La cosa può apparire strana soprattutto se pensiamo alle persone comuni che non hanno molto studiato, eppure, anche queste fanno parte della categoria dei sapienti e dei dotti ai quali il Padre giustamente nasconde la rivelazione di queste cose. E perché la nasconde? Perché non meritano che queste cose vengano loro rivelate. Infatti, ognuno si muove nella vita in base alla comprensione che ne ha, quindi, ognuno ha una sua filosofia che non dipende da studi accademici, inoltre, ognuno è abbastanza contento di gestire la propria vita secondo la propria volontà, ma quando Gesù si presenta con la sua filosofia, con la sua comprensione della vita, con il suo progetto, allora, bisogna inevitabilmente scegliere fra ciò che dice Lui e quello che diciamo noi, ma i più dicono: “La tua filosofia e il tuo progetto non mi piacciono, preferisco la mia filosofia e i miei progetti”; quanti dicono così dichiarano, di fatto, di essere più dotti e più sapienti di Gesù, perché ritengono di avere una comprensione della realtà superiore alla sua, non lo dicono a parole, ma lo dicono in modo inequivocabile con i loro comportamenti, e allora il Padre nasconde loro il suo tesoro, ossia Gesù.
Raccoglieremo quello che abbiamo seminato
La cosa non è senza conseguenze dolorose, soprattutto a lungo termine quando tutti raccoglieremo quello che stiamo seminando, perché, come le città sul lago di Tiberiade hanno meritato le dure parole del Signore per non averlo accolto nonostante la sua bontà, la sua sapienza e i suoi miracoli, così chiunque si comporta allo stesso modo merita gli stessi castighi. Il lungo termine ha poi un termine, ed è il giorno del giudizio richiamato da Gesù proprio quando rimprovera le città di Corazìn, Betsàida e Cafàrnao.
Soprattutto il mondo occidentale, non può non vedere le opere di Gesù, in quanto, da duemila anni un gran numero di Santi con la loro fede, le loro opere, i loro insegnamenti e i loro miracoli, sono un segno della sua presenza; a meno di voler chiudere gli occhi per evitare di fare i conti con Lui. Per l’influenza dei santi e dei ministri del Signore sono fiorite lungo i secoli un numero impressionante di opere di misericordia, corporali e spirituali, per ogni categoria di persone; sono state prodotte opere immortali in ogni arte: dalla musica al parmigiano. Attraverso i suoi ministri e i suoi santi è sempre Gesù che si presenta all’uomo per essere accolto dall’uomo, ma noi, che cosa ne abbiamo fatto e che cosa ne stiamo facendo di lui?... Basta guardare l’espandersi del degrado e della corruzione per rispondere.
I piccoli
Fortunatamente, non ci sono solo i sapienti e i dotti, ma ci sono anche i piccoli ai quali il Padre rivela queste cose; i piccoli consolano il cuore di Gesù e lo fanno esultare. Chi sono questi piccoli e in che cosa si distinguono dai sapienti e dai dotti? Se i sapienti e i dotti sono coloro che sanno di sapere o credono di sapere, i piccoli invece sanno di non sapere; riescono a meravigliarsi per lo splendore della vita e sentono di avere bisogno di qualcuno che li guidi, perché tutto è più grande di loro. La realtà nella quale siamo immersi è un mistero che ci supera da tutte le parti, e non possiamo cavarcela senza qualcuno che, come i genitori per il bambino, faccia da mediatore fra noi e il Mistero.
Il Padre ha mandato il Figlio nel mondo come mediatore e salvatore, e i piccoli sono attratti da lui come il ferro dalla calamita, perché vedono in lui la bontà, la sapienza, la guida, di cui sentono il bisogno. I “dotti” invece non hanno bisogno di nessuna guida, hanno già la loro sapienza. Così, non hanno bisogno di una guida, tutti quelli che si illudono di “sapere” cosa vuol dire stare al mondo e si accontentano dei benefici e dei vantaggi che riescono a ottenere facendo la loro volontà; così, una preghiera che dice: Sia fatta la tua volontà, non li attira ma li respinge. Quando Gesù invita: Venite a me … imparate da me, che sono mite e umile di cuore, i sapienti e i dotti non vanno da Lui perché ritengono di non avere nulla da imparare da uno come Lui. Chi nella vita procede a forza di arroganza, prepotenza e intrighi non va da Lui, perché la mitezza, l’umiltà, la rettitudine, che lui insegna non sono compatibili con i loro modi di fare.
Il giogo leggero e quello pesante
Eppure, la mitezza, l’umiltà, l’andare a Gesù per imparare da lui e seguirlo, è un giogo leggero che dà ristoro. Invece, senza di Lui, tutti i beni di questo mondo prima o poi diventano un peso insopportabile, diventano una prigione. Tuttavia, ci si comporta come lupi famelici che si divorano a vicenda pur di mantenerli e di accrescerli; pronti a sacrificarsi e a sacrificare, a diventare crudeli con sé stessi e con gli altri, per salire qualche gradino nella scala sociale, per godere della considerazione degli uomini. I drogati si illudono di trovare il paradiso con le sostanze che assumono, ma prima o poi si accorgono di percorre la via dell’inferno; così, non potranno mai trovare il paradiso a cui aspirano, coloro che si affidano alla sapienza umana, sia essa quella raffinata dei potenti, o quella di chi si accontenta di mangiare, bere e divertirsi. C’è da sperare che, prima o poi, tutti ci stanchiamo di una vita senza senso, senza riposo e senza pace, e dal profondo del nostro sconforto possiamo ascoltare la voce che tutti ci chiama: Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero.
Qualche accenno alla vita trinitaria
Chi dice queste parole non potrebbe mantenere ciò che promette se fosse soltanto un uomo, perché nessun uomo ha le risorse e i mezzi per poter dare vero ristoro e vera pace. Per questo Gesù dichiara di avere risorse e mezzi illimitati: Tutto è stato dato a me dal Padre mio. È perché lui possiede ricchezze inesauribili che può ristorare chiunque viene a lui. Inoltre, dichiara di avere queste ricchezze, non come un inferiore può riceverle da un superiore, ma come uno che è allo stesso livello del Padre da cui tutto riceve. Qui e altrove Gesù ci rivela una perfetta uguaglianza e simmetria fra lui e il Padre: il Padre rivela queste cose ai piccoli, ma anche Gesù rivela il Padre ai piccoli, perché nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Il Padre e il Figlio entrambi rivelano: il Figlio rivela il Padre e il Padre rivela il Figlio, perché Nessuno conosce il Figlio se non il Padre. Il mistero di Gesù è che non è soltanto il Figlio del Padre (2Gv 1, 3), ma anche il Figlio dell’uomo, e questo lo abilita a essere il mediatore fra Dio e gli uomini (1Tm 2, 5).
Se Nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio, vuol anche dire che: “Nessuno ama il Figlio se non il Padre, e nessuno ama il Padre se non il Figlio”, perché non si può amare se non ciò che si conosce, non ciò che non si conosce; per questo non possiamo amare né il Figlio, né il Padre se il Figlio non ci rivela il Padre e il Padre non ci rivela il Figlio, infatti Gesù dice: Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato (Gv 6, 44), e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Questi discorsi possono apparire difficili e distanti dai nostri quotidiani problemi, ma questo accade perché assomigliamo alla donna curva del vangelo che, essendo curva, vedeva solo le cose della terra e non quelle del cielo, il Signore l’ha guarita raddrizzandola (Cfr. Lc 13, 11-13). Inoltre: Finché abitiamo nel corpo siamo in esilio lontano dal Signore, camminiamo nella fede e non ancora in visione (2Cor 5, 6-7), e non vediamo neanche bene, perché Vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia (1Cor 13, 12). È bene però riflettere che, fra non molti anni, chi avrà accolto il Signore sarà chiamato a entrare nello splendore della vita trinitaria, in cui il Padre glorifica il Figlio, il Figlio glorifica il Padre e lo Spirito Santo avvolge tutto con il suo amore. Più incominciamo a pensarci, meno dovremo patire per essere acclimatati alla vita trinitaria; Dio ci attende nella sua casa, ha solo quella e dovremo adattarci alle regole che ne governano la vita.
La Santa Vergine ci aiuti a comprendere le parole di suo Figlio.
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22-08-2024 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro (Mc 5, 21-43)
Due storie che riguardano anche noi
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26-11-2023 - Verrà nella gloria (Mt 25, 31-46)
A separare le pecore dalle capre
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19-11-2023 - Il talento nascosto (Mt 25, 14-30)
Chi lo nasconde sarà Gettato fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti
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12-11-2023 - Stoltezza e saggezza (Mt 25, 1-13)
Il saggio si salva e lo stolto si perde
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05-11-2023 - L’ipocrisia al potere (Mt 23, 1-12)
E l'antidoto indicato da Gesù
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29-10-2023 - I due comandamenti (Mt 22, 34-40)
Non siamo stati noi ad amare Dio
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22-10-2023 - Dare a Dio e a Cesare (Mt 22, 15-21)
A cesare i tributi e a Dio il cuore
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15-10-2023 - Un invito rifiutato (Mt 22, 1-14)
E le sue conseguenze...
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08-10-2023 - La follia umana... (Mt 21, 33-43)
E quella divina...
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01-10-2023 - Facili parole... (Mt 21, 28-32)
Cosa significa: Lavorare nella vigna?
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24-09-2023 - Operai dell'ultima ora (Mt 20, 1-16)
La fortuna di avere un padrone "ingiusto"
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17-09-2023 - Siamo debitori (Mt 18, 21-35)
Ciascuno di noi è un debito vivente nei confronti di Dio
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10-09-2023 - Se il tuo fratello commetterà una colpa (Mt 18, 15-20)
Gesù non sta parlando ai semplici fedeli, e la colpa non è contro il singolo fedele
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03-09-2023 - Un malinteso ricorrente (Mt 16, 21-27)
I nostri pensieri e quelli di Gesù il più delle volte sono in conflitto
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27-08-2023 - Discepoli sotto esame (Mt 16, 13-20)
Interrogati su Gesù
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20-08-2023 - Una donna che ha capito (Mt 15, 21-28)
Il cuore di Gesù
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13-08-2023 - Tempesta sul lago (Mt 14, 22-33)
E Colui che può placarla
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06-08-2023 - La trasfigurazione (Mt 17, 1-9)
Per quelli che seguono Gesù sul monte
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30-07-2023 - Tesori nascosti (Mt 13, 44-52)
Che attendono di essere scoperti
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23-07-2023 - Un nemico ha fatto questo (Mt 13, 24-43)
Se c'è un nemico, c'è anche qualche pericolo
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16-07-2023 - Il seme e il terreno (Mt 13, 1-23)
Che cosa ci comunica la Parola di Dio?...
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09-07-2023 - Cose nascoste ai sapienti (Mt 11, 25-30)
Ma rivelate ai piccoli
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02-07-2023 - Perdere e trovare la vita (Mt 10, 37-42)
Un'offerta scontata da non perdere
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25-06-2023 - Non abbiate paura (Mt 10, 26-33)
Se non di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo
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18-06-2023 - Pecore senza pastore (Mt 9, 36 - 10, 8)
La disgrazia di non avere un pastore
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11-06-2023 - Chi mangia me vivrà per me (Gv 6, 51-56)
E io lo risusciterò nell'ultimo giorno
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04-06-2023 - Dio ha tanto amato il mondo (Gv 3, 16-18)
Ma il mondo come risponde all'amore di Dio?...
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28-05-2023 - Un dono per discernere (Gv 20, 19-23)
Il peccatore che non può essere perdonato
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21-05-2023 - Andarono sul monte... (Mt 28, 16-20)
E videro Gesù risorto
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14-05-2023 - Se mi amate osserverete... (Gv 14, 15-21)
Perseverare nell'amore non è scontato per nessuno
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07-05-2023 - Non sia turbato il vostro cuore (Gv 14, 1-12)
Parole per coloro che sono turbati dal Mistero delle Tenebre
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30-04-2023 - Non capirono di che cosa parlava loro (Gv 10, 1-10)
Ciò che succede spesso anche a noi
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23-04-2023 - Lungo il cammino Gesù si fa vicino (Lc 24, 13-35)
E prepara la sua manifestazione
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16-04-2023 - Dal timore alla gioia (Gv 20, 19-31)
Solo Gesù può operare questo passaggio
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09-04-2023 - Un sepolcro vuoto (Gv 20, 1-10)
Perché hanno portato via il Signore o perché è risorto?...
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02-04-2023 - Cristo crocifisso e risorto (Mt 26, 14-27, 66)
Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo
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26-03-2023 - La La risurrezione di Lazzaro (Gv 11, 1-45)
Figura della risurrezione di Gesù
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19-03-2023 - La guarigione del cieco nato (GV 9, 1-41)
Uno strano modo di guarire
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12-03-2023 - Dammi da bere (Gv 4, 5-42)
L'acqua che ha in mente Gesù e quella che abbiamo in mente noi
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05-03-2023 - Gesù trasfigurato (Mt 17, 1-9)
La gloria per cui siamo fatti
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26-02-2023 - Le tentazioni di Gesù (Mt 4, 1-11)
E la tentazione dei progenitori
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19-02-2023 - Fu detto, ma io vi dico (Mt 5, 38-48)
Amare come Gesù ama
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12-02-2023 - Sono venuto a dare compimento (Mt 5, 17-37)
Gesù è il compimento della legge
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05-02-2023 - Sale e luce (Mt 5, 13-16)
Il rischio di perdere sapore e di diventare tenebra
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29-01-2023 - Gesù salì sul monte (Mt 5, 1-12a)
E proclama le beatitudini
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22-01-2023 - A Cafarnao (Mt 4, 12-23)
Gesù chiama quattro fratelli
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15-01-2023 - Ecco l'Agnello di Dio (Gv 1, 19-34)
Colui che toglie il peccato del mondo!
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08-01-2023 - Gesù è battezzato da Giovanni (Mt 3, 13-17)
Perché conviene adempiere ogni giustizia
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01-01-2023 - Maria madre di Dio (Lc 2, 16-21)
I paradossi di Dio rischiano di non dirci nulla
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25-12-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
Una gioia è promessa a coloro che sono oppressi dalle tenebre
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18-12-2022 - La prova dell’uomo giusto (Mt 1, 18-24)
Giuseppe può comprendere e aiutare chi è nella prova
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11-12-2022 - Sei tu colui che deve venire? (Mt 11, 2-11)
Quando non si comprende l'agire di Dio
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04-12-2022 - Giovanni Battista (Mt 3, 1-12)
Il profeta di cui avremmo bisogno
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27-11-2022 - La venuta del Figlio dell'uomo (Mt 24, 37-44)
Ci sono quelli che l'attendono e quelli che l'ignorano
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20-11-2022 - La festa di Cristo Re (Lc 23, 35-43)
Perché ha compiuto una grande impresa
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13-11-2022 - Gesù profeta di sventure (Lc 21, 5-19)
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita
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06-11-2022 - Gesù risponde ai Sadducei (Lc 20, 27-38)
Alcuni aspetti della vita futura
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30-10-2022 - Zaccheo incontra Gesù (Lc 19, 1-10)
E la sua vita cambia
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23-10-2022 - Giusti o ingiusti (Lc 18, 9-14)
A noi decidere da che parte stare
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16-10-2022 - Gridare giorno e notte (Lc 18, 1-8)
Per essere prontamente esauditi
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09-10-2022 - Il grido a cui Gesù risponde (Lc 17, 11-19)
Ma noi non sappiamo gridare
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02-10-2022 - Non abbiamo fede (Lc 17, 5-10)
Neanche quanto un granello di senape
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25-09-2022 - Delitto e castigo (Lc 16, 19-31)
Il ricco gaudente uccide sia sé stesso, sia Lazzaro
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18-09-2022 - Una strana parabola (Lc 16, 1-13)
L'amministratore disonesto lodato per la sua astuzia
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11-09-2022 - Peccatori e pubblicani o scribi e farisei? (Lc 15, 1-10)
L'inevitabile scelta
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04-09-2022 - Impossibili imprese (Lc 14 25-33)
La costruzione della torre e la guerra dei re
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28-08-2022 - Umiltà radicale (Lc 14, 1. 7-14)
Dell'ultimo posto che nessuno vuole
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21-08-2022 - Due possibili esiti (Lc 13, 22-30)
Ognuno sceglie liberamente dove andare
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14-08-2022 - Fuoco sulla terra (Lc 12, 49-53)
E noi vorremmo che il fuoco non bruci
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07-08-2022 - Beato chi rimane sveglio nella notte (Lc 12, 35-40)
Non si troverà con la casa scassinata
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31-07-2022 - La ricerca della ricchezza (Lc 12, 13-21)
Quella che dura e quella che non dura
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24-07-2022 - La via angusta della preghiera (Lc 11, 1-13)
Ciò che accade a un discepolo che prega
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17-07-2022 - La parte che non sarà tolta (Lc 10, 38-42)
E quella che dovrà essere tolta
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10-07-2022 - Fa' questo e vivrai (Lc 10, 25-37)
Non una vita qualunque, ma quella di Dio stesso
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03-07-2022 - È vicino a voi il Regno di Dio (Lc 10,1-12. 17-20)
Alcuni accolgono il suo Re, altri lo respingono
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26-06-2022 - Un amore esclusivo (Lc 9, 51-62)
E le sue esigenze
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19-06-2022 - Ho ricevuto quello che vi ho trasmesso (1Cor 11, 23-26)
Ciò che solo un amore folle può fare
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12-06-2022 - Non siete capaci di portarne il peso (Gv 16, 12-15)
Il peso della gloria a cui siamo chiamati
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05-06-2022 - Un'impresa trinitaria (Gv 14, 15-16. 23b-26)
Amare come Gesù ama
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29-05-2022 - Di questo voi siete testimoni (Lc 24, 46-53)
Uno di questi è padre Kolbe
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22-05-2022 - Se uno mi ama... (Gv 14, 23-29)
Ascoltare le parole e osservare la parola
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15-05-2022 - L’impossibile comandamento (Gv 13, 31-33A. 34-35)
La soluzione di Teresina di Lisieux
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08-05-2022 - Il buon pastore (Gv 10, 27-30)
E il cattivo pastore
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01-05-2022 - Quella notte non presero nulla (Gv 21, 1-14)
La via stretta del fallimento
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24-04-2022 - Per timore dei Giudei (Gv 20, 19-31)
Un timore giustificato
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17-04-2022 - Il mistero della risurrezione di Gesù (Gv 20, 1-9)
Non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti
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10-04-2022 - Il mistero della passione di Gesù (Lc 22, 14-23, 56)
Ossia, della creatura che uccide il suo Creatore
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03-04-2022 - L’adultera perdonata (Gv 8, 1-11)
Figura dell'umanità che tradisce il suo Dio
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27-03-2022 - Il figlio prodigo (Lc 15, 11-32)
La festa dopo la grande impresa
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20-03-2022 - Se non vi convertite, perirete (Lc 13, 1-9)
La causa profonda delle tragedie
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13-03-2022 - La trasfigurazione di Gesù (Lc 9, 28b - 36)
Destinati alla gloria dell'intimità con Dio
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06-03-2022 - Gesù è tentato nel deserto (Lc 4, 1-13)
Il mistero della tentazione
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27-02-2022 - L’occhio, la trave e la pagliuzza (Lc 6, 39-45)
Diventare come il Maestro
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20-02-2022 - La carità fraterna (Lc 6, 27-38)
Illusioni e realismo
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13-02-2022 - Le beatitudini (Lc 6, 17. 20-26)
I tesori che non sappiamo di avere
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06-02-2022 - La pesca miracolosa (Lc 5, 1-11)
Un lavoro in due tempi
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30-01-2022 - Tentativo di deicidio (Lc 4, 21-30)
Annuncio di ciò che accadrà
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23-01-2022 - Gesù nella sinagoga di Nazaret (Lc 1, 1-4; 4, 14-21)
Annuncia la sua missione
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16-01-2022 - Le nozze di Cana (Gv 2, 1-11)
Una miracolosa trasformazione che ci riguarda
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09-01-2022 - Il battesimo di Gesù (Lc 3, 15-16. 21-22)
Figura di ciò che ci attende
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02-01-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
E le tenebre non l’hanno vinta ...
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26-12-2021 - Gesù ritrovato nel tempio (Lc 2, 41-52)
Quando i santi non comprendono
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19-12-2021 - Maria visita Elisabetta (Lc 1, 39-45)
Figura della sollecitudine di Dio per ogni uomo
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12-12-2021 - Battesimo con l’acqua e con il fuoco (Lc 3, 10-18)
Perché l'uomo possa partecipare al banchetto
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05-12-2021 - Il grido del profeta (Lc 3, 1-6)
Perché l'uomo ritorni sulla retta via
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28-11-2021 - Un nuovo anno liturgico
Per cercare di comprendere il progetto di Dio
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21-11-2021 - Cristo Re
Re che muore per salvare il suo popolo
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14-11-2021 - I tempi della fine
Quando non si può più mentire
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07-11-2021 - La vedova di Sarèpta
La desolazione di chi ha perso l'amore
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31-10-2021 - Oltre i comandamenti
Lo sguardo di Gesù
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24-10-2021 - Bartimeo, cieco e mendicante
Sperare contro ogni speranza
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17-10-2021 - Il grande Incompreso
La gloria secondo Dio e secondo noi
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10-10-2021 - Il giovane ricco e noi
Dio non ci ama per scherzo, dona tutto e chiede tutto
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03-10-2021 - Se non diventerete come i bambini
Diventare piccoli perché Dio possa farci grandi
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26-09-2021 - Idee ristrette
I nostri pensieri e quelli di Dio
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19-09-2021 - Il rischio di non voler comprendere
Quando Gesù ci interpella sul mistero del peccato
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12-09-2021 - Chi è Gesù?...
Un mistero non accessibile alle sole forze umane
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05-09-2021 - Un caso di malattia incurabile
Che relazione c'è fra il sordomuto e noi?
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29-08-2021 - Osservare le regole per nascondere scomode verità
Da chi vogliamo essere salvati: dalle "regole" o da Gesù?
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22-08-2021 - Il rischio di abbandonare Gesù
Se non diventerete come i bambini...
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15-08-2021 - La Donna vestita di sole e il Drago rosso
Lo stridente contrasto da cui non conviene distogliere lo sguardo
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08-08-2021 - Quando l’uomo di Dio non ne può più…
Ciò che può accadere a ognuno di noi
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01-08-2021 - Come dall’Egitto alla Terra Promessa
"Fare" o "lasciarsi fare"?
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25-07-2021 - Il segno della moltiplicazione dei pani
Il pane prodotto dagli uomini e quello donato da Dio
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18-07-2021 - Come pecore senza pastore
Similitudine e diversità con la situazione attuale
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11-07-2021 - Perché esiste tutto ciò che esiste?
Un progetto folle
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07-07-2021 - L'inevitabile tempesta
Il grido di Pietro quando affonda
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04-07-2021 - Il profeta Ezechiele, Gesù e noi
Il profeta inviato a una genìa di ribelli...
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27-06-2021 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro
Due episodi utili a comprendere ciò che stiamo vivendo
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03-01-2021 - Quando è nato Gesù?… Riflessioni affettive
Circola la voce che Gesù non sia nato il 25 dicembre!
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11-06-2020 - Dio punisce o non punisce?…
È più buono un Dio che punisce o un Dio che non punisce?
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09-08-2018 - Buona o cattiva Novella?!...
Perché ad annunciare Gesù si rischia la vita?...
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02-01-2018 - Pensieri sul Natale
Per Gesù, Giuseppe e Maria non c'è posto fra gli uomini...
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26-12-2017 - Auguri di Natale
Perché gioire a Natale?!... Perché Gesù nasce in una stalla?!...
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18-01-2017 - L'enfer c'est les autres
Se l'inferno sono gli altri è perché la possibilità dell'inferno è anche nel nostro cuore...
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07-02-2016 - Giustizia e Misericordia
Qual è la condizione necessaria per ottenere misericordia?...
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28-06-2015 - Il mistero della Sindone e noi...
Le vicende della nostra vita terrena lasciano impressi, come sulla Sindone, dei segni di difficile comprensione.
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28-06-2015 - Perché il vangelo non ci dice niente?!... (Gv 3, 16-21)
Benedetti o maledetti?!...
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02-10-2014 - Parabola dei chiamati a lavorare nella vigna (Mt 20, 1-16)
Sintesi - L'ingiustizia di Dio è la nostra fortuna!!!
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21-01-2013 - Fuga e lotta con Dio ... 2/2
Una via più lunga e una più breve ...
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18-11-2012 - Fuga e lotta con Dio ... 1/2
Chi è più credibile? ...
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16-07-2011 - Il gioco disonesto della menzogna
E' naturale credere vera qualsiasi affermazione, ma ...
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02-05-2011 - Credenti o creduloni?...
L'inevitabilità dell'atto di fede - Diventarte credibili
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03-03-2011 - Come nei romanzi gialli ...
Analogie con la ricerca della felicità
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Ultimo aggiornamento 09-01-2024
Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)
La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...
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Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)
A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte
Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte
Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto
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La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro
Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...
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Le riche épulon et le pauvre Lazare
Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...
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Come mai questo tempo non sapete valutarlo?
Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.
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Aprì loro la mente per comprendere le scritture
Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.
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Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.
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Gesù esamina Pietro sull'amore
Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 2
Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 1
Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.
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Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)
Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...
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La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)
Difficoltà di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.
Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.
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