Meditazioni sul Vangelo

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Pungoli
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Pungoli... aforismi... apoftegmi...

  1. È impossibile che Dio non ci sconcerti sempre più fino al giorno della visione faccia a faccia (M. D. Molinié op).
  2. Perché l'uomo possa funzionare correttamente non ci sono cinquanta possibilità, ma una sola; l'uomo potrà funzionare correttamente solo con il soccorso della grazia di Dio.
  3. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà (Mt 16, 25).
  4. Senza Gesù Cristo si costruiscono le proprie macerie.
  5. La fede cristiana insegna, in sostanza, questi due principi: la corruzione della natura umana e l'opera redentrice di Gesù Cristo (Pascal).
  6. La peggiore disgrazia che possa capitare a un uomo è essere soddisfatto di sé (Bernanos).
  7. L'essenziale della sua vitalità l'uomo lo riceve dalla preghiera (Rabbi Na'hman di Breslavia).
  8. Ciò che veramente è interessante non è tanto la spiegazione o la comprensione della Sacra Scrittura, quanto il tempo in cui le cose che si sono comprese si realizzeranno.
  9. Per te ci hai fatti o Signore, e l'anima nostra è inquieta finchè non riposa in Te (S. Agostino).
  10. L'abate Pambo, ai frati che gli chiedevano una parola edificante per il vescovo in visita alla loro comunità, così rispose: "se non è edificato dal mio silenzio tanto meno sarà edificato dalle mie parole".
  11. Grande cosa è il silenzio opportuno, è il padre del pensiero penetrante (S. Diadoco di Foticea).
  12. Io non ho mai capito un gran che fino a quando il Signore non me lo ha fatto comprendere in maniera sperimentale (S. Teresa d'Avila).
  13. Per l'esperienza dell'aiuto divino ripetuta frequentemente nelle tentazioni, l'uomo acquista la fede solida che lo rende impavido e gioioso nella prova (S. Isacco di Ninive).
  14. Il fine della vita cristiana è l'acquisizione dello Spirito Santo (S. Serafino di Sarov).
  15. Il fine della mia vita è realizzare il sogno che Dio ha fatto sulla mia culla (Jean Salem).
  16. Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto (Lc 16, 10).
  17. Regna la pace dove regna il Signore (Liturgia).
  18. I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie... Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri (Is 55, 8-9).
  19. Il fatto di vivere dovrebbe portare con sé una speranza di vita e non la certezza della morte. Dove trovare, nonostante la morte, una promessa di vita? Nella storia del chicco di grano. "Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto"...
  20. Arriva per tutti il momento della morte quando tutte le filosofie non vere vengono ridotte in frantumi.
  21. "Bisogna pur vivere" diceva qualcuno al Santo curato d'Ars; e lui: "si, ma bisognerà pur morire un giorno".
  22. La vita presente è come una notte trascorsa in un brutto albergo... e le uniche vere gioie sono quelle che ci provengono dalla fede (S. Teresa d'Avila).
  23. Non muoio, entro nella vita (S. Teresina di Lisieux).
  24. Alla sera di questa vita saremo giudicati sull'amore (S. Giovanni della Croce).
  25. Le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi (Rm 8, 18).
  26. L'esercizio della bontà è l'esercizio dell'intelligenza nella sua forma più alta.
  27. Nessun desiderio eleva tanto l'uomo quanto il desiderio di conoscere la verità (S. Tommaso d'Aquino).
  28. La verità non vuol essere detta, né dipinta; vuol essere amata (Bernanos).
  29. Ogni verità da chiunque sia detta viene dallo Spirito Santo (Pseudoambrogio).
  30. L'uomo è manifestamente un essere pensante; qui sta tutta la sua dignità e tutto il suo pregio; e tutto il suo dovere sta nel pensare rettamente. Ora, l'ordine del pensiero esige che cominci da sé, e dal suo autore, e dal suo fine (Pascal).
  31. Beati i miti... beati i misericordiosi... beati i puri di cuore... (Mt 5, 5).
  32. Dio ha fatto l'uomo e allora si è riposato, avendo uno cui potesse perdonare i peccati (S. Ambrogio).
  33. Sbagliare gravemente è dell'uomo, chinarsi con misericordia sugli sbagli dell'uomo è di Dio e di quanti sono abitati dallo Spirito di Dio.
  34. La santità non è un lusso per qualcuno, ma una necessità per tutti (Madre Teresa di Calcutta).
  35. Non c'è che una sola tristezza al mondo, quella di non essere santi (Léon Bloy).
  36. Lo spirito d'infanzia è un dono che, per lo più, non sopravvive all'infanzia (Bernanos).
  37. Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli (Mt 18, 3).
  38. A che vi servirebbe fabbricare la vita stessa, se avete perduto il senso della vita? (Bernanos).
  39. Nulla è così insopportabile all'uomo come essere in un pieno riposo, senza passioni, senza faccende, senza svaghi, senza occupazioni. Egli sente allora la sua nullità, il suo abbandono, la sua insufficienza, la sua dipendenza, la sua impotenza, il suo vuoto. E subito sorgono dal fondo della sua anima il tedio, l'umor nero, la tristezza, il cruccio, il dispetto, la disperazione (Pascal).
  40. Dio si onora col silenzio non perché non si dica nulla o nulla si ricerchi di Lui, ma perché, qualsiasi cosa di Lui si dica o si ricerchi, siamo coscienti di essere ben lontani dalla sua comprensione (S. Tommaso d'Aquino).
  41. L'eresia è una verità che trascura tutte le altre... il cattolicesimo è il luogo dove tutte le verità si danno appuntamento (Chesterton).
  42. Il cristianesimo presenta quelle strane contraddizioni che sono proprie delle cose vere (C.S. Lewis).
  43. Se per ipotesi il cristianesimo non fosse vero, sarebbe Dio ad aver torto per questo fatto e non l'uomo che crede il cristianesimo vero (C.S. Lewis - riassunto di un pensiero).
  44. Non basta non capire per poter negare. Non si possono negare i fatti solo perché ci sono poco chiari (Giovanni Blandino).
  45. Di solito la realtà è qualcosa che non si sarebbe mai potuta immaginare (C.S. Lewis).
  46. Rimprovera il saggio ed egli ti amerà (Pr 9, 8).
  47. Non temere di procedere lentamente, temi solo di doverti fermare (Saggezza cinese).
  48. L'uomo rispetto all'immensità dell'universo non è che un puntino quasi inesistente. Ma qual è la differenza fra questo puntino e l'immensità dell'universo? L'universo, per quanto grande, non sa di esistere, l'uomo invece si (Pascal - riassunto di un pensiero).
  49. Sempre si troveranno abbastanza luci per chi voglia credere e abbastanza ombre per chi voglia dubitare (Pascal).
  50. Hai visto un uomo precipitoso nel parlare? C'è più da sperare in uno stolto che in lui (Pr 29, 20).
  51. Se qualcuno crede di sapere qualche cosa, non ha ancora imparato come bisogna sapere (1Cor 8, 2).
  52. Ha guardato l'umiltà della sua serva (Lc 1, 48).
  53. La giustizia è un volto dell'Amore. La giustizia è la necessità che l'Amore ha di ottenere un'adeguata risposta d'amore dalla persona amata.
  54. Credere in Dio comporta delle oscurità, ma non credervi comporta delle assurdità (Bossuet).
  55. Sarebbe la non esistenza di Dio, non la sua esistenza, a darci dei problemi irresolubili di logica e di ragione (E. Gilson).
  56. Le scienze umane permettono di girare attorno all'uomo, ma non di entrarvi dentro (Péguy).
  57. È non conoscere l'uomo proporgli solo dell'umano (Aristotele).
  58. La vita è una prefazione alla morte, la morte è una prefazione all'amore (Delbrel).
  59. Diffido di coloro che non hanno mai provato difficoltà a credere, forse è perché non hanno ben capito di che cosa si tratta (Julien Green).
  60. La prima parte della Bibbia è scritta come se gli autori ne avessero letta la seconda. L'Antico Testamento è uno specchio, dentro vi è un volto: quello di Cristo (Julien Green).
  61. A colui che dimostrava che il moto è impossibile, il saggio rispose senza parole: semplicemente, camminando. I troppo intelligenti vorranno dimostrarti che Dio non esiste? E tu non rispondere con parole: va a pregare (Lanza del Vasto).
  62. Da quando l'uomo non crede più all'inferno, ha trasformato la vita in qualcosa che somiglia all'inferno. Evidentemente, non ne può fare a meno (E. Flaiano).
  63. Tutti i peccati dei cristiani nella storia non derivano dalla loro fede nel Cielo, ma dal fatto che non credono abbastanza nel Cielo (J. Ratzinger).
  64. Posso comprendere il prete soltanto a condizione che ci sia in lui qualche cosa di incomprensibile (J. Simon).
  65. Per unire gli uomini, non basta gettare ponti, bisogna costruire scale. Chi non sale sino a Dio non può incontrare il fratello (G. Thibon).
  66. La civiltà vera non consiste nella moltiplicazione, ma nella volontaria restrizione dei bisogni (Gandhi).
  67. Il confine tra il bene ed il male passa all'interno del nostro cuore (S. Francesco di Sales).
  68. Nel cristianesimo funziona davvero solo la testimonianza, perché solo con una fiamma si può accendere un'altra fiamma (Anonimo).
  69. Il cristiano, più che persuasivo, dovrebbe essere contagioso (Claudel).
  70. Non può reggere alcuna società orientata alla felicità, ma solo una società orientata alla verità (Weizsäcker).
  71. C'è un rimedio decisivo per ogni colpa: ammetterla (F. Grillparzer).
  72. La disperazione non è non avere niente; è non aspettare niente (L. Del Vasto).
  73. Dilettante è colui che non sospetta quanto ogni realtà sia sempre complessa.
  74. Il cristianesimo è stato dichiarato morto infinite volte. Ma, alla fine, è sempre risorto, perché è fondato sulla fede in un Dio che conosce bene la strada per uscire dal sepolcro (Chesterton).
  75. Perché la morale cristiana ce l'ha tanto con i vizi e le cattive abitudini? Essenzialmente per questo: perché sono delle schiavitù, perché, attentando alla libertà dell'uomo, attentano alla sua dignità (Claudel).
  76. Il Dio nascosto, il Dio silenzioso: dagli uomini impariamo a parlare, da Dio a tacere (Claudel).
  77. Tutto il nostro sapere ci porta più vicini alla nostra ignoranza (T. Eliot).
  78. Perché esiste il pavone? Perché Dio ama la bellezza. E l'ippopotamo? Perché Dio ama l'umorismo (Anonimo).
  79. La religione di Cristo non è e non può essere né comoda né divertente (Giovanni Guareschi).
  80. Sappiamo così tanto e capiamo così poco (Malcolm Muggeridge).
  81. Il credente è diverso dal razionalista perchè non si tura le orecchie quando la ragione sussurra: "Dio" (A. Frossard).
  82. Il cristianesimo è una cura così radicale che tutti cercano di rimandarla (Kierkegaard).
  83. Per molti, libertà è la facoltà di scegliere le proprie schiavitù (Gustave Le Bon).
  84. Quando un uomo ha veramente studiato riacquista la fede di un contadino bretone. E, se studia ancora, la fede di una contadina bretone (Louis Pasteur).
  85. Il mistero cristiano non è un muro contro il quale l'intelligenza si frange, ma un mare dove l'intelligenza si perde (Gustave Thibon).
  86. Il papa è il Cristo che parla. L'Eucaristia è il Cristo che tace (S. Francesco di Sales).
  87. La preghiera di supplica non ha la finalità di istruire Dio, ma di costruire l'uomo (S. Agostino).
  88. Ciò che santifica non è la sofferenza, ma la pazienza (Don Bosco).
  89. Non è la natura che evolve. E' Dio che sviluppa la sua idea in tutti i dettagli (Claudel).
  90. Parla molto chi ha poco da dire (Vittorio Messori).
  91. Guai a coloro il cui nome è superiore alle loro opere (Un padre del deserto).
  92. Io prego sempre che Dio mi conceda la saggezza di accettare il suo modo di fare le cose (Frank, capo Sioux).
  93. Hai dei dubbi sulla verità del cristianesimo? Studia la vita di un santo.
    Vuoi vedere qualche cosa di bello? Guarda la vita di un santo.
    Vuoi diventare qualche cosa di bello? Cerca di diventare santo.
  94. L'uomo non vive sul serio da uomo se non esplora il senso di tutto ciò in cui si imbatte (Card. Giacomo Biffi).
  95. Su una vecchia quercia c'era un vecchio gufo: più sapeva e più taceva, più taceva e più sapeva.
  96. L'inesauribile energia dello Spirito, tra altre cose, suscita anche la pazienza per sopportare le insipienze teologiche (Card. Giacomo Biffi).
  97. Nulla è saldo in noi. E tutto quello che è saldo in noi, è perché Dio ci tiene stretti con la sua mano, momento per momento (Benedetta Bianchi Porro).
  98. La volontà di Dio nei nostri confronti resta un mistero insondabile, che eccede sempre ogni possibile progresso della nostra comprensione e si rivelerà pienamente solo nella visione della vita eterna (Card. Giacomo Biffi).
  99. Quando il dito mostra la luna, lo stolto guarda il dito.
  100. Chi vuole altra cosa che non sia Cristo, non sa quel che vuole.
    Chi domanda altra cosa che non sia Cristo, non sa quello che domanda.
    Chi non opera per Cristo, non sa quel che fa (S. Filippo Neri).
  101. La gloria di Dio è l'uomo vivente, ma la vita dell'uomo è nella contemplazione di Dio (S. Ireneo di Lione).
  102. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano (Mt 7, 14).
  103. Additare le gemme che spuntano sui rami vale più che piangere le foglie che cadono (Tonino Bello).
  104. Stoltezza - Quando gli affari vanno male, l'importante non è trovare il modo di farli andar meglio, ma trovare qualcuno sul quale gettare la colpa (Giovanni Guareschi).
  105. Io non sono mai così poco solo come quando sono solo (S. Ambrogio).
  106. Se Dio non esiste tutto è lecito (Ivan Karamazov - Dostoevskij).
  107. Un asino quando vuol parlare raglia.
  108. I vizi, quando diventano di moda, passano per virtù (un padre del deserto).
  109. Lascia che sia Dio a provvedere a te (S. Anselmo d'Aosta).
  110. Più un'anima frequenta Dio, più diventa umile (H. Jaegen).
  111. A suo tempo ogni cosa sarà riconosciuta buona (Sir 39, 34).
  112. Nulla mi costa il riconoscere e il ripetere che io sono e non valgo che un bel niente (Papa Giovanni XXIII).
  113. Io di uomini me ne intendo e Gesù Cristo non era solamente un uomo (Napoleone a S. Elena).
  114. La qualità delle nostre relazioni dipende dalla qualità della nostra relazione con Dio.
  115. La giustizia è semplicemente la verità dell'amore. Perché l'amore ha le sue leggi, dure come l'acciaio; forte come la morte è l'amore. Il vero amore è infinitamente tenero, ma è anche duro perché è preciso, esigente, totalitario, non vive nel pressapochismo (M. D. Molinié op).
  116. Dio ci propone la sua amicizia. Possiamo dirgli di si e possiamo dirgli di no. L'inferno non è che la conseguenza estrema del rispetto che Dio ha per la nostra libertà: rispetto eterno di fronte ad un rifiuto eterno (M. D. Molinié op).
  117. Tu dici: sono ricco, mi sono arricchito; non ho bisogno di nulla, ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo (Ap 3, 17).
  118. La sola decisione pratica assolutamente essenziale nella ricerca del Cristo, quella che governa tutte le altre e senza la quale nulla è praticabile, è quella di pregare (M. D. Molinié op).
  119. No, il senso della vita non è né questo né quello... non mi basta né questo né quello. Allora cosa farai, in vista di cosa vivrai? Non lo so... non so cosa fare, so soltanto ciò che non devo fare: fermarmi prima di aver trovato (M. D. Molinié op).
  120. In fondo l'erotismo non è che una ricerca folle e disperata delle profondità metafisiche dell'intimità (M. D. Molinié op).
  121. C'è la descrizione della realtà e c'è la realtà. La predicazione o la meditazione descrivono la realtà cristiana, la vita mistica è la realtà cristiana.
  122. Lo scopo della nostra esistenza è quello di essere resi partecipi della vita di Dio (C. S. Lewis).
  123. L'esperienza e la confessione del nostro fallimento e della nostra povertà è l'inevitabile passaggio che prepara una nuova manifestazione del Cristo risorto (Gv 21, 1-14).
  124. La nostra attività più sublime deve essere la reazione, non l'iniziativa (C. S. Lewis).
  125. Al tramonto ci si accorge che la platea non esiste e che le seggiole erano i soli testimoni dei nostri continui esibizionismi (Leletta d'Isola).
  126. Ogni azione fatta per amore resta (don Alfonso Commod).
  127. Tutti si lamentano degli anziani, ma pochi si mettono nella loro pelle, come il Signore ci ha insegnato, mettendosi con l'incarnazione nella nostra (Leletta d'Isola).
  128. Non trovo l'amore, perché io trovi l'Amore (Igino Giordani).
  129. In un periodo in cui alle tribolazioni si sommavano tribolazioni, Santa Teresa d'Avila con la solita franchezza si lamentò presso il Signore che le rispose: - È così che tratto i miei amici - e lei - È per questo che ne avete così pochi -.
  130. La via della croce non nega ma prepara la gioia della risurrezione (Vittorio Bachelet).
  131. Tutta la nostra vita non ha altro scopo che di far volentieri ciò che piace a Dio (P. Giovanni Fausti SJ).
  132. Tu sai cosa desideri, ma Dio solo sa che cosa ti giova (S. Agostino).
  133. Dio quando punisce i peccatori non infligge loro un male suo, ma li abbandona ai loro mali (S. Agostino).
  134. Noi dobbiamo solo non opporci all'azione divina (S. Faustina Kowalska).
  135. Solo il bene che avremo fatto pesa sulla bilancia (B. Nemesia Valle).
  136. I Tuoi giudizi sono grandi e difficili da spiegare (Sap 17, 1).
  137. Il silenzio è una spada nella lotta spirituale; non raggiungerà mai la santità un'anima ciarliera (S. Faustina Kowalska).
  138. Essere eroici è bello, ma essere teneri è meglio (B. Nemesia Valle).
  139. Più fallace di ogni altra cosa è il cuore e difficilmente guaribile; chi lo può conoscere? (Ger 17, 9).
  140. Bontà per i cattivi, anche loro soffrono (B. Nemesia Valle).
  141. Il martirio del cuore non è meno fecondo dell'effusione del sangue (S. Teresina di Lisieux).
  142. La gente pensa troppo a ciò che deve fare e troppo poco a quel che deve essere (Meister Eckhart).
  143. Il più piccolo atto di puro amore è più utile alla Chiesa di tutte le opere messe insieme (S. Giovanni della Croce).
  144. Non abbiate paura di Cristo! Egli non toglie nulla e dona tutto (Benedetto XVI).
  145. Quando tutto si oscura rimane solo una luce, ma per vederla bisogna essere abituati a cercarla (Lucia De Gasperi).
  146. Non vi è niente di più bello che essere raggiunti, sorpresi dal Vangelo, da Cristo. Non vi è niente di più bello che conoscere Lui e comunicare agli altri l'amicizia con Lui (Benedetto XVI).
  147. La perfezione mi sembra facile: basta riconoscere il proprio nulla e abbandonarsi come un bambino nelle braccia di Dio (S. Teresina di Lisieux).
  148. Il Dio, che è divenuto agnello, ci dice che il mondo viene salvato dal Crocifisso e non dai crocifissori. Il mondo è redento dalla pazienza di Dio e distrutto dall'impazienza degli uomini. Non è il potere che redime, ma l'amore (Benedetto XVI).
  149. Il Signore opererà per noi meraviglie che sorpasseranno infinitamente i nostri immensi desideri (S. Teresina di Lisieux).
  150. Più si cresce più si diminuisce, più aumenta la luce più aumentano le tenebre.
  151. L'aspetto più evidente del progresso morale è il progresso nell'umiltà.
  152. La stessa luce, con la superbia diventa tenebra.
  153. Nulla di più immorale per l'uomo che essere soddisfatto di se.
  154. La vecchiaia può essere un lungo esercizio spirituale, come preparazione alla prima comunione eterna.
  155. Senza significato diventa insopportabile anche il piacere (Card. Giacomo Biffi).
  156. Non c'è nessuna grandezza che non abbia il suo fondamento nell'umiltà (Bossuet).
  157. Chi crede ai miracoli, lo fa perché ha delle prove a loro favore. Chi li nega lo fa perché ha una teoria contraria ad essi (Chesterton).
  158. Gli innumerevoli mali che affliggono l'umanità ci dicono che l'uomo non sta funzionando correttamente; ognuno dovrebbe allora chiedersi: come può l'uomo funzionare correttamente?
  159. Quando la creatura umana è illuminata dall'amore di Dio, non ha pensieri di biasimo per nessuno, conoscendo bene le sue deficienze (S. Antonio abate).
  160. Il tuo combattimento è contro il demone dell'orgoglio (Filoteo il Sinaita).
  161. L'inferno non è la conseguenza della mancanza di misericordia da parte di Gesù Cristo, ma del rifiuto ostinato di essa da parte nostra (Padre Livio Fanzaga).
  162. Quella cosa che fa scendere nel cuore i doni di Dio è il continuo ringraziamento (S. Isacco di Ninive).
  163. Le parole che non danno la luce di Cristo aumentano le tenebre (Madre Teresa di Calcutta).
  164. Se vuoi pregare meglio prega di più (Madre Teresa di Calcutta).
  165. Se sei amico del sapere diventa anche amico della fatica (Esichio presbitero).
  166. La conoscenza superficiale rende l'uomo arrogante (Esichio presbitero).
  167. Se vedi la carità, vedi la Trinità (S. Agostino).
  168. Non sapendo da noi stessi chi siamo, possiamo apprenderlo solo da Dio (Pascal).
  169. Anche in politica soltanto Cristo ci puo' salvare (C. Adenauer).
  170. E' un cattivo segno che una persona appena convertita si prodighi in opere esteriori. L'ordine della carità esige che questa si radichi nel cuore, prima di compiere buone opere all'esterno (Pascal).
  171. Solo da Dio può venire il cambiamento decisivo del mondo (Benedetto XVI).
  172. Le anime grandi hanno in gran conto le cose piccole (Escrivà de Balaguer).
  173. L'uomo è un problema senza soluzione umana (Nicolàs Gòmez Dàvila).
  174. Il ragionamento corretto dell'uomo che è nel dolore non è: io sono innocente, dunque soffro ingiustamente; ma: io soffro, dunque ho qualche attinenza con il peccato (Card. Giacomo Biffi).
  175. Il cristiano moderno non chiede che Dio lo perdoni, ma che Dio ammetta che il peccato non esiste (Nicolàs Gòmez Dàvila).
  176. La nostra libertà, nel suo significato profondo, è la spaventosa e stupenda prerogativa di poter costruire il nostro destino eterno (Card. Giacomo Biffi).
  177. Molti amano l'uomo solo per poter dimenticare Dio con la coscienza a posto (Nicolàs Gòmez Dàvila).
  178. Pensare è più che altro anelare alla verità; è più che altro implorare la luce. Pensare, in fondo, è pregare (Card. Giacomo Biffi).
  179. Occore all'inizio pensare per compiere ragionevolmente l'atto di fede, ma bisognerà anche credere per continuare a pensare ragionevolmente (Card. Giacomo Biffi).
  180. Contro la stupidità non abbiamo difese (D. Bonhoeffer).
  181. L'unica, vera, permanente riforma del mondo è la santità (Card. Carlo Caffarra).
  182. Di Dio ci è dato di dire talmente poco che di solito è meglio tacere (Card. Giacomo Biffi).
  183. Ogni esistenza è un Calvario e ogni anima un Getsemani, dove ognuno deve bere in silenzio il calice della propria vita (Marta Robin).
  184. A fare una buona azione, di solito si è ricompensati con l'essere spediti a compierne un'altra, ancora più difficile e ancora più buona (C. S. Lewis).
  185. Signore, da chi andremo? Tu solo puoi farci riuscire nell'impossibile impresa in cui ci hai coinvolto.
  186. Quando la ragione indaga in profondità, più che trovare spiegazioni, scopre il mistero.
  187. Ogni vita umana si somiglia: è un'attesa strana di qualcosa che non si conosce (don Divo Barsotti).
  188. La stragrande maggioranza dell'umanità ha sempre creduto che la morte fisica non fosse la fine di tutto, non avrà forse seguito un istinto che le deriva da una realtà? (Vittorio Messori).
  189. Io non stupisco che siano pochi i credenti, ma mi stupisco che ce ne possano essere (don Divo Barsotti).
  190. Chi non ama la Chiesa vede i difetti dei suoi figli e figlie. Chi la ama, li vede ancor meglio: ma non vede soltanto quelli (Chesterton).
  191. Se vedi sbarrata una via è segno che un'altra s'è aperta (don Divo Barsotti).
  192. E' meglio non digiunare e provare umiliazione, che digiunare e provarne compiacimento (Pascal).
  193. Un uomo che non si ponga il problema della morte e non ne avverta il dramma, ha urgente bisogno di essere curato (C.G. Jung).
  194. La verità al di fuori della carità non è Dio, ma un idolo (Pascal).
  195. Seguimi, dice Gesù - Il Vangelo altro non è che questa parola (don Divo Barsotti).
  196. Tutta l'umanità è confitta alla croce e assimilata al Crocifisso, lo voglia o non lo voglia, lo sappia o non lo sappia (Card. Giacomo Biffi).
  197. Dio non ha bisogno delle mie opere, della mia vita, ma ha bisogno del mio nulla, della mia povertà (don Divo Barsotti).
  198. La ragione non è il lato forte delle culture della ragione (Vittorio Messori).
  199. Io voglio la vita e la vita non è né rimanere qui né andare altrove, ma Dio (don Divo Barsotti).
  200. La sofferenza che redime è meno la sofferenza fisica che la visione, il senso del vuoto (don Divo Barsotti).
  201. Tu soffri in quanto è in te un'esigenza di armonia, di unità, l'esigenza di un senso, di un significato che non ti è dato trovare. Tu soffri l'esperienza di una assenza di Dio (don Divo Barsotti).
  202. Alla fame dell'uomo non è stata sufficiente nemmeno la Parola di Dio. Dio ha dovuto dar la sua carne, il suo sangue (don Divo Barsotti).
  203. La vera perfezione non è perfezione di potenza e di sforzo umano, ma è perfezione di spogliamento e di povertà (Jacques Maritain).
  204. Dobbiamo vivere, lavorare, eppure dobbiamo sentire giorno per giorno, ora per ora che il nostro lavoro è vano: Servi inutiles sumus (don Divo Barsotti).
  205. La verità di una visione dell'uomo, della storia, del mondo, si misura dalla capacità di dare un senso coerente e totale al tutto e a ciascuno dei suoi elementi (Vittorio Messori).
  206. Anche nell'economia la giustizia si costruisce solo se ci sono i giusti. E costoro si formano con la conversione dei cuori (Benedetto XVI).
  207. Prima che Dio salvi l'uomo, bisogna che l'uomo esperimenti fino in fondo la sua incapacità di agire; bisogna che esperimenti fino in fondo l'inutilità della sua vita e della sua morte (don Divo Barsotti).
  208. Gli ascoltatori che rifiutano l'annuncio evangelico, di solito non è perché non lo capiscono; è perché non gli piace (Card. Giacomo Biffi).
  209. Dio ha bisogno di macerarci nell'umiltà, ha bisogno di ridurci al nulla per servirsi di noi (don Divo Barsotti).
  210. Dio non ha bisogno delle nostre doti, delle nostre capacità: ha bisogno della nostra povertà, della nostra miseria (don Divo Barsotti).
  211. La reazione che ha l'uomo di fronte al Signore è la fuga (don Divo Barsotti).
  212. L'onnipotenza di Dio non agisce che attraverso la debolezza dell'uomo che prega (don Divo Barsotti).
  213. La prima misericordia di cui abbiamo bisogno è la luce impietosa della verità (Card. Giacomo Biffi).
  214. Il cristiano deve sempre sapere che ogni formulazione del mistero che è affidata alla Chiesa, è soltanto appena un accenno (don Divo Barsotti).
  215. L'amore del Figlio di Dio, dovunque si posa, suscita la bellezza (Card. Giacomo Biffi).
  216. Si vive nel matrimonio quaggiù per essere vergini nel cielo (don Divo Barsotti).
  217. Tu cerchi un'occupazione perché non sai sostenere il vuoto dell'attesa (don Divo Barsotti).
  218. Lungi dal fuorviarla o asservirla, la fede salva la ragione (André Frossard).
  219. La vita presente non è la vita della realizzazione. Viviamo soltanto per imparare a desiderare la vita (don Divo Barsotti).
  220. Chi fa è cieco e chi vede è impotente (don Divo Barsotti).
  221. La vita cristiana non è raggiungere Dio, ma fargli posto (don Divo Barsotti).
  222. Non possiamo offrire a Dio per la salvezza del mondo che la nostra impotenza, la nostra povertà (don Divo Barsotti).
  223. È verità indiscutibile che da parte nostra non abbiamo nulla di buono, ma solo miseria e niente (S. Teresa D'Avila).
  224. La presenza del Cristo rivela all'anima il suo vuoto (don Divo Barsotti).
  225. Dio ha cura dei nostri interessi assai più di noi, e sa quello che conviene a ciascuno (S. Teresa D'Avila).
  226. Se tu sei santo fai tutto senza far nulla (don Divo Barsotti).
  227. Non vi è un atto di umiltà, una preghiera che tu faccia anche nel segreto, che non riempia di bene tutto quanto l'universo (don Divo Barsotti).
  228. Comprendere che noi siamo l'opera di Dio è facile; quello che è incomprensibile è che la crocifissione di Dio sia opera nostra (Santo Curato d'Ars).
  229. Dio non esiste perché l'uomo cerca un senso, ma l'uomo cerca un senso perché Dio esiste (Card. Carlo Caffarra).
  230. Questo che io vedo non è che la scorza, il più importante è invisibile (Antoine de S. Exupéry).
  231. Amare soffrendo è seminare messi eterne (Marta Robin).
  232. Il male più grande è la menzogna (don Divo Barsotti).
  233. Soltanto la luce della Pasqua può disperdere le tenebre della nostra assurdità esistenziale (Card. Giacomo Biffi).
  234. Cerca sempre quello che la tua ragione ignora. Scoprendo quante e quali cose non conosci, ti stupirai della tua ignoranza e sarai umile nelle tue pretese (S. Massimo il Confessore).
  235. Così si fissa il destino degli uomini. Per ognuno arriva un giorno in cui la logica dei nostri atti e delle nostre scelte ci spinge e ci lega per l'eternità (Marta Robin).
  236. Per essere amato come desidera e come è giusto che sia, Dio ci fa passare per la sofferenza e la prova (Marta Robin).
  237. Se Dio vive nel cuore dell'uomo non è per dargli soltanto la pace e la gioia; Dio gli impedisce di riposare in se stesso, lo spinge continuamente a un rapporto più vero con Lui (don Divo Barsotti).
  238. Dio si fa presente nel sentimento della sua lontananza. Tu devi conoscere la tua povertà, il tuo peccato (don Divo Barsotti).
  239. L'uomo sembra impegnato a sentirsi scontento anche quando ogni suo desiderio è appagato (don Divo Barsotti).
  240. Non tutti i santi hanno incominciato bene, ma tutti hanno finito bene (Santo Curato d'Ars).
  241. Per l'uomo che si lascia condurre dallo Spirito Santo, sembra che non esista il mondo; per il mondo, sembra che non esista Dio (Santo Curato d'Ars).
  242. Non si legge il vangelo per comprenderlo, ma per rimanerne sconcertati.
  243. Pretendere di non provare angoscia nel vedere un mondo che è lontano, o si allontana da Dio, non è da cristiani (don Divo Barsotti).
  244. Conosco due mezzi sicurissimi per diventare poveri: lavorare di domenica e appropriarsi dei beni altrui (Santo Curato d'Ars).
  245. Le contraddizioni ci mettono ai piedi della croce, e la croce alla porta del cielo (Santo Curato d'Ars).
  246. Nella vita spirituale quante volte ci sembrerà che Dio neppure esista, ci sentiremo soli, inutili, sentiremo che la nostra vita precipita nel vuoto (don Divo Barsotti).
  247. Ciò che dispiace, è la miseria che si ripiega su di sé, non la miseria che ama e che supplica (Marta Robin).
  248. Sempre l'uomo si incontra e si scontra col mistero (don Divo Barsotti).
  249. La vita dell'uomo è un dramma e quale dramma! Crediamo di vivere la nostra vita, ma in fondo o in noi vive Dio o vive in noi il maligno (don Divo Barsotti).
  250. L'uomo è un essere lacerato fra l'aspirazione alla gioia e la paura del dramma.
  251. Se Tu non m'aggiusti, son rovinato, Gesù mio! (San Filippo Neri).
  252. Ancora non ti conosco Gesù, perché non ti cerco (San Filippo Neri).
  253. Non sono le perle che mancano, ma coloro che le cercano.
  254. La vita cristiana termina nella lode del Padre (don Divo Barsotti).
  255. Rimane sempre una sorpresa la condotta di Dio nei riguardi dell'uomo (don Divo Barsotti).
  256. La migliore conoscenza di Dio è questo senso, questo riconoscimento di una nostra ignoranza (don Divo Barsotti).
  257. Ha bisogno di molte parole chi deve mascherare la sua mancanza di idee o chi deve mascherare le sue intenzioni (Giovannino Guareschi).
  258. Vivremo nella visione di Dio e questa sarà l'umiltà (don Divo Barsotti).
  259. Bisogna sentire che in fondo nulla è veramente efficace se non è costruito sulla santità personale (don Divo Barsotti).
  260. La gloria che viene dagli uomini è ben misera gloria.
  261. I primi responsabili del male del mondo sono i maestri dell'errore (don Divo Barsotti).
  262. L'esperienza esistenziale dell'uomo ha una sola espressione: l'angoscia (don Divo Barsotti).
  263. Se l'uomo vive realmente, non vive che la sua morte (don Divo Barsotti).
  264. L'esperienza suprema dell'uomo è sopportare l'azione di Dio (don Divo Barsotti).
  265. Tutta la vita non è che la speranza della visione (don Divo Barsotti).
  266. Non c'è progresso nella conoscenza di Dio se non c'è progresso nella nostra ignoranza al suo riguardo (don Divo Barsotti).
  267. Chi sa, fa, chi non sa, insegna (Oscar Wilde).
  268. A volte è Dio che tenta, altre volte è il diavolo: il diavolo tenta per rovinare, Dio tenta per incoronare (S. Ambrogio).
  269. Fare della teologia per comprendere Dio è follia. Bisogna fare della teologia per giungere a non comprendere più nulla (M. D. Molinié op).
  270. Pregare è desiderare il Cielo (M. D. Molinié op).
  271. Pregare è interrogare Dio (M. D. Molinié op).
  272. Riflettere in filosofia è interrogare la realtà (M. D. Molinié op).
  273. Se ami la verità ami anche il silenzio e la parola che conduce al silenzio.
  274. La gloria di Dio è l'umiltà (don Divo Barsotti).
  275. Non c'è in verità altra opera cristiana da compiere che quella di essere santi (don Divo Barsotti).
  276. Il pregio dell'uomo è la sua bontà (Prov 19, 22).
  277. La riuscita di una vita religiosa è il suo fallimento (don Divo Barsotti).
  278. C'è amore del prossimo in tutte le religioni. Pertanto non è questo che caratterizza il cristianesimo. Ciò che caratterizza il cristianesimo è, al contrario, riconoscere che noi non amiamo il nostro prossimo e quindi che abbiamo bisogno di essere liberati dal male (Jean Daniélou).
  279. Non credo nel dialogo, credo soltanto nella preghiera, perché è la preghiera sola che stabilisce l'unità (don Divo Barsotti).
  280. Basta un'anima sola che viva davanti a Dio a salvare il mondo (don Divo Barsotti).
  281. La tua patria è il cuore di Dio. In ogni altro luogo tu sei uno straniero (don Divo Barsotti).
  282. Chi sceglie questo mondo rinuncia a Dio e perde anche questo mondo (don Divo Barsotti).
  283. Non troverai mai la verità se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspettavi (Eraclito).
  284. Di quanto la religione si allontana da noi, di altrettanto si allontana la ragione (Chesterton).
  285. I fanciulli trovano il tutto nel nulla, gli uomini il nulla nel tutto (Giacomo Leopardi).
  286. L'uomo è sempre assetato, anche quando non se ne rende conto (Card. Giacomo Biffi).
  287. Nello Spirito è giovane non chi ha corte radici nel tempo, ma chi ha radici forti e profonde nella realtà eterna (Card. Giacomo Biffi).
  288. Con gli anni, a poco a poco, tutto ci viene inesorabilmente tolto. Solo poche cose possiamo sperare di veder crescere, una di queste è la saggezza, quella che dovremmo cercare come si cerca un tesoro.
  289. La mia idea di Dio non è un'idea divina. Deve essere continuamente mandata in frantumi. Ed è Lui stesso a farlo. Lui, il grande iconoclasta. Non potremmo quasi dire che questa frantumazione è uno dei segni della Sua presenza? (C. S. Lewis).
  290. Lo scettico è un signore che rifiuta racconti soprannaturali che hanno un fondamento storico, raccontandoci storie naturali che spesso non hanno alcun fondamento logico (Chesterton).
  291. L'ultimo passo della ragione, è riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la superano (Pascal).
  292. Lo studio della teologia non è per sapere che cosa gli uomini abbiano pensato di Dio, ma per sapere quel che Dio pensa dell'uomo (S. Tommaso d'Aquino).
  293. Due eccessi: escludere la ragione, non ammettere che la ragione (Pascal).
  294. Il Dio della Bibbia non è qualcuno del quale si parla. Ma qualcuno al quale si parla (Soren Kierkegaard).
  295. Le belle azioni nascoste sono le più stimabili (Pascal).
  296. La felicità è uno strano personaggio: la si riconosce soltanto dalla sua fotografia al negativo (Chesterton).
  297. Un uomo è ricco in base alla quantità di cose di cui può fare a meno (Gustave Thibon).
  298. Voi cattolici, mi obiettano gli amici "liberi pensatori", siete chiusi nella gabbia del cattolicesimo. E io rispondo che è vero: il cattolico è prigioniero della sua Chiesa come l'uccello è prigioniero del cielo (Julien Green).
  299. Ci sono alcuni che fanno gran caso di quel che importa ben poco, e poco caso di quel che vale molto (Baltasar Graciàn).
  300. Tra noi e l'inferno o il cielo c'è solo la vita, che è la cosa più fragile del mondo (Pascal).
  301. Se non ci fosse alcuna oscurità, l'uomo non avvertirebbe la sua corruzione; se non ci fosse alcuna luce, l'uomo non spererebbe alcun rimedio (Pascal).
  302. Chi non ha maestro che se stesso, è discepolo di uno stolto (San Bernardo).
  303. Gli idoli non lottano tra di loro che in apparenza: nell'intimo loro, sono tutti alleati contro Dio (Gustave Thibon).
  304. Molte cose quaggiù devono essere soltanto contemplate e non gustate e toccate; molte cose per noi devono essere stelle! (Gustave Thibon).
  305. L'uomo che non accetta di essere relativamente libero sarà assolutamente schiavo (Gustave Thibon).
  306. La natura ha delle perfezioni per dimostrare che essa è l'immagine di Dio e ha dei difetti per mostrare che ne è solo l'immagine (Pascal).
  307. Quando il niente sta nel suo niente, Dio lo santifica (don Divo Barsotti).
  308. L'ordine è un segno della presenza di Dio.
  309. Ci sono interrogativi per i quali l'unica risposta soddisfacente è la visione di Dio.
  310. Oltre al dovere di obbedire alla nostra coscienza, noi abbiamo quello di criticarla e di sostituire la nostra cattiva coscienza con una migliore ogni qual volta è da temersi un errore di giudizio (Étienne Gilson).
  311. Al di fuori e al di sopra di ciò che ci sembra buono o cattivo, sta ciò che è buono o cattivo (Étienne Gilson).
  312. O il mondo sarà pervaso dallo spirito di Cristo, o sarà tormentato dal suo stesso progresso fino alle peggiori conseguenze, di conflitti, di follie, di tirannie, di rovine (Paolo VI).
  313. Ciò che è veramente grande passa spesso inosservato (Benedetto XVI).
  314. Per Dio i grandi della storia fanno da cornice ai piccoli! (Benedetto XVI).
  315. Se la preghiera è diventata davvero preghiera, è diventata silenzio (Sören Kierkegaard).
  316. Non credere di aver fatto alcun progresso spirituale, se non ti senti inferiore a ogni altro (Imitazione di Cristo).
  317. Per amare il prossimo bisogna superare due difficoltà: il nostro peccato e quello del prossimo (M. D. Molinié op).
  318. L'unico senso possibile della vita è l'adorazione: il nulla che canta le lodi del tutto (M. D. Molinié op).
  319. Dio onnipotente, prima che l'uomo cadesse, previde la sua caduta e decise, prima dei secoli, l'umana redenzione. Decise dunque di incarnarsi in Maria (S. Pier Damiani).
  320. Riposiamo nel cuore di quanti amiamo, così come coloro che amiamo riposano nel nostro cuore (S. Bernardo).
  321. L'aiuto sarà grande quanto sarà grande il bisogno (don Divo Barsotti).
  322. Scegliere Dio è l'unica possibilità della vita, ma non ti toglie dalla tua solitudine, ti rende impossibile anzi ogni illusione, ogni inganno, ti fa sentire questa vita com'è veramente, una morte (don Divo Barsotti).
  323. Non dubito io della fede, ma dubito di possederla (don Divo Barsotti).
  324. Fra l'uomo e Dio c'è la Chiesa (don Divo Barsotti).
  325. Siamo invitati al banchetto divino - per mangiare? - no, per essere mangiati (M. D. Molinié op).
  326. O mio Dio, innalzami e sarò umile (don Divo Barsotti).
  327. Amare gli altri per sé stessi è amarli per la loro miseria, non per le loro virtù (M. D. Molinié op).
  328. Non crolla, non rovina che quanto deve rovinare o crollare perché Egli rimanga, perché sempre più evidente sia per te la Realtà sola del Cristo (don Divo Barsotti).
  329. Credere è un atto terribile, il più grande atto dell'uomo e l'uomo con le sole sue forze non potrebbe mai compierlo (don Divo Barsotti).
  330. Chi crede oggi deve dimostrare che Dio è infinitamente di più di tutto quello che il mondo può offrire o può farti sperare (don Divo Barsotti).
  331. Qualche volta si ha il sospetto che solo i santi siano cristiani (don Divo Barsotti).
  332. Nell'amore del prossimo l'uomo di oggi si difende da Dio (don Divo Barsotti).
  333. La santità è dunque l'unica vera prova della esistenza di Dio (don Divo Barsotti).
  334. Tutta la vita nostra è un continuo mendicare; né vi è cosa più povera e mendica dell'uomo (S. Carlo Borromeo).
  335. Il Signore è infinitamente buono e misericordioso, quindi non ci dovrebbero essere problemi, complicazioni, guai... Invece questo è per noi un grande guaio, infatti, data la situazione in cui ci troviamo, per diventare amici di questo Signore buono e misericordioso dobbiamo accettare di subire un trattamento doloroso...
  336. È un buon mezzo per conquistare Dio l'avere consuetudine con i suoi amici. E' sempre una grande conquista, e lo so per esperienza: devo infatti a persone di tal fatta, oltre che al Signore, se non sono all'inferno (Santa Teresa d'Avila).
  337. L'amicizia è la più bella delle cose di quaggiù. Infatti è un conforto in questa vita avere una persona cui aprire il proprio cuore, confidare i propri segreti, affidare gli intimi pensieri del proprio animo (S. Ambrogio).
  338. L'amicizia nobile e pura può essere intensa anche nella lontananza; e il sentire che pensiamo a qualcuno anche se è lontano, amplifica e arricchisce la nostra esistenza (Fiederich Schiller).
  339. La vera amicizia è una comunione di anime che solo di rado si trova in questo mondo (Mahatma Gandhi).
  340. Dobbiamo fare la volontà dell'amico, rivelargli tutti i segreti che abbiamo in cuore, non ignorare quelli dell'animo suo. Mostriamogli il nostro cuore, ed egli ci apra il suo. Per questo il Signore Gesù disse: "Vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutto ciò che ho appreso dal Padre mio" (S. Ambrogio).
  341. In questa convivenza umana assai colma di errori e di sofferenze, ci confortano soltanto la fede non simulata e la solidarietà di veri amici (S. Agostino).
  342. L'amicizia spirituale nasce tra i buoni per una somiglianza di vita, di abitudini, di aspirazioni, ed è una sintonia nelle cose umane e divine, piena di benevolenza e di carità (S. Aelredo di Rievaulx).
  343. Chi piace a se stesso piace a uno stupido, perché è certamente uno stupido chi si compiace di sé (S. Aelredo di Rievaulx).
  344. Nessun rimedio ha più valore, nessuno è più efficace di un amico presso il quale troviamo conforto nelle giornate cattive e insieme al quale condividiamo la gioia nei momenti di felicità (S. Aelredo di Rievaulx).
  345. Dio ha più voglia di salvarmi di quanto non abbia voglia io di essere salvato (Card. Giacomo Biffi).
  346. L'Inferno è lo scacco di chi, pur essendo stato creato per essere assimilato a Cristo, ha deciso di non lasciarsi assimilare (Card. Giacomo Biffi).
  347. Molte sono le idee nella mente dell'uomo, ma solo il disegno del Signore resta saldo (Prov 19, 21).
  348. Nella scienza l'uomo non fa altro che mendicare dalle cose qualche segreto della loro obbedienza a Dio (Vladimir Ghika).
  349. Se tu metti Dio in tutto ciò che fai, lo troverai in tutto ciò che ti accade (Vladimir Ghika).
  350. L'impegno principale della nostra vita cristiana non deve essere quello di moltiplicare le opere o di fare l'apostolato, ma quello di vivere in Cristo (don Divo Barsotti).
  351. È umile non chi disprezza se stesso, ma chi accoglie con gioia le ingiurie e le offese che gli vengono dal prossimo (Un anziano).
  352. Il tuo amore deve essere esigente come l'amore di Dio, se deve essere l'amore stesso di Dio (don Divo Barsotti).
  353. Il nostro compito non è quello di creare il mondo, ma di conoscerlo così come è stato creato (Card. Giacomo Biffi).
  354. Colui che si conosce a fondo sente di valere ben poco in se stesso e non cerca l'approvazione degli uomini (Imitazione di Cristo).
  355. Esistere vuol dire vivere sulla riva di una isoletta avvolta da un mare sconosciuto. Le tenebre ci sovrastano e ci riempiono: non ci è dato di capire molto quaggiù, almeno delle cose che contano (Card. Giacomo Biffi).
  356. Anche i più grandi uomini quando non sono dei santi non fanno che rivelare la loro povertà (don Divo Barsotti).
  357. Che cosa ci chiede Dio per collaborare alla salvezza del mondo? Null'altro, ci sembra, che l'obbedienza e la fede, ma costano più di un martirio di sangue (don Divo Barsotti).
  358. Dio si serve dei venti contrari per condurci in porto (Charles de Foucault).
  359. Vedermi alla sera di questa vita così miserabile, dopo aver prodotto così pochi frutti, come il chicco di grano che non muore (Charles de Foucault).
  360. L'amore non si arresta davanti all'impossibile, non si attenua di fronte alle difficoltà (San Pietro Crisòlogo), ma anche l'orgoglio è così, allora il Signore non ci lascerà tranquilli fino a quando non avrà distrutto tutto ciò che nasce dall'orgoglio.
  361. Spetta a Dio aiutare e liberare da ogni situazione difficile (Imitazione di Cristo).
  362. L'anima nello stato di aridità è senza dolcezze di Dio, ma non senza Dio (Beata Maria degli Angeli, Carmelitana).
  363. È possibile per noi rispondere davvero alle attese di Dio? Quante volte mi vien fatto di pensare che tutta la mia vita non debba essere altro che una delusione per il Signore, mi sembra di deludere Dio e di deludere i miei fratelli. Debbo essere figlio di Dio! (don Divo Barsotti).
  364. La realtà è Cristo! (Col 2, 17).
  365. Nessuno presuma di se stesso quando parla. Nessuno confidi nelle sue forze quando sopporta una tentazione, perché, per parlare bene, la sapienza viene da Dio e, per sopportare i mali, da lui viene la fortezza (S. Agostino).
  366. la vera e solida devozione consiste in una volontà costante, decisa, pronta e operante di attuare ciò che sappiamo essere gradito a Dio (S. Francesco di Sales).
  367. Il Signore moltiplica il tempo per coloro che lo servono (Don Bosco).
  368. Dio non è uno che ascolta la voce, ma il cuore (S. Cipriano).
  369. Per fare elemosine non è necessario essere ricchi (Don Bosco).
  370. Al giorno d'oggi non è tanto l'eresia quanto l'ortodossia a fare notizia (Card. Giacomo Biffi).
  371. L'alternativa è tra l'assurdo e il mistero (Card. Giacomo Biffi).
  372. Che cos'è la Croce di Cristo? Un aspetto della Croce è la manifestazione massima dell'amore di Dio per gli uomini; ma nell'ora della Croce gli amici più intimi di Cristo fuggono spaventati; perché la manifestazione massima dell'amore di Dio è qualcosa che, invece di attirare l'uomo lo fa fuggire?...
  373. Che cos'è la Croce di Cristo? Un aspetto della Croce di Cristo è la manifestazione massima del peccato dell'uomo; quando l'uomo è chiamato a rendersi conto del suo peccato è normale che voglia fuggire...
  374. Che cos'è la Croce di Cristo? È uno spettacolo che le sole forze umane non riescono a reggere.
  375. Il superiore può errare, ma chi obbedisce non sbaglia (Padre Kolbe).
  376. Chi non crede in Dio, crede nel nulla (don Divo Barsotti).
  377. L'amore di Dio è terribile. Ci vuole dell'eroismo a lasciarsi amare da Lui, ad abbandonarsi al suo amore (don Divo Barsotti).
  378. Ma come Dio ci ama se ci castiga? È proprio perché ci castiga che ci ama (don Divo Barsotti).
  379. Dio non può non eliminare il mio peccato, non distruggerlo, non consumare in me tutto quello che si oppone alla sua santità. Non perché non ci ama ci perseguita e ci tortura, ma perché amandoci ci vuole simili a Sé (don Divo Barsotti).
  380. Dio non lascia impunito il nostro peccato, non può tollerare che noi rimaniamo nella nostra mediocrità (don Divo Barsotti).
  381. Dio entra in possesso di noi attraverso le vie più impensate. Ci monda attraverso umiliazioni e malattie, incomprensioni e dolori, peso del lavoro, senso della solitudine umana, prove interiori, ingiustizie dal di fuori (don Divo Barsotti).
  382. Abbandonarci all'Amore vuol dire morire. Egli non ti ama se non ti strappa da tutto. Per questo credere vuol dire accettare di morire (don Divo Barsotti).
  383. Non è perduta un'ora di preghiera davanti a un Dio che tace! (don Divo Barsotti).
  384. Se vogliamo ringiovanire bisogna credere. Non conosce stanchezza, non conosce invecchiamento un'anima che crede (don Divo Barsotti).
  385. Il mondo aspetta la santità per essere salvo (don Divo Barsotti).
  386. Tra i sapienti e gli intelligenti, a cui sono nascoste le cose del Regno, brillano in modo particoalre coloro che si compiacciono di essere diventati bravi a dire parole che non dicono nulla, coloro che pretendono di essere ammirati per i loro pensieri privi di sostanza vitale perché privi di verità.
  387. E' possibile arrivare a conoscere la "Verità"? Sì, perché possiamo conoscere in modo certo tanti frammenti di verità...
  388. Il Vangelo ci insegna che i problemi del mondo si risolvono soprattutto attraverso una più grande familiarità con Dio (Card. Giacomo Biffi).
  389. Sono i ritardi di Cristo, gli inspiegabili ritardi di Cristo, che mettono a dura prova la nostra pazienza e la nostra fede (Card. Giacomo Biffi).
  390. La santità è precisamente la divinizzazione dell'uomo (don Divo Barsotti).
  391. L'esistenza dell'uomo implica l'esistenza di Dio (don Divo Barsotti).
  392. Tutto quello che Dio ci domanda lo può compiere solo Lui (don Divo Barsotti).
  393. Si vince lo sgomento della vita e lo spavento della morte solo nel Cristo (don Divo Barsotti).
  394. L'amore cristiano è essenzialmente partecipazione dell'uomo alla vita divina (don Divo Barsotti).
  395. Il peccato non è essenzialmente una trasgressione delle leggi, ma una disobbedienza alla volontà di un Dio personale che vuole entrare in comunione con me (don Divo Barsotti).
  396. Mi porti Tu e non so mai dove mi porti (don Divo Barsotti).
  397. Quel Dio, che è esigente e totalitario, è anche tollerante e misericordioso: ci prende come siamo, purché veda in noi l'aspirazione sincera a diventare come lui ci vuole (Card. Giacomo Biffi).
  398. Il dovere della preghiera si adempie meglio con i gemiti che con le parole, più con le lacrime, che con i discorsi (Sant'Agostino).
  399. Dio ti chiede la rinunzia assoluta all'iniziativa del cammino, alla determinazione della meta, al pensiero dei mezzi (don Divo Barsotti).
  400. La gioia dell'uomo è che Dio è Dio (don Divo Barsotti).
  401. La realtà è Cristo, la vita è Cristo, la gioia è Cristo (don Divo Barsotti).
  402. L'anima non trova riposo che nell'abisso dell'umiltà (don Divo Barsotti).
  403. L'unica vera preghiera non è chiedere dei segni, ma è chiedere lo Spirito che ci fa capire il segno, ci fa riconoscere il Cristo (don Divo Barsotti).
  404. Bisogna lasciarsi portare da Dio per una via che Egli solo conosce (don Divo Barsotti).
  405. Non sei tu che puoi dare un senso alla tua vita. L'unica cosa che ti è chiesta è che tu ti abbandoni a Lui, ti lasci possedere da Lui e lasci che Egli viva in te (don Divo Barsotti).
  406. La vocazione dell'uomo supera l'uomo, il fine dell'uomo è soprannaturale (don Divo Barsotti).
  407. Credere è il martirio dell'uomo (don Divo Barsotti).
  408. La sofferenza è legata essenzialmente al peccato (don Divo Barsotti).
  409. Ogni legge si riassume in una legge sola: lasciarsi amare, accogliere l'amore in una fede, in un abbandono che non conosca limiti, che non sappia misura (don Divo Barsotti).
  410. L'atto di fede ti fa necessariamente straniero a questo mondo e a te stesso (don Divo Barsotti).
  411. Gli uomini non credono più nel peccato perché non credono più nell'amore di Dio. Togli Dio e l'uomo non diviene più nulla e i suoi atti non hanno più alcun peso (don Divo Barsotti).
  412. Il tormento cresce nella misura che Dio si dona perché Egli si dona come Dio e ti rende perciò sempre più estraneo al mondo creato, fa sempre più grande la tua solitudine, più pura la tua sofferenza (don Divo Barsotti).
  413. La solitudine sembra il prezzo necessario di ogni vera grandezza e di ogni grande verità (don Divo Barsotti).
  414. L'azione può distrarci dall'esperienza del nulla, ma non muta le cose. Non si costruisce sul nulla (don Divo Barsotti).
  415. I santi debbono patire ingiustizia; non è privilegio che Dio ti unisca a loro nel subire lo stesso destino? (don Divo Barsotti).
  416. Peggio per i furbi che hanno successo, ma peggio ancora per coloro che, nonostante tutto, non sanno perdonare ai furbi il loro successo (don Divo Barsotti).
  417. «Il piccolo resto». Non solo la Chiesa nel mondo, ma nella Chiesa i poveri, i dimenticati, sconosciuti fra loro e conosciuti solo da Dio: essi sono il cuore del mondo, per loro il mondo sussiste. E quanto più il potere dell'Anticristo si fa evidente e sfacciato, tanto più essi entrano nel nascondimento più fondo (don Divo Barsotti).
  418. Possedere l'umiltà è essere posseduti da Cristo.
  419. Quelli che dicono la verità ti amano. Quelli che ti dicono quello ti vuoi sentir dire amano sé stessi (Madre Angelica).
  420. Dio ti ama. Ma tu non devi credere troppo presto di amarlo (don Divo Barsotti).
  421. La vera preghiera è il silenzio. Possiamo forse parlare se Lui è presente? (don Divo Barsotti).
  422. La stanchezza e il tedio di tutto sono tentazioni e prove inevitabili nella vita spirituale. Dio ci matura così. Pian piano tutto ci diviene indifferente e ci sembra che ci divenga indifferente perfino Dio (don Divo Barsotti).
  423. Il fratello aiutato dal fratello è come una città fortificata (Pr 18, 19).
  424. L'umile non dia testimonianza a se stesso, ma lasci che altri testimonino per lui (San Clemente I papa).
  425. Chi ha il Figlio ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita (1Gv 5, 12).
  426. Signore, che conosci i limiti e la povertà della nostra preghiera, fa' che interceda per noi il tuo Spirito (Liturgia).
  427. Riconoscete la vostra miseria, fate lutto e piangete; le vostre risa si cambino in lutto e la vostra allegria in tristezza. Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà (Gc 4, 9-10).
  428. Poiché io non sono ancora pieno di Te, sono di peso a me stesso (S. Agostino).
  429. Ai piedi del mio Crocifisso Signore, lo guardai lungamente, e in quello sguardo vidi che era tutta la mia vita (Suor Elia di San Clemente Carmelitana).
  430. Tutti quanti manchiamo in molte cose (Gc 3, 2).
  431. Tutto si riassume in una Parola: Gesù; Parola che giustifica l'esistenza delle cose visibili e invisibili.
  432. Non soltanto la fede è madre di tutte le energie del mondo, ma i suoi nemici sono i padri di tutta la confusione del mondo (Chesterton).
  433. Niente spinge tanto all'amore chi è amato quanto il sapere che l'amante desidera ardentemente di essere corrisposto (San Giovanni Crisostomo).
  434. Che fatica parlare, se veramente parliamo! Noi generalmente non parliamo: chiacchieriamo. Il nostro parlare è un chiacchierare dalla mattina alla sera, non è veramente parlare (don Divo Barsotti).
  435. le nostre parole devono essere poche per essere davvero efficaci... Quando si parla molto, segno è che si dice ben poco. Chi veramente parla non potrebbe mai moltiplicare le sue parole (don Divo Barsotti).
  436. La parola più alta dell'uomo nel rivolgersi a Dio rimarrà sempre il silenzio (don Divo Barsotti).
  437. La solitudine è prodotta dall'incomprensione e l'incomprensione è un regalo che Dio da all'uomo perché cerchi soltanto Lui (Madre Trinidad).
  438. Dall'anima che si lamenta di essere incompresa, Dio mi liberi! (Madre Trinidad).
  439. Senza umiltà, per quante cose facciamo, non piaceremo a Dio. Colui che cerca d'apparire, d'essere stimato, di fare bella figura, ha già ricevuto la sua ricompensa (Madre Trinidad).
  440. La sapienza dell'uomo ha le radici nell'umiltà (Madre Trinidad).
  441. Quanto sono poche le anime umili! e quante credono di esserlo, senza sapere neppure le sue più elementari esigenze (Madre Trinidad).
  442. Il valore di un uomo dipende dal valore della sua relazione con Dio.
  443. Il mondo applaude volentieri la Chiesa quando parla dei "valori", perché la teme come la peste quando predica che solo in Cristo c'è salvezza e che senza di Lui non si può far nulla.
  444. Chi ci tiene alle sue virtù è già troppo ricco per possedere Dio (don Divo Barsotti).
  445. Non ci sono mille problemi nella vita, ma uno solo: Dio ci ama con un amore folle e noi non lo amiamo. Se questa verità ci inquieta e ci tormenta è segno che abbiamo attraversato la porta stretta e stiamo percorrendo l'angusto sentiero che conduce alla Vita.
  446. C'è una via che sembra diritta per l'uomo, ma alla fine conduce su sentieri di morte (Pro 16, 25).
  447. Non prestate fede ad ogni spirito, ma mettete alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono veramente da Dio (1 Gv 4, 1).
  448. Verrà un giorno in cui gli uomini non potranno pronunciare il nome di Gesù senza piangere (George Bernanos).
  449. Se vedi una persona saggia, va' di buon mattino da lei, il tuo piede logori i gradini della sua porta (Sir 6, 36).
  450. L'uomo non ha altra ricchezza se non la sua povertà.
  451. Chi è l'uomo? Un desiderio inappagato.
  452. Gli uomini, non avendo nessun rimedio contro la morte, la miseria e l'ignoranza, hanno stabilito, per essere felici, di non pensarci mai (Blaise Pascal).
  453. ... Tutte le immagini portano scritto "più in là" (Eugenio Montale).
  454. Né il nostro timore, né il nostro amore sono stabili e sicuri (Sant'Agostino).
  455. Ma chi è l'uomo!?... Una creatura capace di crocifiggere il suo Creatore.
  456. Senza una grande umiltà non riusciremo a sopportare il giorno in cui ci sarà rivelata la nostra miseria.
  457. ... Penso che non ci sia bisogno di rassegnazione se non per vivere (S. Teresina di Lisieux).
  458. Non ho lumi se non per vedere il mio piccolo nulla (S. Teresina di Lisieux).
  459. Non presentiamo le nostre suppliche davanti a te basate sulla nostra giustizia, ma sulla tua grande misericordia (Dn 9, 18).
  460. Noi siamo messi alla prova da Dio e ci esercitiamo in questa vita, per esser coronati nella vita futura (Autore del secondo secolo).
  461. Noi non ci amiamo gli uni gli altri perché abbiamo paura gli uni degli altri e abbiamo paura gli uni degli altri perché non ci amiamo. Solo la Grazia potrà rompere questo circolo vizioso (M. D. Molinié op).
  462. Non esca da te parola vana o priva di senso (S. Ambrogio).
  463. C'è ancora molto da approfondire in Cristo (S. Giovanni della Croce).
  464. Dio usa misericordia con chi lo teme, non con chi si serve di essa per non temerlo (S. Alfonso Maria de Liguori).
  465. Un uomo si conosce veramente alla fine (Sir 11, 28).
  466. Vi sono molte cose nascoste più grandi di queste: noi contempliamo solo una parte delle Sue opere (Sir 43, 32).
  467. Dio plasmò Adamo non perché avesse bisogno dell'uomo, ma per avere qualcuno su cui effondere i suoi benefici (S. Ireneo di Lione).
  468. Saper sopportare la vita! È la prima penitenza di ogni cristiano, la prima condizione e il primo mezzo di santità e di santificazione (Papa Pio XII).
  469. Dio, che non ha bisogno di nessuno, concesse la comunione con sé a coloro che avevano bisogno di lui (S. Ireneo di Lione).
  470. Terribile è quanto io sto per fare con te (Es 34, 10). Il nulla è invitato ad abitare nella Trinità...
  471. Chi crede deve accettare di essere solo (don Divo Barsotti).
  472. Gesù Cristo, Figlio di Dio, prega per noi, prega in noi, è pregato da noi. Prega per noi come nostro sacerdote, prega in noi come nostro capo, è pregato da noi come nostro Dio (S. Agostino).
  473. L'uomo non può essere salvato se non da una infinita misericordia, ma per beneficiare della misericordia bisogna riconoscere di essere miseri e questo ripugna molto al nostro orgoglio, quindi la nostra accoglienza della misericordia è molto incerta.
  474. Perché gli uomini stentano a credere che un giorno vivranno con Dio, quando già si è verificato un fatto molto più incredibile, quello di un Dio morto per gli uomini? (S. Agostino).
  475. Davanti a te, o Signore, è scoperto l'abisso dell'umana coscienza (S. Agostino).
  476. Contano più i gemiti che le parole, più le lacrime che i discorsi (Liturgia).
  477. Il mio popolo è duro a convertirsi: chiamato a guardare in alto, nessuno sa sollevare lo sguardo (Os 11, 7).
  478. La sorgente dà sempre molto più di quanto basti all'assetato (S. Bernardo).
  479. Tu sei troppo giusto, Signore, perché io possa discutere con te; ma vorrei solo rivolgerti una parola sulla giustizia. Perché le cose degli empi prosperano? Perché tutti i traditori sono tranquilli? (Ger 12, 1).
  480. Spesso la lingua dei predicatori perde la sua scioltezza a causa delle loro colpe; spesso invece viene tolta la possibilità della predicazione a coloro che sono a capo per colpa dei fedeli (San Gregorio Magno).
  481. Se posso giustamente disperare di me stesso, so che non spererò mai troppo dalla Tua potenza e dalla Tua bontà (padre Sevin sj).
  482. C'è un tipo di predicazione che tende a spiegare le cose e c'è una predicazione che tende a rendere consapevoli della vastità dei misteri. Non è certo che la prima riesca a far avanzare molto nella comprensione delle cose di Dio, mentre la seconda può far percorrere un più lungo cammino. Nella prima c'è il rischio dell'arroganza in chi predica e in chi ascolta, dalla seconda può sorgere l'adorazione.
  483. Il Natale non è Dio che si fa uomo, ma è Dio che si fa uomo per me (don Divo Barsotti).
  484. La giustizia precede la misericordia. La giustizia rivela il nostro peccato; se la vista del nostro peccato suscita il pentimento allora la misericordia può intervenire per sanare le conseguenze del peccato.
  485. Dio ricerca il servizio degli uomini per avere la possibilità, lui che è buono e misericordioso, di riversare i suoi benefici su quelli che perseverano nel suo servizio (S. Ireneo di Lione).
  486. Il tempo che precede la Pasqua raffigura la tribolazione nella quale ci troviamo; invece quello che segue la Pasqua, rappresenta la beatitudine che godremo. In Cristo, nostro capo, è raffigurato e manifestato l'uno e l'altro tempo. La passione del Signore ci presenta la vita attuale con il suo aspetto di fatica, di tribolazione e con la prospettiva certa della morte. Invece la risurrezione e la glorificazione del Signore sono annunzio della vita che ci verrà donata (S. Agostino).
  487. Purtroppo siamo ricchi di parole e vuoti di opere, e così siamo maledetti dal Signore, perché egli maledì il fico, in cui non trovò frutto, ma solo foglie (S. Antonio di Padova).
  488. Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto approdare (Seneca).
  489. Il cristiano non è padrone di se stesso, ma è al servizio di Dio (S. Ignazio di Antiochia).
  490. Perché mai sono uscito dal seno materno per vedere tormenti e dolore e per finire i miei giorni nella vergogna? (Ger 20, 18).
  491. Il dolore propriamente religioso è quello che piange o il peccato proprio o quello degli altri (San Leone Magno).
  492. Se accade proprio il contrario di quanto abbiamo chiesto nella preghiera, noi, sopportando pazientemente e rendendo grazie per ogni evenienza, non dobbiamo affatto dubitare che era più conveniente per noi quello che Dio ha voluto, che non quello che volevamo noi (S. Agostino).
  493. La Chiesa assolve i peccatori, i nemici della Chiesa assolvono i peccati (Réginald Garrigou-Lagrange op).
  494. Carlo Marx diceva che la religione è l'oppio dei popoli, ma noi stiamo dolorosamente sperimentando che senza religione non rimane che l'oppio come rimedio alla nostra infelicità e alla nostra disperazione.
  495. La verità è oggi tanto offuscata e la menzogna così ben stabilita, che, se non si ama così saldamente la verità non si è in grado di riconoscerla (Pascal).
  496. Sia fatta la tua volontà, è la più necessaria, la più sublime, la più ardua delle preghiere (card. Giacomo Biffi).
  497. Nei miei momenti di maggiore lucidità non solo io non mi considero una brava persona, ma so di essere una persona pessima (C. S. Lewis).
  498. Dove non regna Cristo, regna il disordine e la menzogna.
  499. A volte "Anche i non credenti hanno tal bisogno di santità che corrono ad essa appena in qualche modo si manifesti" (René Bazin).
  500. Il martirio stesso non è da paragonarsi alla Messa, perché esso è il sacrificio dell'uomo per amore di Dio: la Messa è il sacrificio di un Dio per amore dell'uomo (Santo Curato d'Ars).
  501. Noi siamo pieni di affanni perche´ non viviamo della divina Volonta` (don Dolindo Ruotolo).
  502. Il mondo scaccia Dio da sé perche´ vuole peccare senza rimorso e senza rimproveri (don Dolindo Ruotolo).
  503. Nessun progresso personale o sociale è possibile senza l'umiltà.
  504. Chi possiede veramente la parola di Gesù è in grado di capire anche il suo silenzio (Sant'Ignazio di Antiochia).
  505. Nessuno può conoscere se stesso, se non è tentato, né può essere coronato senza aver vinto, né può vincere senza combattere; ma il combattimento suppone un nemico, una prova (S. Agostino).
  506. Invocami nel giorno della sventura: ti salverò e tu mi darai gloria (Sal 49, 15).
  507. Un contemplativo è un peccatore che ha coscienza di esserlo (M. D. Molinié op).
  508. Chi è Gesù? Colui di cui abbiamo bisogno perché la vita abbia senso.
  509. Oggi la santità non è la preghiera, né le visioni o le rivelazioni, né la scienza di parlar bene, né i cilici, né le penitenze: è l’umiltà (S. Maria di Gesù Crocifisso - Piccola araba).
  510. Quando i sudditi emulano i capi nelle colpe o nei meriti, dei capi hanno lo stesso premio o castigo (Gesù nell'opera di Maria Valtorta).
  511. Si può dubitare per amore della verità o per fuggire la verità, a seconda del fine il dubbio può essere buono o cattivo.
  512. Il male, anche se si scatena non può avere altro risultato che quello di dare a Dio l’occasione di rivelarsi più grande e più buono (don Divo Barsotti).
  513. Non accettate nulla come verità che sia privo di amore. E non accettate nulla come amore che sia privo di verità! L’uno senza l’altra diventa una menzogna distruttiva (Edith Stein).
  514. Quando si fa buio, se alzi lo sguardo vedi le stelle.
  515. Per quanto siano molti i misteri e le meraviglie scoperte dai santi dottori e intese dalle anime sante nel presente stato di vita, tuttavia ne è rimasta da dire e da capire la maggior parte e quindi c'è ancora molto da approfondire in Cristo (S. Giovanni della Croce).
  516. Chiunque voglia sinceramente la verità è sempre spaventosamente forte (Dostoevskij).
  517. Cristo è il buon samaritano dell'umanità (S. Massimo Confessore).
  518. L'obbedienza del cattolico si è tramutata in un'infinita docilità a tutti i venti del mondo (Nicolàs Gòmez Dàvila).
  519. Il cattolico deve semplificare la vita e complicare il suo pensiero (Nicolàs Gòmez Dàvila).
  520. Se avessi saputo cos’è un prete, invece di andare in seminario, sarei fuggito (Santo Curato d'Ars).
  521. Il dogma è un aiuto offerto alla ragione perché possa continuare a funzionare correttamente.

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Meditazioni  Info
  • Ultimo aggiornamento 09-01-2024

    Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)

    La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...

  • Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)

    A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare

  • La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte

    Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione

  • La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte

    Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto

  • La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro

    Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...

  • Le riche épulon et le pauvre Lazare Francese

    Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...

  • Come mai questo tempo non sapete valutarlo?

    Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.

  • Aprì loro la mente per comprendere le scritture

    Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.

  • Il fico maledetto

    Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.

  • Gesù esamina Pietro sull'amore

    Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.

  • Gli invitati al banchetto di nozze - 2

    Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.

  • Gli invitati al banchetto di nozze - 1

    Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.

  • Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)

    Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...

  • La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)

    Difficoltà  di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.

Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità  del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.

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