Il seme e il terreno (Mt 13, 1-23)
Una grande folla si era radunata intorno a Gesù nei pressi del lago di Tiberiade, allora, Gesù salì su una barca e parlò loro di molte cose con parabole. Le parabole sono dei racconti che utilizzano immagini a noi familiari per aiutarci a compiere il passaggio da ciò che comprendiamo a ciò che non comprendiamo, il loro fine è di introdurci nei misteri del regno dei cieli. Se le immagini sono comprensibili da tutti, tuttavia, non a tutti è dato di andare oltre l’immagine per cogliere il mistero del regno. La parabola opera quindi un giudizio, separa coloro che meritano di comprendere, da coloro che non meritano di comprendere, sono come una protezione messa a riparo delle cose sante, affinché coloro che non hanno le disposizioni giuste non possano accedervi.
Non che il Signore voglia nascondere le cose a qualcuno, o voglia proporre dottrine esoteriche, ma parla in parabole perché vuole premiare coloro che dimostrano buona volontà nell’ascoltarlo e fanno qualche sforzo per comprendere ciò che dice: Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell'abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono.
Il rischio di non comprendere la parola di Gesù
Queste parole potrebbero essere comprese nel modo seguente: a colui che ha buona volontà nel cercare di comprendere le parole del Signore verrà dato di comprenderle e le comprenderà sempre più, ma a colui che non ha la buona volontà di ascoltare e comprendere, sarà tolto anche quello che ha. Questa seconda parte dell’affermazione di Gesù fa riflettere, perché allude alle conseguenze a cui vanno incontro coloro che trascurano il compito fondamentale della vita, che consiste nel cercare il senso della vita. Non dobbiamo credere troppo presto di averlo trovato. Il senso della vita lo possiamo scoprire solo ascoltando attentamente le parole del Signore, se però non abbiamo la buona volontà di ascoltarlo veramente, o crediamo di sapere già perché esistiamo, ci verrà tolto anche quello che crediamo di avere, ossia il nostro modo di comprendere la vita. E ci verrà tolta anche la naturale capacità di distinguere il bene dal male, il vero dal falso, perché è sempre dalle parole del Signore che impariamo a conoscere la verità; saremo allora come coloro di cui parla il profeta Isaia: Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi.
Quando la nostra comprensione della vita non è quella giusta, e viene meno la capacità di discernere il bene dal male e il vero dal falso, le conseguenze non sono indolori, perché corriamo il rischio di ritenere bene ciò che è male e vero ciò che è falso, contribuiamo così ad aumentare in noi e attorno a noi confusione e disordine, e se il disordine diventa grave ci saranno anche morti e feriti. Non è difficile verificarlo osservando ciò che accade nelle famiglie, nella nazione e nel mondo. Per questo il Signore ci avverte: Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che crede di avere (Lc 8, 18).
Non è bene ascoltare tutto e tutti
Ma qual è il modo giusto di ascoltare?… Prima di tutto dobbiamo capire chi merita di essere ascoltato da chi non lo merita; oggi siamo invasi da un diluvio di parole e a nostra volta diciamo troppe parole vane. Trascuriamo allegramente il severo ammonimento del Signore: Di ogni parola vana che gli uomini diranno, dovranno rendere conto nel giorno del giudizio (Mt 12, 36). Succede allora che, nauseati da un’eccesso di parole inutili, non ascoltiamo più nessuno, perché inebetiti da troppe parole che non dicono nulla; anche il Signore, che meriterebbe la massima attenzione, non lo ascoltiamo più. La profezia di Isaia è più che mai attuale: Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete. Tante cose succedono in noi e attorno a noi, le vediamo e le ascoltiamo, ma non ne comprendiamo il senso.
Per educare il nostro orecchio ad ascoltare le cose che meritano di essere ascoltate, dobbiamo chiuderlo alle voci del mondo; ma ci vuole impegno e determinazione. Il mondo ci inocula i suoi veleni soprattutto attraverso i mezzi di comunicazione, dovremmo temerli di più e prenderne le distanze. Si propongono di trasmettere informazioni obbiettive, ma sono per lo più manipolate e tendenziose, nel senso che tendono a orientare i nostri giudizi in vista di obbiettivi decisi da potenti gruppi di potere, i quali li presentano come utili per il bene comune, quindi, tutti dobbiamo contribuire al loro raggiungimento; pretendono diffondere cultura e conoscenza, ma i contenuti sono pieni di errori, in quanto dipendono da una comprensione della realtà che non è conforme al disegno di Dio; gli spettacoli proposti non edificano, ma riflettono in gran parte il degrado morale, la superficialità e l’imbarbarimento del linguaggio, che quotidianamente ci affliggono; quasi tutto nei mezzi di comunicazione inquina le nostre menti senza che nemmeno ce ne accorgiamo, in quanto veicolano una “sapienza” mondana che si oppone alla Sapienza di Dio: Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde (Lc 11, 23). Fate attenzione dunque a come ascoltate, e anche a quello che ascoltate. Per ascoltare come si deve ci deve essere il desiderio di conoscere le verità ultime, quelle che decidono del senso della vita; se manca il desiderio di conoscere i misteri del regno: Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete.
Il seminatore uscì a seminare
Il seminatore uscì a seminare, e che cosa semina? La parola del Regno. E dove semina? Lungo la strada, sul terreno sassoso, sui rovi, sul terreno buono. Vi è in questa parabola ciò che possiamo osservare in molte parabole, ossia delle stranezze, degli aspetti che, proprio perché non sono molto ragionevoli, dovrebbero attirare la nostra attenzione, infatti, è strano che un contadino saggio non faccia molta attenzione al terreno su cui getta il seme; perché non è bene sprecarlo, ed è inutile seminare sulla strada, su un terreno sassoso o pieno di rovi. Il divino seminatore è dunque poco saggio? Dove sta la saggezza nel seminare sulla strada, sui sassi e sui rovi? Proprio queste stranezze nascondono una sapienza che eccede i nostri corti pensieri, e un amore che è più grande del nostro cuore, ma non e facile penetrare nei misteri del regno.
In questa parabola ci sono dunque tre attori: il seminatore, il seme e il terreno. Il seminatore semina la parola del Regno, ma il seme può incontrare dei terreni più o meno adatti a riceverlo. Una parola ha lo scopo di comunicare qualcosa a colui che la ascolta, ma che cosa ci comunica Dio con la sua parola? Il padre Molinié ha cercato ed è riuscito a trovare due parole che riassumono il cuore di tutta la Bibbia, ha individuato ciò che nella parola del regno è essenziale. La cosa può apparire strana e avere l’aria di una semplificazione indebita, ma questa semplificazione ha il vantaggio di evitare un pericolo, quello per cui - sempre utilizzando un’immagine di padre Molinié -, rischiamo di vedere nella Bibbia i molti alberi di cui è composta, ma di non vedere la foresta. Ora, la foresta, o la parola chiave che Dio comunica all’uomo è un invito: “Vuoi tu?” - “Veux-tu?” -. Vuoi tu accogliere il mio amore? Vuoi tu accogliermi come unico Salvatore e unico Amante? Questa è la ragione della vita dell’uomo sulla terra: decidere se accogliere o non accogliere l’amore che Dio gli propone.
L’Amante, l’amato e il seme
Secondo questa prospettiva, il seminatore è l’amante, il terreno è l’amato, e il seme è la proposta d’amore dell’amante all’amato. Questa proposta è come un piccolo seme che Dio depone nella vita di ogni uomo; il seme è talmente piccolo che nemmeno ci accorgiamo della sua esistenza, ma le potenzialità del seme sono tali da produrre la cosa più stupefacente che ci sia, vale a dire, l’unione sponsale di Dio con la sua creatura. Come ogni seme, sta a lungo a macerare nella terra, ma prima o poi esce dalla terra e tende a crescere. Il seme che esce dalla terra è quando diventiamo consapevoli che le parole di Dio, tante volte ascoltate e poco comprese, sono proprio la proposta d’amore di un amante alla sua amata. È a questo punto che appare la qualità del terreno su cui il seme è caduto.
Una proposta d’amore da parte di Dio è una cosa seria ed esige necessariamente una risposta, e la risposta può essere: sì, l’accetto; no, non l’accetto. Il terreno buono è di quanti rispondono positivamente all’amore di Dio e producono frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. I frutti sono quelli che nascono dall’unione di Dio con quanti accolgono il suo amore, e sono: prima di tutto una crescita nella conoscenza e nell’amore di Dio, e in secondo luogo il diffondersi del suo amore tra i fratelli.
Buoni terreni producono buoni frutti
Crescere nella conoscenza di Dio nobilita e perfeziona grandemente l’uomo, perché tanto più è nobile e prezioso l’oggetto della conoscenza, tanto più partecipa al suo pregio colui che lo conosce. Conoscere le leggi che governano il moto dei pianeti, o le opere immortali della letteratura universale, nobilita chi si applica a questi studi, ma conoscere l’autore di tutto ciò che esiste nobilita molto di più chi si impegna a scrutare i misteri del regno. Conoscere Dio è percepire qualcosa della sua intelligenza, della sua bontà, della sua bellezza, della sua potenza… questa conoscenza induce poi a imitarne l’intelligenza, l’ordine, la bontà, la bellezza… ma soprattutto, conoscere Dio è conoscere Colui che è venuto a proporci di entrare nel suo Regno.
Lungo i secoli la parola del Signore ha fecondato molti buoni terreni, e da questi sono sorte molteplici opere di misericordia spirituali e corporali; quanti rispondono di sì al Signore contribuiscono, in vario modo e in varia misura, alla produzione dei raccolti necessari al proprio e all’altrui sostentamento.
Dio vuole essere liberamente scelto
Il rapporto d’amore che Dio vuole avere con la sua creatura è simile a quello dello sposo con la sposa, Dio non vuole costringere nessuno ad amarlo, ma vuole essere liberamente scelto. Se Dio ci avesse creati direttamente in paradiso, e poteva farlo, ci sarebbe stato amore reciproco fra Dio e la creatura, ma non sarebbe stato un amore libero, in quanto la creatura non avrebbe potuto fare altro che amare Colui da cui riceveva ogni bene. Il progetto che Dio ha di fatto voluto, prevede invece che la creatura possa dirgli di sì o di no, senza che sia costretta in un senso o nell’altro, questo comporta un tempo di incertezza in cui la creatura può essere sollecitata a darsi a vari amanti, ma la natura della libertà è tale che prima o poi ognuno dovrà scegliere in modo definitivo l’amore a cui votarsi, e sarà l’amore di sé sopra ogni cosa, oppure l’amore di Dio.
I cattivi terreni
La parabola mostra poi i diversi modi in cui può concretizzarsi il rifiuto dell’amore di Dio; a questo scopo Gesù utilizza le immagini del seme caduto sulla strada, sui sassi e fra i rovi, e ne dà lui stesso la spiegazione: Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Abbiamo dunque una grande responsabilità nel cercare di comprendere bene le parole che Dio ci rivolge, non comprendere la parola del Regno, significa non comprendere l’amore di Dio, allora il Maligno potrà facilmente attirarci verso altri amori, apparentemente più gratificanti e meno esigenti.
Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l'accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Questo secondo caso comprende tutti coloro che hanno capito un po’ l’amore di Dio, ma non completamente, sono quelli che comprendono l’amore fino a quando l’amore è fonte di gioia, ma non lo comprendono più quando chiede di essere provato col sacrificio: appena giunge una tribolazione… subito viene meno.
Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Fin che siamo su questa terra, la risposta all’amore di Dio va continuamente rinnovata e non è mai completamente sicura, tende a esserlo sempre più, ma è sempre possibile tradire il Signore e scegliere un altro amante, infatti, non mancano quelli capaci di sedurre con le loro ricchezze, soprattutto quando il Signore sembra assente, si è un po’ stanchi per il lungo cammino, e la proposta di un sollievo diverso da quelli che offre il Signore si presenta come un’occasione da non perdere: Eva vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò (Gn 3, 6).
Una saggia stoltezza
Rimane da riflettere sul comportamento poco saggio del seminatore che sparge il seme sulla strada, fra i sassi e fra i rovi. I terreni che non producono frutti, sono anche una figura di coloro che si perdono, ora, nel giorno del giudizio questi potrebbero lamentarsi con il seminatore per non aver ricevuto il buon seme come tutti gli altri, ma avendo il seminatore sparso il seme anche sul loro terreno, non potranno accusarlo di essere stato ingiusto. Non aver prodotto buoni frutti dovrà essere imputato solo alla loro responsabilità.
La Santa Vergine lavori il nostro terreno perché in esso le parole di suo Figlio portino molto frutto.
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22-08-2024 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro (Mc 5, 21-43)
Due storie che riguardano anche noi
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26-11-2023 - Verrà nella gloria (Mt 25, 31-46)
A separare le pecore dalle capre
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19-11-2023 - Il talento nascosto (Mt 25, 14-30)
Chi lo nasconde sarà Gettato fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti
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12-11-2023 - Stoltezza e saggezza (Mt 25, 1-13)
Il saggio si salva e lo stolto si perde
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05-11-2023 - L’ipocrisia al potere (Mt 23, 1-12)
E l'antidoto indicato da Gesù
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29-10-2023 - I due comandamenti (Mt 22, 34-40)
Non siamo stati noi ad amare Dio
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22-10-2023 - Dare a Dio e a Cesare (Mt 22, 15-21)
A cesare i tributi e a Dio il cuore
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15-10-2023 - Un invito rifiutato (Mt 22, 1-14)
E le sue conseguenze...
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08-10-2023 - La follia umana... (Mt 21, 33-43)
E quella divina...
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01-10-2023 - Facili parole... (Mt 21, 28-32)
Cosa significa: Lavorare nella vigna?
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24-09-2023 - Operai dell'ultima ora (Mt 20, 1-16)
La fortuna di avere un padrone "ingiusto"
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17-09-2023 - Siamo debitori (Mt 18, 21-35)
Ciascuno di noi è un debito vivente nei confronti di Dio
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10-09-2023 - Se il tuo fratello commetterà una colpa (Mt 18, 15-20)
Gesù non sta parlando ai semplici fedeli, e la colpa non è contro il singolo fedele
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03-09-2023 - Un malinteso ricorrente (Mt 16, 21-27)
I nostri pensieri e quelli di Gesù il più delle volte sono in conflitto
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27-08-2023 - Discepoli sotto esame (Mt 16, 13-20)
Interrogati su Gesù
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20-08-2023 - Una donna che ha capito (Mt 15, 21-28)
Il cuore di Gesù
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13-08-2023 - Tempesta sul lago (Mt 14, 22-33)
E Colui che può placarla
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06-08-2023 - La trasfigurazione (Mt 17, 1-9)
Per quelli che seguono Gesù sul monte
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30-07-2023 - Tesori nascosti (Mt 13, 44-52)
Che attendono di essere scoperti
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23-07-2023 - Un nemico ha fatto questo (Mt 13, 24-43)
Se c'è un nemico, c'è anche qualche pericolo
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16-07-2023 - Il seme e il terreno (Mt 13, 1-23)
Che cosa ci comunica la Parola di Dio?...
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09-07-2023 - Cose nascoste ai sapienti (Mt 11, 25-30)
Ma rivelate ai piccoli
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02-07-2023 - Perdere e trovare la vita (Mt 10, 37-42)
Un'offerta scontata da non perdere
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25-06-2023 - Non abbiate paura (Mt 10, 26-33)
Se non di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo
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18-06-2023 - Pecore senza pastore (Mt 9, 36 - 10, 8)
La disgrazia di non avere un pastore
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11-06-2023 - Chi mangia me vivrà per me (Gv 6, 51-56)
E io lo risusciterò nell'ultimo giorno
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04-06-2023 - Dio ha tanto amato il mondo (Gv 3, 16-18)
Ma il mondo come risponde all'amore di Dio?...
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28-05-2023 - Un dono per discernere (Gv 20, 19-23)
Il peccatore che non può essere perdonato
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21-05-2023 - Andarono sul monte... (Mt 28, 16-20)
E videro Gesù risorto
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14-05-2023 - Se mi amate osserverete... (Gv 14, 15-21)
Perseverare nell'amore non è scontato per nessuno
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07-05-2023 - Non sia turbato il vostro cuore (Gv 14, 1-12)
Parole per coloro che sono turbati dal Mistero delle Tenebre
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30-04-2023 - Non capirono di che cosa parlava loro (Gv 10, 1-10)
Ciò che succede spesso anche a noi
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23-04-2023 - Lungo il cammino Gesù si fa vicino (Lc 24, 13-35)
E prepara la sua manifestazione
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16-04-2023 - Dal timore alla gioia (Gv 20, 19-31)
Solo Gesù può operare questo passaggio
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09-04-2023 - Un sepolcro vuoto (Gv 20, 1-10)
Perché hanno portato via il Signore o perché è risorto?...
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02-04-2023 - Cristo crocifisso e risorto (Mt 26, 14-27, 66)
Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo
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26-03-2023 - La La risurrezione di Lazzaro (Gv 11, 1-45)
Figura della risurrezione di Gesù
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19-03-2023 - La guarigione del cieco nato (GV 9, 1-41)
Uno strano modo di guarire
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12-03-2023 - Dammi da bere (Gv 4, 5-42)
L'acqua che ha in mente Gesù e quella che abbiamo in mente noi
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05-03-2023 - Gesù trasfigurato (Mt 17, 1-9)
La gloria per cui siamo fatti
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26-02-2023 - Le tentazioni di Gesù (Mt 4, 1-11)
E la tentazione dei progenitori
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19-02-2023 - Fu detto, ma io vi dico (Mt 5, 38-48)
Amare come Gesù ama
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12-02-2023 - Sono venuto a dare compimento (Mt 5, 17-37)
Gesù è il compimento della legge
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05-02-2023 - Sale e luce (Mt 5, 13-16)
Il rischio di perdere sapore e di diventare tenebra
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29-01-2023 - Gesù salì sul monte (Mt 5, 1-12a)
E proclama le beatitudini
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22-01-2023 - A Cafarnao (Mt 4, 12-23)
Gesù chiama quattro fratelli
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15-01-2023 - Ecco l'Agnello di Dio (Gv 1, 19-34)
Colui che toglie il peccato del mondo!
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08-01-2023 - Gesù è battezzato da Giovanni (Mt 3, 13-17)
Perché conviene adempiere ogni giustizia
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01-01-2023 - Maria madre di Dio (Lc 2, 16-21)
I paradossi di Dio rischiano di non dirci nulla
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25-12-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
Una gioia è promessa a coloro che sono oppressi dalle tenebre
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18-12-2022 - La prova dell’uomo giusto (Mt 1, 18-24)
Giuseppe può comprendere e aiutare chi è nella prova
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11-12-2022 - Sei tu colui che deve venire? (Mt 11, 2-11)
Quando non si comprende l'agire di Dio
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04-12-2022 - Giovanni Battista (Mt 3, 1-12)
Il profeta di cui avremmo bisogno
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27-11-2022 - La venuta del Figlio dell'uomo (Mt 24, 37-44)
Ci sono quelli che l'attendono e quelli che l'ignorano
- ----- Inizio Anno A ↑ -----
- ----- Fine Anno C ↓ -------
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20-11-2022 - La festa di Cristo Re (Lc 23, 35-43)
Perché ha compiuto una grande impresa
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13-11-2022 - Gesù profeta di sventure (Lc 21, 5-19)
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita
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06-11-2022 - Gesù risponde ai Sadducei (Lc 20, 27-38)
Alcuni aspetti della vita futura
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30-10-2022 - Zaccheo incontra Gesù (Lc 19, 1-10)
E la sua vita cambia
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23-10-2022 - Giusti o ingiusti (Lc 18, 9-14)
A noi decidere da che parte stare
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16-10-2022 - Gridare giorno e notte (Lc 18, 1-8)
Per essere prontamente esauditi
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09-10-2022 - Il grido a cui Gesù risponde (Lc 17, 11-19)
Ma noi non sappiamo gridare
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02-10-2022 - Non abbiamo fede (Lc 17, 5-10)
Neanche quanto un granello di senape
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25-09-2022 - Delitto e castigo (Lc 16, 19-31)
Il ricco gaudente uccide sia sé stesso, sia Lazzaro
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18-09-2022 - Una strana parabola (Lc 16, 1-13)
L'amministratore disonesto lodato per la sua astuzia
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11-09-2022 - Peccatori e pubblicani o scribi e farisei? (Lc 15, 1-10)
L'inevitabile scelta
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04-09-2022 - Impossibili imprese (Lc 14 25-33)
La costruzione della torre e la guerra dei re
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28-08-2022 - Umiltà radicale (Lc 14, 1. 7-14)
Dell'ultimo posto che nessuno vuole
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21-08-2022 - Due possibili esiti (Lc 13, 22-30)
Ognuno sceglie liberamente dove andare
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14-08-2022 - Fuoco sulla terra (Lc 12, 49-53)
E noi vorremmo che il fuoco non bruci
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07-08-2022 - Beato chi rimane sveglio nella notte (Lc 12, 35-40)
Non si troverà con la casa scassinata
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31-07-2022 - La ricerca della ricchezza (Lc 12, 13-21)
Quella che dura e quella che non dura
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24-07-2022 - La via angusta della preghiera (Lc 11, 1-13)
Ciò che accade a un discepolo che prega
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17-07-2022 - La parte che non sarà tolta (Lc 10, 38-42)
E quella che dovrà essere tolta
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10-07-2022 - Fa' questo e vivrai (Lc 10, 25-37)
Non una vita qualunque, ma quella di Dio stesso
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03-07-2022 - È vicino a voi il Regno di Dio (Lc 10,1-12. 17-20)
Alcuni accolgono il suo Re, altri lo respingono
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26-06-2022 - Un amore esclusivo (Lc 9, 51-62)
E le sue esigenze
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19-06-2022 - Ho ricevuto quello che vi ho trasmesso (1Cor 11, 23-26)
Ciò che solo un amore folle può fare
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12-06-2022 - Non siete capaci di portarne il peso (Gv 16, 12-15)
Il peso della gloria a cui siamo chiamati
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05-06-2022 - Un'impresa trinitaria (Gv 14, 15-16. 23b-26)
Amare come Gesù ama
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29-05-2022 - Di questo voi siete testimoni (Lc 24, 46-53)
Uno di questi è padre Kolbe
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22-05-2022 - Se uno mi ama... (Gv 14, 23-29)
Ascoltare le parole e osservare la parola
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15-05-2022 - L’impossibile comandamento (Gv 13, 31-33A. 34-35)
La soluzione di Teresina di Lisieux
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08-05-2022 - Il buon pastore (Gv 10, 27-30)
E il cattivo pastore
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01-05-2022 - Quella notte non presero nulla (Gv 21, 1-14)
La via stretta del fallimento
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24-04-2022 - Per timore dei Giudei (Gv 20, 19-31)
Un timore giustificato
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17-04-2022 - Il mistero della risurrezione di Gesù (Gv 20, 1-9)
Non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti
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10-04-2022 - Il mistero della passione di Gesù (Lc 22, 14-23, 56)
Ossia, della creatura che uccide il suo Creatore
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03-04-2022 - L’adultera perdonata (Gv 8, 1-11)
Figura dell'umanità che tradisce il suo Dio
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27-03-2022 - Il figlio prodigo (Lc 15, 11-32)
La festa dopo la grande impresa
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20-03-2022 - Se non vi convertite, perirete (Lc 13, 1-9)
La causa profonda delle tragedie
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13-03-2022 - La trasfigurazione di Gesù (Lc 9, 28b - 36)
Destinati alla gloria dell'intimità con Dio
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06-03-2022 - Gesù è tentato nel deserto (Lc 4, 1-13)
Il mistero della tentazione
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27-02-2022 - L’occhio, la trave e la pagliuzza (Lc 6, 39-45)
Diventare come il Maestro
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20-02-2022 - La carità fraterna (Lc 6, 27-38)
Illusioni e realismo
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13-02-2022 - Le beatitudini (Lc 6, 17. 20-26)
I tesori che non sappiamo di avere
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06-02-2022 - La pesca miracolosa (Lc 5, 1-11)
Un lavoro in due tempi
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30-01-2022 - Tentativo di deicidio (Lc 4, 21-30)
Annuncio di ciò che accadrà
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23-01-2022 - Gesù nella sinagoga di Nazaret (Lc 1, 1-4; 4, 14-21)
Annuncia la sua missione
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16-01-2022 - Le nozze di Cana (Gv 2, 1-11)
Una miracolosa trasformazione che ci riguarda
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09-01-2022 - Il battesimo di Gesù (Lc 3, 15-16. 21-22)
Figura di ciò che ci attende
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02-01-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
E le tenebre non l’hanno vinta ...
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26-12-2021 - Gesù ritrovato nel tempio (Lc 2, 41-52)
Quando i santi non comprendono
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19-12-2021 - Maria visita Elisabetta (Lc 1, 39-45)
Figura della sollecitudine di Dio per ogni uomo
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12-12-2021 - Battesimo con l’acqua e con il fuoco (Lc 3, 10-18)
Perché l'uomo possa partecipare al banchetto
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05-12-2021 - Il grido del profeta (Lc 3, 1-6)
Perché l'uomo ritorni sulla retta via
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28-11-2021 - Un nuovo anno liturgico
Per cercare di comprendere il progetto di Dio
- ----- Inizio Anno C ↑ -------
- ----- Fine Anno B ↓ ---------
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21-11-2021 - Cristo Re
Re che muore per salvare il suo popolo
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14-11-2021 - I tempi della fine
Quando non si può più mentire
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07-11-2021 - La vedova di Sarèpta
La desolazione di chi ha perso l'amore
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31-10-2021 - Oltre i comandamenti
Lo sguardo di Gesù
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24-10-2021 - Bartimeo, cieco e mendicante
Sperare contro ogni speranza
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17-10-2021 - Il grande Incompreso
La gloria secondo Dio e secondo noi
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10-10-2021 - Il giovane ricco e noi
Dio non ci ama per scherzo, dona tutto e chiede tutto
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03-10-2021 - Se non diventerete come i bambini
Diventare piccoli perché Dio possa farci grandi
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26-09-2021 - Idee ristrette
I nostri pensieri e quelli di Dio
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19-09-2021 - Il rischio di non voler comprendere
Quando Gesù ci interpella sul mistero del peccato
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12-09-2021 - Chi è Gesù?...
Un mistero non accessibile alle sole forze umane
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05-09-2021 - Un caso di malattia incurabile
Che relazione c'è fra il sordomuto e noi?
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29-08-2021 - Osservare le regole per nascondere scomode verità
Da chi vogliamo essere salvati: dalle "regole" o da Gesù?
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22-08-2021 - Il rischio di abbandonare Gesù
Se non diventerete come i bambini...
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15-08-2021 - La Donna vestita di sole e il Drago rosso
Lo stridente contrasto da cui non conviene distogliere lo sguardo
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08-08-2021 - Quando l’uomo di Dio non ne può più…
Ciò che può accadere a ognuno di noi
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01-08-2021 - Come dall’Egitto alla Terra Promessa
"Fare" o "lasciarsi fare"?
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25-07-2021 - Il segno della moltiplicazione dei pani
Il pane prodotto dagli uomini e quello donato da Dio
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18-07-2021 - Come pecore senza pastore
Similitudine e diversità con la situazione attuale
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11-07-2021 - Perché esiste tutto ciò che esiste?
Un progetto folle
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07-07-2021 - L'inevitabile tempesta
Il grido di Pietro quando affonda
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04-07-2021 - Il profeta Ezechiele, Gesù e noi
Il profeta inviato a una genìa di ribelli...
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27-06-2021 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro
Due episodi utili a comprendere ciò che stiamo vivendo
- ----- Anno B ↑ ---------
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03-01-2021 - Quando è nato Gesù?… Riflessioni affettive
Circola la voce che Gesù non sia nato il 25 dicembre!
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11-06-2020 - Dio punisce o non punisce?…
È più buono un Dio che punisce o un Dio che non punisce?
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09-08-2018 - Buona o cattiva Novella?!...
Perché ad annunciare Gesù si rischia la vita?...
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02-01-2018 - Pensieri sul Natale
Per Gesù, Giuseppe e Maria non c'è posto fra gli uomini...
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26-12-2017 - Auguri di Natale
Perché gioire a Natale?!... Perché Gesù nasce in una stalla?!...
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18-01-2017 - L'enfer c'est les autres
Se l'inferno sono gli altri è perché la possibilità dell'inferno è anche nel nostro cuore...
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07-02-2016 - Giustizia e Misericordia
Qual è la condizione necessaria per ottenere misericordia?...
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28-06-2015 - Il mistero della Sindone e noi...
Le vicende della nostra vita terrena lasciano impressi, come sulla Sindone, dei segni di difficile comprensione.
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28-06-2015 - Perché il vangelo non ci dice niente?!... (Gv 3, 16-21)
Benedetti o maledetti?!...
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02-10-2014 - Parabola dei chiamati a lavorare nella vigna (Mt 20, 1-16)
Sintesi - L'ingiustizia di Dio è la nostra fortuna!!!
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21-01-2013 - Fuga e lotta con Dio ... 2/2
Una via più lunga e una più breve ...
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18-11-2012 - Fuga e lotta con Dio ... 1/2
Chi è più credibile? ...
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16-07-2011 - Il gioco disonesto della menzogna
E' naturale credere vera qualsiasi affermazione, ma ...
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02-05-2011 - Credenti o creduloni?...
L'inevitabilità dell'atto di fede - Diventarte credibili
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03-03-2011 - Come nei romanzi gialli ...
Analogie con la ricerca della felicità
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Ultimo aggiornamento 09-01-2024
Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)
La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...
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Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)
A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte
Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte
Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto
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La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro
Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...
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Le riche épulon et le pauvre Lazare
Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...
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Come mai questo tempo non sapete valutarlo?
Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.
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Aprì loro la mente per comprendere le scritture
Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.
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Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.
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Gesù esamina Pietro sull'amore
Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 2
Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 1
Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.
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Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)
Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...
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La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)
Difficoltà di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.
Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.
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