La risurrezione di lazzaro (Gv 11, 1-45)
L’episodio della risurrezione di Lazzaro avviene nel terzo anno della vita pubblica di Gesù; la sua fama era ormai diffusa in tutta la Palestina, la sua predicazione e le sue opere, come vento impetuoso, avevano agitato gli animi di quanti lo avevano incontrato o ne avevano sentito parlare. Gesù operava inevitabilmente una divisione, nessuno poteva rimanere indifferente o neutrale, da allora in poi o lo si odia, o lo si ama. Chi lo ama consola il suo cuore, chi lo odia lo fa sudare sangue e morire in croce. Sudare sangue e morire in croce è anche l’estremo tentativo di salvare dalla dannazione quelli che lo odiano. Nel mistero della redenzione vi è poi un aspetto che riguarda i suoi amici più intimi, ai quali chiede di aiutarlo a salvare gli uomini partecipando, almeno un po’, all’amore e al dolore della sua Passione. È quanto ha chiesto a Lazzaro, Marta e Maria.
L’odio verso Gesù
L’odio verso Gesù cresceva soprattutto in Giudea, a Gerusalemme e nel tempio. Gli anziani, gli scribi, i capi dei sacerdoti, e in generale i potenti, lo tolleravano sempre meno; troppe cose di lui davano fastidio. La sua santità, la sua sapienza, la sua bontà, il potere nell’operare miracoli, il fascino che esercitava sulle folle… oscuravano sempre più l’apparente santità di coloro che detenevano il potere religioso e politico. La loro ipocrisia, la loro fredda sapienza, la loro durezza di cuore… erano apertamente denunciati nella predicazione di Gesù, nessuno poteva nascondersi o mentire davanti a lui; la sua santità era un rimprovero continuo della loro corruzione e questo non lo potevano tollerare. Inoltre, vedevano passare il consenso del popolo da loro a Gesù, ma essere al centro e al sommo della considerazione sociale era per i sacerdoti, gli scribi e i farisei, una questione vitale, perderla significava morire, allora, per non morire, per non essere continuamente rimproverati, decidono di far morire Gesù. A tanto può giungere l’idolatria del proprio io, che non tollera altro dio all’infuori di sé.
Ma non potevano far morire Gesù senza trovare almeno qualche motivo che giustificasse il loro crimine, per questo gli tendono insidie, cercano di coglierlo in errore nella dottrina o nei comportamenti, lo criticano perché frequenta i peccatori. Quando un giorno a Gerusalemme afferma: Io e il Padre siamo una cosa sola… i Giudei raccolsero delle pietre per lapidarlo… perché tu, che sei uomo, ti fai Dio. Credevano di aver trovato un valido motivo per metterlo a morte, tuttavia Gesù, infinitamente paziente e buono, replicò: Se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre; ma loro, testardi, cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani; si allontanò da Gerusalemme e andò a cercare rifugio da qualche parte al di là del Giordano (Cfr. Gv 10, 30-40). Tuttavia, nella sua immensa bontà aveva in mente di preparare un’opera che mostrasse ai Giudei, ai suoi discepoli e al mondo intero, la sua divinità.
La prova dei suoi amici più intimi
Ma per realizzare quest’opera dovrà sottoporre i suoi amici intimi di Betania: Lazzaro, Marta e Maria a una prova tremenda; chiederà loro di credere in lui anche se il suo comportamento nei loro confronti non sembrerà più quello di un amico, ma di un nemico. Questa è una prova misteriosa e dolorosa a cui sono particolarmente sottoposti i cristiani. Mentre Gesù va a cercare rifugio al di là del Giordano, il suo amico Lazzaro è già molto malato, ma lui, che ha guarito ciechi, lebbrosi, paralitici, indemoniati, lascia che la malattia di Lazzaro faccia il suo corso e lo conduca inesorabilmente alla morte. Lazzaro e le sorelle sono allora lacerati e crocifissi dalla tensione insostenibile di due opposte evidenze: da un lato l’esperienza consolidata, beatificante e pacificante dell’amicizia con Gesù, che negli anni e attraverso varie vicende era cresciuta e si era perfezionata; dall’altro, l’evidenza della malattia e della morte di Lazzaro che sembrava smentire sia il potere di Gesù, sia la sua amicizia. Le sorelle, per l’amicizia che c’era fra loro e Gesù, speravano che impedisse la morte del fratello, invece, non l’ha impedita. I cuori di Lazzaro, Marta e Maria sono così variamente combattuti fra la fiducia e la disperazione, e il loro dolore è tanto più lacerante, quanto più forte e bella è la loro amicizia con Gesù; se un amico non sembra più comportarsi da amico, il dolore degli amici è immenso.
Lazzaro è ormai morente e Gesù si trova lontano da Betania. Allora, Le sorelle mandarono a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». Da notare la delicatezza nelle parole: colui che tu ami è malato, espressione che rivela la profondità dell’amicizia fra le sorelle e Gesù; non gli dicono infatti: “Ti preghiamo di venire a guarire nostro fratello, o, se non puoi venire, comanda la guarigione e sarà guarito”. A un amico, perché lo si ama e lo si stima, non è bello e non c’è bisogno di dire cosa deve fare, una volta informato sarà l’amore a dettare il suo comportamento. La reazione di Gesù, che amava Marta e sua sorella e Lazzaro, è sorprendente, dice infatti: Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato, tuttavia, si trattiene intenzionalmente in quel luogo ancora due giorni. Lazzaro muore e le sue affermazioni sono clamorosamente smentite dai fatti. È bene considerare la doppia angoscia che a questo punto invade il cuore delle sorelle: soffrono per la morte del fratello, ma soffrono molto di più per l’incomprensibile comportamento di Gesù. Quando si chiede qualcosa a un amico, e a un amico come Gesù, e lui, pur avendone la possibilità, non esaudisce la preghiera, che cosa bisogna pensare? Non si sa più cosa pensare, si soffre e si geme, tutto sembra finito e perduto.
Gesù ha voluto la morte di Lazzaro
Dobbiamo inoltre considerare che Gesù, con il suo comportamento, ha voluto la morte di Lazzaro; ma ogni azione di Gesù è in vista di un bene, quindi Dio può, non solo permettere, ma positivamente volere un male fisico per trarne un maggior bene, vale a dire: Per la gloria di Dio, affinché… il Figlio di Dio venga glorificato, e anche: Io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate. Dio invece, non può mai positivamente volere un male morale, ossia il peccato, neanche in vista di un bene; il male morale lo permette, in quanto è così potente da riuscire a trarre il bene anche dal peccato. Marta, Maria e Lazzaro queste cose le impareranno molto bene, ma per il momento soffrono atrocemente.
Dopo due giorni Gesù decide di andare a Betania a svegliare Lazzaro; per i discepoli, che non comprendono ancora il suo modo velato di parlare, e lo fraintendono, precisa: Lazzaro è morto… ma andiamo da lui! Questa decisione mette in subbuglio i suoi amici, infatti, si erano allontanati da Gerusalemme perché Gesù rischiava la lapidazione e ora vuole tornare proprio nei luoghi del pericolo. L’apostolo Tommaso fa coraggio a tutti: Andiamo anche noi a morire con lui! Possiamo considerare a proposito di questo comportamento uno dei motivi del fascino di Gesù: lui è un uomo libero; non si lascia condizionare né dalla paura, né dalle trame dei potenti, né da un pericolo di morte, né dall’affetto degli amici, solo la verità e la carità sono la sua guida.
Gesù piange
Quando Gesù arriva a Betania Lazzaro è già da quattro giorni nel sepolcro, Marta, angosciata, si precipita da lui e gli dice: Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà. Il dialogo con Marta è l’occasione per una solenne e stupefacente affermazione: Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Solo un pazzo o un Dio possono pronunciare simili parole, ma dal momento che sono risuonate sulla terra, ogni uomo è chiamato a decidere se considerare Gesù, Dio o pazzo. Nessun uomo, per quanto santo, può affermare: Io sono la risurrezione e la vita. Proprio a Betania, e non solo, Gesù mostrerà che le sue, non sono solo parole.
Anche Maria, chiamata da Marta, va da Gesù a sfogare il suo dolore: appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». A questo punto Gesù si lascia coinvolgere dal dolore che attanaglia i suoi amici: Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Gesù piange con quelli che sono nel pianto; questo è un primo motivo di consolazione per Marta, Maria e tutti coloro che piangono, perché, nonostante le apparenze contrarie, è un chiaro segno della sua vicinanza e del suo amore. Ma ecco che subito alcuni malevoli obbiettano: se li amava così tanto, non poteva anche far sì che costui non morisse? Certo che poteva, ma la morte e risurrezione di Lazzaro doveva essere una figura e un’anticipazione della morte e risurrezione di Gesù; se Lazzaro e Gesù non morivano, agli uomini mancherebbe lo spettacolo della mostruosità dei loro peccati, la visone di questa mostruosità ci è imposta fino alla fine dei secoli da Gesù in croce, ed è il tentativo che l’amore di Dio mette in atto per cercare di spezzare la durezza del nostro cuore di pietra, se non ci lasciamo spezzare il cuore dal dolore di Gesù e da quello dei suoi amici crocifissi, rischiamo di vanificare l’estremo rimedio che Dio ha inventato per la nostra salvezza.
Morte e risurrezione
Lazzaro muore perché Gesù aveva bisogno della sua morte per poi farlo risorgere e manifestare così la sua divinità; questo segno, così doloroso per lui e per i suoi amici, era necessario per cercare di convertire l’ostinazione dei Giudei che non volevano credere alla sua divinità, e per questo rischiavano di perdersi. Forse, uno dei motivi del pianto di Gesù e del suo turbamento, è nel prevedere che tanta angoscia, tanto dolore, suoi e dei suoi amici, non sarebbero bastati a sciogliere la durezza di certi cuori. Non dobbiamo pensare che questa vicenda riguardi solo l’ostinazione dei Giudei, riguarda anche noi, anche per noi oggi, Gesù parla, soffre e muore in croce, ma noi siamo sempre più distratti, indifferenti e ostili nei confronti del suo amore e del suo dolore e, di conseguenza, siamo anche indifferenti, alla gloria della sua risurrezione. Ognuno raccoglierà i frutti di quanto ha seminato.
Intanto Gesù va al sepolcro seguito da Marta, Maria e da quanti erano venuti da Gerusalemme a Betania a piangere la morte di Lazzaro. Dopo i dubbi, le tribolazioni, le angosce e la morte, viene il momento della risurrezione e della gloria. Gesù, che sempre ci sorprende, ordina di aprire il sepolcro. Marta fa notare che: Manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni. Anche i quattro giorni e il cattivo odore erano necessari per vincere l’ostinazione dei Giudei, i quali, specialisti nell’arrampicarsi sui vetri, senza il cattivo odore avrebbero detto che si trattava di un caso di morte apparente.
La vicenda volge al termine, rimane da compiere la parte facile e gloriosa. Gesù si rivolge al Padre dicendo: Ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Lazzaro esce dal sepolcro, come se fosse posto su un nastro trasportatore, ma è ancora tutto legato con le bende; allora Gesù ordina: Liberàtelo e lasciàtelo andare.
Le parole di Gesù: Perché credano che tu mi hai mandato, confermano il fine per cui ha imbastito tutta questa vicenda dolorosa e gloriosa, ossia: per vincere l’incredulità degli uomini che sempre fanno fatica a credere e a fidarsi di Dio. Infatti, dopo un miracolo così strepitoso: Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui. Ma per quanto Gesù faccia il possibile e l’impossibile per convertire e salvare, ci sono sempre dei cuori che non vogliono arrendersi; più lui manifesta la sua bontà e la sua divinità, più gli diventano ostili, perché riconoscere la divinità di Gesù significa scendere dal piedistallo e sottomettersi a Lui, significa accettare di non essere primi, ma secondi. Accadde così che alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto; risultato: Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui… e da quel giorno decisero di ucciderlo (Cfr. Gv 11, 46-53). Davvero: Un baratro è l'uomo e il suo cuore un abisso (Sal 63, 7)…
Che la Santa Vergine ci aiuti a credere anche nei momenti in cui non comprendiamo più l’agire di suo Figlio.
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22-08-2024 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro (Mc 5, 21-43)
Due storie che riguardano anche noi
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26-11-2023 - Verrà nella gloria (Mt 25, 31-46)
A separare le pecore dalle capre
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19-11-2023 - Il talento nascosto (Mt 25, 14-30)
Chi lo nasconde sarà Gettato fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti
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12-11-2023 - Stoltezza e saggezza (Mt 25, 1-13)
Il saggio si salva e lo stolto si perde
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05-11-2023 - L’ipocrisia al potere (Mt 23, 1-12)
E l'antidoto indicato da Gesù
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29-10-2023 - I due comandamenti (Mt 22, 34-40)
Non siamo stati noi ad amare Dio
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22-10-2023 - Dare a Dio e a Cesare (Mt 22, 15-21)
A cesare i tributi e a Dio il cuore
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15-10-2023 - Un invito rifiutato (Mt 22, 1-14)
E le sue conseguenze...
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08-10-2023 - La follia umana... (Mt 21, 33-43)
E quella divina...
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01-10-2023 - Facili parole... (Mt 21, 28-32)
Cosa significa: Lavorare nella vigna?
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24-09-2023 - Operai dell'ultima ora (Mt 20, 1-16)
La fortuna di avere un padrone "ingiusto"
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17-09-2023 - Siamo debitori (Mt 18, 21-35)
Ciascuno di noi è un debito vivente nei confronti di Dio
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10-09-2023 - Se il tuo fratello commetterà una colpa (Mt 18, 15-20)
Gesù non sta parlando ai semplici fedeli, e la colpa non è contro il singolo fedele
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03-09-2023 - Un malinteso ricorrente (Mt 16, 21-27)
I nostri pensieri e quelli di Gesù il più delle volte sono in conflitto
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27-08-2023 - Discepoli sotto esame (Mt 16, 13-20)
Interrogati su Gesù
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20-08-2023 - Una donna che ha capito (Mt 15, 21-28)
Il cuore di Gesù
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13-08-2023 - Tempesta sul lago (Mt 14, 22-33)
E Colui che può placarla
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06-08-2023 - La trasfigurazione (Mt 17, 1-9)
Per quelli che seguono Gesù sul monte
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30-07-2023 - Tesori nascosti (Mt 13, 44-52)
Che attendono di essere scoperti
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23-07-2023 - Un nemico ha fatto questo (Mt 13, 24-43)
Se c'è un nemico, c'è anche qualche pericolo
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16-07-2023 - Il seme e il terreno (Mt 13, 1-23)
Che cosa ci comunica la Parola di Dio?...
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09-07-2023 - Cose nascoste ai sapienti (Mt 11, 25-30)
Ma rivelate ai piccoli
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02-07-2023 - Perdere e trovare la vita (Mt 10, 37-42)
Un'offerta scontata da non perdere
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25-06-2023 - Non abbiate paura (Mt 10, 26-33)
Se non di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo
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18-06-2023 - Pecore senza pastore (Mt 9, 36 - 10, 8)
La disgrazia di non avere un pastore
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11-06-2023 - Chi mangia me vivrà per me (Gv 6, 51-56)
E io lo risusciterò nell'ultimo giorno
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04-06-2023 - Dio ha tanto amato il mondo (Gv 3, 16-18)
Ma il mondo come risponde all'amore di Dio?...
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28-05-2023 - Un dono per discernere (Gv 20, 19-23)
Il peccatore che non può essere perdonato
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21-05-2023 - Andarono sul monte... (Mt 28, 16-20)
E videro Gesù risorto
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14-05-2023 - Se mi amate osserverete... (Gv 14, 15-21)
Perseverare nell'amore non è scontato per nessuno
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07-05-2023 - Non sia turbato il vostro cuore (Gv 14, 1-12)
Parole per coloro che sono turbati dal Mistero delle Tenebre
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30-04-2023 - Non capirono di che cosa parlava loro (Gv 10, 1-10)
Ciò che succede spesso anche a noi
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23-04-2023 - Lungo il cammino Gesù si fa vicino (Lc 24, 13-35)
E prepara la sua manifestazione
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16-04-2023 - Dal timore alla gioia (Gv 20, 19-31)
Solo Gesù può operare questo passaggio
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09-04-2023 - Un sepolcro vuoto (Gv 20, 1-10)
Perché hanno portato via il Signore o perché è risorto?...
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02-04-2023 - Cristo crocifisso e risorto (Mt 26, 14-27, 66)
Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo
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26-03-2023 - La La risurrezione di Lazzaro (Gv 11, 1-45)
Figura della risurrezione di Gesù
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19-03-2023 - La guarigione del cieco nato (GV 9, 1-41)
Uno strano modo di guarire
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12-03-2023 - Dammi da bere (Gv 4, 5-42)
L'acqua che ha in mente Gesù e quella che abbiamo in mente noi
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05-03-2023 - Gesù trasfigurato (Mt 17, 1-9)
La gloria per cui siamo fatti
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26-02-2023 - Le tentazioni di Gesù (Mt 4, 1-11)
E la tentazione dei progenitori
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19-02-2023 - Fu detto, ma io vi dico (Mt 5, 38-48)
Amare come Gesù ama
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12-02-2023 - Sono venuto a dare compimento (Mt 5, 17-37)
Gesù è il compimento della legge
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05-02-2023 - Sale e luce (Mt 5, 13-16)
Il rischio di perdere sapore e di diventare tenebra
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29-01-2023 - Gesù salì sul monte (Mt 5, 1-12a)
E proclama le beatitudini
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22-01-2023 - A Cafarnao (Mt 4, 12-23)
Gesù chiama quattro fratelli
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15-01-2023 - Ecco l'Agnello di Dio (Gv 1, 19-34)
Colui che toglie il peccato del mondo!
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08-01-2023 - Gesù è battezzato da Giovanni (Mt 3, 13-17)
Perché conviene adempiere ogni giustizia
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01-01-2023 - Maria madre di Dio (Lc 2, 16-21)
I paradossi di Dio rischiano di non dirci nulla
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25-12-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
Una gioia è promessa a coloro che sono oppressi dalle tenebre
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18-12-2022 - La prova dell’uomo giusto (Mt 1, 18-24)
Giuseppe può comprendere e aiutare chi è nella prova
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11-12-2022 - Sei tu colui che deve venire? (Mt 11, 2-11)
Quando non si comprende l'agire di Dio
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04-12-2022 - Giovanni Battista (Mt 3, 1-12)
Il profeta di cui avremmo bisogno
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27-11-2022 - La venuta del Figlio dell'uomo (Mt 24, 37-44)
Ci sono quelli che l'attendono e quelli che l'ignorano
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- ----- Fine Anno C ↓ -------
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20-11-2022 - La festa di Cristo Re (Lc 23, 35-43)
Perché ha compiuto una grande impresa
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13-11-2022 - Gesù profeta di sventure (Lc 21, 5-19)
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita
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06-11-2022 - Gesù risponde ai Sadducei (Lc 20, 27-38)
Alcuni aspetti della vita futura
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30-10-2022 - Zaccheo incontra Gesù (Lc 19, 1-10)
E la sua vita cambia
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23-10-2022 - Giusti o ingiusti (Lc 18, 9-14)
A noi decidere da che parte stare
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16-10-2022 - Gridare giorno e notte (Lc 18, 1-8)
Per essere prontamente esauditi
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09-10-2022 - Il grido a cui Gesù risponde (Lc 17, 11-19)
Ma noi non sappiamo gridare
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02-10-2022 - Non abbiamo fede (Lc 17, 5-10)
Neanche quanto un granello di senape
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25-09-2022 - Delitto e castigo (Lc 16, 19-31)
Il ricco gaudente uccide sia sé stesso, sia Lazzaro
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18-09-2022 - Una strana parabola (Lc 16, 1-13)
L'amministratore disonesto lodato per la sua astuzia
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11-09-2022 - Peccatori e pubblicani o scribi e farisei? (Lc 15, 1-10)
L'inevitabile scelta
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04-09-2022 - Impossibili imprese (Lc 14 25-33)
La costruzione della torre e la guerra dei re
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28-08-2022 - Umiltà radicale (Lc 14, 1. 7-14)
Dell'ultimo posto che nessuno vuole
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21-08-2022 - Due possibili esiti (Lc 13, 22-30)
Ognuno sceglie liberamente dove andare
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14-08-2022 - Fuoco sulla terra (Lc 12, 49-53)
E noi vorremmo che il fuoco non bruci
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07-08-2022 - Beato chi rimane sveglio nella notte (Lc 12, 35-40)
Non si troverà con la casa scassinata
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31-07-2022 - La ricerca della ricchezza (Lc 12, 13-21)
Quella che dura e quella che non dura
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24-07-2022 - La via angusta della preghiera (Lc 11, 1-13)
Ciò che accade a un discepolo che prega
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17-07-2022 - La parte che non sarà tolta (Lc 10, 38-42)
E quella che dovrà essere tolta
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10-07-2022 - Fa' questo e vivrai (Lc 10, 25-37)
Non una vita qualunque, ma quella di Dio stesso
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03-07-2022 - È vicino a voi il Regno di Dio (Lc 10,1-12. 17-20)
Alcuni accolgono il suo Re, altri lo respingono
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26-06-2022 - Un amore esclusivo (Lc 9, 51-62)
E le sue esigenze
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19-06-2022 - Ho ricevuto quello che vi ho trasmesso (1Cor 11, 23-26)
Ciò che solo un amore folle può fare
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12-06-2022 - Non siete capaci di portarne il peso (Gv 16, 12-15)
Il peso della gloria a cui siamo chiamati
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05-06-2022 - Un'impresa trinitaria (Gv 14, 15-16. 23b-26)
Amare come Gesù ama
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29-05-2022 - Di questo voi siete testimoni (Lc 24, 46-53)
Uno di questi è padre Kolbe
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22-05-2022 - Se uno mi ama... (Gv 14, 23-29)
Ascoltare le parole e osservare la parola
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15-05-2022 - L’impossibile comandamento (Gv 13, 31-33A. 34-35)
La soluzione di Teresina di Lisieux
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08-05-2022 - Il buon pastore (Gv 10, 27-30)
E il cattivo pastore
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01-05-2022 - Quella notte non presero nulla (Gv 21, 1-14)
La via stretta del fallimento
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24-04-2022 - Per timore dei Giudei (Gv 20, 19-31)
Un timore giustificato
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17-04-2022 - Il mistero della risurrezione di Gesù (Gv 20, 1-9)
Non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti
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10-04-2022 - Il mistero della passione di Gesù (Lc 22, 14-23, 56)
Ossia, della creatura che uccide il suo Creatore
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03-04-2022 - L’adultera perdonata (Gv 8, 1-11)
Figura dell'umanità che tradisce il suo Dio
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27-03-2022 - Il figlio prodigo (Lc 15, 11-32)
La festa dopo la grande impresa
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20-03-2022 - Se non vi convertite, perirete (Lc 13, 1-9)
La causa profonda delle tragedie
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13-03-2022 - La trasfigurazione di Gesù (Lc 9, 28b - 36)
Destinati alla gloria dell'intimità con Dio
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06-03-2022 - Gesù è tentato nel deserto (Lc 4, 1-13)
Il mistero della tentazione
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27-02-2022 - L’occhio, la trave e la pagliuzza (Lc 6, 39-45)
Diventare come il Maestro
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20-02-2022 - La carità fraterna (Lc 6, 27-38)
Illusioni e realismo
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13-02-2022 - Le beatitudini (Lc 6, 17. 20-26)
I tesori che non sappiamo di avere
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06-02-2022 - La pesca miracolosa (Lc 5, 1-11)
Un lavoro in due tempi
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30-01-2022 - Tentativo di deicidio (Lc 4, 21-30)
Annuncio di ciò che accadrà
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23-01-2022 - Gesù nella sinagoga di Nazaret (Lc 1, 1-4; 4, 14-21)
Annuncia la sua missione
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16-01-2022 - Le nozze di Cana (Gv 2, 1-11)
Una miracolosa trasformazione che ci riguarda
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09-01-2022 - Il battesimo di Gesù (Lc 3, 15-16. 21-22)
Figura di ciò che ci attende
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02-01-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
E le tenebre non l’hanno vinta ...
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26-12-2021 - Gesù ritrovato nel tempio (Lc 2, 41-52)
Quando i santi non comprendono
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19-12-2021 - Maria visita Elisabetta (Lc 1, 39-45)
Figura della sollecitudine di Dio per ogni uomo
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12-12-2021 - Battesimo con l’acqua e con il fuoco (Lc 3, 10-18)
Perché l'uomo possa partecipare al banchetto
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05-12-2021 - Il grido del profeta (Lc 3, 1-6)
Perché l'uomo ritorni sulla retta via
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28-11-2021 - Un nuovo anno liturgico
Per cercare di comprendere il progetto di Dio
- ----- Inizio Anno C ↑ -------
- ----- Fine Anno B ↓ ---------
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21-11-2021 - Cristo Re
Re che muore per salvare il suo popolo
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14-11-2021 - I tempi della fine
Quando non si può più mentire
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07-11-2021 - La vedova di Sarèpta
La desolazione di chi ha perso l'amore
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31-10-2021 - Oltre i comandamenti
Lo sguardo di Gesù
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24-10-2021 - Bartimeo, cieco e mendicante
Sperare contro ogni speranza
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17-10-2021 - Il grande Incompreso
La gloria secondo Dio e secondo noi
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10-10-2021 - Il giovane ricco e noi
Dio non ci ama per scherzo, dona tutto e chiede tutto
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03-10-2021 - Se non diventerete come i bambini
Diventare piccoli perché Dio possa farci grandi
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26-09-2021 - Idee ristrette
I nostri pensieri e quelli di Dio
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19-09-2021 - Il rischio di non voler comprendere
Quando Gesù ci interpella sul mistero del peccato
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12-09-2021 - Chi è Gesù?...
Un mistero non accessibile alle sole forze umane
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05-09-2021 - Un caso di malattia incurabile
Che relazione c'è fra il sordomuto e noi?
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29-08-2021 - Osservare le regole per nascondere scomode verità
Da chi vogliamo essere salvati: dalle "regole" o da Gesù?
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22-08-2021 - Il rischio di abbandonare Gesù
Se non diventerete come i bambini...
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15-08-2021 - La Donna vestita di sole e il Drago rosso
Lo stridente contrasto da cui non conviene distogliere lo sguardo
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08-08-2021 - Quando l’uomo di Dio non ne può più…
Ciò che può accadere a ognuno di noi
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01-08-2021 - Come dall’Egitto alla Terra Promessa
"Fare" o "lasciarsi fare"?
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25-07-2021 - Il segno della moltiplicazione dei pani
Il pane prodotto dagli uomini e quello donato da Dio
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18-07-2021 - Come pecore senza pastore
Similitudine e diversità con la situazione attuale
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11-07-2021 - Perché esiste tutto ciò che esiste?
Un progetto folle
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07-07-2021 - L'inevitabile tempesta
Il grido di Pietro quando affonda
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04-07-2021 - Il profeta Ezechiele, Gesù e noi
Il profeta inviato a una genìa di ribelli...
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27-06-2021 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro
Due episodi utili a comprendere ciò che stiamo vivendo
- ----- Anno B ↑ ---------
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03-01-2021 - Quando è nato Gesù?… Riflessioni affettive
Circola la voce che Gesù non sia nato il 25 dicembre!
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11-06-2020 - Dio punisce o non punisce?…
È più buono un Dio che punisce o un Dio che non punisce?
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09-08-2018 - Buona o cattiva Novella?!...
Perché ad annunciare Gesù si rischia la vita?...
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02-01-2018 - Pensieri sul Natale
Per Gesù, Giuseppe e Maria non c'è posto fra gli uomini...
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26-12-2017 - Auguri di Natale
Perché gioire a Natale?!... Perché Gesù nasce in una stalla?!...
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18-01-2017 - L'enfer c'est les autres
Se l'inferno sono gli altri è perché la possibilità dell'inferno è anche nel nostro cuore...
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07-02-2016 - Giustizia e Misericordia
Qual è la condizione necessaria per ottenere misericordia?...
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28-06-2015 - Il mistero della Sindone e noi...
Le vicende della nostra vita terrena lasciano impressi, come sulla Sindone, dei segni di difficile comprensione.
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28-06-2015 - Perché il vangelo non ci dice niente?!... (Gv 3, 16-21)
Benedetti o maledetti?!...
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02-10-2014 - Parabola dei chiamati a lavorare nella vigna (Mt 20, 1-16)
Sintesi - L'ingiustizia di Dio è la nostra fortuna!!!
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21-01-2013 - Fuga e lotta con Dio ... 2/2
Una via più lunga e una più breve ...
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18-11-2012 - Fuga e lotta con Dio ... 1/2
Chi è più credibile? ...
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16-07-2011 - Il gioco disonesto della menzogna
E' naturale credere vera qualsiasi affermazione, ma ...
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02-05-2011 - Credenti o creduloni?...
L'inevitabilità dell'atto di fede - Diventarte credibili
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03-03-2011 - Come nei romanzi gialli ...
Analogie con la ricerca della felicità
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Ultimo aggiornamento 09-01-2024
Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)
La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...
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Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)
A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte
Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte
Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto
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La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro
Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...
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Le riche épulon et le pauvre Lazare
Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...
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Come mai questo tempo non sapete valutarlo?
Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.
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Aprì loro la mente per comprendere le scritture
Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.
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Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.
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Gesù esamina Pietro sull'amore
Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 2
Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 1
Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.
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Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)
Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...
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La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)
Difficoltà di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.
Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.
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