IL GIOGO DI CRISTO E IL GIOGO DEGLI INFEDELI
2 Cor 6, 11 - 18
La traballante comunità di Corinto
San Paolo sta parlando alla traballante comunità di Corinto, ed esorta i Corinzi ad aprire il loro cuore a imitazione del suo, che è tutto aperto nei loro confronti. Questa chiusura di cuore è in realtà una mancanza di confidenza nei confronti di Paolo che, al contrario, parla loro come un padre parla ai figli, e si aspetterebbe che a loro volta i figli gli rispondano con amore; ma questo stentava ad accadere.
Quanto si verificava fra Paolo e i Corinzi è un po' quello che accade fra Dio e noi. Anche Dio ci parla francamente, ci apre il suo cuore, ci parla come a figli e si aspetta da noi altrettanta apertura, franchezza e confidenza. Il fatto che il nostro cuore assomigli a quello dei Corinzi sta ad indicare che il nostro cuore è ammalato; i nomi delle sue malattie sono: chiusura, paura, mancanza di confidenza, incapacità di ascoltare, incapacità di amare, e l'elenco potrebbe continuare. Dio ci ha parlato francamente mandando sulla terra suo figlio Gesù e Gesù ci ha manifestato lo straordinario amore del Padre morendo per noi sulla Croce e andandosi a rinchiudere nel sacramento dell'Eucaristia. A queste imprese un po' folli noi stentiamo a rispondere come sarebbe auspicabile. Allora, quando si ha il cuore ammalato, se si vuole guarire, ci vuole da una parte l'opera di un buon medico e dall'altra la collaborazione dell'ammalato. Proprio a questa collaborazione San Paolo fa appello quando esorta i Corinzi a non lasciarsi legare al giogo estraneo degli infedeli.
Il giogo degli infedeli
Che cos'è questo giogo estraneo degli infedeli che legava e rendeva stretto e angusto il cuore dei Corinzi e lega e rende stretto e angusto anche il nostro cuore?... Nel corso della vita presente il nostro cuore è influenzato da due forze che si oppongono, queste due forze sono: da una parte una visione delle cose, un pensare, un agire secondo la mentalità del mondo o secondo la mentalità degli uomini; dall'altra parte una visione delle cose, un pensare, un agire secondo la mentalità di Dio. Il nostro cuore riacquista la salute nella misura in cui rompe i legami con la mentalità del mondo per aderire alla mentalità di Dio.
Cerchiamo di chiarire con alcuni esempi il funzionamento opposto di queste due mentalità. Una prima grande differenza è che la mentalità del mondo è caratterizzata da una prospettiva soltanto terrena. Di conseguenza sono veramente importanti solo i beni di questo mondo. Con la morte poi, tutto finisce, e dopo non c'è alcun giudizio sull'onestà o la disonestà delle proprie azioni; agire bene o male non è quindi una questione della massima importanza, ma dipende dalle convenienze o dagli umori del momento. Questa mentalità intacca purtroppo anche i credenti quando la fede diventa così debole da non regolare più le scelte della vita.
Ecco allora il richiamo di Paolo: Quale rapporto... ci può essere tra la giustizia e l'iniquità, o quale unione tra la luce e le tenebre? Questo richiamo tende a farci considerare come ben diverso sia il pensiero di Dio sulla vita dell'uomo. Dio apre all'uomo un passaggio verso una vita che non avrà mai fine, questa vita beata non è però concessa a tutti indistintamente, ma dipende dalla bontà del nostro comportamento. Al termine della vita presente Dio emetterà un giudizio sulla nostra condotta e ci concederà una felicità che, in parte, sarà il frutto dei nostri meriti e in parte andrà ben al di là dei nostri meriti.
Un'altra differenza importante fra queste due mentalità è che secondo la mentalità del mondo il riferimento ultimo, l'autorità suprema, è la libertà dell'uomo. Da questa esaltazione indebita della libertà deriva la perversione di voler determinare in maniera autonoma ciò che è bene e ciò che è male, e allora sarà bene solo ciò che l'uomo riesce a vedere come bene o a praticare con le sue deboli forze. Ad esempio, se l'uomo si affida solo alle sue forze, avrà molta difficoltà a mantenersi puro nei pensieri, puro nelle parole, puro nei comportamenti, e allora si farà delle leggi che riflettono la sua fragile struttura morale e dirà: “Che male c'è a vedere certi spettacoli, seguire certe mode, soddisfare certe voglie?”. In realtà, una volta che certe scene entrano nella nostra memoria, mettono in moto la fantasia... la fantasia lavora e sviluppa situazioni nelle quali ci raffiguriamo l'appagamento del nostro bisogno di felicità e già la pregustiamo un po', la tendenza sarà poi di passare dai pensieri ai fatti. Il male non sta nel cercare di soddisfare questo bisogno, il male sta nel dare ascolto a quelle voci che da ogni parte ci dicono: “Non avere troppi scrupoli, non reprimere i tuoi desideri, non essere retrogrado, vedi quanto è piacevole e appagante godere della bellezza della donna, guarda il suo volto, guarda il suo corpo, non sono forse in grado di soddisfare la fame e la sete che tormentano il tuo cuore?”.
Dare ascolto a queste voci è come dare ascolto a Lucignolo quando invita Pinocchio ad andare con lui nel paese dei balocchi. I due arrivano sì nel paese dove non ci sono doveri, non ci sono impegni, tutti si divertono, ognuno fa quello che vuole…, ma dopo pochi mesi si ritrovano con le orecchie lunghe e quattro zampe, sorprendentemente trasformati in due perfetti somari. Partiti per trovare il massimo di libertà e di felicità, si ritrovano schiavi e destinati alla morte. Questo è anche il baratro a cui va incontro una società che, credendo e volendo che tutto sia lecito, si ritrova poi afflitta da innumerevoli mali che dipendono direttamente da questi errori. Vediamo così matrimoni che non reggono, famiglie divise, bambini che soffrono, infedeltà coniugali, violenze sulle donne, malattie senza via d'uscita.
Il rimedio a questo stato di cose è riconoscere che l'autorità suprema e il riferimento ultimo della vita dell'uomo è Dio, la sua legge, la sua volontà; per cui sarà bene ciò che si accorda con questa legge e male ciò che vi si oppone. Per aiutarci a comprendere il suo pensiero, la sua volontà e la sua legge, Dio ha voluto nella sua Chiesa dei pastori: i vescovi in comunione con il Papa.
Un insegnamento del catechismo
Un altro contrasto con la mentalità del mondo lo possiamo vedere in questo insegnamento del "Nuovo catechismo della Chiesa Cattolica". "Il battesimo conferisce a colui che lo riceve la grazia della purificazione da tutti i peccati". Ma il battezzato deve continuare a lottare contro... "i desideri disordinati, questa lotta tende fra l'altro, alla purezza dello sguardo esteriore ed interiore, che si ottiene mediante la disciplina dei sentimenti e dell'immaginazione; mediante il rifiuto di ogni compiacenza nei pensieri impuri, che inducono ad allontanarsi dalla via dei comandamenti: 'la vista provoca negli stolti il desiderio' (Sap 15,5)... La purezza esige il pudore... Il pudore preserva l'intimità della persona. Consiste nel rifiuto di svelare ciò che deve rimanere nascosto. È ordinato alla castità, di cui esprime la delicatezza. Regola gli sguardi e i gesti in conformità alla dignità delle persone e della loro unione... Il pudore è modestia. Ispira la scelta dell'abbigliamento... Diventa discrezione
Esiste non soltanto un pudore dei sentimenti, ma anche del corpo. Insorge per esempio, contro l'esposizione del corpo umano in funzione di una curiosità morbosa in certe pubblicità, o contro la sollecitazione di certi mass-media a spingersi troppo in là nella rivelazione di confidenze intime. Il pudore detta un modo di vivere che consente di resistere alle suggestioni della moda e alle pressioni delle ideologie dominanti... La purezza del cuore libera dal diffuso erotismo e tiene lontani dagli spettacoli che favoriscono la curiosità morbosa e l'illusione" (2520 - 2525).
Evidentemente questi pensieri sono un po' diversi dalla mentalità corrente, sono infatti pensieri contro corrente. Allora, su questi temi, Quale collaborazione ci può essere tra un fedele e un infedele?...
Cristo e Beliar
San Paolo ci propone poi un altro contrasto quando dice: Quale intesa tra Cristo e Beliar... quale accordo tra il tempio di Dio e gli idoli? Queste opposizioni tendono a renderci consapevoli della necessità di una scelta nella vita, la scelta del nostro punto di appoggio e la scelta di ciò che vogliamo diventare.
Nonostante le sue aspirazioni alla libertà, nonostante i suoi desideri di grandezza e di potenza, l'uomo incontra sulla sua strada molti limiti e condizionamenti: miserie, malattie, pericoli, paure, insoddisfazione, senso di vuoto. Nasce di qui l'esigenza di appoggiarsi a qualcosa o qualcuno che abbia il potere di liberarlo da questi mali. In questa ricerca di liberazione e di pienezza, l'uomo corre il rischio di sbagliare la scelta del punto di appoggio, rischia cioè di appoggiarsi sugli idoli e sul capo di tutti gli idoli, Beliar.
I giovani, ad esempio, commettono questo errore quando si lasciano prendere in modo esagerato dalla passione per un cantante, per un personaggio sportivo, oppure per certe forme estreme di contestazione. Si dice appunto che quel cantante, quel personaggio sportivo, quella ideologia sono l'idolo di questo o quel giovane. L'idolatria consiste nello sperare di ricevere da queste realtà, mediante un'adesione affettiva totale, una pienezza e una liberazione che in realtà nessuno potrà concedere loro se non Dio solo. Il caso più grave è quando cedono al richiamo della droga, perché lì dove credono di trovare la vita incontrano la morte. Gli adulti non sono esenti da questo rischio, i loro idoli possono essere il partito, il capo di un partito, un duce, il sesso, il successo in campo politico, industriale o finanziario, la gloria in campo artistico o sportivo; anche in questo caso ci si appoggia o si chiede a delle realtà create ciò che una realtà creata non può dare.
Ci sono poi coloro che, pur di ottenere ciò che vogliono, giungono a stipulare patti più o meno espliciti con il demonio. E se in un primo tempo i loro desideri sono esauditi, corrono però il rischio di rimanere per sempre schiavi di Satana, ossia la dannazione eterna. Per questo Paolo ci ammonisce: Quale intesa tra Cristo e Beliar... quale accordo tra il tempio di Dio e gli idoli? Come se dicesse: "Chi sceglie Cristo come punto d'appoggio della vita, deve distogliere la sua attenzione dagli idoli, non può servire due padroni, deve decidersi a lasciare l'uno per amare l'altro, deve lasciare gli idoli per sperare tutto da Cristo".
Fatti per essere abitati
Poi prosegue: Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha detto: Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo... e io vi accoglierò, e sarò per voi come un padre, e voi mi sarete come figli e figlie.
Queste parole indicano che cosa l'uomo è chiamato a diventare. Dio ha pensato l'uomo come una casa in cui abitare, una casa in cui vuole diffondere il suo amore come un padre e una madre lo diffondono sui loro figli, ognuno di noi è chiamato all'intimità con Dio, intimità che sola risponderà pienamente a tutte le nostre attese. Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me (Ap 3, 20). Questo è il desiderio di Dio, perché si possa realizzare bisogna che anche noi desideriamo la stessa intimità.
È tuttavia importante considerare, che il progetto e la forma della casa che ognuno di noi dovrà diventare sono ben chiari solo nella mente di Dio. Di conseguenza, la cosa più utile che possiamo fare è lasciare Dio libero di realizzare in noi il suo progetto. Quello che ci è dato sapere è che il fondamento, la pietra angolare di questa casa è Gesù stesso. In Lui ogni costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in Lui anche voi insieme con gli altri venite edificati per diventare dimora di Dio per mezzo dello Spirito Santo (Ef 2, 21-22). Secondo queste parole, la vita presente la possiamo paragonare ad un immenso cantiere in cui il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono al lavoro per costruire tante splendide dimore, dimore in cui desiderano abitare.
Un altro aspetto del piano di Dio è che ogni singola dimora è chiamata a far parte, come pietra viva, di un edificio più grande la cui bellezza dipenderà dal contributo di ogni singola pietra. Questa è la Gerusalemme Celeste in cui la lode, l'amore e la gioia, saranno potenziati dalla perfetta comunione dei suoi membri. Come in una casa le singole pietre si sostengono a vicenda e concorrono a formarne la coesione, la solidità e la bellezza, così tutti, con perfetta unità di intenti, renderemo gloria alla sapienza, all'amore, alla misericordia, alla giustizia, alla santità di Dio. Come i Serafini visti dal profeta Isaia proclamavano l'un l'altro: Santo, Santo, Santo è il Signore degli eserciti. Tutta la terra è piena della sua gloria (Is 6, 3). Così anche noi ci uniremo al loro canto, ma questo canto non sarebbe così bello se mancasse il contributo della più piccola delle dimore o della più piccola delle pietre della Santa Gerusalemme.
Questa è la gloria a cui siamo chiamati, questo il motivo per cui siamo stati creati: Perciò uscite di mezzo a loro e riparatevi, dice il Signore, non toccate nulla di impuro, e Io vi accoglierò. Come se dicesse: "Riparatevi dall'influenza di coloro che hanno idee e progetti soltanto terreni, uscite dalla loro compagnia, non aderite alla loro visione del mondo, sarebbe come rendere impuro il vostro pensiero e il vostro amore; il vostro pensiero e il vostro amore diventano puri quando si elevano a considerare e amare la patria celeste nella quale desidero accogliervi. Io farò di voi delle pietre vive per il mio tempio, ma ho bisogno della vostra collaborazione, ho bisogno di vedere in voi il tentativo di orientare la vostra vita verso il cielo, il tentativo di accordare il vostro cuore secondo la mia legge, la legge dell'amore".
Se quando saremo in Cielo la nostra occupazione sarà quella di aiutarci l'un l'altro a magnificare la bellezza di Dio, questo significa che è anche l'occupazione nella quale dobbiamo impegnarci qui sulla terra. Se quando saremo in Cielo, oltre alla gioia di vedere Dio faccia a faccia, avremo gioia anche nel vedere il volto di Dio riflesso nel volto dei nostri fratelli, questo significa che già su questa terra dobbiamo impegnarci ad essere gli uni per gli altri un riflesso dell'amore di Dio, e questo accade tutte le volte che, con l'aiuto di Lui, riusciamo a compiere degli atti di carità autentica.
Che uno sia ricco o povero, che lavori la terra o in fabbrica, che sia giovane o anziano, che sia molto intelligente o faccia fatica a capire le cose, che sia nato ai nostri giorni o cinque secoli fa, non sono cose molto importanti. Quello che importa veramente è quanta carità Dio riesce a immettere nel nostro cuore, quanto riusciamo a essere gli uni per gli altri un riflesso dell'amore di Dio, perché è in questo modo che realizziamo ciò per cui siamo stati creati.
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22-08-2024 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro (Mc 5, 21-43)
Due storie che riguardano anche noi
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26-11-2023 - Verrà nella gloria (Mt 25, 31-46)
A separare le pecore dalle capre
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19-11-2023 - Il talento nascosto (Mt 25, 14-30)
Chi lo nasconde sarà Gettato fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti
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12-11-2023 - Stoltezza e saggezza (Mt 25, 1-13)
Il saggio si salva e lo stolto si perde
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05-11-2023 - L’ipocrisia al potere (Mt 23, 1-12)
E l'antidoto indicato da Gesù
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29-10-2023 - I due comandamenti (Mt 22, 34-40)
Non siamo stati noi ad amare Dio
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22-10-2023 - Dare a Dio e a Cesare (Mt 22, 15-21)
A cesare i tributi e a Dio il cuore
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15-10-2023 - Un invito rifiutato (Mt 22, 1-14)
E le sue conseguenze...
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08-10-2023 - La follia umana... (Mt 21, 33-43)
E quella divina...
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01-10-2023 - Facili parole... (Mt 21, 28-32)
Cosa significa: Lavorare nella vigna?
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24-09-2023 - Operai dell'ultima ora (Mt 20, 1-16)
La fortuna di avere un padrone "ingiusto"
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17-09-2023 - Siamo debitori (Mt 18, 21-35)
Ciascuno di noi è un debito vivente nei confronti di Dio
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10-09-2023 - Se il tuo fratello commetterà una colpa (Mt 18, 15-20)
Gesù non sta parlando ai semplici fedeli, e la colpa non è contro il singolo fedele
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03-09-2023 - Un malinteso ricorrente (Mt 16, 21-27)
I nostri pensieri e quelli di Gesù il più delle volte sono in conflitto
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27-08-2023 - Discepoli sotto esame (Mt 16, 13-20)
Interrogati su Gesù
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20-08-2023 - Una donna che ha capito (Mt 15, 21-28)
Il cuore di Gesù
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13-08-2023 - Tempesta sul lago (Mt 14, 22-33)
E Colui che può placarla
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06-08-2023 - La trasfigurazione (Mt 17, 1-9)
Per quelli che seguono Gesù sul monte
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30-07-2023 - Tesori nascosti (Mt 13, 44-52)
Che attendono di essere scoperti
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23-07-2023 - Un nemico ha fatto questo (Mt 13, 24-43)
Se c'è un nemico, c'è anche qualche pericolo
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16-07-2023 - Il seme e il terreno (Mt 13, 1-23)
Che cosa ci comunica la Parola di Dio?...
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09-07-2023 - Cose nascoste ai sapienti (Mt 11, 25-30)
Ma rivelate ai piccoli
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02-07-2023 - Perdere e trovare la vita (Mt 10, 37-42)
Un'offerta scontata da non perdere
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25-06-2023 - Non abbiate paura (Mt 10, 26-33)
Se non di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo
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18-06-2023 - Pecore senza pastore (Mt 9, 36 - 10, 8)
La disgrazia di non avere un pastore
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11-06-2023 - Chi mangia me vivrà per me (Gv 6, 51-56)
E io lo risusciterò nell'ultimo giorno
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04-06-2023 - Dio ha tanto amato il mondo (Gv 3, 16-18)
Ma il mondo come risponde all'amore di Dio?...
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28-05-2023 - Un dono per discernere (Gv 20, 19-23)
Il peccatore che non può essere perdonato
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21-05-2023 - Andarono sul monte... (Mt 28, 16-20)
E videro Gesù risorto
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14-05-2023 - Se mi amate osserverete... (Gv 14, 15-21)
Perseverare nell'amore non è scontato per nessuno
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07-05-2023 - Non sia turbato il vostro cuore (Gv 14, 1-12)
Parole per coloro che sono turbati dal Mistero delle Tenebre
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30-04-2023 - Non capirono di che cosa parlava loro (Gv 10, 1-10)
Ciò che succede spesso anche a noi
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23-04-2023 - Lungo il cammino Gesù si fa vicino (Lc 24, 13-35)
E prepara la sua manifestazione
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16-04-2023 - Dal timore alla gioia (Gv 20, 19-31)
Solo Gesù può operare questo passaggio
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09-04-2023 - Un sepolcro vuoto (Gv 20, 1-10)
Perché hanno portato via il Signore o perché è risorto?...
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02-04-2023 - Cristo crocifisso e risorto (Mt 26, 14-27, 66)
Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo
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26-03-2023 - La La risurrezione di Lazzaro (Gv 11, 1-45)
Figura della risurrezione di Gesù
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19-03-2023 - La guarigione del cieco nato (GV 9, 1-41)
Uno strano modo di guarire
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12-03-2023 - Dammi da bere (Gv 4, 5-42)
L'acqua che ha in mente Gesù e quella che abbiamo in mente noi
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05-03-2023 - Gesù trasfigurato (Mt 17, 1-9)
La gloria per cui siamo fatti
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26-02-2023 - Le tentazioni di Gesù (Mt 4, 1-11)
E la tentazione dei progenitori
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19-02-2023 - Fu detto, ma io vi dico (Mt 5, 38-48)
Amare come Gesù ama
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12-02-2023 - Sono venuto a dare compimento (Mt 5, 17-37)
Gesù è il compimento della legge
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05-02-2023 - Sale e luce (Mt 5, 13-16)
Il rischio di perdere sapore e di diventare tenebra
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29-01-2023 - Gesù salì sul monte (Mt 5, 1-12a)
E proclama le beatitudini
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22-01-2023 - A Cafarnao (Mt 4, 12-23)
Gesù chiama quattro fratelli
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15-01-2023 - Ecco l'Agnello di Dio (Gv 1, 19-34)
Colui che toglie il peccato del mondo!
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08-01-2023 - Gesù è battezzato da Giovanni (Mt 3, 13-17)
Perché conviene adempiere ogni giustizia
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01-01-2023 - Maria madre di Dio (Lc 2, 16-21)
I paradossi di Dio rischiano di non dirci nulla
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25-12-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
Una gioia è promessa a coloro che sono oppressi dalle tenebre
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18-12-2022 - La prova dell’uomo giusto (Mt 1, 18-24)
Giuseppe può comprendere e aiutare chi è nella prova
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11-12-2022 - Sei tu colui che deve venire? (Mt 11, 2-11)
Quando non si comprende l'agire di Dio
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04-12-2022 - Giovanni Battista (Mt 3, 1-12)
Il profeta di cui avremmo bisogno
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27-11-2022 - La venuta del Figlio dell'uomo (Mt 24, 37-44)
Ci sono quelli che l'attendono e quelli che l'ignorano
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20-11-2022 - La festa di Cristo Re (Lc 23, 35-43)
Perché ha compiuto una grande impresa
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13-11-2022 - Gesù profeta di sventure (Lc 21, 5-19)
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita
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06-11-2022 - Gesù risponde ai Sadducei (Lc 20, 27-38)
Alcuni aspetti della vita futura
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30-10-2022 - Zaccheo incontra Gesù (Lc 19, 1-10)
E la sua vita cambia
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23-10-2022 - Giusti o ingiusti (Lc 18, 9-14)
A noi decidere da che parte stare
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16-10-2022 - Gridare giorno e notte (Lc 18, 1-8)
Per essere prontamente esauditi
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09-10-2022 - Il grido a cui Gesù risponde (Lc 17, 11-19)
Ma noi non sappiamo gridare
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02-10-2022 - Non abbiamo fede (Lc 17, 5-10)
Neanche quanto un granello di senape
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25-09-2022 - Delitto e castigo (Lc 16, 19-31)
Il ricco gaudente uccide sia sé stesso, sia Lazzaro
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18-09-2022 - Una strana parabola (Lc 16, 1-13)
L'amministratore disonesto lodato per la sua astuzia
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11-09-2022 - Peccatori e pubblicani o scribi e farisei? (Lc 15, 1-10)
L'inevitabile scelta
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04-09-2022 - Impossibili imprese (Lc 14 25-33)
La costruzione della torre e la guerra dei re
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28-08-2022 - Umiltà radicale (Lc 14, 1. 7-14)
Dell'ultimo posto che nessuno vuole
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21-08-2022 - Due possibili esiti (Lc 13, 22-30)
Ognuno sceglie liberamente dove andare
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14-08-2022 - Fuoco sulla terra (Lc 12, 49-53)
E noi vorremmo che il fuoco non bruci
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07-08-2022 - Beato chi rimane sveglio nella notte (Lc 12, 35-40)
Non si troverà con la casa scassinata
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31-07-2022 - La ricerca della ricchezza (Lc 12, 13-21)
Quella che dura e quella che non dura
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24-07-2022 - La via angusta della preghiera (Lc 11, 1-13)
Ciò che accade a un discepolo che prega
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17-07-2022 - La parte che non sarà tolta (Lc 10, 38-42)
E quella che dovrà essere tolta
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10-07-2022 - Fa' questo e vivrai (Lc 10, 25-37)
Non una vita qualunque, ma quella di Dio stesso
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03-07-2022 - È vicino a voi il Regno di Dio (Lc 10,1-12. 17-20)
Alcuni accolgono il suo Re, altri lo respingono
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26-06-2022 - Un amore esclusivo (Lc 9, 51-62)
E le sue esigenze
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19-06-2022 - Ho ricevuto quello che vi ho trasmesso (1Cor 11, 23-26)
Ciò che solo un amore folle può fare
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12-06-2022 - Non siete capaci di portarne il peso (Gv 16, 12-15)
Il peso della gloria a cui siamo chiamati
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05-06-2022 - Un'impresa trinitaria (Gv 14, 15-16. 23b-26)
Amare come Gesù ama
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29-05-2022 - Di questo voi siete testimoni (Lc 24, 46-53)
Uno di questi è padre Kolbe
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22-05-2022 - Se uno mi ama... (Gv 14, 23-29)
Ascoltare le parole e osservare la parola
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15-05-2022 - L’impossibile comandamento (Gv 13, 31-33A. 34-35)
La soluzione di Teresina di Lisieux
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08-05-2022 - Il buon pastore (Gv 10, 27-30)
E il cattivo pastore
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01-05-2022 - Quella notte non presero nulla (Gv 21, 1-14)
La via stretta del fallimento
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24-04-2022 - Per timore dei Giudei (Gv 20, 19-31)
Un timore giustificato
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17-04-2022 - Il mistero della risurrezione di Gesù (Gv 20, 1-9)
Non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti
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10-04-2022 - Il mistero della passione di Gesù (Lc 22, 14-23, 56)
Ossia, della creatura che uccide il suo Creatore
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03-04-2022 - L’adultera perdonata (Gv 8, 1-11)
Figura dell'umanità che tradisce il suo Dio
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27-03-2022 - Il figlio prodigo (Lc 15, 11-32)
La festa dopo la grande impresa
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20-03-2022 - Se non vi convertite, perirete (Lc 13, 1-9)
La causa profonda delle tragedie
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13-03-2022 - La trasfigurazione di Gesù (Lc 9, 28b - 36)
Destinati alla gloria dell'intimità con Dio
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06-03-2022 - Gesù è tentato nel deserto (Lc 4, 1-13)
Il mistero della tentazione
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27-02-2022 - L’occhio, la trave e la pagliuzza (Lc 6, 39-45)
Diventare come il Maestro
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20-02-2022 - La carità fraterna (Lc 6, 27-38)
Illusioni e realismo
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13-02-2022 - Le beatitudini (Lc 6, 17. 20-26)
I tesori che non sappiamo di avere
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06-02-2022 - La pesca miracolosa (Lc 5, 1-11)
Un lavoro in due tempi
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30-01-2022 - Tentativo di deicidio (Lc 4, 21-30)
Annuncio di ciò che accadrà
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23-01-2022 - Gesù nella sinagoga di Nazaret (Lc 1, 1-4; 4, 14-21)
Annuncia la sua missione
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16-01-2022 - Le nozze di Cana (Gv 2, 1-11)
Una miracolosa trasformazione che ci riguarda
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09-01-2022 - Il battesimo di Gesù (Lc 3, 15-16. 21-22)
Figura di ciò che ci attende
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02-01-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
E le tenebre non l’hanno vinta ...
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26-12-2021 - Gesù ritrovato nel tempio (Lc 2, 41-52)
Quando i santi non comprendono
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19-12-2021 - Maria visita Elisabetta (Lc 1, 39-45)
Figura della sollecitudine di Dio per ogni uomo
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12-12-2021 - Battesimo con l’acqua e con il fuoco (Lc 3, 10-18)
Perché l'uomo possa partecipare al banchetto
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05-12-2021 - Il grido del profeta (Lc 3, 1-6)
Perché l'uomo ritorni sulla retta via
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28-11-2021 - Un nuovo anno liturgico
Per cercare di comprendere il progetto di Dio
- ----- Inizio Anno C ↑ -------
- ----- Fine Anno B ↓ ---------
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21-11-2021 - Cristo Re
Re che muore per salvare il suo popolo
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14-11-2021 - I tempi della fine
Quando non si può più mentire
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07-11-2021 - La vedova di Sarèpta
La desolazione di chi ha perso l'amore
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31-10-2021 - Oltre i comandamenti
Lo sguardo di Gesù
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24-10-2021 - Bartimeo, cieco e mendicante
Sperare contro ogni speranza
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17-10-2021 - Il grande Incompreso
La gloria secondo Dio e secondo noi
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10-10-2021 - Il giovane ricco e noi
Dio non ci ama per scherzo, dona tutto e chiede tutto
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03-10-2021 - Se non diventerete come i bambini
Diventare piccoli perché Dio possa farci grandi
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26-09-2021 - Idee ristrette
I nostri pensieri e quelli di Dio
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19-09-2021 - Il rischio di non voler comprendere
Quando Gesù ci interpella sul mistero del peccato
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12-09-2021 - Chi è Gesù?...
Un mistero non accessibile alle sole forze umane
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05-09-2021 - Un caso di malattia incurabile
Che relazione c'è fra il sordomuto e noi?
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29-08-2021 - Osservare le regole per nascondere scomode verità
Da chi vogliamo essere salvati: dalle "regole" o da Gesù?
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22-08-2021 - Il rischio di abbandonare Gesù
Se non diventerete come i bambini...
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15-08-2021 - La Donna vestita di sole e il Drago rosso
Lo stridente contrasto da cui non conviene distogliere lo sguardo
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08-08-2021 - Quando l’uomo di Dio non ne può più…
Ciò che può accadere a ognuno di noi
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01-08-2021 - Come dall’Egitto alla Terra Promessa
"Fare" o "lasciarsi fare"?
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25-07-2021 - Il segno della moltiplicazione dei pani
Il pane prodotto dagli uomini e quello donato da Dio
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18-07-2021 - Come pecore senza pastore
Similitudine e diversità con la situazione attuale
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11-07-2021 - Perché esiste tutto ciò che esiste?
Un progetto folle
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07-07-2021 - L'inevitabile tempesta
Il grido di Pietro quando affonda
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04-07-2021 - Il profeta Ezechiele, Gesù e noi
Il profeta inviato a una genìa di ribelli...
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27-06-2021 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro
Due episodi utili a comprendere ciò che stiamo vivendo
- ----- Anno B ↑ ---------
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03-01-2021 - Quando è nato Gesù?… Riflessioni affettive
Circola la voce che Gesù non sia nato il 25 dicembre!
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11-06-2020 - Dio punisce o non punisce?…
È più buono un Dio che punisce o un Dio che non punisce?
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09-08-2018 - Buona o cattiva Novella?!...
Perché ad annunciare Gesù si rischia la vita?...
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02-01-2018 - Pensieri sul Natale
Per Gesù, Giuseppe e Maria non c'è posto fra gli uomini...
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26-12-2017 - Auguri di Natale
Perché gioire a Natale?!... Perché Gesù nasce in una stalla?!...
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18-01-2017 - L'enfer c'est les autres
Se l'inferno sono gli altri è perché la possibilità dell'inferno è anche nel nostro cuore...
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07-02-2016 - Giustizia e Misericordia
Qual è la condizione necessaria per ottenere misericordia?...
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28-06-2015 - Il mistero della Sindone e noi...
Le vicende della nostra vita terrena lasciano impressi, come sulla Sindone, dei segni di difficile comprensione.
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28-06-2015 - Perché il vangelo non ci dice niente?!... (Gv 3, 16-21)
Benedetti o maledetti?!...
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02-10-2014 - Parabola dei chiamati a lavorare nella vigna (Mt 20, 1-16)
Sintesi - L'ingiustizia di Dio è la nostra fortuna!!!
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21-01-2013 - Fuga e lotta con Dio ... 2/2
Una via più lunga e una più breve ...
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18-11-2012 - Fuga e lotta con Dio ... 1/2
Chi è più credibile? ...
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16-07-2011 - Il gioco disonesto della menzogna
E' naturale credere vera qualsiasi affermazione, ma ...
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02-05-2011 - Credenti o creduloni?...
L'inevitabilità dell'atto di fede - Diventarte credibili
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03-03-2011 - Come nei romanzi gialli ...
Analogie con la ricerca della felicità
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Ultimo aggiornamento 09-01-2024
Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)
La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...
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Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)
A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte
Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte
Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto
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La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro
Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...
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Le riche épulon et le pauvre Lazare
Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...
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Come mai questo tempo non sapete valutarlo?
Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.
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Aprì loro la mente per comprendere le scritture
Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.
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Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.
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Gesù esamina Pietro sull'amore
Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 2
Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 1
Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.
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Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)
Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...
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La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)
Difficoltà di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.
Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.
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