MEDITAZIONE SUL NATALE
La ricorrenza dei tempi liturgici
C'è una divisione del tempo secondo il calendario civile e ce n'è un'altra secondo il calendario liturgico. L'anno civile inizia il primo gennaio e termina il 31 dicembre, mentre quello liturgico inizia con la prima domenica di avvento, quattro domeniche prima di Natale, e termina con la festa di Cristo Re, cinque domeniche prima di Natale. In questo tempo si celebrano i momenti più significativi della storia del Bambino che diventerà Re dell'universo. Ma oltre alle imprese del Re, vengono anche ricordate le glorie dei suoi santi e della Regina Madre.
Ora, agli anni seguono gli anni e sempre la Chiesa ci ripropone la stessa serie di celebrazioni: Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua, Ascensione, Pentecoste, Assunzione... Potremmo chiederci: come mai questa insistenza, questa ripetizione monotona, non sarebbe il caso di variare un po' i programmi? Per rispondere a questa domanda conviene esaminare il problema secondo vari aspetti. Un primo aspetto è che anche la natura ha i suoi cicli, le sue stagioni, le sue ricorrenze: giorni, settimane, mesi, anni. La ripetizione è dunque un fatto naturale. Ad esempio, l'anno sportivo ogni anno ripropone le sue partite domenicali, lo sci d'inverno e il ciclismo d'estate. L'anno lavorativo ha le sue ricorrenze di fatiche, soddisfazioni, vacanze. Gli studenti hanno l'anno scolastico con i suoi ritmi e le sue scadenze. I contadini i diversi lavori nelle diverse stagioni che terminano con la gioia del raccolto e delle feste ad esso collegate. La società civile celebra ogni anno le ricorrenze più significative della sua storia. Ci sono poi i riti quotidiani: la lettura del giornale, la spesa, le chiacchiere, il pranzo la cena e da ultimo la "contemplazione" della televisione...
La familiarità con queste ricorrenze rischia però di adagiarci nel conforto e nella sicurezza che esse ci procurano. La Chiesa ci propone allora le sue ricorrenze, le sue celebrazioni e le sue feste, perché non ci dimentichiamo che la nostra vita non avrebbe alcun senso se venisse privata della sua dimensione spirituale, se non si aprisse alla luce e alle iniziative di Dio, se non ci ricordassimo di fondare la nostra speranza in una pienezza di vita che Dio solo può concederci. Da queste prospettive e queste speranze rischiamo di venir distolti se troppo ci lasciamo prendere dai ritmi, dagli agi o dai disagi della vita presente.
Un altro aspetto è che le ricorrenze dell'anno liturgico possono costituire un richiamo o un motivo di riflessione per coloro che non credono, per gli indifferenti, o per chi è alla ricerca della verità; ma le ragioni più profonde di queste ricorrenze sono da ricercare nelle profondità inesauribili dei misteri di Dio. Così, i tempi e le feste che ogni anno la Chiesa ci propone sono un invito per coloro che credono a cercare di approfondire la conoscenza delle iniziative che Dio ha intrapreso per venire in nostro soccorso e per manifestarci il suo amore.
Il coinvolgimento diretto di Dio nella nostra storia
Fra le iniziative più sconvolgenti che Dio ha intrapreso in nostro favore, vi è senza dubbio quella di farsi uomo; per comprendere bene l'amore che sta dietro questa iniziativa, abbiamo bisogno di tempo, anzi, di molto tempo, ecco perché la festa del Natale è preceduta dalle quattro domeniche di avvento, ma un avvento solo non basta, ce ne vogliono tanti, e quando giungeremo al termine della vita capiremo forse che dovremo passare all'altra per comprendere veramente l'amore di Dio per noi.
Durante questa vita ci è chiesto di provare, di fare il possibile per cercare di comprendere e rispondere positivamente all'amore che Dio ci propone. Se diremo di sì, se offriremo a Dio la nostra buona volontà e la nostra collaborazione, allora, di avvento in avvento, di Natale in Natale, verremo da Lui guidati a una comprensione sempre più intima e profonda del suo amore, sarà come passare da una conoscenza del suo amore "per sentito dire", a una conoscenza del suo amore "per esperienza", l'unica che può nutrirci veramente. A questo proposito Santa Teresa d'Avila si esprimeva più o meno in questi termini: "Io non ho mai capito un gran che fino a quando il Signore non me lo ha fatto comprendere per esperienza".
Il tempo di avvento è dunque un tempo di preparazione; preparazione al Natale, preparazione alla nascita di Gesù. Ma preparazione di che cosa? Dell'albero, del presepio, dei regali? Anche, ma la preparazione più impegnativa è quella dei cuori. Ora, i nostri cuori hanno bisogno di crescere nella consapevolezza di due cose, queste ci vengono manifestate dal significato stesso del nome Gesù, che significa: “Dio salva”. Ecco le due cose: da una parte qualcuno che ha un bisogno enorme di venir salvato, e questi siamo noi, dall'altra qualcuno che ha un desiderio enorme di salvarci, e questo è Dio; ecco i due aspetti che richiedono un costante approfondimento, una consapevolezza sempre maggiore.
Le circostanze ambientali della nascita di Gesù
Potremmo cercare di comprendere il nostro grande bisogno di venir salvati, riflettendo sulle circostanze ambientali in cui avviene la nascita di Gesù. Gesù nasce infatti di notte, in inverno, in una stalla abbandonata; traducendo in termini spirituali potremmo dire: Gesù viene e trova il buio nei nostri cuori, Gesù viene e trova in essi il gelo, Gesù viene e li trova vuoti, abbandonati e desolati. La situazione non troppo piacevole nella quale ci troviamo, diventa tuttavia l'occasione che permette a Dio di manifestarci quanto è disposto a fare per noi.
Ecco ciò che il tempo di avvento e la festa del Natale tentano di anno in anno di farci comprendere: la misericordia di un Dio che sa quante e quali tenebre oscurano le nostre menti, e proprio per questo viene a portarci la sua luce. Natale ci manifesta l'amore di un Dio che sa quanto i nostri cuori sono freddi e induriti dal gelo, e allora viene a scaldarli con il fuoco del suo amore. Dio sa quanta solitudine, quanto abbandono, quanta tristezza e desolazione pesano sui nostri cuori, e Lui viene a offrirci la sua amicizia, il suo perdono, la sua gioia. Natale ci manifesta ancora la pazienza di un Dio che sa la nostra difficoltà a comprendere il suo amore, la nostra difficoltà a rispondergli di sì senza tentennamenti e senza riserve, e allora viene, bambino, per crescere a poco a poco insieme a noi.
Questo il desiderio di Gesù bambino per Natale, il desiderio di guarirci, il desiderio di salvarci, ma il desiderio di Gesù potrà realizzarsi solo quando incontrerà nel nostro cuore un corrispondente desiderio di salvezza. Nella vita presente non mancano le vicende e le situazioni che contribuiscono ad acuire in noi questo desiderio: malattie, infelicità, delusioni, depressioni, paure, incertezze, inquietudini, sofferenze di ogni genere, così, più procediamo nella vita più dovremmo diventare consapevoli della necessità di incontrare qualcuno che ci salvi, e quando finalmente, dal profondo del cuore, sorgerà una supplica umile e costante affinché il Signore venga a salvarci, allora, prima o poi, la sua salvezza si manifesterà. Nel frattempo, ogni avvento e ogni Natale dovremmo crescere nella consapevolezza di non poter vivere senza la salvezza e la vita che Gesù ci promette.
Un pensiero di Bossuet
Quando gli Angeli si rivolgono ai pastori per annunciare la nascita di Gesù, così si esprimono: Il salvatore del mondo, oggi è nato. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia (Lc 2, 11-12).
Queste parole annunciano, come già sappiamo, che il nostro Salvatore è un bambino, e un bambino povero. Su questi due aspetti conviene fare alcune riflessioni. Il fatto che Gesù sia nato e vissuto povero ci dice, contrariamente alle nostre tendenze e ai nostri desideri, che la salvezza, la vera vita, la felicità, non stanno nel possedere molti beni materiali, e questo è per noi un primo richiamo, un avvertimento per chi ha occhi per vedere e orecchie per intendere. A proposito della povertà per cui Gesù è voluto passare al momento della sua nascita, è utile ascoltare quanto diceva Bossuet nel Natale del 1665.
"Il Figlio di Dio, facendosi uomo per salvarci e per indicarci la via del Cielo, nel compiere la sua opera bisognava che allontanasse tutti gli ostacoli che ci impedivano di giungere alla meta. Ed è ciò che inizia a fare, in modo ammirabile, col nascere in una mangiatoia..." Infatti, "ciò che impedisce al nostro affetto di volgerci con determinazione verso il sommo bene che è Dio, è l'errato valore che noi assegniamo ai beni di questo mondo, è la folle e ridicola persuasione, diffusa in quasi tutti gli uomini, che tutta la felicità della vita consista in quei beni esterni che sono gli onori, le ricchezze, i piaceri. Strano e miserevole errore! Allora il Figlio di Dio viene al mondo come riformatore del genere umano, per guarire gli uomini dai loro errori e dare loro la vera scienza dei beni e dei mali... Se le grandezze che amiamo, se i piaceri che ricerchiamo, fossero veri, chi altri ne meriterebbe il godimento ed il possesso se non Dio? Chi li avrebbe potuti avere con più facilità e con più magnificenza? Quale guardia imponente lo circonderebbe! Quanto sarebbe magnifica la sua corte! Quale porpora sulle sue spalle! Quale oro sfavillante sulla sua testa! Quante delizie la natura gli offrirebbe, essa che prontamente obbedisce ai suoi ordini! Ma, come dice Tertulliano, 'Ha stimato che questi beni, questi godimenti e questa gloria fossero indegni di Lui e dei suoi'. Ci ha mostrato che queste grandezze, essendo passeggere ed illusorie, farebbero torto alla sua vera grandezza. Gesù... non soltanto rifiuta la gloria umana, ma per mostrarci quanto poco la consideri, va a stabilirsi all'estremità opposta. Così si studia di trovare il passaggio più basso per fare il suo ingresso nel mondo; vede una stalla mezza diroccata ed è di lì che vuol passare. Si carica di tutto ciò che gli uomini evitano, di tutto ciò che essi temono, di tutto ciò che ripugna ai loro sensi, per farci vedere quanto le ricchezze della vita presente sono da lui considerate vane ed illusorie: così io mi figuro la sua mangiatoia, non già come una culla indegna di Dio, ma come un carro trionfale mediante il quale trascina vittorioso il mondo sconfitto. E mi sembra che a motivo di questa vittoria ci dica con autorevole certezza: 'coraggio, io ho vinto il mondo'".
Potremmo a questo punto chiederci: se il nostro vero bene non è nelle ricchezze di questo mondo, dove lo dobbiamo cercare? Se Gesù, che è il nostro salvatore, ha voluto essere così povero, mediante cosa ci salva? Qual è la sua vera ricchezza, qual è la sua vera gloria? Potremmo rispondere che lì dove è la vera gloria e la vera ricchezza di Gesù, lì è anche il nostro vero bene e la nostra salvezza. Ma Gesù non ha voluto avere altra ricchezza ed altra gloria in mezzo a noi, se non quella della carità. La carità è la vita stessa della Santissima Trinità, la sua bellezza, il suo splendore. L'apostolo Giovanni, che ha penetrato a fondo i misteri di Dio, così si esprime: Chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio, chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore (1Gv 4, 7-8). Così, lasciarsi attirare ed animare dalla carità sarà anche il nostro vero bene e la nostra salvezza.
A proposito dell'amore e della povertà, Bossuet osserva ancora: "Se il nostro maggior male è la nostra incapacità di amare, allora è proprio di Gesù Cristo che abbiamo bisogno; se al contrario il nostro maggior male è la povertà o la miseria, allora Gesù Cristo non è il nostro Salvatore: non è venuto per questo".
Non dobbiamo dunque aspettarci altro da Gesù se non che ci insegni ad amare, perché Lui vuole guarirci e salvarci mediante la carità, e uno dei mezzi che utilizza a questo scopo è proprio quello di venire a noi come un bambino povero. Un bambino infatti, per sua natura muove alla bontà e alla tenerezza, un bambino, inoltre, ha bisogno di ricevere tutto da tutti, e questo significa che coloro che gli sono vicini vengono sollecitati a dare, e dare è uscire da se stessi per essere attenti agli altri; quando poi il bambino è povero le occasioni per l’esercizio della carità aumentano ancora.
Dio, che ha tutto e non ha bisogno di niente e di nessuno, ha voluto farsi povero e bisognoso così da poter ricompensare, alla maniera di un Dio, ogni nostro atto di carità nei suoi confronti. E se uno dicesse: "Ma Gesù si è fatto bambino povero duemila anni fa, come faccio a compiere atti di carità nei suoi confronti?". La risposta è nel racconto che Gesù fa del giudizio finale, in questo racconto insegna che ogni atto di carità che avremo fatto al più piccolo dei suoi fratelli l'avremo fatto a Lui. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me (Mt 25, 37-40).
L’atmosfera di Natale e il decalogo di Papa Giovanni
Accade così che a Natale circola nell’aria come un richiamo, come una nostalgia di un mondo in cui i rapporti umani siano caratterizzati dalla bontà; questo richiamo rischia però di rimanere superficiale e passeggero. Perché questo non accada bisogna accettare di crescere insieme al Bambino di Betlemme e scoprire, con il soccorso dello Spirito Santo, che quel Bambino è la manifestazione stessa dell’amore di Dio per noi, non è un Bambino come tutti gli altri, non è solo un Bambino, ma il Figlio stesso di Dio in mezzo a noi, l’unico in grado di cambiare il nostro cuore di pietra in un cuore di carne. Per aiutarci a verificare quanto è buono il nostro cuore Papa Giovanni XXIII ha scritto un decalogo della bontà su cui sarebbe bene riflettere di tanto in tanto.
- Essere buono è dimenticare se stessi per pensare agli altri.
- Essere buono è perdonare pensando che la miseria umana è più grande della cattiveria.
- Essere buono è avere pietà della debolezza altrui pensando che noi non siamo diversi dagli altri e, nelle loro condizioni, forse saremmo stati peggiori.
- Essere buono è chiudere gli occhi davanti all’ingratitudine.
- Essere buono è dare anche quando non si riceve, sorridendo a chi non comprende o non apprezza la nostra generosità.
- Essere buono è sacrificarsi, aggiungendo al peso delle nostre pene di ogni giorno quello delle pene altrui.
- Essere buono è tener ben stretto il proprio cuore per riuscire a soffocare le sofferenze e sorridere costantemente.
- Essere buono è accettare il fatto poco simpatico che più doneremo più ci sarà domandato.
- Essere buono è acconsentire a non avere più nulla riservato a se stessi, tranne la gioia della coscienza pura.
- Essere buono è riconoscere con semplicità che davvero buono è solo Dio.
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22-08-2024 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro (Mc 5, 21-43)
Due storie che riguardano anche noi
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26-11-2023 - Verrà nella gloria (Mt 25, 31-46)
A separare le pecore dalle capre
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19-11-2023 - Il talento nascosto (Mt 25, 14-30)
Chi lo nasconde sarà Gettato fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti
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12-11-2023 - Stoltezza e saggezza (Mt 25, 1-13)
Il saggio si salva e lo stolto si perde
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05-11-2023 - L’ipocrisia al potere (Mt 23, 1-12)
E l'antidoto indicato da Gesù
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29-10-2023 - I due comandamenti (Mt 22, 34-40)
Non siamo stati noi ad amare Dio
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22-10-2023 - Dare a Dio e a Cesare (Mt 22, 15-21)
A cesare i tributi e a Dio il cuore
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15-10-2023 - Un invito rifiutato (Mt 22, 1-14)
E le sue conseguenze...
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08-10-2023 - La follia umana... (Mt 21, 33-43)
E quella divina...
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01-10-2023 - Facili parole... (Mt 21, 28-32)
Cosa significa: Lavorare nella vigna?
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24-09-2023 - Operai dell'ultima ora (Mt 20, 1-16)
La fortuna di avere un padrone "ingiusto"
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17-09-2023 - Siamo debitori (Mt 18, 21-35)
Ciascuno di noi è un debito vivente nei confronti di Dio
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10-09-2023 - Se il tuo fratello commetterà una colpa (Mt 18, 15-20)
Gesù non sta parlando ai semplici fedeli, e la colpa non è contro il singolo fedele
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03-09-2023 - Un malinteso ricorrente (Mt 16, 21-27)
I nostri pensieri e quelli di Gesù il più delle volte sono in conflitto
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27-08-2023 - Discepoli sotto esame (Mt 16, 13-20)
Interrogati su Gesù
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20-08-2023 - Una donna che ha capito (Mt 15, 21-28)
Il cuore di Gesù
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13-08-2023 - Tempesta sul lago (Mt 14, 22-33)
E Colui che può placarla
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06-08-2023 - La trasfigurazione (Mt 17, 1-9)
Per quelli che seguono Gesù sul monte
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30-07-2023 - Tesori nascosti (Mt 13, 44-52)
Che attendono di essere scoperti
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23-07-2023 - Un nemico ha fatto questo (Mt 13, 24-43)
Se c'è un nemico, c'è anche qualche pericolo
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16-07-2023 - Il seme e il terreno (Mt 13, 1-23)
Che cosa ci comunica la Parola di Dio?...
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09-07-2023 - Cose nascoste ai sapienti (Mt 11, 25-30)
Ma rivelate ai piccoli
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02-07-2023 - Perdere e trovare la vita (Mt 10, 37-42)
Un'offerta scontata da non perdere
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25-06-2023 - Non abbiate paura (Mt 10, 26-33)
Se non di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo
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18-06-2023 - Pecore senza pastore (Mt 9, 36 - 10, 8)
La disgrazia di non avere un pastore
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11-06-2023 - Chi mangia me vivrà per me (Gv 6, 51-56)
E io lo risusciterò nell'ultimo giorno
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04-06-2023 - Dio ha tanto amato il mondo (Gv 3, 16-18)
Ma il mondo come risponde all'amore di Dio?...
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28-05-2023 - Un dono per discernere (Gv 20, 19-23)
Il peccatore che non può essere perdonato
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21-05-2023 - Andarono sul monte... (Mt 28, 16-20)
E videro Gesù risorto
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14-05-2023 - Se mi amate osserverete... (Gv 14, 15-21)
Perseverare nell'amore non è scontato per nessuno
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07-05-2023 - Non sia turbato il vostro cuore (Gv 14, 1-12)
Parole per coloro che sono turbati dal Mistero delle Tenebre
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30-04-2023 - Non capirono di che cosa parlava loro (Gv 10, 1-10)
Ciò che succede spesso anche a noi
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23-04-2023 - Lungo il cammino Gesù si fa vicino (Lc 24, 13-35)
E prepara la sua manifestazione
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16-04-2023 - Dal timore alla gioia (Gv 20, 19-31)
Solo Gesù può operare questo passaggio
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09-04-2023 - Un sepolcro vuoto (Gv 20, 1-10)
Perché hanno portato via il Signore o perché è risorto?...
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02-04-2023 - Cristo crocifisso e risorto (Mt 26, 14-27, 66)
Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo
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26-03-2023 - La La risurrezione di Lazzaro (Gv 11, 1-45)
Figura della risurrezione di Gesù
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19-03-2023 - La guarigione del cieco nato (GV 9, 1-41)
Uno strano modo di guarire
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12-03-2023 - Dammi da bere (Gv 4, 5-42)
L'acqua che ha in mente Gesù e quella che abbiamo in mente noi
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05-03-2023 - Gesù trasfigurato (Mt 17, 1-9)
La gloria per cui siamo fatti
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26-02-2023 - Le tentazioni di Gesù (Mt 4, 1-11)
E la tentazione dei progenitori
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19-02-2023 - Fu detto, ma io vi dico (Mt 5, 38-48)
Amare come Gesù ama
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12-02-2023 - Sono venuto a dare compimento (Mt 5, 17-37)
Gesù è il compimento della legge
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05-02-2023 - Sale e luce (Mt 5, 13-16)
Il rischio di perdere sapore e di diventare tenebra
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29-01-2023 - Gesù salì sul monte (Mt 5, 1-12a)
E proclama le beatitudini
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22-01-2023 - A Cafarnao (Mt 4, 12-23)
Gesù chiama quattro fratelli
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15-01-2023 - Ecco l'Agnello di Dio (Gv 1, 19-34)
Colui che toglie il peccato del mondo!
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08-01-2023 - Gesù è battezzato da Giovanni (Mt 3, 13-17)
Perché conviene adempiere ogni giustizia
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01-01-2023 - Maria madre di Dio (Lc 2, 16-21)
I paradossi di Dio rischiano di non dirci nulla
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25-12-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
Una gioia è promessa a coloro che sono oppressi dalle tenebre
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18-12-2022 - La prova dell’uomo giusto (Mt 1, 18-24)
Giuseppe può comprendere e aiutare chi è nella prova
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11-12-2022 - Sei tu colui che deve venire? (Mt 11, 2-11)
Quando non si comprende l'agire di Dio
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04-12-2022 - Giovanni Battista (Mt 3, 1-12)
Il profeta di cui avremmo bisogno
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27-11-2022 - La venuta del Figlio dell'uomo (Mt 24, 37-44)
Ci sono quelli che l'attendono e quelli che l'ignorano
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- ----- Fine Anno C ↓ -------
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20-11-2022 - La festa di Cristo Re (Lc 23, 35-43)
Perché ha compiuto una grande impresa
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13-11-2022 - Gesù profeta di sventure (Lc 21, 5-19)
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita
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06-11-2022 - Gesù risponde ai Sadducei (Lc 20, 27-38)
Alcuni aspetti della vita futura
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30-10-2022 - Zaccheo incontra Gesù (Lc 19, 1-10)
E la sua vita cambia
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23-10-2022 - Giusti o ingiusti (Lc 18, 9-14)
A noi decidere da che parte stare
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16-10-2022 - Gridare giorno e notte (Lc 18, 1-8)
Per essere prontamente esauditi
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09-10-2022 - Il grido a cui Gesù risponde (Lc 17, 11-19)
Ma noi non sappiamo gridare
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02-10-2022 - Non abbiamo fede (Lc 17, 5-10)
Neanche quanto un granello di senape
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25-09-2022 - Delitto e castigo (Lc 16, 19-31)
Il ricco gaudente uccide sia sé stesso, sia Lazzaro
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18-09-2022 - Una strana parabola (Lc 16, 1-13)
L'amministratore disonesto lodato per la sua astuzia
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11-09-2022 - Peccatori e pubblicani o scribi e farisei? (Lc 15, 1-10)
L'inevitabile scelta
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04-09-2022 - Impossibili imprese (Lc 14 25-33)
La costruzione della torre e la guerra dei re
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28-08-2022 - Umiltà radicale (Lc 14, 1. 7-14)
Dell'ultimo posto che nessuno vuole
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21-08-2022 - Due possibili esiti (Lc 13, 22-30)
Ognuno sceglie liberamente dove andare
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14-08-2022 - Fuoco sulla terra (Lc 12, 49-53)
E noi vorremmo che il fuoco non bruci
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07-08-2022 - Beato chi rimane sveglio nella notte (Lc 12, 35-40)
Non si troverà con la casa scassinata
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31-07-2022 - La ricerca della ricchezza (Lc 12, 13-21)
Quella che dura e quella che non dura
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24-07-2022 - La via angusta della preghiera (Lc 11, 1-13)
Ciò che accade a un discepolo che prega
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17-07-2022 - La parte che non sarà tolta (Lc 10, 38-42)
E quella che dovrà essere tolta
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10-07-2022 - Fa' questo e vivrai (Lc 10, 25-37)
Non una vita qualunque, ma quella di Dio stesso
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03-07-2022 - È vicino a voi il Regno di Dio (Lc 10,1-12. 17-20)
Alcuni accolgono il suo Re, altri lo respingono
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26-06-2022 - Un amore esclusivo (Lc 9, 51-62)
E le sue esigenze
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19-06-2022 - Ho ricevuto quello che vi ho trasmesso (1Cor 11, 23-26)
Ciò che solo un amore folle può fare
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12-06-2022 - Non siete capaci di portarne il peso (Gv 16, 12-15)
Il peso della gloria a cui siamo chiamati
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05-06-2022 - Un'impresa trinitaria (Gv 14, 15-16. 23b-26)
Amare come Gesù ama
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29-05-2022 - Di questo voi siete testimoni (Lc 24, 46-53)
Uno di questi è padre Kolbe
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22-05-2022 - Se uno mi ama... (Gv 14, 23-29)
Ascoltare le parole e osservare la parola
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15-05-2022 - L’impossibile comandamento (Gv 13, 31-33A. 34-35)
La soluzione di Teresina di Lisieux
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08-05-2022 - Il buon pastore (Gv 10, 27-30)
E il cattivo pastore
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01-05-2022 - Quella notte non presero nulla (Gv 21, 1-14)
La via stretta del fallimento
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24-04-2022 - Per timore dei Giudei (Gv 20, 19-31)
Un timore giustificato
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17-04-2022 - Il mistero della risurrezione di Gesù (Gv 20, 1-9)
Non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti
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10-04-2022 - Il mistero della passione di Gesù (Lc 22, 14-23, 56)
Ossia, della creatura che uccide il suo Creatore
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03-04-2022 - L’adultera perdonata (Gv 8, 1-11)
Figura dell'umanità che tradisce il suo Dio
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27-03-2022 - Il figlio prodigo (Lc 15, 11-32)
La festa dopo la grande impresa
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20-03-2022 - Se non vi convertite, perirete (Lc 13, 1-9)
La causa profonda delle tragedie
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13-03-2022 - La trasfigurazione di Gesù (Lc 9, 28b - 36)
Destinati alla gloria dell'intimità con Dio
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06-03-2022 - Gesù è tentato nel deserto (Lc 4, 1-13)
Il mistero della tentazione
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27-02-2022 - L’occhio, la trave e la pagliuzza (Lc 6, 39-45)
Diventare come il Maestro
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20-02-2022 - La carità fraterna (Lc 6, 27-38)
Illusioni e realismo
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13-02-2022 - Le beatitudini (Lc 6, 17. 20-26)
I tesori che non sappiamo di avere
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06-02-2022 - La pesca miracolosa (Lc 5, 1-11)
Un lavoro in due tempi
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30-01-2022 - Tentativo di deicidio (Lc 4, 21-30)
Annuncio di ciò che accadrà
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23-01-2022 - Gesù nella sinagoga di Nazaret (Lc 1, 1-4; 4, 14-21)
Annuncia la sua missione
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16-01-2022 - Le nozze di Cana (Gv 2, 1-11)
Una miracolosa trasformazione che ci riguarda
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09-01-2022 - Il battesimo di Gesù (Lc 3, 15-16. 21-22)
Figura di ciò che ci attende
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02-01-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
E le tenebre non l’hanno vinta ...
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26-12-2021 - Gesù ritrovato nel tempio (Lc 2, 41-52)
Quando i santi non comprendono
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19-12-2021 - Maria visita Elisabetta (Lc 1, 39-45)
Figura della sollecitudine di Dio per ogni uomo
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12-12-2021 - Battesimo con l’acqua e con il fuoco (Lc 3, 10-18)
Perché l'uomo possa partecipare al banchetto
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05-12-2021 - Il grido del profeta (Lc 3, 1-6)
Perché l'uomo ritorni sulla retta via
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28-11-2021 - Un nuovo anno liturgico
Per cercare di comprendere il progetto di Dio
- ----- Inizio Anno C ↑ -------
- ----- Fine Anno B ↓ ---------
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21-11-2021 - Cristo Re
Re che muore per salvare il suo popolo
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14-11-2021 - I tempi della fine
Quando non si può più mentire
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07-11-2021 - La vedova di Sarèpta
La desolazione di chi ha perso l'amore
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31-10-2021 - Oltre i comandamenti
Lo sguardo di Gesù
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24-10-2021 - Bartimeo, cieco e mendicante
Sperare contro ogni speranza
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17-10-2021 - Il grande Incompreso
La gloria secondo Dio e secondo noi
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10-10-2021 - Il giovane ricco e noi
Dio non ci ama per scherzo, dona tutto e chiede tutto
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03-10-2021 - Se non diventerete come i bambini
Diventare piccoli perché Dio possa farci grandi
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26-09-2021 - Idee ristrette
I nostri pensieri e quelli di Dio
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19-09-2021 - Il rischio di non voler comprendere
Quando Gesù ci interpella sul mistero del peccato
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12-09-2021 - Chi è Gesù?...
Un mistero non accessibile alle sole forze umane
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05-09-2021 - Un caso di malattia incurabile
Che relazione c'è fra il sordomuto e noi?
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29-08-2021 - Osservare le regole per nascondere scomode verità
Da chi vogliamo essere salvati: dalle "regole" o da Gesù?
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22-08-2021 - Il rischio di abbandonare Gesù
Se non diventerete come i bambini...
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15-08-2021 - La Donna vestita di sole e il Drago rosso
Lo stridente contrasto da cui non conviene distogliere lo sguardo
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08-08-2021 - Quando l’uomo di Dio non ne può più…
Ciò che può accadere a ognuno di noi
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01-08-2021 - Come dall’Egitto alla Terra Promessa
"Fare" o "lasciarsi fare"?
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25-07-2021 - Il segno della moltiplicazione dei pani
Il pane prodotto dagli uomini e quello donato da Dio
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18-07-2021 - Come pecore senza pastore
Similitudine e diversità con la situazione attuale
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11-07-2021 - Perché esiste tutto ciò che esiste?
Un progetto folle
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07-07-2021 - L'inevitabile tempesta
Il grido di Pietro quando affonda
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04-07-2021 - Il profeta Ezechiele, Gesù e noi
Il profeta inviato a una genìa di ribelli...
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27-06-2021 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro
Due episodi utili a comprendere ciò che stiamo vivendo
- ----- Anno B ↑ ---------
- ------------- O -------------
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03-01-2021 - Quando è nato Gesù?… Riflessioni affettive
Circola la voce che Gesù non sia nato il 25 dicembre!
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11-06-2020 - Dio punisce o non punisce?…
È più buono un Dio che punisce o un Dio che non punisce?
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09-08-2018 - Buona o cattiva Novella?!...
Perché ad annunciare Gesù si rischia la vita?...
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02-01-2018 - Pensieri sul Natale
Per Gesù, Giuseppe e Maria non c'è posto fra gli uomini...
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26-12-2017 - Auguri di Natale
Perché gioire a Natale?!... Perché Gesù nasce in una stalla?!...
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18-01-2017 - L'enfer c'est les autres
Se l'inferno sono gli altri è perché la possibilità dell'inferno è anche nel nostro cuore...
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07-02-2016 - Giustizia e Misericordia
Qual è la condizione necessaria per ottenere misericordia?...
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28-06-2015 - Il mistero della Sindone e noi...
Le vicende della nostra vita terrena lasciano impressi, come sulla Sindone, dei segni di difficile comprensione.
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28-06-2015 - Perché il vangelo non ci dice niente?!... (Gv 3, 16-21)
Benedetti o maledetti?!...
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02-10-2014 - Parabola dei chiamati a lavorare nella vigna (Mt 20, 1-16)
Sintesi - L'ingiustizia di Dio è la nostra fortuna!!!
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21-01-2013 - Fuga e lotta con Dio ... 2/2
Una via più lunga e una più breve ...
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18-11-2012 - Fuga e lotta con Dio ... 1/2
Chi è più credibile? ...
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16-07-2011 - Il gioco disonesto della menzogna
E' naturale credere vera qualsiasi affermazione, ma ...
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02-05-2011 - Credenti o creduloni?...
L'inevitabilità dell'atto di fede - Diventarte credibili
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03-03-2011 - Come nei romanzi gialli ...
Analogie con la ricerca della felicità
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Ultimo aggiornamento 09-01-2024
Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)
La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...
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Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)
A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte
Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte
Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto
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La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro
Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...
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Le riche épulon et le pauvre Lazare
Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...
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Come mai questo tempo non sapete valutarlo?
Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.
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Aprì loro la mente per comprendere le scritture
Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.
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Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.
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Gesù esamina Pietro sull'amore
Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 2
Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 1
Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.
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Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)
Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...
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La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)
Difficoltà di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.
Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.
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