STOLTEZZA E SAGGEZZA (Mt 25, 1-13)
Quando Gesù racconta una parabola, propone qualcosa di una ricchezza tale che, se va bene, riusciamo ad assimilarne solo qualche frammento, il più lo avanziamo, almeno dodici ceste come nella moltiplicazione dei pani. Così è anche per la parabola delle dieci vergini invitate a un banchetto di nozze. Tutte sono invitate, tutte sono provviste di lampade a olio, ma non tutte sono sagge, cinque lo sono e cinque no. La loro stoltezza non appare immediatamente, ma è rivelata dal comportamento dello sposo, il quale, stranamente, tarda ad arrivare, arriverà nel fondo della notte. Il suo ritardo mette in evidenza la saggezza delle une e la stoltezza delle altre. Le une, previdenti, hanno olio per accendere le lampade e possono andare incontro allo sposo; le stolte non ce l’hanno, questa mancanza è tanto grave da escluderle dalla festa, infatti, anche dopo essersi arrabattate per cercare un po’ d’olio, quando arrivano alla casa del banchetto trovano la porta chiusa, e questa non si aprirà nonostante le loro suppliche, rimarranno così escluse per sempre dalla festa.
Considerazioni iniziali
Su questo aspetto drammatico della parabola di solito si riflette poco, eppure la sorte finale dei due gruppi è chiaramente indicata, ed è l’entrata con lo Sposo nella beatitudine, oppure l’esclusione dalla beatitudine. La parabola infatti, riassume il significato della vita presente e il suo esito finale. Evidentemente il Signore non si preoccupa di essere misericordioso come ai nostri giorni si intende la misericordia. Oggi molti potrebbero obiettare: in fondo, può capitare a tutti una dimenticanza, una sbadataggine, e per questa dimenticanza si è esclusi dal banchetto eterno? Non è giusto, soprattutto considerando la grande “fragilità” della nostra condizione; inoltre, appena le vergini si sono accorte di non avere olio si sono date da fare per procurarselo.
Don Divo Barsotti riporta anche il parere di alcuni che dicono: “Come si possono elogiare le vergini sapienti che entrano al banchetto delle nozze dopo aver rifiutato l’olio a chi non ne aveva? Che cosa potrebbe essere mai quest’olio se non la carità? Come è possibile che chi ha mancato precisamente in questa virtù possa essere ammesso al Regno dei cieli, se giustamente in tutti gli altri passi è la carità che ci apre la porta del Regno?”. Queste obiezioni dimostrano quanto poco comprendiamo il disegno di Dio e il suo amore, quanto i nostri pensieri non sono i pensieri del Signore (Cfr Is 55, 8-9).
Don Divo Barsotti si chiede ancora: “Si parla sempre di Gesù come Sposo, dell’Agnello come Sposo, ma non si sa mai chi è la sposa. La sposa non si vede mai. Beati gli invitati alle nozze dell’Agnello! (Ap 19, 9). Chi è la sposa dell’Agnello nell’Apocalisse? E qui si parla dello sposo che viene, ma la sposa non si vede; le vergini devono fare corteo, ma la sposa dov’è?”. Anche nella parabola degli invitati al banchetto di nozze si dice: Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio (Mt 22, 2), ma non si parla della sposa. Così pure in una parabola raccontata nel vangelo di Luca: Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze (Lc 12, 35-36).
Possiamo inoltrarci nell’esplorazione della parabola iniziando con qualche considerazione sui numeri scelti dal Signore: cinque sagge e cinque stolte. Come cambierebbe l’effetto del racconto se Gesù avesse detto che nove erano sagge e una stolta, oppure che nove erano stolte e una sola saggia? Siccome la parabola dice chiaramente che alcuni si salvano e altri no, il primo caso favorirebbe un certo rilassamento, se nove su dieci si salvano, uno può sperare di far parte di quel numero senza preoccuparsi più di tanto, e così l’impegno per cercare la salvezza diminuirebbe drasticamente. Nel secondo caso invece la parabola favorirebbe l’angoscia, perché se uno solo si salva è difficile pensare di essere proprio quello. Ma l’intenzione della parabola non è di informare sul numero dei salvati, ma di stimolarci a fare tutto il possibile per raggiungere la salvezza. Se abbiamo tante possibilità di salvarci quante di perderci, significa che la nostra situazione è molto instabile e basta poco per far parte di un gruppo o dell’altro, siamo quindi invitati a impegnarci seriamente per far parte del gruppo che parteciperà alla festa.
Insegnamento generale
Prima di approfondire ulteriormente, è bene ritenere un insegnamento molto generale e molto chiaro che potremmo riassumere così: lo stolto si perde, il saggio si salva. Cercare o non cercare la saggezza non è quindi indifferente, perché la saggezza è la condizione necessaria per salvarsi. E qual è la differenza fondamentale fra il saggio e lo stolto? Il saggio riflette, lo stolto no. La persona saggia riflette e si interroga sulle cose che veramente contano, ossia sul significato della vita presente e sul suo fine ultimo. Lo stolto invece, trovando troppo penoso riflettere, percorre la via larga e affollata di chi vuole godere il più possibile i piaceri della vita senza porsi troppi problemi: Mangiamo e beviamo, perché domani moriremo (1Cor 15, 32). E dopo la morte c’è qualcosa o c’è il nulla? Ci sono o non ci sono risposte credibili?
Se il saggio si salva e lo stolto si perde, vuol anche dire che la stoltezza è un peccato tanto grave da meritare la morte eterna. Conviene allora fare qualche considerazione su questo aspetto. Tutte le vergini hanno in dotazione una lampada e questa serve a far luce dove c’è buio, di giorno una lampada non serve a molto. Dobbiamo inoltre tener presente che l’avventura delle vergini incomincia di giorno e termina di notte, ed è proprio durante la notte che si vedrà la differenza fra la saggezza e la stoltezza. Tutte le vergini sono invitate al banchetto, nessuna è esclusa in partenza, però, solo le sagge vi parteciperanno, le stolte non saranno degne di parteciparvi proprio a causa della loro stoltezza.
Tutti gli uomini sono invitati a un banchetto di nozze, ma sta a loro accogliere o non accogliere l’invito. Questo invito è l’onore più grande che ci potesse capitare, perché si tratta di entrare a far parte di un Regno eterno, il regno dell’amore, in cui il Figlio di Dio è lo sposo e la sposa è la sua creatura. Trascurare o snobbare un simile invito è offendere gravemente Colui che tutto ha disposto per la festa e la gioia degli sposi. Se qualcuno non vorrà accogliere l’invito, sarà libero di farlo, non dovrà però lamentarsi di essere escluso dalla festa. Il significato della vita presente è nel rispondere di sì o di no a Dio che ci invita a entrare nella sua intimità; la risposta positiva si concretizza nel prepararsi all’incontro con lo Sposo, nel pensare a lui, nel cercare di conoscerlo, come fa una fidanzata quando si prepara alle nozze. La risposta negativa sta nel non interessarsi né dell’invito, né dello Sposo, è quindi normale che coloro a cui non interessano né la festa, né lo Sposo siano rispettati nella loro scelta. Questi, in un banchetto di nozze, sarebbero dei disadattati, non legherebbero con nessuno.
Le lampade a olio
È bene considerare adesso quali possono essere i significati delle lampade e dell’olio. Come è stato già accennato le lampade entrano in gioco quando si fa buio, inoltre, per far luce hanno bisogno di essere alimentate con l’olio. Ora, la vita dell’uomo è caratterizzata da un passaggio dal giorno alla notte e dalla notte al giorno, è quando la notte avanza che abbiamo bisogno della lampada. Il giorno è quando tutto va bene e non sentiamo il bisogno di accendere nessuna luce: nella vita siamo riusciti a costruirci una posizione confortevole, abbiamo un lavoro, gli affetti, gli amici, i figli, le vacanze, i divertimenti e varie opportunità. Ma col passare del tempo la felicità, o il benessere, che abbiamo raggiunto tende a scricchiolare, subisce vari attacchi dalle malattie, dalle disgrazie, dalle delusioni, dalle ingiustizie, in una parola: da un assortimento assai vario di guai. A questo punto incomincia a farsi buio e sentiamo la necessità di fare un po’ di luce per riuscire a vedere meglio e non inciampare. Lo strumento che tutti abbiamo per far luce nel buio è la ragione, la quale tende a cercare il senso di tutto ciò che accade, trovare il senso delle cose è come far luce nel buio.
Il guaio è che col passare del tempo il buio si infittisce e diventerà notte fonda. Col passare degli anni, se si è onesti, ci si accorge che i molti enigmi, misteri e dolori che si incontrano nella vita, sono sempre meno decifrabili con le sole forze della ragione, il mistero in cui siamo immersi è troppo grande, e il buio, invece di diminuire, aumenta, è a questo punto che la lampada della ragione naturale, se vuole continuare a funzionare correttamente, richiede di essere alimentata con l’olio della fede, ossia da una luce prodotta non da un combustibile naturale, ma soprannaturale. Le nostre lampade si spengono constatano le stolte, si spengono perché la luce naturale della ragione non basta più a far luce, quando si entra nel fondo della notte.
L’olio della fede, come dicono le vergini sagge, bisogna andare a comprarlo dai rivenditori, ossia dobbiamo essere disposti a pagare qualcosa per averla, il prezzo da pagare è accettare la signoria di Dio sulla nostra vita. Questo prezzo non tutti sono disposti a pagarlo, e qui sta la stoltezza, perché privarsi di una luce che può impedirci di essere sopraffatti dalla notte, significa condannarsi a vivere una vita senza senso e senza meta, significa appunto vivere da stolti, e gli stolti si perdono perché inciampano da tutte le parti e cadono, ma soprattutto perché non sanno dove vanno.
La via larga
Si potrebbe anche dire che un aspetto grave della stoltezza è non rispondere alle provocazioni e agli interrogativi che la vita pone. Le provocazioni e gli interrogativi della vita sono come l’invito a nozze, infatti, gli eventi piacevoli e i momenti felici ci invitano a cercare tutta la gioia e tutta la felicità, ossia una gioia e una felicità che non debbano temere alcuna perdita, o diminuzione, o la morte; quelli tristi e dolorosi ci invitano invece a cercare chi ha il potere di rimediare a ogni male. Naturalmente l’invito a nozze avviene anche con la predicazione del vangelo, con le illuminazioni e le ispirazioni interiori.
È un fatto che pensare e riflettere costa fatica, e allora molti preferiscono lasciarsi portare dalla corrente e adottare l’inconsistente filosofia della maggioranza, che consiste nel non porsi troppi problemi, nel vivere alla giornata e nell’accogliere acriticamente la visione della realtà proposta in modo assordante dai potenti di turno, ai quali non importa molto della verità, anzi, con i loro potenti mezzi di distrazione di massa diffondono menzogne; l’effetto di questa filosofia è di mortificare con più o meno efficacia il desiderio di verità e di amore che soffre e geme nelle profondità di ogni cuore, così lo stolto, per evitare i dolori e il travaglio del parto, uccide a poco a poco il bambino nel seno della madre, tanto è grave non dare ascolto al grido dell’anima che ha bisogno della luce della verità come dell’aria per respirare. La luce è venuta nel mondo, per rispondere al nostro bisogno di luce, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie (Gv 3, 19).
Quindi, il fatto che le vergini stolte non avessero con sé l’olio in piccoli vasi, non dipendeva da una dimenticanza occasionale, ma era frutto di una mancanza grave, era frutto della stoltezza che caratterizzava la loro vita, dipendeva da una superficialità e tiepidezza colpevoli. Se la stoltezza delle stolte non fosse stato un atteggiamento costante nella loro vita, non sarebbe giustificato il giudizio severo emesso dal Signore nei loro confronti. Anche alle vergini stolte si potevano applicare le parole che nell’Apocalisse sono rivolte alla Chiesa di Laodicèa: Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca (Ap 3, 15-16).
Se le stolte non avevano con sé l’olio, significa che per tutta la vita non si erano preoccupate di avere il minimo di luce necessaria per andare incontro allo Sposo, significa che per tutta la vita non avevano affrontato seriamente la domanda: ma che senso ha esistere? Il senso della vita presente è nell’attesa di un incontro, nell’attesa del grande Amore, nell’attesa dello Sposo. Nel fondo della notte si sente il grido: Ecco lo sposo! Andategli incontro! Ma chi può andargli incontro nella notte? Solo coloro che hanno la luce per vedere dove vanno, ossia coloro che, alimentando la loro lampada con la luce della fede, illuminano il cammino con la conoscenza e con l’amore per lo Sposo. Come possono partecipare al banchetto coloro che non conoscono e non amano lo Sposo? Infatti il Signore risponderà: In verità io vi dico: non vi conosco. Il Signore non conosce gli stolti perché essi non hanno mai voluto conoscerlo; forse, è questo un significato profondo dell’olio che gli stolti non si preoccupano di avere con sé lungo il cammino della vita. Non alimentando la loro lampada con l’olio della fede, non possono né conoscere, né amare il Signore.
Il giudizio
Rimane da comprendere il fatto che le vergini stolte, dopo il risveglio, si danno comunque da fare per avere l’olio, infatti se lo procurano e poi vanno a bussare alla porta dello Sposo, è vero che giungono quando la porta è ormai chiusa, tuttavia, sembrerebbe ingiusto che siano lasciate fuori dopo che si sono impegnate a cercare l’olio. La porta chiusa indica però un termine, una linea di confine, una divisione fra il prima e il dopo, indica l’esito di un giudizio: chi è pronto entra, chi colpevolmente non si è preparato rimane fuori, e questo giudizio è giusto. La scena serve appunto a dimostrare che anche le stolte, se nel corso della vita avessero voluto procurarsi l’olio, avrebbero avuto la possibilità e la capacità di farlo, ma non l’hanno fatto; è come se la luce divina mostrasse chiaramente alle stolte quanto era nelle loro possibilità di fare e quanto invece hanno trascurato di fare; ed è un atto di giustizia nei confronti della creatura, alla quale è dato di sapere chiaramente il motivo della sua condanna.
Giunti a questo punto, come detto all’inizio, avanzano almeno dodici ceste di pane. Diversi altri aspetti sarebbero da indagare, ma l’ampiezza della meditazione risulterebbe forse eccessiva, mi sembra però che, aver meditato su alcuni punti generalmente trascurati o del tutto ignorati, non sia stato inutile.
La Santa Vergine ci aiuti a comprendere sempre meglio le parole di suo Figlio.
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22-08-2024 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro (Mc 5, 21-43)
Due storie che riguardano anche noi
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26-11-2023 - Verrà nella gloria (Mt 25, 31-46)
A separare le pecore dalle capre
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19-11-2023 - Il talento nascosto (Mt 25, 14-30)
Chi lo nasconde sarà Gettato fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti
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12-11-2023 - Stoltezza e saggezza (Mt 25, 1-13)
Il saggio si salva e lo stolto si perde
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05-11-2023 - L’ipocrisia al potere (Mt 23, 1-12)
E l'antidoto indicato da Gesù
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29-10-2023 - I due comandamenti (Mt 22, 34-40)
Non siamo stati noi ad amare Dio
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22-10-2023 - Dare a Dio e a Cesare (Mt 22, 15-21)
A cesare i tributi e a Dio il cuore
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15-10-2023 - Un invito rifiutato (Mt 22, 1-14)
E le sue conseguenze...
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08-10-2023 - La follia umana... (Mt 21, 33-43)
E quella divina...
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01-10-2023 - Facili parole... (Mt 21, 28-32)
Cosa significa: Lavorare nella vigna?
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24-09-2023 - Operai dell'ultima ora (Mt 20, 1-16)
La fortuna di avere un padrone "ingiusto"
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17-09-2023 - Siamo debitori (Mt 18, 21-35)
Ciascuno di noi è un debito vivente nei confronti di Dio
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10-09-2023 - Se il tuo fratello commetterà una colpa (Mt 18, 15-20)
Gesù non sta parlando ai semplici fedeli, e la colpa non è contro il singolo fedele
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03-09-2023 - Un malinteso ricorrente (Mt 16, 21-27)
I nostri pensieri e quelli di Gesù il più delle volte sono in conflitto
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27-08-2023 - Discepoli sotto esame (Mt 16, 13-20)
Interrogati su Gesù
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20-08-2023 - Una donna che ha capito (Mt 15, 21-28)
Il cuore di Gesù
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13-08-2023 - Tempesta sul lago (Mt 14, 22-33)
E Colui che può placarla
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06-08-2023 - La trasfigurazione (Mt 17, 1-9)
Per quelli che seguono Gesù sul monte
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30-07-2023 - Tesori nascosti (Mt 13, 44-52)
Che attendono di essere scoperti
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23-07-2023 - Un nemico ha fatto questo (Mt 13, 24-43)
Se c'è un nemico, c'è anche qualche pericolo
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16-07-2023 - Il seme e il terreno (Mt 13, 1-23)
Che cosa ci comunica la Parola di Dio?...
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09-07-2023 - Cose nascoste ai sapienti (Mt 11, 25-30)
Ma rivelate ai piccoli
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02-07-2023 - Perdere e trovare la vita (Mt 10, 37-42)
Un'offerta scontata da non perdere
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25-06-2023 - Non abbiate paura (Mt 10, 26-33)
Se non di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo
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18-06-2023 - Pecore senza pastore (Mt 9, 36 - 10, 8)
La disgrazia di non avere un pastore
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11-06-2023 - Chi mangia me vivrà per me (Gv 6, 51-56)
E io lo risusciterò nell'ultimo giorno
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04-06-2023 - Dio ha tanto amato il mondo (Gv 3, 16-18)
Ma il mondo come risponde all'amore di Dio?...
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28-05-2023 - Un dono per discernere (Gv 20, 19-23)
Il peccatore che non può essere perdonato
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21-05-2023 - Andarono sul monte... (Mt 28, 16-20)
E videro Gesù risorto
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14-05-2023 - Se mi amate osserverete... (Gv 14, 15-21)
Perseverare nell'amore non è scontato per nessuno
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07-05-2023 - Non sia turbato il vostro cuore (Gv 14, 1-12)
Parole per coloro che sono turbati dal Mistero delle Tenebre
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30-04-2023 - Non capirono di che cosa parlava loro (Gv 10, 1-10)
Ciò che succede spesso anche a noi
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23-04-2023 - Lungo il cammino Gesù si fa vicino (Lc 24, 13-35)
E prepara la sua manifestazione
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16-04-2023 - Dal timore alla gioia (Gv 20, 19-31)
Solo Gesù può operare questo passaggio
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09-04-2023 - Un sepolcro vuoto (Gv 20, 1-10)
Perché hanno portato via il Signore o perché è risorto?...
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02-04-2023 - Cristo crocifisso e risorto (Mt 26, 14-27, 66)
Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo
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26-03-2023 - La La risurrezione di Lazzaro (Gv 11, 1-45)
Figura della risurrezione di Gesù
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19-03-2023 - La guarigione del cieco nato (GV 9, 1-41)
Uno strano modo di guarire
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12-03-2023 - Dammi da bere (Gv 4, 5-42)
L'acqua che ha in mente Gesù e quella che abbiamo in mente noi
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05-03-2023 - Gesù trasfigurato (Mt 17, 1-9)
La gloria per cui siamo fatti
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26-02-2023 - Le tentazioni di Gesù (Mt 4, 1-11)
E la tentazione dei progenitori
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19-02-2023 - Fu detto, ma io vi dico (Mt 5, 38-48)
Amare come Gesù ama
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12-02-2023 - Sono venuto a dare compimento (Mt 5, 17-37)
Gesù è il compimento della legge
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05-02-2023 - Sale e luce (Mt 5, 13-16)
Il rischio di perdere sapore e di diventare tenebra
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29-01-2023 - Gesù salì sul monte (Mt 5, 1-12a)
E proclama le beatitudini
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22-01-2023 - A Cafarnao (Mt 4, 12-23)
Gesù chiama quattro fratelli
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15-01-2023 - Ecco l'Agnello di Dio (Gv 1, 19-34)
Colui che toglie il peccato del mondo!
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08-01-2023 - Gesù è battezzato da Giovanni (Mt 3, 13-17)
Perché conviene adempiere ogni giustizia
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01-01-2023 - Maria madre di Dio (Lc 2, 16-21)
I paradossi di Dio rischiano di non dirci nulla
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25-12-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
Una gioia è promessa a coloro che sono oppressi dalle tenebre
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18-12-2022 - La prova dell’uomo giusto (Mt 1, 18-24)
Giuseppe può comprendere e aiutare chi è nella prova
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11-12-2022 - Sei tu colui che deve venire? (Mt 11, 2-11)
Quando non si comprende l'agire di Dio
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04-12-2022 - Giovanni Battista (Mt 3, 1-12)
Il profeta di cui avremmo bisogno
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27-11-2022 - La venuta del Figlio dell'uomo (Mt 24, 37-44)
Ci sono quelli che l'attendono e quelli che l'ignorano
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- ----- Fine Anno C ↓ -------
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20-11-2022 - La festa di Cristo Re (Lc 23, 35-43)
Perché ha compiuto una grande impresa
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13-11-2022 - Gesù profeta di sventure (Lc 21, 5-19)
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita
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06-11-2022 - Gesù risponde ai Sadducei (Lc 20, 27-38)
Alcuni aspetti della vita futura
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30-10-2022 - Zaccheo incontra Gesù (Lc 19, 1-10)
E la sua vita cambia
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23-10-2022 - Giusti o ingiusti (Lc 18, 9-14)
A noi decidere da che parte stare
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16-10-2022 - Gridare giorno e notte (Lc 18, 1-8)
Per essere prontamente esauditi
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09-10-2022 - Il grido a cui Gesù risponde (Lc 17, 11-19)
Ma noi non sappiamo gridare
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02-10-2022 - Non abbiamo fede (Lc 17, 5-10)
Neanche quanto un granello di senape
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25-09-2022 - Delitto e castigo (Lc 16, 19-31)
Il ricco gaudente uccide sia sé stesso, sia Lazzaro
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18-09-2022 - Una strana parabola (Lc 16, 1-13)
L'amministratore disonesto lodato per la sua astuzia
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11-09-2022 - Peccatori e pubblicani o scribi e farisei? (Lc 15, 1-10)
L'inevitabile scelta
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04-09-2022 - Impossibili imprese (Lc 14 25-33)
La costruzione della torre e la guerra dei re
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28-08-2022 - Umiltà radicale (Lc 14, 1. 7-14)
Dell'ultimo posto che nessuno vuole
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21-08-2022 - Due possibili esiti (Lc 13, 22-30)
Ognuno sceglie liberamente dove andare
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14-08-2022 - Fuoco sulla terra (Lc 12, 49-53)
E noi vorremmo che il fuoco non bruci
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07-08-2022 - Beato chi rimane sveglio nella notte (Lc 12, 35-40)
Non si troverà con la casa scassinata
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31-07-2022 - La ricerca della ricchezza (Lc 12, 13-21)
Quella che dura e quella che non dura
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24-07-2022 - La via angusta della preghiera (Lc 11, 1-13)
Ciò che accade a un discepolo che prega
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17-07-2022 - La parte che non sarà tolta (Lc 10, 38-42)
E quella che dovrà essere tolta
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10-07-2022 - Fa' questo e vivrai (Lc 10, 25-37)
Non una vita qualunque, ma quella di Dio stesso
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03-07-2022 - È vicino a voi il Regno di Dio (Lc 10,1-12. 17-20)
Alcuni accolgono il suo Re, altri lo respingono
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26-06-2022 - Un amore esclusivo (Lc 9, 51-62)
E le sue esigenze
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19-06-2022 - Ho ricevuto quello che vi ho trasmesso (1Cor 11, 23-26)
Ciò che solo un amore folle può fare
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12-06-2022 - Non siete capaci di portarne il peso (Gv 16, 12-15)
Il peso della gloria a cui siamo chiamati
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05-06-2022 - Un'impresa trinitaria (Gv 14, 15-16. 23b-26)
Amare come Gesù ama
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29-05-2022 - Di questo voi siete testimoni (Lc 24, 46-53)
Uno di questi è padre Kolbe
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22-05-2022 - Se uno mi ama... (Gv 14, 23-29)
Ascoltare le parole e osservare la parola
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15-05-2022 - L’impossibile comandamento (Gv 13, 31-33A. 34-35)
La soluzione di Teresina di Lisieux
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08-05-2022 - Il buon pastore (Gv 10, 27-30)
E il cattivo pastore
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01-05-2022 - Quella notte non presero nulla (Gv 21, 1-14)
La via stretta del fallimento
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24-04-2022 - Per timore dei Giudei (Gv 20, 19-31)
Un timore giustificato
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17-04-2022 - Il mistero della risurrezione di Gesù (Gv 20, 1-9)
Non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti
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10-04-2022 - Il mistero della passione di Gesù (Lc 22, 14-23, 56)
Ossia, della creatura che uccide il suo Creatore
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03-04-2022 - L’adultera perdonata (Gv 8, 1-11)
Figura dell'umanità che tradisce il suo Dio
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27-03-2022 - Il figlio prodigo (Lc 15, 11-32)
La festa dopo la grande impresa
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20-03-2022 - Se non vi convertite, perirete (Lc 13, 1-9)
La causa profonda delle tragedie
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13-03-2022 - La trasfigurazione di Gesù (Lc 9, 28b - 36)
Destinati alla gloria dell'intimità con Dio
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06-03-2022 - Gesù è tentato nel deserto (Lc 4, 1-13)
Il mistero della tentazione
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27-02-2022 - L’occhio, la trave e la pagliuzza (Lc 6, 39-45)
Diventare come il Maestro
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20-02-2022 - La carità fraterna (Lc 6, 27-38)
Illusioni e realismo
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13-02-2022 - Le beatitudini (Lc 6, 17. 20-26)
I tesori che non sappiamo di avere
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06-02-2022 - La pesca miracolosa (Lc 5, 1-11)
Un lavoro in due tempi
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30-01-2022 - Tentativo di deicidio (Lc 4, 21-30)
Annuncio di ciò che accadrà
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23-01-2022 - Gesù nella sinagoga di Nazaret (Lc 1, 1-4; 4, 14-21)
Annuncia la sua missione
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16-01-2022 - Le nozze di Cana (Gv 2, 1-11)
Una miracolosa trasformazione che ci riguarda
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09-01-2022 - Il battesimo di Gesù (Lc 3, 15-16. 21-22)
Figura di ciò che ci attende
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02-01-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
E le tenebre non l’hanno vinta ...
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26-12-2021 - Gesù ritrovato nel tempio (Lc 2, 41-52)
Quando i santi non comprendono
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19-12-2021 - Maria visita Elisabetta (Lc 1, 39-45)
Figura della sollecitudine di Dio per ogni uomo
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12-12-2021 - Battesimo con l’acqua e con il fuoco (Lc 3, 10-18)
Perché l'uomo possa partecipare al banchetto
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05-12-2021 - Il grido del profeta (Lc 3, 1-6)
Perché l'uomo ritorni sulla retta via
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28-11-2021 - Un nuovo anno liturgico
Per cercare di comprendere il progetto di Dio
- ----- Inizio Anno C ↑ -------
- ----- Fine Anno B ↓ ---------
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21-11-2021 - Cristo Re
Re che muore per salvare il suo popolo
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14-11-2021 - I tempi della fine
Quando non si può più mentire
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07-11-2021 - La vedova di Sarèpta
La desolazione di chi ha perso l'amore
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31-10-2021 - Oltre i comandamenti
Lo sguardo di Gesù
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24-10-2021 - Bartimeo, cieco e mendicante
Sperare contro ogni speranza
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17-10-2021 - Il grande Incompreso
La gloria secondo Dio e secondo noi
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10-10-2021 - Il giovane ricco e noi
Dio non ci ama per scherzo, dona tutto e chiede tutto
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03-10-2021 - Se non diventerete come i bambini
Diventare piccoli perché Dio possa farci grandi
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26-09-2021 - Idee ristrette
I nostri pensieri e quelli di Dio
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19-09-2021 - Il rischio di non voler comprendere
Quando Gesù ci interpella sul mistero del peccato
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12-09-2021 - Chi è Gesù?...
Un mistero non accessibile alle sole forze umane
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05-09-2021 - Un caso di malattia incurabile
Che relazione c'è fra il sordomuto e noi?
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29-08-2021 - Osservare le regole per nascondere scomode verità
Da chi vogliamo essere salvati: dalle "regole" o da Gesù?
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22-08-2021 - Il rischio di abbandonare Gesù
Se non diventerete come i bambini...
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15-08-2021 - La Donna vestita di sole e il Drago rosso
Lo stridente contrasto da cui non conviene distogliere lo sguardo
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08-08-2021 - Quando l’uomo di Dio non ne può più…
Ciò che può accadere a ognuno di noi
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01-08-2021 - Come dall’Egitto alla Terra Promessa
"Fare" o "lasciarsi fare"?
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25-07-2021 - Il segno della moltiplicazione dei pani
Il pane prodotto dagli uomini e quello donato da Dio
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18-07-2021 - Come pecore senza pastore
Similitudine e diversità con la situazione attuale
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11-07-2021 - Perché esiste tutto ciò che esiste?
Un progetto folle
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07-07-2021 - L'inevitabile tempesta
Il grido di Pietro quando affonda
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04-07-2021 - Il profeta Ezechiele, Gesù e noi
Il profeta inviato a una genìa di ribelli...
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27-06-2021 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro
Due episodi utili a comprendere ciò che stiamo vivendo
- ----- Anno B ↑ ---------
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03-01-2021 - Quando è nato Gesù?… Riflessioni affettive
Circola la voce che Gesù non sia nato il 25 dicembre!
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11-06-2020 - Dio punisce o non punisce?…
È più buono un Dio che punisce o un Dio che non punisce?
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09-08-2018 - Buona o cattiva Novella?!...
Perché ad annunciare Gesù si rischia la vita?...
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02-01-2018 - Pensieri sul Natale
Per Gesù, Giuseppe e Maria non c'è posto fra gli uomini...
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26-12-2017 - Auguri di Natale
Perché gioire a Natale?!... Perché Gesù nasce in una stalla?!...
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18-01-2017 - L'enfer c'est les autres
Se l'inferno sono gli altri è perché la possibilità dell'inferno è anche nel nostro cuore...
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07-02-2016 - Giustizia e Misericordia
Qual è la condizione necessaria per ottenere misericordia?...
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28-06-2015 - Il mistero della Sindone e noi...
Le vicende della nostra vita terrena lasciano impressi, come sulla Sindone, dei segni di difficile comprensione.
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28-06-2015 - Perché il vangelo non ci dice niente?!... (Gv 3, 16-21)
Benedetti o maledetti?!...
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02-10-2014 - Parabola dei chiamati a lavorare nella vigna (Mt 20, 1-16)
Sintesi - L'ingiustizia di Dio è la nostra fortuna!!!
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21-01-2013 - Fuga e lotta con Dio ... 2/2
Una via più lunga e una più breve ...
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18-11-2012 - Fuga e lotta con Dio ... 1/2
Chi è più credibile? ...
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16-07-2011 - Il gioco disonesto della menzogna
E' naturale credere vera qualsiasi affermazione, ma ...
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02-05-2011 - Credenti o creduloni?...
L'inevitabilità dell'atto di fede - Diventarte credibili
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03-03-2011 - Come nei romanzi gialli ...
Analogie con la ricerca della felicità
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Ultimo aggiornamento 09-01-2024
Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)
La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...
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Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)
A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte
Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte
Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto
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La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro
Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...
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Le riche épulon et le pauvre Lazare
Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...
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Come mai questo tempo non sapete valutarlo?
Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.
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Aprì loro la mente per comprendere le scritture
Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.
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Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.
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Gesù esamina Pietro sull'amore
Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 2
Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 1
Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.
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Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)
Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...
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La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)
Difficoltà di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.
Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.
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