Un sepolcro vuoto (Gv 20, 1-10)
Ogni buon Ebreo di sabato osserva il riposo, e così fanno anche i discepoli del Signore, ma Gesù, morto nel pomeriggio di venerdì, era stato sepolto in fretta e il suo corpo non era stato trattato con l’onore e le attenzioni dovute, allora, dopo il riposo sabbatico alcune donne, fra cui Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome, comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù (Mc 16, 1). Maria di Màgdala arriva da sola per prima al sepolcro, un amore più ardente la muove più velocemente delle altre, vuole raggiungere prima possibile Colui che il suo cuore ama, anche se il contatto sarà ridotto a un corpo morto. L’amore tende a sfidare anche la morte: Forte come la morte è l’amore (Ct 8, 6). Lo testimonia l’istinto che muove verso la tomba delle persone amate gli uomini di ogni latitudine e di ogni tempo; ma l’amore umano non ha la forza per vincere la morte, questa lo sconfigge. A meno che, Qualcuno dimostri di avere un potere superiore a quello della morte e sia disposto a soccorrere l’uomo nella sua impotenza.
Il mistero della tomba vuota
Quando Maria di Màgdala, di mattino, quando era ancora buio, giunge dove era stato sepolto Gesù, rimane sorpresa; il sepolcro non è chiuso e sigillato come si aspettava, ma è aperto e vuoto. Il suo cuore è allora oppresso da un nuovo dolore: a quello per la morte del Signore si aggiunge quello di non poter onorare il suo corpo, anche la consolazione di stare vicino a Gesù morto le è negata. Ma il dolore è ulteriormente accresciuto dalla sua interpretazione della realtà: Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto! Dopo quanto era successo venerdì, se qualcuno aveva portato via il Signore, non poteva essere che per un ulteriore oltraggio, l’odio verso Gesù dava l’impressione di non fermarsi nemmeno con la sua morte. Corre allora dai discepoli a comunicare la “triste notizia”; gli uomini non hanno che “cattive notizie” da comunicarsi, quelle buone arrivano dall’alto!
Con buone o cattive notizie sono sempre le donne a mettere in moto gli uomini, infatti, sentita Maria di Màgdala, anche Pietro e Giovanni si recano di corsa al sepolcro. Giovanni - quello che Gesù amava -, più giovane e più veloce, arriva per primo, ma è Pietro che, pur arrivando dopo, entra per primo nel sepolcro. Il corpo di Gesù effettivamente non c’è, ci sono però i teli posati là, e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Dopo Pietro entra anche Giovanni, e vide e credette.
Interpretazioni contrastanti
Secondo S. Agostino i “lettori frettolosi” interpretano il vide e credette come se Giovanni, avendo visto il sepolcro vuoto, credette alla risurrezione del Signore. Invece, secondo lui, “Vide che il sepolcro era vuoto, e credette a quanto aveva detto la donna, che cioè il Signore era stato portato via”, e lo giustifica con la frase che segue: Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti. Se non avevano ancora compreso la Scrittura, non potevano nemmeno comprendere il significato della tomba vuota. La spiegazione di Agostino sembra ulteriormente avvalorata da un’annotazione del vangelo di Marco; quando la Maddalena annunzia ai discepoli di aver visto Gesù vivo, la loro reazione è: Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere (Mc 16, 11), tra i discepoli c’era anche Giovanni, che era già stato al sepolcro con Pietro. Se non hanno voluto credere alla testimonianza di una persona viva, non potevano nemmeno credere alla testimonianza di una tomba vuota.
Senonché, fra i “lettori frettolosi”, come li chiama Agostino, c’è anche San Giovanni Crisostomo, il quale interpreta il vide e credette in senso opposto; e argomenta come segue: quando Giovanni entra nel sepolcro, osserva i teli posati là, e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte; osserva cioè un certo ordine nella disposizione dei teli e del sudario, ma quest’ordine non era compatibile con l’ipotesi del trafugamento del corpo da parte di male intenzionati, i quali non avrebbero certo avuto il tempo e l’agio di togliere il corpo di Gesù dai teli e di lasciare questi così in ordine, quindi, dopo aver visto la tomba vuota e l’ordine degli oggetti che vi si trovavano, è indotto a comprendere la Scrittura e le parole di Gesù secondo le quali, dopo la morte, sarebbe risorto: vede la tomba vuota e crede alla risurrezione.
Chi ha ragione? Come si risolve una simile discordanza di interpretazione da parte di due grandi santi, due padri della Chiesa?… Ci può forse aiutare la considerazione simbolica di un fatto materiale, vale a dire, le ore ancora buie in cui si svolge l’episodio narrato dal vangelo, infatti: Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio. Nelle ore in cui prevale il buio, è normale non vedere molto bene, e così è anche per i grandi santi rispetto ai misteri della fede, di fronte ai quali ognuno cerca andando come a tentoni (At 17, 27), perché camminiamo nella fede e non ancora in visione (2Cor 5, 7), ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo faccia a faccia (1Cor 13, 12). Quando si vede in maniera confusa il pensiero oscilla, a volte sembra di vedere una cosa, a volte sembra di vederne un’altra, gli uni vedono in un modo, altri in un’altro: i ragionamenti di S. Agostino sembrano convincenti, ma anche S. Giovanni Crisostomo espone argomenti condivisibili.
Questo stato di incertezza non è senza ragione, ha una sua funzione, serve a provare il nostro desiderio di verità e di chiarezza. Se tutto fosse immediatamente chiaro e certo, non avremmo nessun merito nel cercare la verità, invece, quanto più uno accetta il disagio e la sofferenza di non vedere bene, quanto più investe tempo e fatica per cercare di chiarire ciò che è oscuro, tanto più meriterà il soccorso della grazia, la quale lo aiuterà a passare dal buio alla luce, dalla confusione alla chiarezza, dall’errore alla verità. La sapienza grida per le strade… nei clamori della città essa chiama… io effonderò il mio spirito su di voi e vi manifesterò le mie parole (Pr 1, 20-23).
Un evento unico
La difficoltà a credere nella risurrezione, le incertezze, gli abbagli, lo sconforto di Maria Maddalena, di Pietro e di Giovanni, sono anche i nostri, infatti, si tratta di credere in un fatto unico nella storia, mai accaduto prima e che mai accadrà dopo: un uomo morto che, essendo anche Dio, da solo risorge. Nessun altra religione al mondo ha come fondamento un fatto simile. Il cristianesimo è unico proprio in questo, non si fonda su una dottrina, su una saggezza, su una legge morale, su un’ascesi che conduce a stati superiori di coscienza, queste cose ci sono, sono importanti, ma non sono fondanti, ciò su cui poggia tutto l’edificio è un fatto unico nella storia: un sepolcro che ha accolto un uomo morto, ora è vuoto; tutti possono andare a Gerusalemme a constatarlo. Due sole sono le alternative possibili: o qualcuno ha tolto il corpo dalla tomba e l’ha distrutto o lasciato naturalmente decomporre in altro luogo, oppure è vero ciò che dei testimoni oculari hanno annunziato al mondo intero: quel corpo apparteneva al Figlio di Dio e: Dio lo ha risuscitato, sciogliendolo dalle angosce della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere (At 2, 24). Se fosse vera la prima ipotesi, il cristianesimo non avrebbe potuto diffondersi nel mondo e giungere fino a noi, nessuno affronterebbe il martirio per un uomo morto, nessuno dice: “Per me vivere è Socrate, o Platone o Budda”, invece i cristiani dicono: Per me vivere è Cristo (Fil 1, 21). Da notare che questo annuncio si accorda bene con quanto precedentemente accennato, vale a dire con l’universale intuizione della sopravvivenza dell’uomo oltre la morte, la risurrezione di Gesù conferma la validità di questa intuizione e soccorre l’uomo nella sua impotenza, autorizzandolo a sperare nella risurrezione.
L’impressione che tutto sia finito
Intanto, Pietro e Giovanni se ne tornarono di nuovo a casa. Non pare che avessero l’animo molto confortato da quanto avevano visto, infatti, il vangelo non lascia intendere che se ne tornarono pieni di gioia per la speranza nella risurrezione, o almeno che avessero l’animo diviso fra la speranza nella risurrezione e il timore di una delusione. Sembrano piuttosto oppressi da un nuovo dolore, oltre a quello per la morte del Signore, anche quello per la sparizione del suo corpo. Se un nostro caro sparisse dalla camera mortuaria, in che stato ci troveremmo? Pietro e Giovanni avevano lasciato tutto per seguire Gesù, lo avevano amato, avevano creduto in lui, speravano fino alla fine di vederlo trionfare… invece, tutto era precipitato nell’orrore della crocifissione, e ora tutto sembra finito. Le tenebre, la cattiveria degli uomini e dei demoni sembrano aver vinto, Gesù che era la ragione della loro vita non c’è più, e non è una piccola sofferenza perdere una ragione di vita.
Lo stato di desolazione di Pietro, Giovanni e Maria di Màgdala, prima o poi, in varia misura, raggiunge ogni cristiano che ha incontrato veramente il Signore. Incontrare il Signore significa passare dalle tenebre alla luce, da una prospettiva di vita solamente terrena alla speranza di una vita eterna, dal mondo dell’egoismo al mondo dell’amore, da una vita senza significato all’esperienza gratificante di chi ha trovato veramente il senso della vita nel seguire chi ha detto di sé: Io sono la via, la verità e la vita (Gv 14, 6). Questo incontro alimenta giustamente la speranza di andare di successo in successo, di vittoria in vittoria: di gloria in gloria, secondo l'azione dello Spirito del Signore (2Cor 3, 18), vale a dire dell’espandersi della vita divina, della luce e dell’amore: sia nella propria vita, sia nel mondo. C’è un tempo in cui si partecipa in qualche modo al successo di Gesù, e si è presi da una certa esaltazione perché i suoi miracoli impressionano, la sua bontà consola e risana, i suoi insegnamenti illuminano.
Ma il mondo delle Tenebre non sta a guardare e non tollera questo successo, scatena allora una contro offensiva di una forza e di un’efficacia impressionanti, per questo la sequenza del giorno di Pasqua canta: “Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello”; e chi segue il Signore è coinvolto in questo “prodigioso duello”, il quale ha un andamento sorprendente, la parte buona e giusta, che giustamente dovrebbe vincere, viene invece clamorosamente sconfitta, Gesù muore, è deposto in un sepolcro e chi va al sepolcro a cercare un po’ di consolazione, almeno dalla vicinanza con il suo corpo morto, lo trova vuoto. Cosa significa tutto ciò?… Non sono le forze umane o le parole: “Rallegrati, Cristo è risorto”, che ci faranno comprendere; ci vuole ben altro per riuscire a vedere come la vittoria di Dio passi proprio dalla Croce e dal sepolcro. Le sole parole, il più delle volte, rischiano di essere come il sepolcro vuoto, non riescono a consolare veramente.
Pietro e Giovanni non comprendono: non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti. I discepoli perciò se ne tornarono di nuovo a casa. Ma meriteranno di essere presto consolati e di comprendere, perché hanno accettato di passare per la desolazione estrema di chi perde tutto. In quei giorni i discepoli hanno perso ogni illusione sul loro coraggio, sulla loro fedeltà e sulla consistenza del loro amore per Gesù; ora che lo hanno perso hanno l’impressione che il cielo sia chiuso e si sentono, come Lui, abbandonati da Dio. La logica di Dio è ben strana, per poterci dare tutto ci chiede di perdere tutto, anche ciò che abbiamo ricevuto da lui. Il venerdì santo non è morto solo Gesù, ma è morto anche l’uomo vecchio nei suoi discepoli, lo conferma San Palo evidenziando una legge della vita cristiana: l’uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui (Rm 6, 6), la dolorosa morte dell’uomo vecchio è la condizione necessaria per l’inimmaginabile gloria della risurrezione.
Che la Santa Vergine ci ottenga di sperare contro ogni speranza quando sembrerà che tutto sia perduto.
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22-08-2024 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro (Mc 5, 21-43)
Due storie che riguardano anche noi
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26-11-2023 - Verrà nella gloria (Mt 25, 31-46)
A separare le pecore dalle capre
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19-11-2023 - Il talento nascosto (Mt 25, 14-30)
Chi lo nasconde sarà Gettato fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti
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12-11-2023 - Stoltezza e saggezza (Mt 25, 1-13)
Il saggio si salva e lo stolto si perde
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05-11-2023 - L’ipocrisia al potere (Mt 23, 1-12)
E l'antidoto indicato da Gesù
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29-10-2023 - I due comandamenti (Mt 22, 34-40)
Non siamo stati noi ad amare Dio
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22-10-2023 - Dare a Dio e a Cesare (Mt 22, 15-21)
A cesare i tributi e a Dio il cuore
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15-10-2023 - Un invito rifiutato (Mt 22, 1-14)
E le sue conseguenze...
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08-10-2023 - La follia umana... (Mt 21, 33-43)
E quella divina...
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01-10-2023 - Facili parole... (Mt 21, 28-32)
Cosa significa: Lavorare nella vigna?
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24-09-2023 - Operai dell'ultima ora (Mt 20, 1-16)
La fortuna di avere un padrone "ingiusto"
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17-09-2023 - Siamo debitori (Mt 18, 21-35)
Ciascuno di noi è un debito vivente nei confronti di Dio
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10-09-2023 - Se il tuo fratello commetterà una colpa (Mt 18, 15-20)
Gesù non sta parlando ai semplici fedeli, e la colpa non è contro il singolo fedele
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03-09-2023 - Un malinteso ricorrente (Mt 16, 21-27)
I nostri pensieri e quelli di Gesù il più delle volte sono in conflitto
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27-08-2023 - Discepoli sotto esame (Mt 16, 13-20)
Interrogati su Gesù
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20-08-2023 - Una donna che ha capito (Mt 15, 21-28)
Il cuore di Gesù
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13-08-2023 - Tempesta sul lago (Mt 14, 22-33)
E Colui che può placarla
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06-08-2023 - La trasfigurazione (Mt 17, 1-9)
Per quelli che seguono Gesù sul monte
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30-07-2023 - Tesori nascosti (Mt 13, 44-52)
Che attendono di essere scoperti
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23-07-2023 - Un nemico ha fatto questo (Mt 13, 24-43)
Se c'è un nemico, c'è anche qualche pericolo
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16-07-2023 - Il seme e il terreno (Mt 13, 1-23)
Che cosa ci comunica la Parola di Dio?...
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09-07-2023 - Cose nascoste ai sapienti (Mt 11, 25-30)
Ma rivelate ai piccoli
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02-07-2023 - Perdere e trovare la vita (Mt 10, 37-42)
Un'offerta scontata da non perdere
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25-06-2023 - Non abbiate paura (Mt 10, 26-33)
Se non di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo
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18-06-2023 - Pecore senza pastore (Mt 9, 36 - 10, 8)
La disgrazia di non avere un pastore
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11-06-2023 - Chi mangia me vivrà per me (Gv 6, 51-56)
E io lo risusciterò nell'ultimo giorno
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04-06-2023 - Dio ha tanto amato il mondo (Gv 3, 16-18)
Ma il mondo come risponde all'amore di Dio?...
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28-05-2023 - Un dono per discernere (Gv 20, 19-23)
Il peccatore che non può essere perdonato
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21-05-2023 - Andarono sul monte... (Mt 28, 16-20)
E videro Gesù risorto
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14-05-2023 - Se mi amate osserverete... (Gv 14, 15-21)
Perseverare nell'amore non è scontato per nessuno
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07-05-2023 - Non sia turbato il vostro cuore (Gv 14, 1-12)
Parole per coloro che sono turbati dal Mistero delle Tenebre
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30-04-2023 - Non capirono di che cosa parlava loro (Gv 10, 1-10)
Ciò che succede spesso anche a noi
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23-04-2023 - Lungo il cammino Gesù si fa vicino (Lc 24, 13-35)
E prepara la sua manifestazione
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16-04-2023 - Dal timore alla gioia (Gv 20, 19-31)
Solo Gesù può operare questo passaggio
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09-04-2023 - Un sepolcro vuoto (Gv 20, 1-10)
Perché hanno portato via il Signore o perché è risorto?...
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02-04-2023 - Cristo crocifisso e risorto (Mt 26, 14-27, 66)
Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo
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26-03-2023 - La La risurrezione di Lazzaro (Gv 11, 1-45)
Figura della risurrezione di Gesù
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19-03-2023 - La guarigione del cieco nato (GV 9, 1-41)
Uno strano modo di guarire
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12-03-2023 - Dammi da bere (Gv 4, 5-42)
L'acqua che ha in mente Gesù e quella che abbiamo in mente noi
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05-03-2023 - Gesù trasfigurato (Mt 17, 1-9)
La gloria per cui siamo fatti
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26-02-2023 - Le tentazioni di Gesù (Mt 4, 1-11)
E la tentazione dei progenitori
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19-02-2023 - Fu detto, ma io vi dico (Mt 5, 38-48)
Amare come Gesù ama
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12-02-2023 - Sono venuto a dare compimento (Mt 5, 17-37)
Gesù è il compimento della legge
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05-02-2023 - Sale e luce (Mt 5, 13-16)
Il rischio di perdere sapore e di diventare tenebra
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29-01-2023 - Gesù salì sul monte (Mt 5, 1-12a)
E proclama le beatitudini
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22-01-2023 - A Cafarnao (Mt 4, 12-23)
Gesù chiama quattro fratelli
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15-01-2023 - Ecco l'Agnello di Dio (Gv 1, 19-34)
Colui che toglie il peccato del mondo!
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08-01-2023 - Gesù è battezzato da Giovanni (Mt 3, 13-17)
Perché conviene adempiere ogni giustizia
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01-01-2023 - Maria madre di Dio (Lc 2, 16-21)
I paradossi di Dio rischiano di non dirci nulla
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25-12-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
Una gioia è promessa a coloro che sono oppressi dalle tenebre
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18-12-2022 - La prova dell’uomo giusto (Mt 1, 18-24)
Giuseppe può comprendere e aiutare chi è nella prova
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11-12-2022 - Sei tu colui che deve venire? (Mt 11, 2-11)
Quando non si comprende l'agire di Dio
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04-12-2022 - Giovanni Battista (Mt 3, 1-12)
Il profeta di cui avremmo bisogno
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27-11-2022 - La venuta del Figlio dell'uomo (Mt 24, 37-44)
Ci sono quelli che l'attendono e quelli che l'ignorano
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20-11-2022 - La festa di Cristo Re (Lc 23, 35-43)
Perché ha compiuto una grande impresa
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13-11-2022 - Gesù profeta di sventure (Lc 21, 5-19)
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita
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06-11-2022 - Gesù risponde ai Sadducei (Lc 20, 27-38)
Alcuni aspetti della vita futura
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30-10-2022 - Zaccheo incontra Gesù (Lc 19, 1-10)
E la sua vita cambia
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23-10-2022 - Giusti o ingiusti (Lc 18, 9-14)
A noi decidere da che parte stare
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16-10-2022 - Gridare giorno e notte (Lc 18, 1-8)
Per essere prontamente esauditi
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09-10-2022 - Il grido a cui Gesù risponde (Lc 17, 11-19)
Ma noi non sappiamo gridare
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02-10-2022 - Non abbiamo fede (Lc 17, 5-10)
Neanche quanto un granello di senape
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25-09-2022 - Delitto e castigo (Lc 16, 19-31)
Il ricco gaudente uccide sia sé stesso, sia Lazzaro
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18-09-2022 - Una strana parabola (Lc 16, 1-13)
L'amministratore disonesto lodato per la sua astuzia
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11-09-2022 - Peccatori e pubblicani o scribi e farisei? (Lc 15, 1-10)
L'inevitabile scelta
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04-09-2022 - Impossibili imprese (Lc 14 25-33)
La costruzione della torre e la guerra dei re
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28-08-2022 - Umiltà radicale (Lc 14, 1. 7-14)
Dell'ultimo posto che nessuno vuole
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21-08-2022 - Due possibili esiti (Lc 13, 22-30)
Ognuno sceglie liberamente dove andare
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14-08-2022 - Fuoco sulla terra (Lc 12, 49-53)
E noi vorremmo che il fuoco non bruci
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07-08-2022 - Beato chi rimane sveglio nella notte (Lc 12, 35-40)
Non si troverà con la casa scassinata
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31-07-2022 - La ricerca della ricchezza (Lc 12, 13-21)
Quella che dura e quella che non dura
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24-07-2022 - La via angusta della preghiera (Lc 11, 1-13)
Ciò che accade a un discepolo che prega
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17-07-2022 - La parte che non sarà tolta (Lc 10, 38-42)
E quella che dovrà essere tolta
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10-07-2022 - Fa' questo e vivrai (Lc 10, 25-37)
Non una vita qualunque, ma quella di Dio stesso
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03-07-2022 - È vicino a voi il Regno di Dio (Lc 10,1-12. 17-20)
Alcuni accolgono il suo Re, altri lo respingono
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26-06-2022 - Un amore esclusivo (Lc 9, 51-62)
E le sue esigenze
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19-06-2022 - Ho ricevuto quello che vi ho trasmesso (1Cor 11, 23-26)
Ciò che solo un amore folle può fare
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12-06-2022 - Non siete capaci di portarne il peso (Gv 16, 12-15)
Il peso della gloria a cui siamo chiamati
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05-06-2022 - Un'impresa trinitaria (Gv 14, 15-16. 23b-26)
Amare come Gesù ama
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29-05-2022 - Di questo voi siete testimoni (Lc 24, 46-53)
Uno di questi è padre Kolbe
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22-05-2022 - Se uno mi ama... (Gv 14, 23-29)
Ascoltare le parole e osservare la parola
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15-05-2022 - L’impossibile comandamento (Gv 13, 31-33A. 34-35)
La soluzione di Teresina di Lisieux
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08-05-2022 - Il buon pastore (Gv 10, 27-30)
E il cattivo pastore
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01-05-2022 - Quella notte non presero nulla (Gv 21, 1-14)
La via stretta del fallimento
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24-04-2022 - Per timore dei Giudei (Gv 20, 19-31)
Un timore giustificato
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17-04-2022 - Il mistero della risurrezione di Gesù (Gv 20, 1-9)
Non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti
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10-04-2022 - Il mistero della passione di Gesù (Lc 22, 14-23, 56)
Ossia, della creatura che uccide il suo Creatore
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03-04-2022 - L’adultera perdonata (Gv 8, 1-11)
Figura dell'umanità che tradisce il suo Dio
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27-03-2022 - Il figlio prodigo (Lc 15, 11-32)
La festa dopo la grande impresa
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20-03-2022 - Se non vi convertite, perirete (Lc 13, 1-9)
La causa profonda delle tragedie
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13-03-2022 - La trasfigurazione di Gesù (Lc 9, 28b - 36)
Destinati alla gloria dell'intimità con Dio
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06-03-2022 - Gesù è tentato nel deserto (Lc 4, 1-13)
Il mistero della tentazione
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27-02-2022 - L’occhio, la trave e la pagliuzza (Lc 6, 39-45)
Diventare come il Maestro
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20-02-2022 - La carità fraterna (Lc 6, 27-38)
Illusioni e realismo
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13-02-2022 - Le beatitudini (Lc 6, 17. 20-26)
I tesori che non sappiamo di avere
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06-02-2022 - La pesca miracolosa (Lc 5, 1-11)
Un lavoro in due tempi
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30-01-2022 - Tentativo di deicidio (Lc 4, 21-30)
Annuncio di ciò che accadrà
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23-01-2022 - Gesù nella sinagoga di Nazaret (Lc 1, 1-4; 4, 14-21)
Annuncia la sua missione
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16-01-2022 - Le nozze di Cana (Gv 2, 1-11)
Una miracolosa trasformazione che ci riguarda
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09-01-2022 - Il battesimo di Gesù (Lc 3, 15-16. 21-22)
Figura di ciò che ci attende
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02-01-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
E le tenebre non l’hanno vinta ...
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26-12-2021 - Gesù ritrovato nel tempio (Lc 2, 41-52)
Quando i santi non comprendono
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19-12-2021 - Maria visita Elisabetta (Lc 1, 39-45)
Figura della sollecitudine di Dio per ogni uomo
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12-12-2021 - Battesimo con l’acqua e con il fuoco (Lc 3, 10-18)
Perché l'uomo possa partecipare al banchetto
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05-12-2021 - Il grido del profeta (Lc 3, 1-6)
Perché l'uomo ritorni sulla retta via
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28-11-2021 - Un nuovo anno liturgico
Per cercare di comprendere il progetto di Dio
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21-11-2021 - Cristo Re
Re che muore per salvare il suo popolo
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14-11-2021 - I tempi della fine
Quando non si può più mentire
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07-11-2021 - La vedova di Sarèpta
La desolazione di chi ha perso l'amore
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31-10-2021 - Oltre i comandamenti
Lo sguardo di Gesù
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24-10-2021 - Bartimeo, cieco e mendicante
Sperare contro ogni speranza
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17-10-2021 - Il grande Incompreso
La gloria secondo Dio e secondo noi
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10-10-2021 - Il giovane ricco e noi
Dio non ci ama per scherzo, dona tutto e chiede tutto
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03-10-2021 - Se non diventerete come i bambini
Diventare piccoli perché Dio possa farci grandi
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26-09-2021 - Idee ristrette
I nostri pensieri e quelli di Dio
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19-09-2021 - Il rischio di non voler comprendere
Quando Gesù ci interpella sul mistero del peccato
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12-09-2021 - Chi è Gesù?...
Un mistero non accessibile alle sole forze umane
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05-09-2021 - Un caso di malattia incurabile
Che relazione c'è fra il sordomuto e noi?
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29-08-2021 - Osservare le regole per nascondere scomode verità
Da chi vogliamo essere salvati: dalle "regole" o da Gesù?
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22-08-2021 - Il rischio di abbandonare Gesù
Se non diventerete come i bambini...
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15-08-2021 - La Donna vestita di sole e il Drago rosso
Lo stridente contrasto da cui non conviene distogliere lo sguardo
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08-08-2021 - Quando l’uomo di Dio non ne può più…
Ciò che può accadere a ognuno di noi
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01-08-2021 - Come dall’Egitto alla Terra Promessa
"Fare" o "lasciarsi fare"?
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25-07-2021 - Il segno della moltiplicazione dei pani
Il pane prodotto dagli uomini e quello donato da Dio
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18-07-2021 - Come pecore senza pastore
Similitudine e diversità con la situazione attuale
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11-07-2021 - Perché esiste tutto ciò che esiste?
Un progetto folle
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07-07-2021 - L'inevitabile tempesta
Il grido di Pietro quando affonda
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04-07-2021 - Il profeta Ezechiele, Gesù e noi
Il profeta inviato a una genìa di ribelli...
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27-06-2021 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro
Due episodi utili a comprendere ciò che stiamo vivendo
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03-01-2021 - Quando è nato Gesù?… Riflessioni affettive
Circola la voce che Gesù non sia nato il 25 dicembre!
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11-06-2020 - Dio punisce o non punisce?…
È più buono un Dio che punisce o un Dio che non punisce?
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09-08-2018 - Buona o cattiva Novella?!...
Perché ad annunciare Gesù si rischia la vita?...
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02-01-2018 - Pensieri sul Natale
Per Gesù, Giuseppe e Maria non c'è posto fra gli uomini...
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26-12-2017 - Auguri di Natale
Perché gioire a Natale?!... Perché Gesù nasce in una stalla?!...
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18-01-2017 - L'enfer c'est les autres
Se l'inferno sono gli altri è perché la possibilità dell'inferno è anche nel nostro cuore...
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07-02-2016 - Giustizia e Misericordia
Qual è la condizione necessaria per ottenere misericordia?...
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28-06-2015 - Il mistero della Sindone e noi...
Le vicende della nostra vita terrena lasciano impressi, come sulla Sindone, dei segni di difficile comprensione.
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28-06-2015 - Perché il vangelo non ci dice niente?!... (Gv 3, 16-21)
Benedetti o maledetti?!...
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02-10-2014 - Parabola dei chiamati a lavorare nella vigna (Mt 20, 1-16)
Sintesi - L'ingiustizia di Dio è la nostra fortuna!!!
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21-01-2013 - Fuga e lotta con Dio ... 2/2
Una via più lunga e una più breve ...
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18-11-2012 - Fuga e lotta con Dio ... 1/2
Chi è più credibile? ...
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16-07-2011 - Il gioco disonesto della menzogna
E' naturale credere vera qualsiasi affermazione, ma ...
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02-05-2011 - Credenti o creduloni?...
L'inevitabilità dell'atto di fede - Diventarte credibili
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03-03-2011 - Come nei romanzi gialli ...
Analogie con la ricerca della felicità
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Ultimo aggiornamento 09-01-2024
Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)
La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...
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Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)
A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte
Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte
Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto
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La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro
Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...
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Le riche épulon et le pauvre Lazare
Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...
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Come mai questo tempo non sapete valutarlo?
Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.
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Aprì loro la mente per comprendere le scritture
Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.
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Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.
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Gesù esamina Pietro sull'amore
Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 2
Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 1
Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.
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Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)
Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...
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La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)
Difficoltà di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.
Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.
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