Meditazioni sul Vangelo

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Med. br50

I tempi della fine

L'anno liturgico volge al termine, anche la nostra vita e la storia del mondo un giorno volgeranno al termine, sarà un tempo impegnativo e non banale, le maschere, le ipocrisie e le menzogne dovranno cadere e la verità emergerà. Chi avrà amato la verità entrerà nel Regno della luce e dell'amore, ma chi avrà odiato la verità sarà lasciato fuori dov’è pianto e stridore di denti (Mt 8, 12). Ma qual è la verità che dovrà emergere? Da un lato l'amore folle di Dio per noi, dall'altro la nostra risposta a questo amore. Dio ha tanto amato il mondo da dare il figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna (Gv 3, 16). Dalla parte dell'uomo la risposta all'amore di Dio è duplice: c'è chi lo accoglie e chi lo respinge. Il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non l'hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio (Gv 1, 10-12).

Ma ciò di cui non ci rendiamo conto, perché poco ci pensiamo, è che un amore folle produce necessariamente reazioni folli in un senso o nell'altro, e ciò emergerà inevitabilmente nel tempo della fine, sia essa della singola persona, di un'epoca storica o del mondo. I singoli e le società produrranno follie d'amore per Dio, oppure follie d'odio contro Dio; nei tempi della fine non sono possibili la neutralità o la tiepidezza, ognuno dovrà schierarsi per Dio o contro Dio. Il padre Molinié fa notare che ognuno di noi è chiamato a una scelta definitiva, e non sarà possibile rifugiarsi nella propria pochezza, o debolezza, ma tutti dovremo diventare eroici: nel bene o nel male. Chi volesse non sbilanciarsi e rifugiarsi nella tranquillità dell'anonimato, o barcamenarsi fra schieramenti opposti, dovrà essere eroico nell'adottare questi atteggiamenti. Non schierarsi è già schierarsi contro Dio: Chi non è con me è contro di me (Mt 12, 30).

In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte (Mc 13, 24-25). Questo accade ai singoli e al mondo quando i singoli e il mondo rifiutano l'amore di Dio. Le tenebre invadono tutto, cadono coloro che avevano il compito di illuminare, l'ordine voluto da Dio è sconvolto e sconvolti sono coloro che amano Dio e il suo disegno d'amore. In questi tempi di tribolazione e di angoscia, coloro che scelgono Dio sono chiamati a resistere in modo eroico allo strapotere delle tenebre. Ma dopo che la manifestazione delle tenebre avrà raggiunto il suo culmine, seguirà la manifestazione gloriosa di colui che vince le tenebre: Allora vedranno il figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria e attorno a lui saranno radunati i suoi eletti. Quando accadrà tutto questo? Gesù risponde: In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga (Mc 13, 24-32). Infatti, quanti hanno udito Gesù pronunciare quelle parole hanno anche visto ciò che di lì a poco sarebbe successo, ossia il male dilagare e raggiungere l’estremo abominio di crocifiggere Gesù, ma crocifiggere Gesù è come oscurare il sole, e il comportamento della natura lo conferma: da mezzo giorno alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra (Mc 15, 33). La natura, i buoni della terra e del cielo sono sconvolti, i malvagi sembrano aver vinto! Ma il giorno di Pasqua Gesù, nella potenza e gloria della risurrezione, raduna di nuovo attorno a sé i suoi eletti.

Questa generazione poi, può riferirsi a ogni generazione, sia considerando le società, sia considerando la singola persona. Ognuno di noi infatti è chiamato a rispondere all'amore di Dio, se non lo accogliamo la nostra anima sarà sempre più invasa dalle tenebre, e nel tempo della nostra fine queste non potranno non manifestarsi in tutto il loro orrore; così come non potrà non manifestarsi una crescita dell'amore di Dio in chi lo accoglie. Se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore invece si rinnova di giorno in giorno (2 Cor 4, 16), per effetto dell’amore di Dio che opera in coloro che rispondono all’amore con l’amore. Ciò che vale per la singola persona vale anche per la società e le nazioni; una società che non accoglie l'amore di Dio è una società che crocifigge Cristo, perché Cristo è la manifestazione dell’amore di Dio; ma una società che oscura il sole non può che precipitare nel buio con le conseguenze dolorose che questo comporta. Quando poi il buio raggiunge il suo culmine determina anche la fine di quella società. Mentre accadono gli eventi non è possibile sapere la profondità, l'estensione, la durata e l'orrore del momento più buio della notte; Se quei giorni non fossero abbreviati, nessuno si salverebbe; ma, grazie agli eletti, quei giorni saranno abbreviati (Mt 24, 22). Le parole di Gesù sono impressionanti e drammatiche, perché l’amore di Dio per noi non è uno scherzo; Dio non ci ama come un nonno ama i suoi nipotini, ma come un amante geloso ama l’amata del suo cuore. Tu mi hai rapito il cuore, sorella mia, mia sposa, tu mi hai rapito il cuore (Ct 4, 9). Sì, come un giovane sposa una vergine, così ti sposerà il tuo creatore; come gioisce lo sposo per la sposa, così per te gioirà il tuo Dio (Is 62, 5). Trascurare o disprezzare un simile amore non può che avere conseguenze catastrofiche.

Maria, che ha accolto Gesù nel suo seno ed è rimasta fedele fino alla fine, aiuti anche noi a rimanere fedeli a suo Figlio nell'ora buia che stiamo vivendo.

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Meditazioni  Info
  • Ultimo aggiornamento 09-01-2024

    Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)

    La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...

  • Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)

    A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare

  • La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte

    Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione

  • La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte

    Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto

  • La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro

    Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...

  • Le riche épulon et le pauvre Lazare Francese

    Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...

  • Come mai questo tempo non sapete valutarlo?

    Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.

  • Aprì loro la mente per comprendere le scritture

    Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.

  • Il fico maledetto

    Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.

  • Gesù esamina Pietro sull'amore

    Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.

  • Gli invitati al banchetto di nozze - 2

    Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.

  • Gli invitati al banchetto di nozze - 1

    Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.

  • Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)

    Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...

  • La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)

    Difficoltà  di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.

Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità  del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.

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