Dal timore alla gioia (Gv 20, 19-31)
Dopo i tragici eventi del Giovedì e Venerdì Santo, il sentimento che domina fra i discepoli è la paura; si ritrovano infatti insieme in un luogo chiuso per timore dei Giudei. Il loro stato d’animo è più che comprensibile e per nulla ingiustificato, i loro occhi avevano visto l’orrore del male scatenarsi e uccidere il loro Maestro, mai avrebbero creduto che gli uomini potessero giungere a tanta malvagità contro un innocente, eppure questo era successo e loro ne erano stati testimoni. Ma oltre alla malvagità dei malvagi, avevano anche dovuto constatare la codardia e la meschinità dei buoni; avevano dichiarato di essere pronti a morire per Gesù, ma poi lo avevano abbandonato nel momento in cui avrebbe avuto più bisogno della loro vicinanza, hanno aumentato così l’amarezza di un calice già tanto amaro. Inoltre, un ulteriore dolore affliggeva il loro animo ed era il timore di aver perso l’amicizia con Gesù e col Padre che lo aveva inviato: come potevano Gesù e il Padre esser contenti di loro dopo il poco onorevole comportamento di cui erano stati protagonisti?…
Una gioia insperata
Dopo quello che era successo la loro vita non poteva non essere bloccata, chiusa, senza plausibili prospettive, senza speranza. Umanamente non c’erano soluzioni e dal cielo non si sentivano autorizzati a sperare un gran che. Si ritrovavano anche loro, macerati dagli eventi, a bere l’amaro calice dell’incertezza, dell’angoscia, del fallimento, e sentivano che la loro desolazione e la loro miseria faceva un tutt’uno con la miseria del mondo. Ma la miseria umana quando prende coscienza di essere tale si trasforma in un tesoro prezioso, perché attira irresistibilmente la misericordia, come ci suggerisce il salmo: Un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi (Sal 50, 19).
Così, nel momento più profondo dello sconforto qualcosa di inatteso e di insperato accade. Gesù, nonostante le porte chiuse si fa presente, e, contrariamente ai loro timori, non li rimprovera, ma dona loro la pace. La sua presenza, le sue parole e il suo sguardo, fanno rifiorire la vita, e una gioia che non credevano più possibile invade i loro cuori. Non solo, proprio quanto avevano appena vissuto li aveva resi particolarmente adatti a continuare la missione del loro Maestro: Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi. Gesù era stato inviato dal Padre come rimedio alla miseria umana, ma anche loro potevano ormai comprendere ogni miseria e offrire agli uomini gli stessi doni ricevuti da Gesù; il quale aveva donato loro la pace, lo Spirito Santo e il potere di discernere quali peccati potevano essere perdonati e quali no. Disse loro Gesù: Pace a voi!... Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati saranno perdonati, a coloro a cui non li perdonerete, non saranno perdonati. Qui Gesù prevede chiaramente il caso in cui non può essere data l’assoluzione, ma oggi si pretende di essere più misericordiosi della Misericordia e si raccomanda di non negare l’assoluzione a nessuno, il che dovrebbe renderci vigilanti, perché insegnamenti in contrasto con le parole di Gesù sono molto pericolosi, chi ingenuamente li accoglie rischia, prima o poi, di tradire il Signore o di rimanere intossicato come chi beve acqua inquinata.
Quando anche noi abbiamo paura
Ciò che i discepoli hanno vissuto, tutti gli uomini, in misura maggiore o minore prima o poi vivranno, vale a dire il ritrovarsi spauriti e paralizzati perché il potere delle tenebre distrugge ogni speranza, ogni prospettiva di vita, ogni senso e gusto di vivere. Inoltre, molte volte l’oppressione delle tenebre è accompagnata dall’esperienza del cielo chiuso, dalla sensazione di essere abbandonati da Dio, dalla sensazione di aver rotto l’amicizia con lui, soprattutto quando, come i discepoli, ci rendiamo conto che in certe occasioni il nostro comportamento non è stato molto brillante, e allora, più che sperare una benedizione temiamo una punizione. In queste situazioni non c’è molto da fare, si patisce e basta, ma il motivo di speranza è che Gesù, nonostante i nostri timori, quando vuole e nei modi che vuole, può rendersi presente anche quando tutte le porte sono chiuse, e la parola che ha detto ai discepoli impauriti di allora può ancora farla risuonare nel cuore dei discepoli di oggi: Pace a voi! Come allora i discepoli gioirono al vedere il Signore, così anche oggi la sua presenza può ridare gioia a chi non ritiene più possibile la gioia.
Da notare che il motivo della pace e della gioia è strettamente legato alla persona di Gesù; molti oggi vorrebbero la pace e la gioia, senza riflettere che dipendono dall’adesione alla persona di Gesù; lo si prega perché crei le condizioni di una vita migliore, perché fermi le guerre e doni la pace al mondo, ma si è poco consapevoli che la gioia e la pace si allontanano sempre più dal mondo perché il mondo si allontana sempre più da Gesù. Gesù non può dare la pace senza dare sé stesso, per cui, o si ritorna a lui e lo si accoglie come Signore della propria vita e della storia, oppure il mondo precipiterà sempre più nel baratro dell’orrore. Purtroppo, la condizione miserevole del mondo sembra non bastare a destare dal torpore e ad aprire gli occhi degli uomini. Il potere della libertà e Il mistero dell’iniquità (2Ts 2, 7) sono tali che l’uomo può giungere a preferire l’inferno a Cristo! Ed è un grande mistero.
La mancanza di fede
Uno dei mali che a poco a poco può condurre al rifiuto definitivo di Cristo è la mancanza di fede, e la radice di questo male minacciava anche l’apostolo Tommaso, il quale, assente durante la prima apparizione di Gesù, non voleva credere ai suoi compagni che lo assicuravano di averlo visto vivo. La fiducia è un atteggiamento fondamentale in ogni rapporto d’amore, ma non è facilissimo scrutarne la natura, la profondità, le implicazioni. Tommaso non crede alla testimonianza degli altri discepoli, e noi siamo abbastanza tentati di giustificare il suo comportamento, e in certe occasioni lo imitiamo dicendo: “Io, se non vedo non credo”. La sua incredulità ha delle attenuanti, tuttavia il Signore dolcemente lo corregge: Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!… Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! Queste parole rivelano anche la divinità di Gesù, il quale non era umanamente presente quando Tommaso ha manifestato il suo dubbio ed espresso le sue richieste, tuttavia, ora risponde con estrema precisione alle tre condizioni che Tommaso aveva posto per credere: vedere nelle sue mani il segno dei chiodi, mettere il dito nel segno dei chiodi, e infine mettere la mano nel suo fianco.
Una mancanza di fiducia offende sempre l’amore; i discepoli presenti alla prima apparizione di Gesù erano certissimi di averlo visto, e quando comunicano la loro certezza a Tommaso si aspettano giustamente di essere creduti, ma Tommaso non credendo li offende, perché implicitamente li ritiene menzogneri e non degni di fede, e li offende anche nel loro amore, in quanto i discepoli, per amore gli stavano comunicando la lieta notizia, ma lui, non credendo non ha accolto il loro amore; vediamo così che l’incredulità offende la verità e offende l’amore: la verità perché non ritiene vero quanto detto da persone degne di fede, e l’amore quando per amore è chiesta la nostra fiducia. Offendere la verità e l’amore è un orrore, e l’orrore sta in questo: Tommaso, che non ha visto Gesù, ritiene di avere più ragione o più certezza di quelli che lo hanno visto, ed è come se un cieco pretendesse di condurre chi ci vede bene - in questa stoltezza cadiamo spesso -. Da notare che i discepoli vedono in Tommaso la loro stessa stoltezza e incredulità, perché anche loro non hanno voluto credere né a Maria di Magdala quando era tornata dal sepolcro ad annunciare di aver visto Gesù vivo, né ai due discepoli di Emmaus che erano tornati a Gerusalemme a portare lo stesso annuncio, l’evangelista Marco dice: ma neanche a loro vollero credere (Mc 16, 13); queste esperienze servono a rendere umili i discepoli di allora e di oggi.
Il peccato di incredulità è pericoloso, perché con una certa ostinazione vuole ridurre la realtà solo a ciò che uno vede e comprende, ma la realtà è ben più ampia di ciò che gli uomini vedono e comprendono, non credere a chi è degno di fede è negarsi l’accesso a una realtà più bella e più ampia, e si offende anche l’amore di chi per amore ce la propone.
Fede e intelligenza
Un atto di fede è un atto di intelligenza che passa in mezzo a due scogli: quello della credulità e quello della critica eccessiva. Il cardinale Giacomo Biffi sintetizza bene l’atteggiamento giusto: “Occore all'inizio pensare per compiere ragionevolmente l'atto di fede, ma bisognerà anche credere per continuare a pensare ragionevolmente”. Nel libro del Siracide troviamo: Chi si fida con troppa facilità è di animo leggero (Sir 19, 4), non è quindi bene essere dei creduloni che non fanno un minimo di verifica, sia su ciò che ci è chiesto di credere, sia sulla serietà e sull’onestà di chi vuole la nostra fiducia, ma bisogna anche evitare l’estremo opposto di chi è iper critico pur di non ammettere ciò che non vuole credere. La verifica principale riguarda la credibilità di chi vuole la nostra fiducia; Tommaso sapeva che i suoi compagni erano persone umili e oneste, che difficilmente avrebbero diffuso menzogne, eppure non li ha creduti. Nonostante questo difetto, il Signore gli usa misericordia e lo porta a fare l’atto di fede che sarà quello di tutti i credenti dopo di lui, i quali dovranno dire a Gesù: Mio Signore e mio Dio! Così, anche di Tommaso si può dire che vide e credette (Gv 20, 8), ha visto Gesù risorto e ha creduto che era Dio.
L’atto di fede è meritorio, perché bisogna accettare di mettere al primo posto una verità detta da altri, e questo richiede umiltà, l’umiltà di chi rinuncia a fare del proprio io la misura di tutte le cose; nell’atto di fede si preferisce l’altro a sé stesso, ed è la condizione fondamentale per muoversi correttamente nel Regno dell’Amore, in cui ognuno dice all’altro: “Sei tu che conti, non io”. E l’atto di fede è tanto più meritorio quanto più grande o più costosa è la rinuncia al proprio io, quanto più dobbiamo accettare ciò che supera le nostre capacità di comprensione. Un esempio di quanto sia brutta e meschina una persona incredula è quando, avendo in qualche campo delle solide conoscenze, proponiamo a qualcuno delle indicazioni o consigli per aiutarlo a crescere, ma questa persona è riluttante, ha paura, non si abbandona e non si fida, allora siamo offesi e dispiaciuti, perché col suo atteggiamento dimostra di non stimarci e di non avere fiducia in noi, inoltre, non accogliendo i suggerimenti rimane colpevolmente povera e non cresce, è il peccato di chi riceve un talento e non lo fa fruttare. Per questo Gesù dice: Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!... perché essendo docili e umili hanno accolto delle verità che hanno aperto loro la via verso realtà più belle e più grandi.
La Santa Vergine faccia di noi dei credenti intelligenti.
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22-08-2024 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro (Mc 5, 21-43)
Due storie che riguardano anche noi
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26-11-2023 - Verrà nella gloria (Mt 25, 31-46)
A separare le pecore dalle capre
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19-11-2023 - Il talento nascosto (Mt 25, 14-30)
Chi lo nasconde sarà Gettato fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti
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12-11-2023 - Stoltezza e saggezza (Mt 25, 1-13)
Il saggio si salva e lo stolto si perde
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05-11-2023 - L’ipocrisia al potere (Mt 23, 1-12)
E l'antidoto indicato da Gesù
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29-10-2023 - I due comandamenti (Mt 22, 34-40)
Non siamo stati noi ad amare Dio
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22-10-2023 - Dare a Dio e a Cesare (Mt 22, 15-21)
A cesare i tributi e a Dio il cuore
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15-10-2023 - Un invito rifiutato (Mt 22, 1-14)
E le sue conseguenze...
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08-10-2023 - La follia umana... (Mt 21, 33-43)
E quella divina...
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01-10-2023 - Facili parole... (Mt 21, 28-32)
Cosa significa: Lavorare nella vigna?
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24-09-2023 - Operai dell'ultima ora (Mt 20, 1-16)
La fortuna di avere un padrone "ingiusto"
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17-09-2023 - Siamo debitori (Mt 18, 21-35)
Ciascuno di noi è un debito vivente nei confronti di Dio
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10-09-2023 - Se il tuo fratello commetterà una colpa (Mt 18, 15-20)
Gesù non sta parlando ai semplici fedeli, e la colpa non è contro il singolo fedele
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03-09-2023 - Un malinteso ricorrente (Mt 16, 21-27)
I nostri pensieri e quelli di Gesù il più delle volte sono in conflitto
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27-08-2023 - Discepoli sotto esame (Mt 16, 13-20)
Interrogati su Gesù
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20-08-2023 - Una donna che ha capito (Mt 15, 21-28)
Il cuore di Gesù
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13-08-2023 - Tempesta sul lago (Mt 14, 22-33)
E Colui che può placarla
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06-08-2023 - La trasfigurazione (Mt 17, 1-9)
Per quelli che seguono Gesù sul monte
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30-07-2023 - Tesori nascosti (Mt 13, 44-52)
Che attendono di essere scoperti
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23-07-2023 - Un nemico ha fatto questo (Mt 13, 24-43)
Se c'è un nemico, c'è anche qualche pericolo
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16-07-2023 - Il seme e il terreno (Mt 13, 1-23)
Che cosa ci comunica la Parola di Dio?...
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09-07-2023 - Cose nascoste ai sapienti (Mt 11, 25-30)
Ma rivelate ai piccoli
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02-07-2023 - Perdere e trovare la vita (Mt 10, 37-42)
Un'offerta scontata da non perdere
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25-06-2023 - Non abbiate paura (Mt 10, 26-33)
Se non di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo
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18-06-2023 - Pecore senza pastore (Mt 9, 36 - 10, 8)
La disgrazia di non avere un pastore
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11-06-2023 - Chi mangia me vivrà per me (Gv 6, 51-56)
E io lo risusciterò nell'ultimo giorno
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04-06-2023 - Dio ha tanto amato il mondo (Gv 3, 16-18)
Ma il mondo come risponde all'amore di Dio?...
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28-05-2023 - Un dono per discernere (Gv 20, 19-23)
Il peccatore che non può essere perdonato
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21-05-2023 - Andarono sul monte... (Mt 28, 16-20)
E videro Gesù risorto
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14-05-2023 - Se mi amate osserverete... (Gv 14, 15-21)
Perseverare nell'amore non è scontato per nessuno
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07-05-2023 - Non sia turbato il vostro cuore (Gv 14, 1-12)
Parole per coloro che sono turbati dal Mistero delle Tenebre
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30-04-2023 - Non capirono di che cosa parlava loro (Gv 10, 1-10)
Ciò che succede spesso anche a noi
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23-04-2023 - Lungo il cammino Gesù si fa vicino (Lc 24, 13-35)
E prepara la sua manifestazione
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16-04-2023 - Dal timore alla gioia (Gv 20, 19-31)
Solo Gesù può operare questo passaggio
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09-04-2023 - Un sepolcro vuoto (Gv 20, 1-10)
Perché hanno portato via il Signore o perché è risorto?...
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02-04-2023 - Cristo crocifisso e risorto (Mt 26, 14-27, 66)
Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo
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26-03-2023 - La La risurrezione di Lazzaro (Gv 11, 1-45)
Figura della risurrezione di Gesù
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19-03-2023 - La guarigione del cieco nato (GV 9, 1-41)
Uno strano modo di guarire
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12-03-2023 - Dammi da bere (Gv 4, 5-42)
L'acqua che ha in mente Gesù e quella che abbiamo in mente noi
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05-03-2023 - Gesù trasfigurato (Mt 17, 1-9)
La gloria per cui siamo fatti
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26-02-2023 - Le tentazioni di Gesù (Mt 4, 1-11)
E la tentazione dei progenitori
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19-02-2023 - Fu detto, ma io vi dico (Mt 5, 38-48)
Amare come Gesù ama
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12-02-2023 - Sono venuto a dare compimento (Mt 5, 17-37)
Gesù è il compimento della legge
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05-02-2023 - Sale e luce (Mt 5, 13-16)
Il rischio di perdere sapore e di diventare tenebra
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29-01-2023 - Gesù salì sul monte (Mt 5, 1-12a)
E proclama le beatitudini
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22-01-2023 - A Cafarnao (Mt 4, 12-23)
Gesù chiama quattro fratelli
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15-01-2023 - Ecco l'Agnello di Dio (Gv 1, 19-34)
Colui che toglie il peccato del mondo!
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08-01-2023 - Gesù è battezzato da Giovanni (Mt 3, 13-17)
Perché conviene adempiere ogni giustizia
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01-01-2023 - Maria madre di Dio (Lc 2, 16-21)
I paradossi di Dio rischiano di non dirci nulla
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25-12-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
Una gioia è promessa a coloro che sono oppressi dalle tenebre
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18-12-2022 - La prova dell’uomo giusto (Mt 1, 18-24)
Giuseppe può comprendere e aiutare chi è nella prova
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11-12-2022 - Sei tu colui che deve venire? (Mt 11, 2-11)
Quando non si comprende l'agire di Dio
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04-12-2022 - Giovanni Battista (Mt 3, 1-12)
Il profeta di cui avremmo bisogno
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27-11-2022 - La venuta del Figlio dell'uomo (Mt 24, 37-44)
Ci sono quelli che l'attendono e quelli che l'ignorano
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20-11-2022 - La festa di Cristo Re (Lc 23, 35-43)
Perché ha compiuto una grande impresa
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13-11-2022 - Gesù profeta di sventure (Lc 21, 5-19)
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita
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06-11-2022 - Gesù risponde ai Sadducei (Lc 20, 27-38)
Alcuni aspetti della vita futura
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30-10-2022 - Zaccheo incontra Gesù (Lc 19, 1-10)
E la sua vita cambia
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23-10-2022 - Giusti o ingiusti (Lc 18, 9-14)
A noi decidere da che parte stare
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16-10-2022 - Gridare giorno e notte (Lc 18, 1-8)
Per essere prontamente esauditi
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09-10-2022 - Il grido a cui Gesù risponde (Lc 17, 11-19)
Ma noi non sappiamo gridare
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02-10-2022 - Non abbiamo fede (Lc 17, 5-10)
Neanche quanto un granello di senape
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25-09-2022 - Delitto e castigo (Lc 16, 19-31)
Il ricco gaudente uccide sia sé stesso, sia Lazzaro
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18-09-2022 - Una strana parabola (Lc 16, 1-13)
L'amministratore disonesto lodato per la sua astuzia
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11-09-2022 - Peccatori e pubblicani o scribi e farisei? (Lc 15, 1-10)
L'inevitabile scelta
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04-09-2022 - Impossibili imprese (Lc 14 25-33)
La costruzione della torre e la guerra dei re
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28-08-2022 - Umiltà radicale (Lc 14, 1. 7-14)
Dell'ultimo posto che nessuno vuole
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21-08-2022 - Due possibili esiti (Lc 13, 22-30)
Ognuno sceglie liberamente dove andare
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14-08-2022 - Fuoco sulla terra (Lc 12, 49-53)
E noi vorremmo che il fuoco non bruci
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07-08-2022 - Beato chi rimane sveglio nella notte (Lc 12, 35-40)
Non si troverà con la casa scassinata
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31-07-2022 - La ricerca della ricchezza (Lc 12, 13-21)
Quella che dura e quella che non dura
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24-07-2022 - La via angusta della preghiera (Lc 11, 1-13)
Ciò che accade a un discepolo che prega
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17-07-2022 - La parte che non sarà tolta (Lc 10, 38-42)
E quella che dovrà essere tolta
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10-07-2022 - Fa' questo e vivrai (Lc 10, 25-37)
Non una vita qualunque, ma quella di Dio stesso
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03-07-2022 - È vicino a voi il Regno di Dio (Lc 10,1-12. 17-20)
Alcuni accolgono il suo Re, altri lo respingono
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26-06-2022 - Un amore esclusivo (Lc 9, 51-62)
E le sue esigenze
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19-06-2022 - Ho ricevuto quello che vi ho trasmesso (1Cor 11, 23-26)
Ciò che solo un amore folle può fare
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12-06-2022 - Non siete capaci di portarne il peso (Gv 16, 12-15)
Il peso della gloria a cui siamo chiamati
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05-06-2022 - Un'impresa trinitaria (Gv 14, 15-16. 23b-26)
Amare come Gesù ama
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29-05-2022 - Di questo voi siete testimoni (Lc 24, 46-53)
Uno di questi è padre Kolbe
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22-05-2022 - Se uno mi ama... (Gv 14, 23-29)
Ascoltare le parole e osservare la parola
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15-05-2022 - L’impossibile comandamento (Gv 13, 31-33A. 34-35)
La soluzione di Teresina di Lisieux
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08-05-2022 - Il buon pastore (Gv 10, 27-30)
E il cattivo pastore
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01-05-2022 - Quella notte non presero nulla (Gv 21, 1-14)
La via stretta del fallimento
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24-04-2022 - Per timore dei Giudei (Gv 20, 19-31)
Un timore giustificato
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17-04-2022 - Il mistero della risurrezione di Gesù (Gv 20, 1-9)
Non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti
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10-04-2022 - Il mistero della passione di Gesù (Lc 22, 14-23, 56)
Ossia, della creatura che uccide il suo Creatore
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03-04-2022 - L’adultera perdonata (Gv 8, 1-11)
Figura dell'umanità che tradisce il suo Dio
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27-03-2022 - Il figlio prodigo (Lc 15, 11-32)
La festa dopo la grande impresa
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20-03-2022 - Se non vi convertite, perirete (Lc 13, 1-9)
La causa profonda delle tragedie
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13-03-2022 - La trasfigurazione di Gesù (Lc 9, 28b - 36)
Destinati alla gloria dell'intimità con Dio
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06-03-2022 - Gesù è tentato nel deserto (Lc 4, 1-13)
Il mistero della tentazione
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27-02-2022 - L’occhio, la trave e la pagliuzza (Lc 6, 39-45)
Diventare come il Maestro
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20-02-2022 - La carità fraterna (Lc 6, 27-38)
Illusioni e realismo
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13-02-2022 - Le beatitudini (Lc 6, 17. 20-26)
I tesori che non sappiamo di avere
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06-02-2022 - La pesca miracolosa (Lc 5, 1-11)
Un lavoro in due tempi
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30-01-2022 - Tentativo di deicidio (Lc 4, 21-30)
Annuncio di ciò che accadrà
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23-01-2022 - Gesù nella sinagoga di Nazaret (Lc 1, 1-4; 4, 14-21)
Annuncia la sua missione
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16-01-2022 - Le nozze di Cana (Gv 2, 1-11)
Una miracolosa trasformazione che ci riguarda
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09-01-2022 - Il battesimo di Gesù (Lc 3, 15-16. 21-22)
Figura di ciò che ci attende
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02-01-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
E le tenebre non l’hanno vinta ...
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26-12-2021 - Gesù ritrovato nel tempio (Lc 2, 41-52)
Quando i santi non comprendono
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19-12-2021 - Maria visita Elisabetta (Lc 1, 39-45)
Figura della sollecitudine di Dio per ogni uomo
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12-12-2021 - Battesimo con l’acqua e con il fuoco (Lc 3, 10-18)
Perché l'uomo possa partecipare al banchetto
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05-12-2021 - Il grido del profeta (Lc 3, 1-6)
Perché l'uomo ritorni sulla retta via
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28-11-2021 - Un nuovo anno liturgico
Per cercare di comprendere il progetto di Dio
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21-11-2021 - Cristo Re
Re che muore per salvare il suo popolo
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14-11-2021 - I tempi della fine
Quando non si può più mentire
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07-11-2021 - La vedova di Sarèpta
La desolazione di chi ha perso l'amore
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31-10-2021 - Oltre i comandamenti
Lo sguardo di Gesù
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24-10-2021 - Bartimeo, cieco e mendicante
Sperare contro ogni speranza
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17-10-2021 - Il grande Incompreso
La gloria secondo Dio e secondo noi
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10-10-2021 - Il giovane ricco e noi
Dio non ci ama per scherzo, dona tutto e chiede tutto
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03-10-2021 - Se non diventerete come i bambini
Diventare piccoli perché Dio possa farci grandi
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26-09-2021 - Idee ristrette
I nostri pensieri e quelli di Dio
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19-09-2021 - Il rischio di non voler comprendere
Quando Gesù ci interpella sul mistero del peccato
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12-09-2021 - Chi è Gesù?...
Un mistero non accessibile alle sole forze umane
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05-09-2021 - Un caso di malattia incurabile
Che relazione c'è fra il sordomuto e noi?
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29-08-2021 - Osservare le regole per nascondere scomode verità
Da chi vogliamo essere salvati: dalle "regole" o da Gesù?
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22-08-2021 - Il rischio di abbandonare Gesù
Se non diventerete come i bambini...
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15-08-2021 - La Donna vestita di sole e il Drago rosso
Lo stridente contrasto da cui non conviene distogliere lo sguardo
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08-08-2021 - Quando l’uomo di Dio non ne può più…
Ciò che può accadere a ognuno di noi
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01-08-2021 - Come dall’Egitto alla Terra Promessa
"Fare" o "lasciarsi fare"?
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25-07-2021 - Il segno della moltiplicazione dei pani
Il pane prodotto dagli uomini e quello donato da Dio
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18-07-2021 - Come pecore senza pastore
Similitudine e diversità con la situazione attuale
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11-07-2021 - Perché esiste tutto ciò che esiste?
Un progetto folle
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07-07-2021 - L'inevitabile tempesta
Il grido di Pietro quando affonda
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04-07-2021 - Il profeta Ezechiele, Gesù e noi
Il profeta inviato a una genìa di ribelli...
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27-06-2021 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro
Due episodi utili a comprendere ciò che stiamo vivendo
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03-01-2021 - Quando è nato Gesù?… Riflessioni affettive
Circola la voce che Gesù non sia nato il 25 dicembre!
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11-06-2020 - Dio punisce o non punisce?…
È più buono un Dio che punisce o un Dio che non punisce?
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09-08-2018 - Buona o cattiva Novella?!...
Perché ad annunciare Gesù si rischia la vita?...
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02-01-2018 - Pensieri sul Natale
Per Gesù, Giuseppe e Maria non c'è posto fra gli uomini...
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26-12-2017 - Auguri di Natale
Perché gioire a Natale?!... Perché Gesù nasce in una stalla?!...
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18-01-2017 - L'enfer c'est les autres
Se l'inferno sono gli altri è perché la possibilità dell'inferno è anche nel nostro cuore...
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07-02-2016 - Giustizia e Misericordia
Qual è la condizione necessaria per ottenere misericordia?...
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28-06-2015 - Il mistero della Sindone e noi...
Le vicende della nostra vita terrena lasciano impressi, come sulla Sindone, dei segni di difficile comprensione.
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28-06-2015 - Perché il vangelo non ci dice niente?!... (Gv 3, 16-21)
Benedetti o maledetti?!...
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02-10-2014 - Parabola dei chiamati a lavorare nella vigna (Mt 20, 1-16)
Sintesi - L'ingiustizia di Dio è la nostra fortuna!!!
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21-01-2013 - Fuga e lotta con Dio ... 2/2
Una via più lunga e una più breve ...
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18-11-2012 - Fuga e lotta con Dio ... 1/2
Chi è più credibile? ...
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16-07-2011 - Il gioco disonesto della menzogna
E' naturale credere vera qualsiasi affermazione, ma ...
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02-05-2011 - Credenti o creduloni?...
L'inevitabilità dell'atto di fede - Diventarte credibili
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03-03-2011 - Come nei romanzi gialli ...
Analogie con la ricerca della felicità
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Ultimo aggiornamento 09-01-2024
Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)
La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...
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Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)
A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte
Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte
Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto
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La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro
Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...
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Le riche épulon et le pauvre Lazare
Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...
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Come mai questo tempo non sapete valutarlo?
Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.
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Aprì loro la mente per comprendere le scritture
Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.
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Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.
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Gesù esamina Pietro sull'amore
Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 2
Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 1
Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.
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Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)
Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...
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La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)
Difficoltà di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.
Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.
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