Perdere e trovare la vita (Mt 10, 37-42)
Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me. Queste parole ci invitano a riflettere seriamente sull’amore. Fra i possibili amori vi è una gerarchia, ci sono amori più preziosi e altri meno, gli amori che valgono di più meritano maggiore attenzione e dedizione. Fra gli amori umani più forti e stabili c’è l’amore per il padre e la madre, perché un figlio riceve dai genitori il massimo dei beni, ossia la vita, senza la quale non sarebbe possibile avere nessun altro bene; ricevendo il massimo bene è normale che nasca nel figlio verso il padre e la madre il massimo amore. I vari amori hanno anche caratteristiche diverse; se consideriamo, ad esempio, l’amore del padre e della madre verso i figli abbiamo un amore gratuito che tende a dare tutto ai figli, e dona tutto anche se a volte non riceve in cambio quanto sarebbe dovuto. Possiamo quindi dire che un figlio riceve il massimo amore umano possibile dal padre e dalla madre, mentre un padre e una madre donano al figlio il massimo amore umano possibile. Nella famiglia veniamo quindi educati alla bellezza dell’amore, che consiste nel dare e nel ricevere, ci sono momenti in cui è giusto dare e altri in cui è giusto ricevere; mentre si è piccoli si riceve tutto, ma più si cresce più si è chiamati a dare.
L’amore a cui compete il primo posto
L’evangelista Luca elenca altri due amori umani che Matteo non nomina, vale a dire: l’amore fra marito e moglie e l’amore tra i fratelli (Cfr. Lc 14, 26). Vi è poi un altro amore che ha un ruolo molto forte, ed è l’amore verso sé stessi. Ora, tutti questi amori, per quanto preziosi, per quanto forti, non possono pretendere il primo posto nella gerarchia degli amori. Tutti però, cerchiamo di costruire la nostra vita a partire da questi amori e in vista di questi amori, tendiamo inoltre a collocarli al primo posto, per questo il Signore ci avverte che l’amore a cui compete il primo posto è quello verso di Lui, ossia verso Dio.
In ogni amore c’è un amante e un’amato, il pregio dell’amore dipende poi da alcuni fattori fra cui: quanto un amante è disposto a dare all’amato, e anche, quanto un amante è disposto a sacrificarsi per l’amato, ora, nessun amante dà all’uomo più di quanto dà Dio, e nessuno si sacrifica per l’uomo più di quanto si sacrifica Dio, per questo Gesù pretende di essere amato più di ogni altro: Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me.
È vero che ricevendo la vita dai genitori riceviamo molto, ma il ruolo dei genitori nel dare la vita è un ruolo di collaborazione, il ruolo principale è quello di Dio. Forse un padre o una madre sono capaci di formare il cuore, o l’occhio, o le ossa, o il sangue del loro bambino? O ancora, hanno forse la minima idea di come si forma la sua capacità intellettiva? Inoltre, se collaborano a dare la vita, non sono certamente loro a stabilire il motivo per cui la vita ha un senso. Tutti questi beni ci vengono principalmente da Dio, è lui che ha stabilito le leggi e i modi con cui il bambino si forma nel seno della madre, è lui che gli provvede una capacità intellettiva, ed è sempre lui che dà un senso a ogni vita intelligente ordinandola a partecipare alla sua stessa vita. Per tutti questi motivi l’amore verso di lui merita il primo posto.
Nella vicenda umana però, qualcosa è andato storto, è successo un guaio che l’uomo non può riparare da solo, e il guaio è stato provocato proprio per un’alterazione nella gerarchia degli amori, ad un certo punto l’uomo ha messo illecitamente al primo posto l’amore per sé stesso, ha così offeso gravemente Dio nel suo amore verso di lui. La catastrofe che ne è risultata ha dato però a Dio l’occasione di manifestare verso l’uomo un’amore inimmaginabile; Dio, che è amore, continua ad amare l’uomo anche se è diventato suo nemico, e si sacrifica fino a morire su una croce perché l’uomo possa riavere la vita. Non è possibile trovare un amante che si sacrifichi per l’uomo più di quanto si è sacrificato Dio mandando suo Figlio a morire per noi. Soprattutto per questo: Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me.
Una gerarchia di amori che non funziona
La vita presente è una vita in cui la gerarchia degli amori è alterata, lo dice Gesù: Io vi conosco e so che non avete in voi l'amore di Dio (Gv 5,42). Se non abbiamo in noi l’amore di Dio, vuol dire che al suo posto c’è, illegittimamente, qualche altro amore. Queste parole sono ulteriormente confermate quando dice: Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! (Lc 12, 49). Se il fuoco dell’amore di Dio non è ancora acceso, è perché in noi arde qualche altro fuoco, oppure domina il gelo. Questo disordine è fonte di tribolazioni e di guai a non finire, ma Gesù è venuto per spiegarci la situazione e per aiutarci a ristabilire l’ordine, solo lui può rimediare ai guai in cui ci siamo cacciati. Però, la riparazione dei guai, il ristabilimento dell’ordine, non si compiono in un giorno, si tratta di un lungo e penoso processo in cui dobbiamo accettare di assumerci le nostre responsabilità e di pagare quanto ci è chiesto di pagare; ecco perché, subito, il Signore aggiunge: Chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. Se lui, che è innocente, porta la croce per noi come un colpevole, ed è crocifisso in mezzo ai colpevoli, non possiamo pretendere di non portare la croce che ci chiede di portare.
Ora, accettare le operazioni necessarie per la sostituzione dell’ordine degli amori che di fatto opera nella nostra vita, e che non funziona, con quello che funziona perché rispetta l’ordine previsto dal Creatore, noi lo viviamo come una perdita, come una morte, e infatti portare la propria croce ha come termine la morte, allora, fuggiamo da Cristo e dalla sua dottrina, al massimo gli concediamo la partecipazione distratta alla Messa domenicale, meglio se prefestiva, così la domenica abbiamo più tempo per i nostri svaghi. Ma così inganniamo noi stessi, non certamente il Signore, il quale sa valutare con precisione e senza incertezze il valore del nostro amore, e per lo più il suo giudizio è: Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca. Tu dici: Sono ricco, mi sono arricchito, non ho bisogno di nulla. Ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo (Ap 3, 15-17).
Fuggiamo da Cristo sperando di cavarcela lo stesso, ma questa è pura follia, per questo ci avverte: Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà. Tenere per sé la propria vita è gestirla secondo i propri criteri, secondo la propria gerarchia di valori - che è poi una gerarchia di amori -, ma nella misura in cui questa gestione è disordinata conduce alla morte, perché in contrasto con la verità del progetto di Dio: Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà. Invece, proprio ciò che a noi sembra una perdita e una morte, paradossalmente, conduce alla vita, perché è portando la propria croce dietro a Cristo che troveremo la vita: Chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
La dolorosa condizione di essere divisi
Un aspetto della croce che dobbiamo portare, è constatare la nostra impotenza di fronte all’umiliante e dolorosa condizione di essere divisi, ossia sollecitati da mille amori in mille direzioni che ci distraggono dall’amore di Dio sopra ogni cosa, e il dolore è tanto più lacerante quanto più si è consapevoli che la nostra vita dovrebbe essere tutta unificata nell’amore di Dio; anche per questo San Paolo si lamenta: Non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. Io trovo dunque in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me. Infatti acconsento nel mio intimo alla legge di Dio, ma nelle mie membra vedo un'altra legge, che muove guerra alla legge della mia mente e mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra. Sono uno sventurato! (Rm 7, 19-24). Vivere divisi fra persone divise, non è molto piacevole, per questo, tutti, nella vita presente abbiamo la nostra croce da portare.
Se accettassimo di prendere atto di questa divisione saremmo già sulla buona strada, perché non continueremmo a camminare inconsapevoli verso i guai che attendono coloro che vogliono tenere per sé la propria vita. La consapevolezza dei nostri mali ci renderebbe forse più disponibili ad accogliere coloro che possono aiutarci a guarirli: Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Accogliere coloro Gesù manda è accogliere coloro che trasmettono fedelmente le sue parole, perché solo le sue parole possono illuminare in maniera decisiva la situazione nella quale ci troviamo.
Purtroppo, la trasmissione fedele delle parole di Cristo è sempre più rara; nella predicazione si tende a offrire consigli di carattere psicologico e alla centralità di Cristo si sostituisce la centralità dell’uomo; si utilizzano sempre le parole di Gesù, ma in vista del nostro benessere psicologico, così, l’importanza della psicologia cresce e quella della grazia diminuisce; inoltre, Dio è pensato al nostro servizio, un po’ come fanno i nonni con i nipotini; ed è come chiedergli che ci aiuti a tenere per noi la nostra vita; il piano della vita lo decidiamo noi e lui deve aiutarci a realizzarlo. Naturalmente, chiediamo il suo aiuto quando ci capita una disgrazia, la quale, di solito, è accompagnata dal seguente pensiero: “Dio non ci toglie le difficoltà, i dolori, i guai, ma ci aiuta ad attraversarli”.
Il pensiero è più o meno valido a seconda di cosa c’è dopo l’attraversamento, e può esserci: “Ancora il nostro progetto di vita”, oppure “Il progetto di Dio”. Coloro che Gesù manda dovrebbero aiutarci a staccarci da noi stessi, a convertire i “nostri” progetti di vita e a non aver paura di perderla per lui; dovrebbero aiutarci a conoscere e amare Cristo, ad avere lui come centro e fine della vita, non il nostro benessere, perché chi cerca il proprio benessere non lo troverà, mentre chi avrà rinunciato al proprio benessere per Cristo lo troverà. Dove trovare la vita Gesù lo dice chiaramente: Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Se questo è vero, ed è vero, Dio favorirà tutto ciò che è in accordo con il suo progetto, ma contrasterà tutto ciò che vi si oppone, qualunque sia il nostro stato di vita.
L’offerta scontata da non perdere
Gesù, a chi ha orecchie per intendere, offre un’opportunità formidabile per trovare la vita, ed è da stolti non approfittare dell’astuzia che ci suggerisce: Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Bisogna essere distratti e privi di senno per non beneficiare di un’offerta che costa così poco e promette così tanto, perché Gesù ci sta dicendo che non è necessario essere giusti, o santi, o dotti, o profeti, o umili, o caritatevoli… è sufficiente che accettiamo di soffrire per non essere tali e di manifestare concretamente la nostra simpatia verso coloro che sono giusti, santi, profeti, caritatevoli, pazienti, buoni… ma perché la cosa sia seria deve dispiacerci veramente di non essere giusti e santi. Accogliere un profeta perché profeta e un giusto perché giusto, significa apprezzare nel giusto e nel profeta delle virtù e dei pregi che noi non abbiamo, questo solo riconoscimento, unito a un’azione concreta per dimostrare la nostra simpatia verso il profeta, ottiene la ricompensa del profeta. E Gesù non ha l’abitudine di mentire o di parlare a vanvera, quindi, nel giorno del giudizio ci autorizza a servirci del suo suggerimento. Chi lo farà merita un premio per il solo fatto che è stato attento alle sue promesse.
Questa offerta scontata è talmente importante e conveniente che Gesù la ribadisce: Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa. Nella novella “Il brutto anatroccolo”, Andersen ha un’intuizione profonda e geniale che è possibile applicare a queste parole del Signore. Il brutto anatroccolo è proprio brutto - figura della bruttezza del nostro peccato -, è maltrattato da tutti e soffre mille disavventure a causa di tutti - figura della croce che dobbiamo portare -, ma il brutto anatroccolo è affascinato dai cigni, ne ammira la bellezza, la grazia nel volo, la loro pace, qualcosa in loro irradia bontà e suscita rispetto… quando li vede passare nel cielo ne rimane incantato. Un giorno ne scorge un gruppo non distante da lui, si avvicina timoroso e si accorge che lo stanno invitando a venire da loro; lui, brutto, non si sente degno di quell’invito, ma loro insistono, allora si avvicina, e in quel momento si accorge di essere diventato anche lui un cigno. “Chi ammira un giusto perché è giusto, avrà la ricompensa del giusto”.
La Santa Vergine ci aiuti a comprendere le parole di suo Figlio, perché comprendendo crediamo, e credendo, abbiamo la vita nel suo nome (Gv 20, 31).
- ----- † -----
-
22-08-2024 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro (Mc 5, 21-43)
Due storie che riguardano anche noi
- ----- Fine Anno A ↓ -----
-
26-11-2023 - Verrà nella gloria (Mt 25, 31-46)
A separare le pecore dalle capre
-
19-11-2023 - Il talento nascosto (Mt 25, 14-30)
Chi lo nasconde sarà Gettato fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti
-
12-11-2023 - Stoltezza e saggezza (Mt 25, 1-13)
Il saggio si salva e lo stolto si perde
-
05-11-2023 - L’ipocrisia al potere (Mt 23, 1-12)
E l'antidoto indicato da Gesù
-
29-10-2023 - I due comandamenti (Mt 22, 34-40)
Non siamo stati noi ad amare Dio
-
22-10-2023 - Dare a Dio e a Cesare (Mt 22, 15-21)
A cesare i tributi e a Dio il cuore
-
15-10-2023 - Un invito rifiutato (Mt 22, 1-14)
E le sue conseguenze...
-
08-10-2023 - La follia umana... (Mt 21, 33-43)
E quella divina...
-
01-10-2023 - Facili parole... (Mt 21, 28-32)
Cosa significa: Lavorare nella vigna?
-
24-09-2023 - Operai dell'ultima ora (Mt 20, 1-16)
La fortuna di avere un padrone "ingiusto"
-
17-09-2023 - Siamo debitori (Mt 18, 21-35)
Ciascuno di noi è un debito vivente nei confronti di Dio
-
10-09-2023 - Se il tuo fratello commetterà una colpa (Mt 18, 15-20)
Gesù non sta parlando ai semplici fedeli, e la colpa non è contro il singolo fedele
-
03-09-2023 - Un malinteso ricorrente (Mt 16, 21-27)
I nostri pensieri e quelli di Gesù il più delle volte sono in conflitto
-
27-08-2023 - Discepoli sotto esame (Mt 16, 13-20)
Interrogati su Gesù
-
20-08-2023 - Una donna che ha capito (Mt 15, 21-28)
Il cuore di Gesù
-
13-08-2023 - Tempesta sul lago (Mt 14, 22-33)
E Colui che può placarla
-
06-08-2023 - La trasfigurazione (Mt 17, 1-9)
Per quelli che seguono Gesù sul monte
-
30-07-2023 - Tesori nascosti (Mt 13, 44-52)
Che attendono di essere scoperti
-
23-07-2023 - Un nemico ha fatto questo (Mt 13, 24-43)
Se c'è un nemico, c'è anche qualche pericolo
-
16-07-2023 - Il seme e il terreno (Mt 13, 1-23)
Che cosa ci comunica la Parola di Dio?...
-
09-07-2023 - Cose nascoste ai sapienti (Mt 11, 25-30)
Ma rivelate ai piccoli
-
02-07-2023 - Perdere e trovare la vita (Mt 10, 37-42)
Un'offerta scontata da non perdere
-
25-06-2023 - Non abbiate paura (Mt 10, 26-33)
Se non di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo
-
18-06-2023 - Pecore senza pastore (Mt 9, 36 - 10, 8)
La disgrazia di non avere un pastore
-
11-06-2023 - Chi mangia me vivrà per me (Gv 6, 51-56)
E io lo risusciterò nell'ultimo giorno
-
04-06-2023 - Dio ha tanto amato il mondo (Gv 3, 16-18)
Ma il mondo come risponde all'amore di Dio?...
-
28-05-2023 - Un dono per discernere (Gv 20, 19-23)
Il peccatore che non può essere perdonato
-
21-05-2023 - Andarono sul monte... (Mt 28, 16-20)
E videro Gesù risorto
-
14-05-2023 - Se mi amate osserverete... (Gv 14, 15-21)
Perseverare nell'amore non è scontato per nessuno
-
07-05-2023 - Non sia turbato il vostro cuore (Gv 14, 1-12)
Parole per coloro che sono turbati dal Mistero delle Tenebre
-
30-04-2023 - Non capirono di che cosa parlava loro (Gv 10, 1-10)
Ciò che succede spesso anche a noi
-
23-04-2023 - Lungo il cammino Gesù si fa vicino (Lc 24, 13-35)
E prepara la sua manifestazione
-
16-04-2023 - Dal timore alla gioia (Gv 20, 19-31)
Solo Gesù può operare questo passaggio
-
09-04-2023 - Un sepolcro vuoto (Gv 20, 1-10)
Perché hanno portato via il Signore o perché è risorto?...
-
02-04-2023 - Cristo crocifisso e risorto (Mt 26, 14-27, 66)
Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo
-
26-03-2023 - La La risurrezione di Lazzaro (Gv 11, 1-45)
Figura della risurrezione di Gesù
-
19-03-2023 - La guarigione del cieco nato (GV 9, 1-41)
Uno strano modo di guarire
-
12-03-2023 - Dammi da bere (Gv 4, 5-42)
L'acqua che ha in mente Gesù e quella che abbiamo in mente noi
-
05-03-2023 - Gesù trasfigurato (Mt 17, 1-9)
La gloria per cui siamo fatti
-
26-02-2023 - Le tentazioni di Gesù (Mt 4, 1-11)
E la tentazione dei progenitori
-
19-02-2023 - Fu detto, ma io vi dico (Mt 5, 38-48)
Amare come Gesù ama
-
12-02-2023 - Sono venuto a dare compimento (Mt 5, 17-37)
Gesù è il compimento della legge
-
05-02-2023 - Sale e luce (Mt 5, 13-16)
Il rischio di perdere sapore e di diventare tenebra
-
29-01-2023 - Gesù salì sul monte (Mt 5, 1-12a)
E proclama le beatitudini
-
22-01-2023 - A Cafarnao (Mt 4, 12-23)
Gesù chiama quattro fratelli
-
15-01-2023 - Ecco l'Agnello di Dio (Gv 1, 19-34)
Colui che toglie il peccato del mondo!
-
08-01-2023 - Gesù è battezzato da Giovanni (Mt 3, 13-17)
Perché conviene adempiere ogni giustizia
-
01-01-2023 - Maria madre di Dio (Lc 2, 16-21)
I paradossi di Dio rischiano di non dirci nulla
-
25-12-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
Una gioia è promessa a coloro che sono oppressi dalle tenebre
-
18-12-2022 - La prova dell’uomo giusto (Mt 1, 18-24)
Giuseppe può comprendere e aiutare chi è nella prova
-
11-12-2022 - Sei tu colui che deve venire? (Mt 11, 2-11)
Quando non si comprende l'agire di Dio
-
04-12-2022 - Giovanni Battista (Mt 3, 1-12)
Il profeta di cui avremmo bisogno
-
27-11-2022 - La venuta del Figlio dell'uomo (Mt 24, 37-44)
Ci sono quelli che l'attendono e quelli che l'ignorano
- ----- Inizio Anno A ↑ -----
- ----- Fine Anno C ↓ -------
-
20-11-2022 - La festa di Cristo Re (Lc 23, 35-43)
Perché ha compiuto una grande impresa
-
13-11-2022 - Gesù profeta di sventure (Lc 21, 5-19)
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita
-
06-11-2022 - Gesù risponde ai Sadducei (Lc 20, 27-38)
Alcuni aspetti della vita futura
-
30-10-2022 - Zaccheo incontra Gesù (Lc 19, 1-10)
E la sua vita cambia
-
23-10-2022 - Giusti o ingiusti (Lc 18, 9-14)
A noi decidere da che parte stare
-
16-10-2022 - Gridare giorno e notte (Lc 18, 1-8)
Per essere prontamente esauditi
-
09-10-2022 - Il grido a cui Gesù risponde (Lc 17, 11-19)
Ma noi non sappiamo gridare
-
02-10-2022 - Non abbiamo fede (Lc 17, 5-10)
Neanche quanto un granello di senape
-
25-09-2022 - Delitto e castigo (Lc 16, 19-31)
Il ricco gaudente uccide sia sé stesso, sia Lazzaro
-
18-09-2022 - Una strana parabola (Lc 16, 1-13)
L'amministratore disonesto lodato per la sua astuzia
-
11-09-2022 - Peccatori e pubblicani o scribi e farisei? (Lc 15, 1-10)
L'inevitabile scelta
-
04-09-2022 - Impossibili imprese (Lc 14 25-33)
La costruzione della torre e la guerra dei re
-
28-08-2022 - Umiltà radicale (Lc 14, 1. 7-14)
Dell'ultimo posto che nessuno vuole
-
21-08-2022 - Due possibili esiti (Lc 13, 22-30)
Ognuno sceglie liberamente dove andare
-
14-08-2022 - Fuoco sulla terra (Lc 12, 49-53)
E noi vorremmo che il fuoco non bruci
-
07-08-2022 - Beato chi rimane sveglio nella notte (Lc 12, 35-40)
Non si troverà con la casa scassinata
-
31-07-2022 - La ricerca della ricchezza (Lc 12, 13-21)
Quella che dura e quella che non dura
-
24-07-2022 - La via angusta della preghiera (Lc 11, 1-13)
Ciò che accade a un discepolo che prega
-
17-07-2022 - La parte che non sarà tolta (Lc 10, 38-42)
E quella che dovrà essere tolta
-
10-07-2022 - Fa' questo e vivrai (Lc 10, 25-37)
Non una vita qualunque, ma quella di Dio stesso
-
03-07-2022 - È vicino a voi il Regno di Dio (Lc 10,1-12. 17-20)
Alcuni accolgono il suo Re, altri lo respingono
-
26-06-2022 - Un amore esclusivo (Lc 9, 51-62)
E le sue esigenze
-
19-06-2022 - Ho ricevuto quello che vi ho trasmesso (1Cor 11, 23-26)
Ciò che solo un amore folle può fare
-
12-06-2022 - Non siete capaci di portarne il peso (Gv 16, 12-15)
Il peso della gloria a cui siamo chiamati
-
05-06-2022 - Un'impresa trinitaria (Gv 14, 15-16. 23b-26)
Amare come Gesù ama
-
29-05-2022 - Di questo voi siete testimoni (Lc 24, 46-53)
Uno di questi è padre Kolbe
-
22-05-2022 - Se uno mi ama... (Gv 14, 23-29)
Ascoltare le parole e osservare la parola
-
15-05-2022 - L’impossibile comandamento (Gv 13, 31-33A. 34-35)
La soluzione di Teresina di Lisieux
-
08-05-2022 - Il buon pastore (Gv 10, 27-30)
E il cattivo pastore
-
01-05-2022 - Quella notte non presero nulla (Gv 21, 1-14)
La via stretta del fallimento
-
24-04-2022 - Per timore dei Giudei (Gv 20, 19-31)
Un timore giustificato
-
17-04-2022 - Il mistero della risurrezione di Gesù (Gv 20, 1-9)
Non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti
-
10-04-2022 - Il mistero della passione di Gesù (Lc 22, 14-23, 56)
Ossia, della creatura che uccide il suo Creatore
-
03-04-2022 - L’adultera perdonata (Gv 8, 1-11)
Figura dell'umanità che tradisce il suo Dio
-
27-03-2022 - Il figlio prodigo (Lc 15, 11-32)
La festa dopo la grande impresa
-
20-03-2022 - Se non vi convertite, perirete (Lc 13, 1-9)
La causa profonda delle tragedie
-
13-03-2022 - La trasfigurazione di Gesù (Lc 9, 28b - 36)
Destinati alla gloria dell'intimità con Dio
-
06-03-2022 - Gesù è tentato nel deserto (Lc 4, 1-13)
Il mistero della tentazione
-
27-02-2022 - L’occhio, la trave e la pagliuzza (Lc 6, 39-45)
Diventare come il Maestro
-
20-02-2022 - La carità fraterna (Lc 6, 27-38)
Illusioni e realismo
-
13-02-2022 - Le beatitudini (Lc 6, 17. 20-26)
I tesori che non sappiamo di avere
-
06-02-2022 - La pesca miracolosa (Lc 5, 1-11)
Un lavoro in due tempi
-
30-01-2022 - Tentativo di deicidio (Lc 4, 21-30)
Annuncio di ciò che accadrà
-
23-01-2022 - Gesù nella sinagoga di Nazaret (Lc 1, 1-4; 4, 14-21)
Annuncia la sua missione
-
16-01-2022 - Le nozze di Cana (Gv 2, 1-11)
Una miracolosa trasformazione che ci riguarda
-
09-01-2022 - Il battesimo di Gesù (Lc 3, 15-16. 21-22)
Figura di ciò che ci attende
-
02-01-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
E le tenebre non l’hanno vinta ...
-
26-12-2021 - Gesù ritrovato nel tempio (Lc 2, 41-52)
Quando i santi non comprendono
-
19-12-2021 - Maria visita Elisabetta (Lc 1, 39-45)
Figura della sollecitudine di Dio per ogni uomo
-
12-12-2021 - Battesimo con l’acqua e con il fuoco (Lc 3, 10-18)
Perché l'uomo possa partecipare al banchetto
-
05-12-2021 - Il grido del profeta (Lc 3, 1-6)
Perché l'uomo ritorni sulla retta via
-
28-11-2021 - Un nuovo anno liturgico
Per cercare di comprendere il progetto di Dio
- ----- Inizio Anno C ↑ -------
- ----- Fine Anno B ↓ ---------
-
21-11-2021 - Cristo Re
Re che muore per salvare il suo popolo
-
14-11-2021 - I tempi della fine
Quando non si può più mentire
-
07-11-2021 - La vedova di Sarèpta
La desolazione di chi ha perso l'amore
-
31-10-2021 - Oltre i comandamenti
Lo sguardo di Gesù
-
24-10-2021 - Bartimeo, cieco e mendicante
Sperare contro ogni speranza
-
17-10-2021 - Il grande Incompreso
La gloria secondo Dio e secondo noi
-
10-10-2021 - Il giovane ricco e noi
Dio non ci ama per scherzo, dona tutto e chiede tutto
-
03-10-2021 - Se non diventerete come i bambini
Diventare piccoli perché Dio possa farci grandi
-
26-09-2021 - Idee ristrette
I nostri pensieri e quelli di Dio
-
19-09-2021 - Il rischio di non voler comprendere
Quando Gesù ci interpella sul mistero del peccato
-
12-09-2021 - Chi è Gesù?...
Un mistero non accessibile alle sole forze umane
-
05-09-2021 - Un caso di malattia incurabile
Che relazione c'è fra il sordomuto e noi?
-
29-08-2021 - Osservare le regole per nascondere scomode verità
Da chi vogliamo essere salvati: dalle "regole" o da Gesù?
-
22-08-2021 - Il rischio di abbandonare Gesù
Se non diventerete come i bambini...
-
15-08-2021 - La Donna vestita di sole e il Drago rosso
Lo stridente contrasto da cui non conviene distogliere lo sguardo
-
08-08-2021 - Quando l’uomo di Dio non ne può più…
Ciò che può accadere a ognuno di noi
-
01-08-2021 - Come dall’Egitto alla Terra Promessa
"Fare" o "lasciarsi fare"?
-
25-07-2021 - Il segno della moltiplicazione dei pani
Il pane prodotto dagli uomini e quello donato da Dio
-
18-07-2021 - Come pecore senza pastore
Similitudine e diversità con la situazione attuale
-
11-07-2021 - Perché esiste tutto ciò che esiste?
Un progetto folle
-
07-07-2021 - L'inevitabile tempesta
Il grido di Pietro quando affonda
-
04-07-2021 - Il profeta Ezechiele, Gesù e noi
Il profeta inviato a una genìa di ribelli...
-
27-06-2021 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro
Due episodi utili a comprendere ciò che stiamo vivendo
- ----- Anno B ↑ ---------
- ------------- O -------------
-
03-01-2021 - Quando è nato Gesù?… Riflessioni affettive
Circola la voce che Gesù non sia nato il 25 dicembre!
-
11-06-2020 - Dio punisce o non punisce?…
È più buono un Dio che punisce o un Dio che non punisce?
-
09-08-2018 - Buona o cattiva Novella?!...
Perché ad annunciare Gesù si rischia la vita?...
-
02-01-2018 - Pensieri sul Natale
Per Gesù, Giuseppe e Maria non c'è posto fra gli uomini...
-
26-12-2017 - Auguri di Natale
Perché gioire a Natale?!... Perché Gesù nasce in una stalla?!...
-
18-01-2017 - L'enfer c'est les autres
Se l'inferno sono gli altri è perché la possibilità dell'inferno è anche nel nostro cuore...
-
07-02-2016 - Giustizia e Misericordia
Qual è la condizione necessaria per ottenere misericordia?...
-
28-06-2015 - Il mistero della Sindone e noi...
Le vicende della nostra vita terrena lasciano impressi, come sulla Sindone, dei segni di difficile comprensione.
-
28-06-2015 - Perché il vangelo non ci dice niente?!... (Gv 3, 16-21)
Benedetti o maledetti?!...
-
02-10-2014 - Parabola dei chiamati a lavorare nella vigna (Mt 20, 1-16)
Sintesi - L'ingiustizia di Dio è la nostra fortuna!!!
-
21-01-2013 - Fuga e lotta con Dio ... 2/2
Una via più lunga e una più breve ...
-
18-11-2012 - Fuga e lotta con Dio ... 1/2
Chi è più credibile? ...
-
16-07-2011 - Il gioco disonesto della menzogna
E' naturale credere vera qualsiasi affermazione, ma ...
-
02-05-2011 - Credenti o creduloni?...
L'inevitabilità dell'atto di fede - Diventarte credibili
-
03-03-2011 - Come nei romanzi gialli ...
Analogie con la ricerca della felicità
NOTA: Se vuoi stampare le riflessioni, verranno automaticamente esclusi: l'intestazione, le immagini, i menu e il piè di pagina. X
-
Ultimo aggiornamento 09-01-2024
Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)
La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...
-
Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)
A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare
-
La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte
Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione
-
La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte
Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto
-
La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro
Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...
-
Le riche épulon et le pauvre Lazare
Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...
-
Come mai questo tempo non sapete valutarlo?
Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.
-
Aprì loro la mente per comprendere le scritture
Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.
-
Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.
-
Gesù esamina Pietro sull'amore
Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.
-
Gli invitati al banchetto di nozze - 2
Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.
-
Gli invitati al banchetto di nozze - 1
Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.
-
Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)
Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...
-
La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)
Difficoltà di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.
Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.
NOTA: Se vuoi stampare le meditazioni, verranno automaticamente esclusi: l'intestazione, le immagini, i menu e il piè di pagina. X