NON CHIUNQUE MI DICE: SIGNORE, SIGNORE… LA CASA COSTRUITA SULLA ROCCIA O SULLA SABBIA
(Mt 7, 21-27)
Come già altre volte (Mt 15,8), il Signore richiama i suoi ascoltatori sulla necessità della coerenza fra il dire e il fare, e invita ad aderire a Lui non solo con le parole ma anche con i fatti; parlare è sempre molto facile, non altrettanto facile è la coerenza fra il dire e il fare. Il fatto che il Signore vuole è che gli facciamo dono della nostra volontà, perché solo così riuscirà a salvarci veramente; per entrare nel suo Regno dobbiamo percorrere una via che Lui solo conosce.
Solo Lui conosce in profondità la natura delle malattie spirituali che ci affliggono, Lui solo conosce le operazioni a cui dovrà sottoporci e le terapie che dovremo seguire per riacquistare la salute. Ma non potrà sottoporci a nessuna operazione, non ci prescriverà nessuna terapia se non decidiamo liberamente di metterci nelle sue mani, se non decidiamo seriamente di affidargli la nostra vita dicendo: Non la mia, ma la tua volontà sia fatta.
Qualcuno potrebbe dire: “A me non sembra proprio di essere ammalato”. Conviene allora riflettere che c'è una salute del corpo e c'è una salute dell'anima, e chiederci: quando possiamo dire che il corpo è in buona salute e quando possiamo dire altrettanto dell'anima? Possiamo dire che il nostro corpo è in buona salute quando progredisce ordinatamente verso il suo pieno sviluppo, e una volta che l'ha raggiunto è in grado di contrastare tutti i fattori che minacciano la sua integrità e tenterebbero a poco a poco di fargli perdere le sue funzioni fino a farlo morire.
Così, anche la nostra anima è in buona salute quando progredisce ordinatamente verso il suo pieno sviluppo, verso la sua piena vitalità, ed è in grado di resistere a tutto ciò che minaccia la sua integrità o rischia di intossicarla fino a farla morire. Ma quando possiamo dire che un'anima progredisce verso il suo pieno sviluppo o verso la sua piena vitalità? Un'anima progredisce verso il suo pieno sviluppo quando progredisce in lei l'amore di Dio e l'amore del prossimo; un'anima raggiunge la pienezza di vita quando l'amore di Dio e l'amore del prossimo hanno raggiunto in lei quella perfezione a cui Dio la vuole condurre; un'anima è viva quando è vivo in lei l'amore di Dio. Ora, ognuno di noi ha un'anima che rispetto all'amore di Dio e del prossimo può essere: quasi morta, più o meno ammalata, più o meno in via di guarigione; in ogni caso ognuno di noi ha un'anima che non potrà rivivere, guarire, o giungere alla pienezza di vita se non accetta seriamente e liberamente di mettersi nelle mani di Dio, cioè di fare la sua volontà.
Ma che cosa succede a quelli che accettano di mettersi nelle mani di Dio? Costoro verranno da Lui sottoposti a una vera e propria operazione, un'operazione al cuore (Ez 36, 25-27). Dio si propone di togliere il loro cuore di pietra per mettere al suo posto un cuore di carne, un cuore che sappia amare, perché quelli che non sanno amare non possono entrare nel suo Regno, essendo il suo il Regno dell'amore. Verrà poi un certo giorno... il giorno in cui il Signore renderà noto a ciascuno di noi qual è lo stato di salute della nostra anima, e ci farà sapere se possiamo entrare oppure no nel suo Regno; entreremo se l'operazione al cuore, cioè la sostituzione del nostro cuore di pietra sarà riuscita bene. Siccome questa operazione è della massima importanza, in quanto dipende da essa la nostra felicità eterna, Gesù dice senza mezzi termini ciò che può capitare a chi si presenterà a Lui con un cuore che, in apparenza è un cuore di carne, ma in realtà è un cuore di pietra.
Molti diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demoni nel tuo nome e compiuto miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità. Queste parole dure, che forse ci spaventano anche un po', sono dette per il nostro bene, hanno cioè lo scopo di farci riflettere attentamente sulle motivazioni ultime delle nostre azioni; è quindi della massima importanza esaminare che cosa motiva in profondità il nostro agire. La motivazione ultima delle nostre azioni è buona quando tende all'amore di Dio, oppure all'amore del prossimo, oppure a un ordinato amore di sé; ora, uno ama ordinatamente sé stesso quando cerca il proprio bene in Dio e lo loda e lo ringrazia per quanto da Lui riceve; allo stesso modo, uno ama ordinatamente il prossimo quando vuole per il prossimo quello che vuole per sé, ossia che il prossimo cerchi in Dio ogni suo bene e lo ringrazi e lo lodi per quanto da Lui riceve; da queste riflessioni segue che: l'intenzione di un'azione è buona quando tende in qualche modo alla lode e alla gloria di Dio.
Profetare, cacciare demoni, fare miracoli, ed essere operatori di iniquità
Secondo questo modo di vedere possiamo ora tentare di capire dove sta la malvagità o l'iniquità di quelli che, pur compiendo azioni buone come profetare, scacciare demoni o compiere miracoli, vengono rimproverati duramente dal Signore, anzi, vengono esclusi dal suo Regno.
La loro malvagità non sta nelle azioni compiute, che anzi sono buone, ma nell'intenzione con cui le compiono; se l’intenzione fosse stata la gloria di Dio, il Signore non li avrebbe certamente rimproverati, se li ha rimproverati è perché cercavano un'altra gloria, ossia la propria; con altre parole si potrebbe dire: in tutte le loro azioni il loro sguardo non era rivolto verso Dio, ma verso il proprio io. Ma uno sguardo rivolto verso il proprio io è contrario a una delle leggi fondamentali dell'amore; infatti, perché una società funzioni secondo le leggi dell'amore si richiede che: le preoccupazioni, le attenzioni, le delicatezze, il desiderio della gloria siano rivolti verso gli altri e non verso se stessi. Tutto ciò che uno fa e tutto ciò che uno è deve essere per l'altro; nel Regno dei cieli, tutti si comporteranno in questo modo, e sarà lo splendore dell'amore.
Mentre siamo su questa terra ognuno si trova da qualche parte fra questi due estremi: un estremo positivo, in cui lo sguardo è completamente e stabilmente rivolto verso Dio, e un estremo negativo in cui lo sguardo è completamente e stabilmente rivolto verso il proprio io, e noi ci muoviamo verso l'uno o l'altro di questi estremi. Le nostre azioni rischiano sempre di essere inquinate da un desiderio più o meno forte di essere al centro dell'attenzione, da un desiderio che cerca la lode degli uomini. Solo se accetteremo di dare la nostra vita a Dio, solo se accetteremo di fare la sua volontà e non la nostra Lui riuscirà a convertire il nostro sguardo per orientarlo sempre più verso di Lui; se invece non accettiamo di fare la sua volontà, saremo sempre più attratti dall'estremo negativo, ossia diventeremo o rimarremo sempre più prigionieri di noi stessi e da noi stessi non possiamo far altro che andare in rovina e venire esclusi dal Regno dei cieli.
La casa costruita sulla roccia o sulla sabbia
La parabola che segue vuole ancora farci riflettere sulla saggezza di chi vuole regolare la propria vita secondo la volontà di Dio, e la stoltezza di chi vuole regolarsi secondo la propria.
Il desiderio di costruirsi una casa è un desiderio comune ai saggi e agli stolti; la casa è il luogo della protezione, della sicurezza, del riposo, degli affetti, della serenità, dell'amore; un'altra cosa importante da notare è questa: costruire sulla roccia è molto più faticoso che costruire sulla sabbia, così, chi costruisce sulla sabbia finisce il lavoro molto prima e, mentre si riposa e gode per quanto ha fatto, forse deride o critica chi, dopo lunghe ed estenuanti fatiche, lavorando con mazze e punteruoli, non è ancora riuscito a finire le fondamenta. Un'ulteriore differenza fra il saggio e lo stolto è che il saggio si sforza di ragionare, considerando le probabili intemperie che possono abbattersi su una casa, vuole che la sua sia solida e possa proteggerlo anche in quei casi; lo stolto invece, non si sforza di ragionare, è superficiale, non vede più in là del suo naso, non pensa che potranno venire dei momenti in cui la sua costruzione sarà esposta all'imperversare di violente tempeste.
Quello che accade nella costruzione di una casa materiale è simile a quello che accade quando cerchiamo di costruirci una vita in cui ci sia sicurezza, gioia, amore, riposo, protezione nei casi avversi. Questi beni sono ricercati da tutti, non tutti però costruiscono sul medesimo fondamento; ora, i fondamenti possibili sono solo due: o costruire la propria vita avendo come riferimento la propria volontà, oppure costruirla avendo come riferimento la volontà di Dio.
Chi adotta il primo metodo, sembra riuscire a ottenere in breve tempo, e senza troppa fatica, notevoli successi. La prima fatica che evita è l'osservanza e la fedeltà alla legge di Dio; anche se non uccide e non ruba, non si preoccupa affatto di cercare di conoscere e amare Dio, di rispettarlo o di onorarlo, quanto poi ai piaceri che questa vita offre, non si chiede troppo se siano leciti o illeciti, se goderne in modo misurato o senza freno; la sua coscienza non si fa troppi scrupoli, se qualche piccola o grande menzogna riesce a evitargli situazioni imbarazzanti o favorirlo negli affari, ne approfitta subito; essendo poi abituato a pensare quasi esclusivamente a se stesso, si accorge poco delle sofferenze o dello stato di necessità di chi gli sta vicino, figuriamoci di chi gli sta lontano; non si preoccupa di evitare le compagnie pericolose o i discorsi vani, anzi, come uno che sa cos'è la vita e come va il mondo, sentenzia con arroganza sui più diversi argomenti e sulle questioni più complesse. Libero da ogni riferimento a Dio e alla sua legge, trascorre la vita senza troppi problemi, con una certa serenità e l'amicizia di coloro che pensano e si comportano allo stesso modo.
Le cose vanno diversamente per coloro che vogliono costruire sulla roccia, ossia per quanti vogliono costruire prendendo come riferimento la volontà di Dio. La prima manifestazione della volontà di Dio nei nostri confronti, la prima cosa che Lui vuole da noi per il nostro bene, è che osserviamo la sua legge e la mettiamo in pratica, la sua legge sono i dieci comandamenti, tutti i dieci comandamenti, non un comandamento si e l'altro no. Evidentemente, chi vuole fare la volontà di Dio mettendo in pratica i suoi comandamenti non è più libero di fare quello che vuole, ma dovrà impegnarsi a cercare di conoscere e amare Dio, rispettarlo, onorarlo, pregarlo; dovrà cercare la rettitudine nei pensieri, nelle parole, nelle azioni; dovrà fuggire i piaceri illeciti e moderarsi in quelli leciti; fuggire con orrore ogni forma di menzogna e di ipocrisia; cercare di assolvere meglio che può i compiti e i doveri del proprio stato, non come l'uomo stolto che spesso si accontenta delle apparenze; dovrà essere attento a coloro che, vicini o lontani, soffrono o si trovano in stato di necessità e cercare per quanto può di aiutarli.
Un altro esercizio molto importante per chi vuole costruire sulla roccia è quello di imparare a fidarsi di Dio; così, quando arriveranno momenti di difficoltà e di sconforto, invece di cercare aiuto e consolazione dai mezzi umani, dovrà, a poco a poco, imparare a cercare l'aiuto, la consolazione e la forza che vengono da Dio; dovrà quindi ricorrere a Lui con una preghiera umile e fiduciosa in ogni circostanza. Sempre questo esercizio richiede che ci fidiamo di Lui anche quando sembra non rispondere alle nostre preghiere, anche quando, magari dopo anni e anni, Lui non realizza quello che noi con il suo aiuto avremmo voluto realizzare; un giorno vedremo, un giorno capiremo... Imparare a fare la volontà di Dio vuole anche dire che non dobbiamo tanto pregarlo perché realizzi i progetti che abbiamo in mente noi, ma piuttosto perché possiamo capire, essere docili e realizzare i progetti che Lui ha in mente per noi. Fare la volontà di Dio è anche accettare, con il suo aiuto, le tribolazioni, a volte non piccole, attraverso le quali vuole che passiamo.
Rimanere fedeli a questi esercizi e a queste pratiche per anni ed anni, resistere alle tentazioni di vario tipo che si incontrano lungo il cammino, è un lavoro faticoso come scavare le fondamenta di una casa sulla roccia; ci sono dei momenti in cui si è esausti e non se ne può più, ma questi sono anche dei momenti preziosi in cui si impara a riconoscere che, se non fosse il Signore ad aiutarci, noi non riusciremmo a combinare nulla, proprio come dice il salmo 126: Se il Signore non costruisce la casa, invano faticano i costruttori. Se il Signore non custodisce la città, invano la veglia il custode. Se costruire sulla roccia, ossia secondo la volontà di Dio, ha lo svantaggio di essere un lavoro lungo, impegnativo e faticoso, ha però il vantaggio di realizzare una costruzione solida, capace di resistere all'imperversare delle più violente intemperie; chi vi abita può stare sicuro, la costruzione è garantita contro ogni possibile disastro.
L'inevitabile tempesta
Rimane da riflettere sull'eccezionale tempesta, destinata ad abbattersi sia sulla casa dell'uomo saggio, sia su quella dello stolto. Possiamo considerare questa tempesta da due punti di vista, uno più materiale, l'altro più spirituale. Incominciamo dal primo.
Nella parabola la pioggia, i fiumi che straripano, i venti eccezionali, sono gli elementi che cercano di distruggere quanto l'uomo ha costruito: in un caso ci riescono e nell'altro no. In un primo tempo cade la pioggia. Il cadere della pioggia non sembra una cosa tanto grave e pericolosa, anzi, può essere benefica; ma se la pioggia continua a cadere senza l'intenzione di smettere, i fiumi a poco a poco si ingrossano e poi rompono gli argini travolgendo quanto incontrano sul loro cammino. Dopo la pioggia arriva il vento. Il vento che con la sua violenza sradica gli alberi, scoperchia i tetti oppure secca ed inaridisce tutto, si incarica di distruggere quanto era stato risparmiato dall'alluvione.
Qualcosa di simile accade nella vita dell'uomo. La pioggia che, goccia dopo goccia, va a ingrossare i fiumi, è simile al passare del tempo; a prima vista il passare del tempo non sembra tanto grave e pericoloso, eppure, minuto dopo minuto, ora dopo ora, giorno dopo giorno, il passare del tempo che non manifesta affatto l'intenzione di fermarsi, va ad ingrossare il numero degli anni, e il peso degli anni che aumenta come aumenta il livello di un fiume, provocherà inevitabilmente, prima o poi, qualche crollo nella salute, così, con la salute verranno meno tutta quella sicurezza, quella serenità, quella gioia di vivere, che si appoggiavano sulla salute; il vento poi, che sradica le piante, scoperchia i tetti, secca e inaridisce, viene a completare l'opera di distruzione. È infatti inevitabile che con gli anni certi affetti e certe amicizie ci vengano strappati o inaridiscano, e così, tutto ciò che si basava sugli affetti e sulle amicizie riceverà un duro colpo. Il vento poi, si incaricherà di seccare e inaridire il gusto che ci proveniva dal lavoro, dall'esercizio delle attività o dagli interessi che più ci davano piacere, e tutto ciò che si era costruito sul lavoro e sulla soddisfazione proveniente da certe passioni andrà in rovina. Così, per l'apatia, il disgusto, la noia o l'impotenza causati da questa tempesta, anche prima che giunga il momento della morte, tutto sarà perso e ridotto in macerie, proprio come dice il Signore nella parabola: la rovina di quella casa fu grande, e la rovina sarà veramente grande se il Signore non potrà ammettere quell'uomo nel suo Regno.
Il rimedio
È possibile scampare ad un simile disastro? Chi ci salverà da un simile disastro? Ebbene, c'è una sorprendente buona notizia, ed è che il Signore, sempre nella stessa parabola, promette che è possibile costruire una vita così solida da poter resistere a qualsiasi tempesta. Infatti, chi costruisce secondo la volontà di Dio, anche se va incontro alle stesse tribolazioni a cui va incontro l'uomo stolto, queste non riusciranno a distruggerlo, ma passandovi attraverso ne uscirà vittorioso, perché avrà imparato a funzionare non mediante le sue povere forze, ma mediante la forza di Dio, così come dice il salmo: Il Signore è la mia forza e il mio scudo, ho posto in Lui la mia fiducia (Sal 27, 7). La forza di Dio è l'amore, e come insegna il Cantico dei Cantici: Forte come la morte è l'amore. Le grandi acque non possono spegnerlo né i fiumi travolgerlo (Ct 8, 6...7).
E allora, quando la vecchiaia arriverà e con la vecchiaia gli acciacchi e le malattie, chi avrà costruito sulla roccia dirà quello che dice San Paolo in una delle sue lettere: Anche se l'uomo esteriore (cioè il corpo) si va disfacendo, l'uomo interiore (cioè l'anima) si rinnova di giorno in giorno (2Cor 4, 16); l'uomo interiore non decade con gli anni, anzi, si rinvigorisce sempre più, perché fortificato dalla grazia di Dio. E se lungo gli anni certi affetti e certe amicizie vengono tolti, chi vive di fede sa che non tutto è perduto, la separazione è solo temporanea ed ogni santo affetto, ogni santa amicizia risorgeranno più belli nella patria celeste, e se le separazioni sono motivo di dolore, non sono però motivo di disperazione.
Quanto poi al venire meno del lavoro, degli interessi e del gusto che da essi provenivano, già da molto tempo il gusto di chi aveva costruito sulla roccia era stato cambiato così da non gustare più le cose della terra, che sono destinate a passare, ma aveva imparato a gustare le cose del cielo che non passano mai. E anche se dovrà portare il peso di una certa noia e di un certo disgusto per la vita presente, questo è soprattutto causato dalla segreta speranza e dal segreto desiderio di andare finalmente a vivere nella vera casa, la casa celeste.
Secondo modo di considerare la tempesta
Il secondo modo di considerare la tempesta che si abbatte sia sull'uomo saggio, sia su quello stolto, è quello morale. Nel corso della vita presente noi commettiamo tante piccole trasgressioni ai comandamenti di Dio, queste piccole trasgressioni, che sul momento non sembrano tanto gravi, se si trascurano, se continuano, sono come tante gocce d'acqua che vanno ad ingrossare il livello di un fiume, così, queste piccole trasgressioni preparano la via alle grandi trasgressioni; verrà poi un momento, sia nella vita della singola persona, sia nella vita della società, in cui la corruzione e l'immoralità, a forza di aumentare, dilagheranno travolgendo tutto e tutti; così, chi non si sarà costruito una solida coscienza morale cadrà certamente, ossia sarà indotto a trasgredire gravemente e ripetutamente i comandamenti di Dio, aiutato in questo anche dal soffiare dei venti, ossia dall'insinuarsi nella mente di dottrine erronee, di condizionamenti sociali o modelli di comportamento contrari alla legge di Dio, all'esempio e all'insegnamento di Gesù. L'immoralità, la corruzione, la disonestà, i cattivi esempi, sono presenti dappertutto e tentano di far cadere sia l'uomo saggio, sia lo stolto, ma, come mostra la parabola del Signore, il primo resiste, mentre il secondo cade.
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22-08-2024 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro (Mc 5, 21-43)
Due storie che riguardano anche noi
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26-11-2023 - Verrà nella gloria (Mt 25, 31-46)
A separare le pecore dalle capre
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19-11-2023 - Il talento nascosto (Mt 25, 14-30)
Chi lo nasconde sarà Gettato fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti
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12-11-2023 - Stoltezza e saggezza (Mt 25, 1-13)
Il saggio si salva e lo stolto si perde
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05-11-2023 - L’ipocrisia al potere (Mt 23, 1-12)
E l'antidoto indicato da Gesù
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29-10-2023 - I due comandamenti (Mt 22, 34-40)
Non siamo stati noi ad amare Dio
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22-10-2023 - Dare a Dio e a Cesare (Mt 22, 15-21)
A cesare i tributi e a Dio il cuore
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15-10-2023 - Un invito rifiutato (Mt 22, 1-14)
E le sue conseguenze...
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08-10-2023 - La follia umana... (Mt 21, 33-43)
E quella divina...
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01-10-2023 - Facili parole... (Mt 21, 28-32)
Cosa significa: Lavorare nella vigna?
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24-09-2023 - Operai dell'ultima ora (Mt 20, 1-16)
La fortuna di avere un padrone "ingiusto"
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17-09-2023 - Siamo debitori (Mt 18, 21-35)
Ciascuno di noi è un debito vivente nei confronti di Dio
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10-09-2023 - Se il tuo fratello commetterà una colpa (Mt 18, 15-20)
Gesù non sta parlando ai semplici fedeli, e la colpa non è contro il singolo fedele
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03-09-2023 - Un malinteso ricorrente (Mt 16, 21-27)
I nostri pensieri e quelli di Gesù il più delle volte sono in conflitto
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27-08-2023 - Discepoli sotto esame (Mt 16, 13-20)
Interrogati su Gesù
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20-08-2023 - Una donna che ha capito (Mt 15, 21-28)
Il cuore di Gesù
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13-08-2023 - Tempesta sul lago (Mt 14, 22-33)
E Colui che può placarla
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06-08-2023 - La trasfigurazione (Mt 17, 1-9)
Per quelli che seguono Gesù sul monte
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30-07-2023 - Tesori nascosti (Mt 13, 44-52)
Che attendono di essere scoperti
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23-07-2023 - Un nemico ha fatto questo (Mt 13, 24-43)
Se c'è un nemico, c'è anche qualche pericolo
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16-07-2023 - Il seme e il terreno (Mt 13, 1-23)
Che cosa ci comunica la Parola di Dio?...
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09-07-2023 - Cose nascoste ai sapienti (Mt 11, 25-30)
Ma rivelate ai piccoli
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02-07-2023 - Perdere e trovare la vita (Mt 10, 37-42)
Un'offerta scontata da non perdere
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25-06-2023 - Non abbiate paura (Mt 10, 26-33)
Se non di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo
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18-06-2023 - Pecore senza pastore (Mt 9, 36 - 10, 8)
La disgrazia di non avere un pastore
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11-06-2023 - Chi mangia me vivrà per me (Gv 6, 51-56)
E io lo risusciterò nell'ultimo giorno
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04-06-2023 - Dio ha tanto amato il mondo (Gv 3, 16-18)
Ma il mondo come risponde all'amore di Dio?...
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28-05-2023 - Un dono per discernere (Gv 20, 19-23)
Il peccatore che non può essere perdonato
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21-05-2023 - Andarono sul monte... (Mt 28, 16-20)
E videro Gesù risorto
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14-05-2023 - Se mi amate osserverete... (Gv 14, 15-21)
Perseverare nell'amore non è scontato per nessuno
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07-05-2023 - Non sia turbato il vostro cuore (Gv 14, 1-12)
Parole per coloro che sono turbati dal Mistero delle Tenebre
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30-04-2023 - Non capirono di che cosa parlava loro (Gv 10, 1-10)
Ciò che succede spesso anche a noi
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23-04-2023 - Lungo il cammino Gesù si fa vicino (Lc 24, 13-35)
E prepara la sua manifestazione
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16-04-2023 - Dal timore alla gioia (Gv 20, 19-31)
Solo Gesù può operare questo passaggio
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09-04-2023 - Un sepolcro vuoto (Gv 20, 1-10)
Perché hanno portato via il Signore o perché è risorto?...
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02-04-2023 - Cristo crocifisso e risorto (Mt 26, 14-27, 66)
Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo
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26-03-2023 - La La risurrezione di Lazzaro (Gv 11, 1-45)
Figura della risurrezione di Gesù
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19-03-2023 - La guarigione del cieco nato (GV 9, 1-41)
Uno strano modo di guarire
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12-03-2023 - Dammi da bere (Gv 4, 5-42)
L'acqua che ha in mente Gesù e quella che abbiamo in mente noi
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05-03-2023 - Gesù trasfigurato (Mt 17, 1-9)
La gloria per cui siamo fatti
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26-02-2023 - Le tentazioni di Gesù (Mt 4, 1-11)
E la tentazione dei progenitori
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19-02-2023 - Fu detto, ma io vi dico (Mt 5, 38-48)
Amare come Gesù ama
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12-02-2023 - Sono venuto a dare compimento (Mt 5, 17-37)
Gesù è il compimento della legge
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05-02-2023 - Sale e luce (Mt 5, 13-16)
Il rischio di perdere sapore e di diventare tenebra
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29-01-2023 - Gesù salì sul monte (Mt 5, 1-12a)
E proclama le beatitudini
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22-01-2023 - A Cafarnao (Mt 4, 12-23)
Gesù chiama quattro fratelli
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15-01-2023 - Ecco l'Agnello di Dio (Gv 1, 19-34)
Colui che toglie il peccato del mondo!
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08-01-2023 - Gesù è battezzato da Giovanni (Mt 3, 13-17)
Perché conviene adempiere ogni giustizia
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01-01-2023 - Maria madre di Dio (Lc 2, 16-21)
I paradossi di Dio rischiano di non dirci nulla
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25-12-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
Una gioia è promessa a coloro che sono oppressi dalle tenebre
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18-12-2022 - La prova dell’uomo giusto (Mt 1, 18-24)
Giuseppe può comprendere e aiutare chi è nella prova
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11-12-2022 - Sei tu colui che deve venire? (Mt 11, 2-11)
Quando non si comprende l'agire di Dio
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04-12-2022 - Giovanni Battista (Mt 3, 1-12)
Il profeta di cui avremmo bisogno
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27-11-2022 - La venuta del Figlio dell'uomo (Mt 24, 37-44)
Ci sono quelli che l'attendono e quelli che l'ignorano
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- ----- Fine Anno C ↓ -------
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20-11-2022 - La festa di Cristo Re (Lc 23, 35-43)
Perché ha compiuto una grande impresa
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13-11-2022 - Gesù profeta di sventure (Lc 21, 5-19)
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita
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06-11-2022 - Gesù risponde ai Sadducei (Lc 20, 27-38)
Alcuni aspetti della vita futura
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30-10-2022 - Zaccheo incontra Gesù (Lc 19, 1-10)
E la sua vita cambia
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23-10-2022 - Giusti o ingiusti (Lc 18, 9-14)
A noi decidere da che parte stare
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16-10-2022 - Gridare giorno e notte (Lc 18, 1-8)
Per essere prontamente esauditi
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09-10-2022 - Il grido a cui Gesù risponde (Lc 17, 11-19)
Ma noi non sappiamo gridare
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02-10-2022 - Non abbiamo fede (Lc 17, 5-10)
Neanche quanto un granello di senape
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25-09-2022 - Delitto e castigo (Lc 16, 19-31)
Il ricco gaudente uccide sia sé stesso, sia Lazzaro
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18-09-2022 - Una strana parabola (Lc 16, 1-13)
L'amministratore disonesto lodato per la sua astuzia
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11-09-2022 - Peccatori e pubblicani o scribi e farisei? (Lc 15, 1-10)
L'inevitabile scelta
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04-09-2022 - Impossibili imprese (Lc 14 25-33)
La costruzione della torre e la guerra dei re
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28-08-2022 - Umiltà radicale (Lc 14, 1. 7-14)
Dell'ultimo posto che nessuno vuole
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21-08-2022 - Due possibili esiti (Lc 13, 22-30)
Ognuno sceglie liberamente dove andare
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14-08-2022 - Fuoco sulla terra (Lc 12, 49-53)
E noi vorremmo che il fuoco non bruci
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07-08-2022 - Beato chi rimane sveglio nella notte (Lc 12, 35-40)
Non si troverà con la casa scassinata
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31-07-2022 - La ricerca della ricchezza (Lc 12, 13-21)
Quella che dura e quella che non dura
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24-07-2022 - La via angusta della preghiera (Lc 11, 1-13)
Ciò che accade a un discepolo che prega
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17-07-2022 - La parte che non sarà tolta (Lc 10, 38-42)
E quella che dovrà essere tolta
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10-07-2022 - Fa' questo e vivrai (Lc 10, 25-37)
Non una vita qualunque, ma quella di Dio stesso
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03-07-2022 - È vicino a voi il Regno di Dio (Lc 10,1-12. 17-20)
Alcuni accolgono il suo Re, altri lo respingono
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26-06-2022 - Un amore esclusivo (Lc 9, 51-62)
E le sue esigenze
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19-06-2022 - Ho ricevuto quello che vi ho trasmesso (1Cor 11, 23-26)
Ciò che solo un amore folle può fare
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12-06-2022 - Non siete capaci di portarne il peso (Gv 16, 12-15)
Il peso della gloria a cui siamo chiamati
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05-06-2022 - Un'impresa trinitaria (Gv 14, 15-16. 23b-26)
Amare come Gesù ama
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29-05-2022 - Di questo voi siete testimoni (Lc 24, 46-53)
Uno di questi è padre Kolbe
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22-05-2022 - Se uno mi ama... (Gv 14, 23-29)
Ascoltare le parole e osservare la parola
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15-05-2022 - L’impossibile comandamento (Gv 13, 31-33A. 34-35)
La soluzione di Teresina di Lisieux
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08-05-2022 - Il buon pastore (Gv 10, 27-30)
E il cattivo pastore
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01-05-2022 - Quella notte non presero nulla (Gv 21, 1-14)
La via stretta del fallimento
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24-04-2022 - Per timore dei Giudei (Gv 20, 19-31)
Un timore giustificato
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17-04-2022 - Il mistero della risurrezione di Gesù (Gv 20, 1-9)
Non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti
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10-04-2022 - Il mistero della passione di Gesù (Lc 22, 14-23, 56)
Ossia, della creatura che uccide il suo Creatore
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03-04-2022 - L’adultera perdonata (Gv 8, 1-11)
Figura dell'umanità che tradisce il suo Dio
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27-03-2022 - Il figlio prodigo (Lc 15, 11-32)
La festa dopo la grande impresa
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20-03-2022 - Se non vi convertite, perirete (Lc 13, 1-9)
La causa profonda delle tragedie
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13-03-2022 - La trasfigurazione di Gesù (Lc 9, 28b - 36)
Destinati alla gloria dell'intimità con Dio
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06-03-2022 - Gesù è tentato nel deserto (Lc 4, 1-13)
Il mistero della tentazione
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27-02-2022 - L’occhio, la trave e la pagliuzza (Lc 6, 39-45)
Diventare come il Maestro
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20-02-2022 - La carità fraterna (Lc 6, 27-38)
Illusioni e realismo
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13-02-2022 - Le beatitudini (Lc 6, 17. 20-26)
I tesori che non sappiamo di avere
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06-02-2022 - La pesca miracolosa (Lc 5, 1-11)
Un lavoro in due tempi
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30-01-2022 - Tentativo di deicidio (Lc 4, 21-30)
Annuncio di ciò che accadrà
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23-01-2022 - Gesù nella sinagoga di Nazaret (Lc 1, 1-4; 4, 14-21)
Annuncia la sua missione
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16-01-2022 - Le nozze di Cana (Gv 2, 1-11)
Una miracolosa trasformazione che ci riguarda
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09-01-2022 - Il battesimo di Gesù (Lc 3, 15-16. 21-22)
Figura di ciò che ci attende
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02-01-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
E le tenebre non l’hanno vinta ...
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26-12-2021 - Gesù ritrovato nel tempio (Lc 2, 41-52)
Quando i santi non comprendono
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19-12-2021 - Maria visita Elisabetta (Lc 1, 39-45)
Figura della sollecitudine di Dio per ogni uomo
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12-12-2021 - Battesimo con l’acqua e con il fuoco (Lc 3, 10-18)
Perché l'uomo possa partecipare al banchetto
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05-12-2021 - Il grido del profeta (Lc 3, 1-6)
Perché l'uomo ritorni sulla retta via
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28-11-2021 - Un nuovo anno liturgico
Per cercare di comprendere il progetto di Dio
- ----- Inizio Anno C ↑ -------
- ----- Fine Anno B ↓ ---------
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21-11-2021 - Cristo Re
Re che muore per salvare il suo popolo
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14-11-2021 - I tempi della fine
Quando non si può più mentire
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07-11-2021 - La vedova di Sarèpta
La desolazione di chi ha perso l'amore
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31-10-2021 - Oltre i comandamenti
Lo sguardo di Gesù
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24-10-2021 - Bartimeo, cieco e mendicante
Sperare contro ogni speranza
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17-10-2021 - Il grande Incompreso
La gloria secondo Dio e secondo noi
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10-10-2021 - Il giovane ricco e noi
Dio non ci ama per scherzo, dona tutto e chiede tutto
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03-10-2021 - Se non diventerete come i bambini
Diventare piccoli perché Dio possa farci grandi
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26-09-2021 - Idee ristrette
I nostri pensieri e quelli di Dio
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19-09-2021 - Il rischio di non voler comprendere
Quando Gesù ci interpella sul mistero del peccato
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12-09-2021 - Chi è Gesù?...
Un mistero non accessibile alle sole forze umane
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05-09-2021 - Un caso di malattia incurabile
Che relazione c'è fra il sordomuto e noi?
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29-08-2021 - Osservare le regole per nascondere scomode verità
Da chi vogliamo essere salvati: dalle "regole" o da Gesù?
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22-08-2021 - Il rischio di abbandonare Gesù
Se non diventerete come i bambini...
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15-08-2021 - La Donna vestita di sole e il Drago rosso
Lo stridente contrasto da cui non conviene distogliere lo sguardo
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08-08-2021 - Quando l’uomo di Dio non ne può più…
Ciò che può accadere a ognuno di noi
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01-08-2021 - Come dall’Egitto alla Terra Promessa
"Fare" o "lasciarsi fare"?
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25-07-2021 - Il segno della moltiplicazione dei pani
Il pane prodotto dagli uomini e quello donato da Dio
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18-07-2021 - Come pecore senza pastore
Similitudine e diversità con la situazione attuale
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11-07-2021 - Perché esiste tutto ciò che esiste?
Un progetto folle
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07-07-2021 - L'inevitabile tempesta
Il grido di Pietro quando affonda
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04-07-2021 - Il profeta Ezechiele, Gesù e noi
Il profeta inviato a una genìa di ribelli...
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27-06-2021 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro
Due episodi utili a comprendere ciò che stiamo vivendo
- ----- Anno B ↑ ---------
- ------------- O -------------
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03-01-2021 - Quando è nato Gesù?… Riflessioni affettive
Circola la voce che Gesù non sia nato il 25 dicembre!
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11-06-2020 - Dio punisce o non punisce?…
È più buono un Dio che punisce o un Dio che non punisce?
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09-08-2018 - Buona o cattiva Novella?!...
Perché ad annunciare Gesù si rischia la vita?...
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02-01-2018 - Pensieri sul Natale
Per Gesù, Giuseppe e Maria non c'è posto fra gli uomini...
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26-12-2017 - Auguri di Natale
Perché gioire a Natale?!... Perché Gesù nasce in una stalla?!...
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18-01-2017 - L'enfer c'est les autres
Se l'inferno sono gli altri è perché la possibilità dell'inferno è anche nel nostro cuore...
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07-02-2016 - Giustizia e Misericordia
Qual è la condizione necessaria per ottenere misericordia?...
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28-06-2015 - Il mistero della Sindone e noi...
Le vicende della nostra vita terrena lasciano impressi, come sulla Sindone, dei segni di difficile comprensione.
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28-06-2015 - Perché il vangelo non ci dice niente?!... (Gv 3, 16-21)
Benedetti o maledetti?!...
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02-10-2014 - Parabola dei chiamati a lavorare nella vigna (Mt 20, 1-16)
Sintesi - L'ingiustizia di Dio è la nostra fortuna!!!
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21-01-2013 - Fuga e lotta con Dio ... 2/2
Una via più lunga e una più breve ...
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18-11-2012 - Fuga e lotta con Dio ... 1/2
Chi è più credibile? ...
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16-07-2011 - Il gioco disonesto della menzogna
E' naturale credere vera qualsiasi affermazione, ma ...
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02-05-2011 - Credenti o creduloni?...
L'inevitabilità dell'atto di fede - Diventarte credibili
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03-03-2011 - Come nei romanzi gialli ...
Analogie con la ricerca della felicità
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Ultimo aggiornamento 09-01-2024
Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)
La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...
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Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)
A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte
Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte
Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto
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La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro
Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...
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Le riche épulon et le pauvre Lazare
Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...
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Come mai questo tempo non sapete valutarlo?
Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.
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Aprì loro la mente per comprendere le scritture
Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.
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Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.
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Gesù esamina Pietro sull'amore
Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 2
Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 1
Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.
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Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)
Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...
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La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)
Difficoltà di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.
Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.
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