Tempesta sul lago (Mt 14, 22-33)
I discepoli avevano appena vissuto un momento esaltante, Gesù aveva moltiplicato i pani e i pesci per circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini (Mt 14, 21); così, lo stupore e l’ammirazione suscitati dal miracolo, erano ricaduti in parte anche sui discepoli che avevano distribuito i pani e i pesci alla folla. In quel momento essere discepoli di Gesù non aveva comportato grosse fatiche, disagi o persecuzioni, ma solo ammirazione. Tuttavia, seguire Gesù riserva sempre delle sorprese, in genere è un susseguirsi di consolazioni e desolazioni, di momenti di fervore e di aridità, di alti e di bassi. Il padre Molinié consiglia di fare come i santi, perché “È impossibile che Dio non ci sconcerti sempre più fino al giorno della visione faccia a faccia. I santi hanno infine accettato di essere sempre sconcertati: è diventato il loro pane quotidiano” (Dal libro: Il coraggio di aver paura).
Imbarcati verso il naufragio
L’episodio che seguirà sarà decisamente meno piacevole, già le parole che introducono il racconto non promettono niente di buono: Subito dopo costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo. Gesù non concede ai discepoli il tempo di riposare e di assaporare il momento strepitoso che avevano vissuto, ma subito li imbarca in una nuova avventura. Costrinse i discepoli, come se volesse farli passare per dove non avevano voglia di passare. Inoltre, dovranno passare sull’altra riva da soli, perché lui, dopo aver congedato la folla, salirà sul monte a pregare. Un ulteriore elemento di criticità è dato dall’ora ormai tarda, la luce diminuiva e il buio aumentava.
Non è inverosimile pensare che Gesù sia salito sul monte a pregare, proprio in vista di ciò che i discepoli dovevano affrontare; loro non lo sapevano, ma Gesù sapeva che si sarebbero trovati in una situazione estremamente critica, correvano il rischio di non raggiungere l’altra riva, perché ci sarebbe stato un forte vento contrario e la barca sarebbe stata agitata dalle onde, in una parola, i discepoli correvano il rischio di fare naufragio e di perdere la vita. Per evitare il naufragio e la morte, Gesù sale da solo sul monte a pregare. È possibile vedere in questa scena degli accenni a quanto accadrà durante la Passione, anche allora Gesù salirà su un monte, non solo a pregare, ma anche a morire perché gli uomini non facciano naufragio e abbiano salva la vita.
Verso l’altra riva
Ora, quello che i discepoli hanno vissuto nella traversata verso “l’altra riva”, riassume in modo impressionante la vicenda umana. Anche noi ci ritroviamo in qualche modo “costretti” ad attraversare le acque della vita presente per raggiungere l’altra riva, ossia l’approdo definitivo a cui tende ogni vita. Siamo costretti nel senso che nessuno chiede di esistere, tutti riceviamo l’esistenza come un dono, ma è un dono dinamico, parte da una riva ed è destinato a raggiungerne un’altra. Tra questi due estremi può succedere di tutto, ma soprattutto, succede quanto hanno vissuto i discepoli, i quali, in un primo tempo riescono a percorrere già molte miglia, ma poi, ad un certo punto non riescono più ad avanzare per il forte vento contrario. L’acqua, la barca, le onde agitate, alludono alla grande instabilità della vita presente, nei confronti della quale la nostra barchetta, ossia le nostre traballanti filosofie, le nostre precauzioni, le nostre forze… non riescono a darle molta stabilità, specialmente se si incontrano turbolenze più o meno forti.
Le turbolenze ci sono per tutti, e alcune sono tali da farci rasentare il naufragio, anzi, spesso vediamo intorno a noi persone che fanno naufragio. I discepoli del Signore non sono esentati da questa prova, anzi, sembra quasi che il Signore voglia far vivere a loro l’esperienza amara del fallimento totale, del naufragio e della morte. Ed è significativo che i discepoli rischino il naufragio proprio quando il Signore non è con loro, come per dire che ogni vita è necessariamente destinata al naufragio quando la si attraversa senza il Signore.
Analogie fra la Trasfigurazione e la tempesta
Potremmo anche tentare di scoprire qualche similitudine fra la Trasfigurazione di Gesù e l’episodio della tempesta sul lago; nel senso che, ciò che è accaduto ai discepoli sul monte della trasfigurazione è l’aspetto glorioso che tutti ci attende, mentre la tempesta sul lago è il momento doloroso che purtroppo dobbiamo attraversare. Il grande miracolo non è stato che Gesù sul monte si sia manifestato ai discepoli nella gloria, perché la gloria è la condizione normale di Dio; il miracolo è invece che, incarnandosi, Dio abbia nascosto la sua gloria per condurre verso la gloria noi che ne siamo privi.
Ora, come Gesù sul monte ha manifestato a Pietro, Giacomo e Giovanni, la sua condizione normale, così sul lago fa prendere coscienza ai discepoli di qual è la condizione normale dell’uomo sulla terra. Per un miracolo di misericordia il Signore copre con un velo molta parte della reale condizione nella quale ci troviamo, se non lo facesse la nostra vita sarebbe paralizzata dallo spavento, non riusciremmo a procedere e rischieremmo di morire prima del tempo. Tuttavia, in certi momenti, e a certi discepoli, il Signore toglie il velo e mostra come la vita presente assomigli a una grande tempesta nella notte: tutti attraversiamo la vita su delle acque agitate da forti venti contrari, per cui è praticamente impossibile raggiungere la meta ed è pressoché inevitabile il naufragio. A causa di questo svelamento: i discepoli furono sconvolti… e gridarono dalla paura.
Una conferma del fatto che Gesù ci nasconde gran parte della drammaticità della situazione, la possiamo trovare nella vita dei santi in generale e in quella del curato d’Ars in particolare, il quale, un giorno ha pregato Gesù di mostrargli la sua miseria; è stato così bene esaudito che ha rischiato di essere sopraffatto dalla disperazione. In generale, tutti i santi sono molto consapevoli di essere dei grandi peccatori e lo dicono, non per umiltà, ma perché il Signore, togliendo un poco il velo pietoso che nasconde la loro condizione, svela ciò che in realtà sono. E se sono grandi peccatori i santi, non lo saremo forse anche noi?…
Un’incoscienza che non può durare
I Santi sono le persone più consapevoli della gravità del peccato e delle sue conseguenze; non solo del loro peccato, ma anche del peccato del mondo; e ne soffrono, perché il peccato offende Colui che ci ama. La differenza fra i santi e noi che non lo siamo ancora, è che loro sanno di essere dei grandi peccatori che vivono in mezzo a grandi peccatori, e noi non lo sappiamo. Dice Isaia: Un uomo dalle labbra impure io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito (Is 6, 5). Il fatto di non saperlo ci fa vivere nell’incoscienza e nell’illusione, ma non potremo vivere indefinitamente nell’incoscienza, un giorno dovremo vedere ciò che l’Amore ha fatto per noi e ciò che noi abbiamo fatto all’Amore.
Questo svelamento è un’operazione estremamente delicata a causa degli effetti che può produrre: troppo svelamento può produrre disperazione e morte, troppo poco rischia di lasciarci nell’incoscienza e nell’illusione. È come se fossimo sotto l’azione di due forze contrarie che si equilibrano e ci consentono una certa stabilità: da un lato c’è la nostra grande miseria e il nostro peccato, la cui manifestazione, se avvenisse senza precauzioni, ci farebbe morire; ma dall’altro lato c’è il rimedio alla miseria e al peccato, ossia l’immensità dell’amore di Dio per noi, ma anche l’amore di Dio se si manifestasse senza precauzioni ci farebbe morire.
Diventare consapevoli del peccato che c’è in noi e attorno a noi, ossia del pericolo del naufragio, è doloroso, ma è necessario per conoscere, sia chi siamo, sia chi è Gesù, è necessario per conoscere l’Amore che è Dio e il non amore che siamo noi. Queste due conoscenze, governate dalla saggezza divina, ci purificano e ci santificano, più saremo purificati su questa terra meno dovremo esserlo nel purgatorio, dove nella luce di Dio vedremo chiaramente e dolorosamente, quanto Dio ci ha amati e quanto noi abbiamo trascurato il suo amore.
Fidarsi di Gesù
Il rimedio a tutto è sempre la fiducia in Gesù, che lungo la notte della vita presente è sul monte a pregare per noi, e sa valutare con precisione quanto conviene a ognuno. Infatti, quando giudica che il momento sia venuto, va verso i discepoli angosciati, e li salva. Non viene subito, come noi vorremmo quando siamo oppressi da grande angoscia, ma viene: Sul finire della notte. A questo proposito il cardinale Giacomo Biffi osserva: “Sono i ritardi di Cristo, gli inspiegabili ritardi di Cristo, che mettono a dura prova la nostra pazienza e la nostra fede. Capitano quei momenti, quando tutto sembra andare a rotoli, tutto sembra perduto, e noi abbiamo l’impressione di essere stati abbandonati. Le nostre invocazioni pare che trovino il cielo sordo o distratto. Il Signore non viene. La notte sembra non passare più e noi sentiamo che stanno per esaurirsi tutte le scorte della speranza. Ma alla fine il Signore arriva. Verso la fine della notte, lui che ha detto: Ecco, io sono con voi ogni giorno, fino alla fine del mondo, si rende presente e ci rianima: Coraggio, sono io, non abbiate paura”.
Aspetti singolari
Questo episodio è singolare, perché ci fa riflettere su un aspetto a cui poco pensiamo. Tutti rischiamo da un momento all’altro il naufragio, tutti soffriamo a causa di venti contrari che ci impediscono di raggiungere le mete che vorremmo raggiungere, tutti soffriamo per le tenebre che incombono su di noi, tutti segretamente o inconsciamente speriamo nell’arrivo di un qualche salvatore, ma quando il salvatore arriva abbiamo paura di lui: Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura.
Evidentemente il salvatore che abbiamo in mente noi è diverso dal salvatore che Dio ci manda. Noi vorremmo un salvatore che risolva tutti i problemi sociali, le ingiustizie, le disuguaglianze, la corruzione, i nostri disagi, le nostre paure, le nostre depressioni… Gesù ci salva invece in un modo un po’ diverso da come noi lo immaginiamo. Intanto viene camminando sulle acque, questo significa che viene a noi non per via naturale, ma soprannaturale, e questo è un primo guaio, perché siamo talmente poco abituati al soprannaturale che pensiamo sia un mondo irreale, e così scambiamo la realtà per un fantasma e ne abbiamo paura, infatti, un fantasma evoca qualcosa di inquietante, qualcosa di sconosciuto, qualcuno di cui non sappiamo se l’esistenza sia reale o frutto di una suggestione causata delle nostre menti sconvolte da troppe tempeste.
Ciò che molti pensano di Gesù
Questi sono pensieri e sentimenti di molti nei confronti di Gesù; troppi non sanno - e non si preoccupano troppo di sapere -, se sia una persona reale o immaginaria, se sia un personaggio favoloso o se sia vivo oggi, se i miracoli di cui si sente raccontare siano reali o storie poco affidabili di altri tempi. Gli insegnamenti della Chiesa sembrano inverosimili, adatti a gente ingenua e credulona, storie a cui oggi più nessuno crede. Purtroppo, non credono né ai miracoli, né a certi punti dell’insegnamento cattolico, diversi sacerdoti, religiosi, studiosi, vescovi… l’incredulità è talmente radicata e diffusa che ci si arrampica sugli specchi pur di negare il miracolo e ogni manifestazione del soprannaturale; si tende a demitizzare tutto, a spiegare tutto con argomentazioni pseudoscientifiche, psicologiche, sociologiche, ... Ma nessun surrogato del soprannaturale potrà mai placare la tempesta nella quale rischiamo di naufragare, questa si placa soltanto se permettiamo a Gesù di salire sulla nostra barca: Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
Gesù non ci salva dall’esterno, sistemando i guai che ci affliggono e poi lasciando che ognuno continui per la sua strada, ma ci salva proponendoci un’alleanza d’amore, vuole salire sulla nostra barca e rimanerci, come lo sposo e la sposa che lasciano il padre e la madre per rimanere sempre insieme e formare una carne sola: L'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola (Mt 19, 5). Il matrimonio cristiano è un sacramento dato per educarci al matrimonio definitivo con il Creatore. San Paolo aggiunge: Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! (Ef 5, 32).
Giunti a questo punto mancano il tempo e le forze per meditare a fondo la vicenda di Pietro che vuole camminare sulle acque come il Signore, possiamo tuttavia approfittare dell’indicazione preziosa che ci offre mentre sta colando a picco. Quando sprofondiamo non ci rimane che gridare come ha fatto lui: Signore, salvami! E il Signore lo salva, e salverà anche noi; non dobbiamo però illuderci di essere più bravi di Pietro, perché, come lui, siamo uomini di poca fede. Dal canto suo San paolo conferma che: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato (Rm 10, 13).
La Santa Vergine ci ottenga il dono della fede necessaria per gridare verso suo Figlio, quando le acque ci giungono alla gola.
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22-08-2024 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro (Mc 5, 21-43)
Due storie che riguardano anche noi
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26-11-2023 - Verrà nella gloria (Mt 25, 31-46)
A separare le pecore dalle capre
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19-11-2023 - Il talento nascosto (Mt 25, 14-30)
Chi lo nasconde sarà Gettato fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti
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12-11-2023 - Stoltezza e saggezza (Mt 25, 1-13)
Il saggio si salva e lo stolto si perde
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05-11-2023 - L’ipocrisia al potere (Mt 23, 1-12)
E l'antidoto indicato da Gesù
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29-10-2023 - I due comandamenti (Mt 22, 34-40)
Non siamo stati noi ad amare Dio
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22-10-2023 - Dare a Dio e a Cesare (Mt 22, 15-21)
A cesare i tributi e a Dio il cuore
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15-10-2023 - Un invito rifiutato (Mt 22, 1-14)
E le sue conseguenze...
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08-10-2023 - La follia umana... (Mt 21, 33-43)
E quella divina...
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01-10-2023 - Facili parole... (Mt 21, 28-32)
Cosa significa: Lavorare nella vigna?
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24-09-2023 - Operai dell'ultima ora (Mt 20, 1-16)
La fortuna di avere un padrone "ingiusto"
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17-09-2023 - Siamo debitori (Mt 18, 21-35)
Ciascuno di noi è un debito vivente nei confronti di Dio
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10-09-2023 - Se il tuo fratello commetterà una colpa (Mt 18, 15-20)
Gesù non sta parlando ai semplici fedeli, e la colpa non è contro il singolo fedele
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03-09-2023 - Un malinteso ricorrente (Mt 16, 21-27)
I nostri pensieri e quelli di Gesù il più delle volte sono in conflitto
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27-08-2023 - Discepoli sotto esame (Mt 16, 13-20)
Interrogati su Gesù
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20-08-2023 - Una donna che ha capito (Mt 15, 21-28)
Il cuore di Gesù
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13-08-2023 - Tempesta sul lago (Mt 14, 22-33)
E Colui che può placarla
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06-08-2023 - La trasfigurazione (Mt 17, 1-9)
Per quelli che seguono Gesù sul monte
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30-07-2023 - Tesori nascosti (Mt 13, 44-52)
Che attendono di essere scoperti
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23-07-2023 - Un nemico ha fatto questo (Mt 13, 24-43)
Se c'è un nemico, c'è anche qualche pericolo
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16-07-2023 - Il seme e il terreno (Mt 13, 1-23)
Che cosa ci comunica la Parola di Dio?...
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09-07-2023 - Cose nascoste ai sapienti (Mt 11, 25-30)
Ma rivelate ai piccoli
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02-07-2023 - Perdere e trovare la vita (Mt 10, 37-42)
Un'offerta scontata da non perdere
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25-06-2023 - Non abbiate paura (Mt 10, 26-33)
Se non di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo
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18-06-2023 - Pecore senza pastore (Mt 9, 36 - 10, 8)
La disgrazia di non avere un pastore
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11-06-2023 - Chi mangia me vivrà per me (Gv 6, 51-56)
E io lo risusciterò nell'ultimo giorno
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04-06-2023 - Dio ha tanto amato il mondo (Gv 3, 16-18)
Ma il mondo come risponde all'amore di Dio?...
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28-05-2023 - Un dono per discernere (Gv 20, 19-23)
Il peccatore che non può essere perdonato
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21-05-2023 - Andarono sul monte... (Mt 28, 16-20)
E videro Gesù risorto
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14-05-2023 - Se mi amate osserverete... (Gv 14, 15-21)
Perseverare nell'amore non è scontato per nessuno
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07-05-2023 - Non sia turbato il vostro cuore (Gv 14, 1-12)
Parole per coloro che sono turbati dal Mistero delle Tenebre
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30-04-2023 - Non capirono di che cosa parlava loro (Gv 10, 1-10)
Ciò che succede spesso anche a noi
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23-04-2023 - Lungo il cammino Gesù si fa vicino (Lc 24, 13-35)
E prepara la sua manifestazione
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16-04-2023 - Dal timore alla gioia (Gv 20, 19-31)
Solo Gesù può operare questo passaggio
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09-04-2023 - Un sepolcro vuoto (Gv 20, 1-10)
Perché hanno portato via il Signore o perché è risorto?...
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02-04-2023 - Cristo crocifisso e risorto (Mt 26, 14-27, 66)
Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo
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26-03-2023 - La La risurrezione di Lazzaro (Gv 11, 1-45)
Figura della risurrezione di Gesù
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19-03-2023 - La guarigione del cieco nato (GV 9, 1-41)
Uno strano modo di guarire
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12-03-2023 - Dammi da bere (Gv 4, 5-42)
L'acqua che ha in mente Gesù e quella che abbiamo in mente noi
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05-03-2023 - Gesù trasfigurato (Mt 17, 1-9)
La gloria per cui siamo fatti
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26-02-2023 - Le tentazioni di Gesù (Mt 4, 1-11)
E la tentazione dei progenitori
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19-02-2023 - Fu detto, ma io vi dico (Mt 5, 38-48)
Amare come Gesù ama
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12-02-2023 - Sono venuto a dare compimento (Mt 5, 17-37)
Gesù è il compimento della legge
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05-02-2023 - Sale e luce (Mt 5, 13-16)
Il rischio di perdere sapore e di diventare tenebra
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29-01-2023 - Gesù salì sul monte (Mt 5, 1-12a)
E proclama le beatitudini
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22-01-2023 - A Cafarnao (Mt 4, 12-23)
Gesù chiama quattro fratelli
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15-01-2023 - Ecco l'Agnello di Dio (Gv 1, 19-34)
Colui che toglie il peccato del mondo!
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08-01-2023 - Gesù è battezzato da Giovanni (Mt 3, 13-17)
Perché conviene adempiere ogni giustizia
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01-01-2023 - Maria madre di Dio (Lc 2, 16-21)
I paradossi di Dio rischiano di non dirci nulla
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25-12-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
Una gioia è promessa a coloro che sono oppressi dalle tenebre
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18-12-2022 - La prova dell’uomo giusto (Mt 1, 18-24)
Giuseppe può comprendere e aiutare chi è nella prova
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11-12-2022 - Sei tu colui che deve venire? (Mt 11, 2-11)
Quando non si comprende l'agire di Dio
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04-12-2022 - Giovanni Battista (Mt 3, 1-12)
Il profeta di cui avremmo bisogno
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27-11-2022 - La venuta del Figlio dell'uomo (Mt 24, 37-44)
Ci sono quelli che l'attendono e quelli che l'ignorano
- ----- Inizio Anno A ↑ -----
- ----- Fine Anno C ↓ -------
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20-11-2022 - La festa di Cristo Re (Lc 23, 35-43)
Perché ha compiuto una grande impresa
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13-11-2022 - Gesù profeta di sventure (Lc 21, 5-19)
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita
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06-11-2022 - Gesù risponde ai Sadducei (Lc 20, 27-38)
Alcuni aspetti della vita futura
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30-10-2022 - Zaccheo incontra Gesù (Lc 19, 1-10)
E la sua vita cambia
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23-10-2022 - Giusti o ingiusti (Lc 18, 9-14)
A noi decidere da che parte stare
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16-10-2022 - Gridare giorno e notte (Lc 18, 1-8)
Per essere prontamente esauditi
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09-10-2022 - Il grido a cui Gesù risponde (Lc 17, 11-19)
Ma noi non sappiamo gridare
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02-10-2022 - Non abbiamo fede (Lc 17, 5-10)
Neanche quanto un granello di senape
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25-09-2022 - Delitto e castigo (Lc 16, 19-31)
Il ricco gaudente uccide sia sé stesso, sia Lazzaro
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18-09-2022 - Una strana parabola (Lc 16, 1-13)
L'amministratore disonesto lodato per la sua astuzia
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11-09-2022 - Peccatori e pubblicani o scribi e farisei? (Lc 15, 1-10)
L'inevitabile scelta
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04-09-2022 - Impossibili imprese (Lc 14 25-33)
La costruzione della torre e la guerra dei re
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28-08-2022 - Umiltà radicale (Lc 14, 1. 7-14)
Dell'ultimo posto che nessuno vuole
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21-08-2022 - Due possibili esiti (Lc 13, 22-30)
Ognuno sceglie liberamente dove andare
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14-08-2022 - Fuoco sulla terra (Lc 12, 49-53)
E noi vorremmo che il fuoco non bruci
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07-08-2022 - Beato chi rimane sveglio nella notte (Lc 12, 35-40)
Non si troverà con la casa scassinata
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31-07-2022 - La ricerca della ricchezza (Lc 12, 13-21)
Quella che dura e quella che non dura
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24-07-2022 - La via angusta della preghiera (Lc 11, 1-13)
Ciò che accade a un discepolo che prega
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17-07-2022 - La parte che non sarà tolta (Lc 10, 38-42)
E quella che dovrà essere tolta
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10-07-2022 - Fa' questo e vivrai (Lc 10, 25-37)
Non una vita qualunque, ma quella di Dio stesso
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03-07-2022 - È vicino a voi il Regno di Dio (Lc 10,1-12. 17-20)
Alcuni accolgono il suo Re, altri lo respingono
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26-06-2022 - Un amore esclusivo (Lc 9, 51-62)
E le sue esigenze
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19-06-2022 - Ho ricevuto quello che vi ho trasmesso (1Cor 11, 23-26)
Ciò che solo un amore folle può fare
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12-06-2022 - Non siete capaci di portarne il peso (Gv 16, 12-15)
Il peso della gloria a cui siamo chiamati
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05-06-2022 - Un'impresa trinitaria (Gv 14, 15-16. 23b-26)
Amare come Gesù ama
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29-05-2022 - Di questo voi siete testimoni (Lc 24, 46-53)
Uno di questi è padre Kolbe
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22-05-2022 - Se uno mi ama... (Gv 14, 23-29)
Ascoltare le parole e osservare la parola
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15-05-2022 - L’impossibile comandamento (Gv 13, 31-33A. 34-35)
La soluzione di Teresina di Lisieux
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08-05-2022 - Il buon pastore (Gv 10, 27-30)
E il cattivo pastore
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01-05-2022 - Quella notte non presero nulla (Gv 21, 1-14)
La via stretta del fallimento
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24-04-2022 - Per timore dei Giudei (Gv 20, 19-31)
Un timore giustificato
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17-04-2022 - Il mistero della risurrezione di Gesù (Gv 20, 1-9)
Non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti
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10-04-2022 - Il mistero della passione di Gesù (Lc 22, 14-23, 56)
Ossia, della creatura che uccide il suo Creatore
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03-04-2022 - L’adultera perdonata (Gv 8, 1-11)
Figura dell'umanità che tradisce il suo Dio
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27-03-2022 - Il figlio prodigo (Lc 15, 11-32)
La festa dopo la grande impresa
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20-03-2022 - Se non vi convertite, perirete (Lc 13, 1-9)
La causa profonda delle tragedie
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13-03-2022 - La trasfigurazione di Gesù (Lc 9, 28b - 36)
Destinati alla gloria dell'intimità con Dio
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06-03-2022 - Gesù è tentato nel deserto (Lc 4, 1-13)
Il mistero della tentazione
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27-02-2022 - L’occhio, la trave e la pagliuzza (Lc 6, 39-45)
Diventare come il Maestro
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20-02-2022 - La carità fraterna (Lc 6, 27-38)
Illusioni e realismo
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13-02-2022 - Le beatitudini (Lc 6, 17. 20-26)
I tesori che non sappiamo di avere
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06-02-2022 - La pesca miracolosa (Lc 5, 1-11)
Un lavoro in due tempi
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30-01-2022 - Tentativo di deicidio (Lc 4, 21-30)
Annuncio di ciò che accadrà
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23-01-2022 - Gesù nella sinagoga di Nazaret (Lc 1, 1-4; 4, 14-21)
Annuncia la sua missione
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16-01-2022 - Le nozze di Cana (Gv 2, 1-11)
Una miracolosa trasformazione che ci riguarda
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09-01-2022 - Il battesimo di Gesù (Lc 3, 15-16. 21-22)
Figura di ciò che ci attende
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02-01-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
E le tenebre non l’hanno vinta ...
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26-12-2021 - Gesù ritrovato nel tempio (Lc 2, 41-52)
Quando i santi non comprendono
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19-12-2021 - Maria visita Elisabetta (Lc 1, 39-45)
Figura della sollecitudine di Dio per ogni uomo
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12-12-2021 - Battesimo con l’acqua e con il fuoco (Lc 3, 10-18)
Perché l'uomo possa partecipare al banchetto
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05-12-2021 - Il grido del profeta (Lc 3, 1-6)
Perché l'uomo ritorni sulla retta via
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28-11-2021 - Un nuovo anno liturgico
Per cercare di comprendere il progetto di Dio
- ----- Inizio Anno C ↑ -------
- ----- Fine Anno B ↓ ---------
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21-11-2021 - Cristo Re
Re che muore per salvare il suo popolo
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14-11-2021 - I tempi della fine
Quando non si può più mentire
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07-11-2021 - La vedova di Sarèpta
La desolazione di chi ha perso l'amore
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31-10-2021 - Oltre i comandamenti
Lo sguardo di Gesù
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24-10-2021 - Bartimeo, cieco e mendicante
Sperare contro ogni speranza
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17-10-2021 - Il grande Incompreso
La gloria secondo Dio e secondo noi
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10-10-2021 - Il giovane ricco e noi
Dio non ci ama per scherzo, dona tutto e chiede tutto
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03-10-2021 - Se non diventerete come i bambini
Diventare piccoli perché Dio possa farci grandi
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26-09-2021 - Idee ristrette
I nostri pensieri e quelli di Dio
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19-09-2021 - Il rischio di non voler comprendere
Quando Gesù ci interpella sul mistero del peccato
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12-09-2021 - Chi è Gesù?...
Un mistero non accessibile alle sole forze umane
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05-09-2021 - Un caso di malattia incurabile
Che relazione c'è fra il sordomuto e noi?
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29-08-2021 - Osservare le regole per nascondere scomode verità
Da chi vogliamo essere salvati: dalle "regole" o da Gesù?
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22-08-2021 - Il rischio di abbandonare Gesù
Se non diventerete come i bambini...
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15-08-2021 - La Donna vestita di sole e il Drago rosso
Lo stridente contrasto da cui non conviene distogliere lo sguardo
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08-08-2021 - Quando l’uomo di Dio non ne può più…
Ciò che può accadere a ognuno di noi
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01-08-2021 - Come dall’Egitto alla Terra Promessa
"Fare" o "lasciarsi fare"?
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25-07-2021 - Il segno della moltiplicazione dei pani
Il pane prodotto dagli uomini e quello donato da Dio
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18-07-2021 - Come pecore senza pastore
Similitudine e diversità con la situazione attuale
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11-07-2021 - Perché esiste tutto ciò che esiste?
Un progetto folle
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07-07-2021 - L'inevitabile tempesta
Il grido di Pietro quando affonda
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04-07-2021 - Il profeta Ezechiele, Gesù e noi
Il profeta inviato a una genìa di ribelli...
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27-06-2021 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro
Due episodi utili a comprendere ciò che stiamo vivendo
- ----- Anno B ↑ ---------
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03-01-2021 - Quando è nato Gesù?… Riflessioni affettive
Circola la voce che Gesù non sia nato il 25 dicembre!
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11-06-2020 - Dio punisce o non punisce?…
È più buono un Dio che punisce o un Dio che non punisce?
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09-08-2018 - Buona o cattiva Novella?!...
Perché ad annunciare Gesù si rischia la vita?...
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02-01-2018 - Pensieri sul Natale
Per Gesù, Giuseppe e Maria non c'è posto fra gli uomini...
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26-12-2017 - Auguri di Natale
Perché gioire a Natale?!... Perché Gesù nasce in una stalla?!...
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18-01-2017 - L'enfer c'est les autres
Se l'inferno sono gli altri è perché la possibilità dell'inferno è anche nel nostro cuore...
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07-02-2016 - Giustizia e Misericordia
Qual è la condizione necessaria per ottenere misericordia?...
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28-06-2015 - Il mistero della Sindone e noi...
Le vicende della nostra vita terrena lasciano impressi, come sulla Sindone, dei segni di difficile comprensione.
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28-06-2015 - Perché il vangelo non ci dice niente?!... (Gv 3, 16-21)
Benedetti o maledetti?!...
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02-10-2014 - Parabola dei chiamati a lavorare nella vigna (Mt 20, 1-16)
Sintesi - L'ingiustizia di Dio è la nostra fortuna!!!
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21-01-2013 - Fuga e lotta con Dio ... 2/2
Una via più lunga e una più breve ...
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18-11-2012 - Fuga e lotta con Dio ... 1/2
Chi è più credibile? ...
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16-07-2011 - Il gioco disonesto della menzogna
E' naturale credere vera qualsiasi affermazione, ma ...
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02-05-2011 - Credenti o creduloni?...
L'inevitabilità dell'atto di fede - Diventarte credibili
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03-03-2011 - Come nei romanzi gialli ...
Analogie con la ricerca della felicità
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Ultimo aggiornamento 09-01-2024
Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)
La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...
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Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)
A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte
Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte
Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto
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La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro
Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...
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Le riche épulon et le pauvre Lazare
Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...
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Come mai questo tempo non sapete valutarlo?
Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.
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Aprì loro la mente per comprendere le scritture
Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.
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Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.
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Gesù esamina Pietro sull'amore
Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 2
Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 1
Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.
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Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)
Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...
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La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)
Difficoltà di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.
Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.
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