Le tentazioni di Gesù (Mt 4, 1-11)
Le tentazioni di Gesù avvengono subito dopo il suo battesimo nel Giordano da parte di Giovanni Battista. Lo Spirito Santo, che nel battesimo era sceso su di lui come una colomba (Mt 3, 16), ora lo conduce nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Noi ascoltiamo questi racconti e non ci rendiamo troppo conto che ci parlano di realtà vertiginose, Dio e le sue opere sono vertiginosi. Quando cerchiamo di scrutare le opere di Dio - il che è rendergli omaggio -, dobbiamo accettare l’umiliazione di barcollare, come gli ubriachi che perdono l’orientamento e non si reggono bene in piedi; ma noi, che siamo orgogliosi non vogliamo barcollare e, per illuderci di stare meglio in piedi, modifichiamo la Scrittura così che sia meno vertiginosa, più assimilabile, più alla porta della nostra comprensione. Allora, il Non ci indurre in tentazione del Padre Nostro, diventa: “Non abbandonarci alla tentazione”; ma mentre la prima espressione si accorda bene con il fatto che è lo Spirito a condurre Gesù nel deserto, per essere tentato, la seconda non si accorda bene, né con il testo greco, né con il piano di Dio che la Scrittura ci rivela.
Se è lo Spirito a condurre Gesù nel deserto per essere tentato, e se preghiamo il Padre di non indurci in tentazione, in entrambi i casi la Scrittura suppone un’iniziativa volontaria di Dio nel porre qualcuno in stato di tentazione; mentre nell’espressione: “Non abbandonarci alla tentazione”, l’iniziativa volontaria di Dio scompare, il suo compito diventa passivo rispetto alla tentazione, lui deve solo fare in modo che uno non sia vinto dalla tentazione, ma non ha più il ruolo positivo di mettere in stato di tentazione, come vediamo che lo Spirito Santo fa nei confronti di Gesù, come ha fatto all’inizio con Adamo ed Eva, e molte altre volte nella storia della salvezza; si violenta così la Scrittura, e questo non può non provocare danni, non può essere senza offesa a Dio, senza una mancanza di rispetto della sua Parola. Se le parole di Dio sono di difficile comprensione, non per questo è lecito modificarle per adattarle alle nostre deboli intelligenze.
La tentazione dei progenitori
Ora, le tentazioni di Gesù nel deserto e la sua vittoria sulle insidie del demonio, hanno una relazione con la tentazione originale che Adamo ed Eva non hanno saputo vincere. Disubbidendo, Adamo ed Eva hanno offeso Dio che li amava e, per una ragione d’amore, aveva chiesto loro di non mangiare del frutto dell’albero (Gn 3, 3). L’affronto che gli hanno fatto è di aver considerato le parole del demonio più veritiere e più credibili, ed è stato come se una moglie avesse dato più retta al primo bell’imbusto che passava invece che a suo marito. Anche nel loro caso c’è stata una modifica della Parola di Dio; la parola: altrimenti morirete, è diventata: Non morirete affatto! Anzi (Cfr. Gn 3, 3-4), è vero che è stato il demonio a suggerire la modifica, ma loro sono stati pronti ad accoglierla. Da notare che, siccome è stato Dio a porre nel giardino l’albero della conoscenza del bene e del male e a dare il comando di non mangiare il suo frutto, ha volontariamente messo Adamo ed Eva in stato di tentazione, se non voleva la tentazione aveva solo da non piantare l’albero o non vietare loro di mangiarne il frutto (Cfr. Gn 2, 9-17), dunque, la tentazione è qualcosa che Dio non solo permette, ma vuole, e se la vuole c’è una ragione, ed è buona.
Siccome i nostri progenitori hanno ceduto alla tentazione, Gesù, subendo e vincendo le tentazioni, ripara in qualche modo la disubbidienza originale e tutte le disubbidienze degli uomini; con la sua ubbidienza eroica offre al Padre una risposta adeguata al suo amore offeso dalle nostre disubbidienze. Avendo il Padre previsto la bellezza di incomparabile valore dell’ubbidienza e dell’amore di Gesù, di Maria e di tutti coloro che li avrebbero imitati, ha deciso che valeva la pena dare l’esistenza a tutto ciò che esiste, anche se i peccati degli uomini avrebbero generato un mare di orrori, di sofferenze e di morte. In questo sta la vertigine: Dio ci ama immensamente, ma proprio perché il suo amore è l’amore di un vero amante che attende dall’amata una libera risposta, è anche necessaria la tentazione; se però l’uomo non vince la tentazione preferendo sé stesso a Dio, ne stravolge il progetto, offende il suo amore e rischia di perdersi per sempre; tuttavia, il rimedio che Dio prevede supera in bellezza ogni orrore prodotto dagli uomini e dai demoni.
La necessità della tentazione
Per comprendere la tentazione dobbiamo comprendere l’amore, se non comprendiamo l’amore non comprenderemo neanche la tentazione. Nel libro del Siracide è scritto: Se vuoi farti un amico, mettilo alla prova e non fidarti subito di lui (Sir 6, 7). È quello che Dio fa con gli uomini; volendo offrire loro la sua amicizia, è anche necessario che li metta alla prova. La sua amicizia è un bene di valore infinito, ma Dio non vuole imporlo, non vuole costringere nessuno a essergli amico, nella tentazione l’uomo dice a Dio se vuole o non vuole la sua amicizia. Se nella tentazione gli uomini preferiranno Dio a sé stessi, allora il gran bene dell’amicizia fra Dio e l’uomo potrà realizzarsi, altrimenti sarebbe un dare le perle ai porci (Cfr. Mt 7, 6); la tentazione serve anche per separare gli amici dai porci: gli amici amano l’Amico, i porci amano sé stessi.
Possiamo osservare che nelle tentazioni di Gesù, il demonio cerca sempre di indurlo a utilizzare i suoi poteri per ottenere una gratificazione personale: cambiare le pietre in pane, pretendere da Dio un miracolo inutile, ottenere la gloria di tutti i regni del mondo; ma Gesù ogni volta oppone l’obbedienza alla volontà di Dio anche se costa, ma proprio perché costa dice che preferisce Dio a sé stesso. Invece, i progenitori hanno preferito la gratificazione personale alla volontà di Dio: La donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito (Gn 3, 6). Hanno così infranto la legge fondamentale dell’amore di amicizia che consiste nel preferire sempre l’amico a sé stesso. Nell’amore di amicizia l’amico dice all’amico: “Sei tu che conti, non io”, ma a sua volta l’amico risponde: “Sei tu che conti, non io”, nasce così la danza dell’amore che rende beati per l’eternità, perché tutti i beati sono amici e tutti vivono secondo la legge dell’amore. Siamo ben lontani dal comprendere veramente e dal praticare questa legge, allora, le conseguenze della catastrofe originale continuano ad affliggerci con un assortimento inverosimile di sofferenze e di guai.
Tutte queste cose io ti darò
Lo Spirito conduce Gesù nel deserto per essere tentato dal diavolo. Potremmo anche dire che l’Amore ha condotto Gesù nel deserto di questo mondo per essere tentato dal diavolo; questo mondo è veramente un deserto nella misura in cui non vi regna l’amore e giace sotto il potere del maligno (1Gv 5, 19). L’episodio riassume allora tutta la vita e la missione di Gesù, che è apparso per distruggere le opere del diavolo (1Gv 3, 8). Il demonio lavora instancabilmente per cercare di ripiegare l’uomo su se stesso e per metterlo illusoriamente al centro di ogni cosa come se fosse un “Dio”, ma il fine che si propone è che l’uomo giunga ad adorare il demonio e non più Dio: Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai. La nostra lamentevole ingenuità, il nostro infantilismo non del tutto innocente, non vogliono vedere che il nostro destino finale è l’adorazione: di Dio, o del demonio. Nessuno è dispensato dalla scelta e nessuno potrà scegliere al posto nostro; non dobbiamo però credere troppo presto di aver scelto Dio. La lotta di Gesù con il demonio all’inizio della vita pubblica, che proseguirà durante tutta la sua missione e raggiungerà l’apice nei giorni della passione, ci mostra la gravità e la serietà della lotta, la gravità e la serietà della scelta; se non fossimo drogati e addormentati dalle vanità del mondo, dovremmo avere un po’ più paura dell’opera del maligno. Purtroppo, contribuiscono ad addormentare i cristiani anche quanti dicono che il demonio non esiste, che l’inferno è vuoto, che tutti alla fine si salveranno…
L’impossibile miracolo
Dire che tutti alla fine si salveranno equivale a soccombere alla seconda tentazione di Gesù: Il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra". Infatti, è come dire: siccome Dio è buono e misericordioso, non è possibile che qualcuno si faccia male e si perda anche se cadesse dal punto più alto del tempio. Ma Gesù risponde: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo. Non si può chiedere a Dio il miracolo della salvezza solo perché siamo Figli di Dio, se la richiesta non proviene da un cuore contrito e umile, Dio non opererà nessun miracolo; la bontà di Dio risponde al pentimento dell’uomo, pretendere che risponda a richieste che non sono dettate dall’amore, è come mettere Dio alla prova, non risponderà.
In fondo, questa tentazione pretende di strumentalizzare Dio riducendolo a nostro servo; non vogliamo arrenderci a lui se non è disposto a soddisfare anche i nostri capricci. È la pretesa degli scribi e dei farisei, i quali continuamente chiedevano a Gesù un segno, ossia un miracolo secondo i loro gusti; a loro non bastavo mai i miracoli che Gesù faceva, e non bastavano perché non volevano accoglierlo come Salvatore, allora avevano bisogno di un pretesto per dire che non era lui il Salvatore. Questo atteggiamento lo ritroviamo in coloro che vogliono un Salvatore pronto a piegarsi alla loro idea di salvezza o a un loro progetto; quante volte nei nostri desideri, nei casi difficili, nelle tribolazioni e nelle angosce, vorremmo che il Signore ci esaudisse secondo le nostre aspettative, e a queste siamo così attaccati da non volervi rinunciare per nessun motivo; provochiamo così seri guai, sia ad altri, sia a noi stessi. Simili rigidità possono albergare solo nei cuori in cui il demonio riesce a mantenere un fondo di orgoglio che tenacemente si oppone alla volontà di Dio.
Il digiuno
Gesù nel deserto ha digiunato quaranta giorni e quaranta notti, è normale che alla fine abbia avuto fame. Ma perché ha digiunato? Per affermare che Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Il suo eroico digiuno ripara allora l’esagerato amore che spesso abbiamo per il cibo, mentre abbiamo scarso amore per le Parole di Dio. Una volta, interrogarono Gesù sul motivo per cui i suoi discepoli non digiunavano, rispose: Verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo e allora digiuneranno (Mc 2, 20). Il digiuno ha quindi una relazione con l’assenza dello sposo; dobbiamo quindi comprendere il digiuno cristiano in rapporto all’amore sponsale di Gesù e alla sua assenza; ma vivere nell’assenza dello sposo è la condizione normale del discepolo: Finché abitiamo nel corpo siamo in esilio lontano dal Signore, camminiamo nella fede e non ancora in visione (2Cor 5, 6-7 ). Allora il cristiano digiuna per dire al suo sposo che la vita vera gli viene da lui e non dal cibo, e glielo dice non a parole ma con i fatti, rinunciando di tanto in tanto a nutrirsi del cibo del corpo e accettando il disagio che questo comporta.
La rinuncia al cibo è particolarmente significativa, perché è una rinuncia a qualcosa di vitale, ma per il cristiano è ancora più vitale affermare che la vera vita gli viene dal suo Signore. Il demonio, invece, vuole vanificare questa parola d’amore e suggerisce: di' che queste pietre diventino pane. Se Gesù avesse trasformato le pietre in pane si sarebbe tolto la fame, ma avrebbe resa vana la parola d’amore che con il digiuno aveva offerto al Padre. Digiunando quaranta giorni Gesù ha detto al Padre: “Sei tu che conti, non io”, ma la sua parola d’amore ha suscitato la risposta del Padre che a sua volta gli ha detto: “Sei tu che conti, e non io”, infatti, il cielo si è aperto e gli angeli sono scesi a servire il loro Signore: Ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
A coloro che si rendono conto della situazione e giustamente temono le insidie del Maligno, Gesù offre la forza invincibile della Croce e la protezione sicura di Maria. Coloro che non temono, perché non vogliono comprendere, non si preoccupano di cercare un riparo e allora rischiano di perire nelle tempeste che il demonio sta scatenando con un crescendo impressionante.
Che la Santa Vergine apra i nostri occhi e ci faccia trovare la via del rifugio.
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22-08-2024 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro (Mc 5, 21-43)
Due storie che riguardano anche noi
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26-11-2023 - Verrà nella gloria (Mt 25, 31-46)
A separare le pecore dalle capre
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19-11-2023 - Il talento nascosto (Mt 25, 14-30)
Chi lo nasconde sarà Gettato fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti
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12-11-2023 - Stoltezza e saggezza (Mt 25, 1-13)
Il saggio si salva e lo stolto si perde
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05-11-2023 - L’ipocrisia al potere (Mt 23, 1-12)
E l'antidoto indicato da Gesù
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29-10-2023 - I due comandamenti (Mt 22, 34-40)
Non siamo stati noi ad amare Dio
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22-10-2023 - Dare a Dio e a Cesare (Mt 22, 15-21)
A cesare i tributi e a Dio il cuore
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15-10-2023 - Un invito rifiutato (Mt 22, 1-14)
E le sue conseguenze...
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08-10-2023 - La follia umana... (Mt 21, 33-43)
E quella divina...
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01-10-2023 - Facili parole... (Mt 21, 28-32)
Cosa significa: Lavorare nella vigna?
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24-09-2023 - Operai dell'ultima ora (Mt 20, 1-16)
La fortuna di avere un padrone "ingiusto"
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17-09-2023 - Siamo debitori (Mt 18, 21-35)
Ciascuno di noi è un debito vivente nei confronti di Dio
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10-09-2023 - Se il tuo fratello commetterà una colpa (Mt 18, 15-20)
Gesù non sta parlando ai semplici fedeli, e la colpa non è contro il singolo fedele
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03-09-2023 - Un malinteso ricorrente (Mt 16, 21-27)
I nostri pensieri e quelli di Gesù il più delle volte sono in conflitto
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27-08-2023 - Discepoli sotto esame (Mt 16, 13-20)
Interrogati su Gesù
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20-08-2023 - Una donna che ha capito (Mt 15, 21-28)
Il cuore di Gesù
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13-08-2023 - Tempesta sul lago (Mt 14, 22-33)
E Colui che può placarla
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06-08-2023 - La trasfigurazione (Mt 17, 1-9)
Per quelli che seguono Gesù sul monte
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30-07-2023 - Tesori nascosti (Mt 13, 44-52)
Che attendono di essere scoperti
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23-07-2023 - Un nemico ha fatto questo (Mt 13, 24-43)
Se c'è un nemico, c'è anche qualche pericolo
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16-07-2023 - Il seme e il terreno (Mt 13, 1-23)
Che cosa ci comunica la Parola di Dio?...
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09-07-2023 - Cose nascoste ai sapienti (Mt 11, 25-30)
Ma rivelate ai piccoli
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02-07-2023 - Perdere e trovare la vita (Mt 10, 37-42)
Un'offerta scontata da non perdere
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25-06-2023 - Non abbiate paura (Mt 10, 26-33)
Se non di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo
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18-06-2023 - Pecore senza pastore (Mt 9, 36 - 10, 8)
La disgrazia di non avere un pastore
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11-06-2023 - Chi mangia me vivrà per me (Gv 6, 51-56)
E io lo risusciterò nell'ultimo giorno
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04-06-2023 - Dio ha tanto amato il mondo (Gv 3, 16-18)
Ma il mondo come risponde all'amore di Dio?...
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28-05-2023 - Un dono per discernere (Gv 20, 19-23)
Il peccatore che non può essere perdonato
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21-05-2023 - Andarono sul monte... (Mt 28, 16-20)
E videro Gesù risorto
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14-05-2023 - Se mi amate osserverete... (Gv 14, 15-21)
Perseverare nell'amore non è scontato per nessuno
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07-05-2023 - Non sia turbato il vostro cuore (Gv 14, 1-12)
Parole per coloro che sono turbati dal Mistero delle Tenebre
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30-04-2023 - Non capirono di che cosa parlava loro (Gv 10, 1-10)
Ciò che succede spesso anche a noi
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23-04-2023 - Lungo il cammino Gesù si fa vicino (Lc 24, 13-35)
E prepara la sua manifestazione
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16-04-2023 - Dal timore alla gioia (Gv 20, 19-31)
Solo Gesù può operare questo passaggio
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09-04-2023 - Un sepolcro vuoto (Gv 20, 1-10)
Perché hanno portato via il Signore o perché è risorto?...
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02-04-2023 - Cristo crocifisso e risorto (Mt 26, 14-27, 66)
Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo
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26-03-2023 - La La risurrezione di Lazzaro (Gv 11, 1-45)
Figura della risurrezione di Gesù
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19-03-2023 - La guarigione del cieco nato (GV 9, 1-41)
Uno strano modo di guarire
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12-03-2023 - Dammi da bere (Gv 4, 5-42)
L'acqua che ha in mente Gesù e quella che abbiamo in mente noi
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05-03-2023 - Gesù trasfigurato (Mt 17, 1-9)
La gloria per cui siamo fatti
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26-02-2023 - Le tentazioni di Gesù (Mt 4, 1-11)
E la tentazione dei progenitori
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19-02-2023 - Fu detto, ma io vi dico (Mt 5, 38-48)
Amare come Gesù ama
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12-02-2023 - Sono venuto a dare compimento (Mt 5, 17-37)
Gesù è il compimento della legge
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05-02-2023 - Sale e luce (Mt 5, 13-16)
Il rischio di perdere sapore e di diventare tenebra
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29-01-2023 - Gesù salì sul monte (Mt 5, 1-12a)
E proclama le beatitudini
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22-01-2023 - A Cafarnao (Mt 4, 12-23)
Gesù chiama quattro fratelli
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15-01-2023 - Ecco l'Agnello di Dio (Gv 1, 19-34)
Colui che toglie il peccato del mondo!
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08-01-2023 - Gesù è battezzato da Giovanni (Mt 3, 13-17)
Perché conviene adempiere ogni giustizia
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01-01-2023 - Maria madre di Dio (Lc 2, 16-21)
I paradossi di Dio rischiano di non dirci nulla
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25-12-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
Una gioia è promessa a coloro che sono oppressi dalle tenebre
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18-12-2022 - La prova dell’uomo giusto (Mt 1, 18-24)
Giuseppe può comprendere e aiutare chi è nella prova
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11-12-2022 - Sei tu colui che deve venire? (Mt 11, 2-11)
Quando non si comprende l'agire di Dio
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04-12-2022 - Giovanni Battista (Mt 3, 1-12)
Il profeta di cui avremmo bisogno
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27-11-2022 - La venuta del Figlio dell'uomo (Mt 24, 37-44)
Ci sono quelli che l'attendono e quelli che l'ignorano
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20-11-2022 - La festa di Cristo Re (Lc 23, 35-43)
Perché ha compiuto una grande impresa
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13-11-2022 - Gesù profeta di sventure (Lc 21, 5-19)
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita
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06-11-2022 - Gesù risponde ai Sadducei (Lc 20, 27-38)
Alcuni aspetti della vita futura
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30-10-2022 - Zaccheo incontra Gesù (Lc 19, 1-10)
E la sua vita cambia
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23-10-2022 - Giusti o ingiusti (Lc 18, 9-14)
A noi decidere da che parte stare
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16-10-2022 - Gridare giorno e notte (Lc 18, 1-8)
Per essere prontamente esauditi
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09-10-2022 - Il grido a cui Gesù risponde (Lc 17, 11-19)
Ma noi non sappiamo gridare
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02-10-2022 - Non abbiamo fede (Lc 17, 5-10)
Neanche quanto un granello di senape
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25-09-2022 - Delitto e castigo (Lc 16, 19-31)
Il ricco gaudente uccide sia sé stesso, sia Lazzaro
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18-09-2022 - Una strana parabola (Lc 16, 1-13)
L'amministratore disonesto lodato per la sua astuzia
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11-09-2022 - Peccatori e pubblicani o scribi e farisei? (Lc 15, 1-10)
L'inevitabile scelta
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04-09-2022 - Impossibili imprese (Lc 14 25-33)
La costruzione della torre e la guerra dei re
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28-08-2022 - Umiltà radicale (Lc 14, 1. 7-14)
Dell'ultimo posto che nessuno vuole
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21-08-2022 - Due possibili esiti (Lc 13, 22-30)
Ognuno sceglie liberamente dove andare
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14-08-2022 - Fuoco sulla terra (Lc 12, 49-53)
E noi vorremmo che il fuoco non bruci
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07-08-2022 - Beato chi rimane sveglio nella notte (Lc 12, 35-40)
Non si troverà con la casa scassinata
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31-07-2022 - La ricerca della ricchezza (Lc 12, 13-21)
Quella che dura e quella che non dura
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24-07-2022 - La via angusta della preghiera (Lc 11, 1-13)
Ciò che accade a un discepolo che prega
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17-07-2022 - La parte che non sarà tolta (Lc 10, 38-42)
E quella che dovrà essere tolta
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10-07-2022 - Fa' questo e vivrai (Lc 10, 25-37)
Non una vita qualunque, ma quella di Dio stesso
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03-07-2022 - È vicino a voi il Regno di Dio (Lc 10,1-12. 17-20)
Alcuni accolgono il suo Re, altri lo respingono
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26-06-2022 - Un amore esclusivo (Lc 9, 51-62)
E le sue esigenze
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19-06-2022 - Ho ricevuto quello che vi ho trasmesso (1Cor 11, 23-26)
Ciò che solo un amore folle può fare
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12-06-2022 - Non siete capaci di portarne il peso (Gv 16, 12-15)
Il peso della gloria a cui siamo chiamati
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05-06-2022 - Un'impresa trinitaria (Gv 14, 15-16. 23b-26)
Amare come Gesù ama
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29-05-2022 - Di questo voi siete testimoni (Lc 24, 46-53)
Uno di questi è padre Kolbe
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22-05-2022 - Se uno mi ama... (Gv 14, 23-29)
Ascoltare le parole e osservare la parola
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15-05-2022 - L’impossibile comandamento (Gv 13, 31-33A. 34-35)
La soluzione di Teresina di Lisieux
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08-05-2022 - Il buon pastore (Gv 10, 27-30)
E il cattivo pastore
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01-05-2022 - Quella notte non presero nulla (Gv 21, 1-14)
La via stretta del fallimento
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24-04-2022 - Per timore dei Giudei (Gv 20, 19-31)
Un timore giustificato
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17-04-2022 - Il mistero della risurrezione di Gesù (Gv 20, 1-9)
Non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti
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10-04-2022 - Il mistero della passione di Gesù (Lc 22, 14-23, 56)
Ossia, della creatura che uccide il suo Creatore
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03-04-2022 - L’adultera perdonata (Gv 8, 1-11)
Figura dell'umanità che tradisce il suo Dio
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27-03-2022 - Il figlio prodigo (Lc 15, 11-32)
La festa dopo la grande impresa
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20-03-2022 - Se non vi convertite, perirete (Lc 13, 1-9)
La causa profonda delle tragedie
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13-03-2022 - La trasfigurazione di Gesù (Lc 9, 28b - 36)
Destinati alla gloria dell'intimità con Dio
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06-03-2022 - Gesù è tentato nel deserto (Lc 4, 1-13)
Il mistero della tentazione
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27-02-2022 - L’occhio, la trave e la pagliuzza (Lc 6, 39-45)
Diventare come il Maestro
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20-02-2022 - La carità fraterna (Lc 6, 27-38)
Illusioni e realismo
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13-02-2022 - Le beatitudini (Lc 6, 17. 20-26)
I tesori che non sappiamo di avere
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06-02-2022 - La pesca miracolosa (Lc 5, 1-11)
Un lavoro in due tempi
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30-01-2022 - Tentativo di deicidio (Lc 4, 21-30)
Annuncio di ciò che accadrà
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23-01-2022 - Gesù nella sinagoga di Nazaret (Lc 1, 1-4; 4, 14-21)
Annuncia la sua missione
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16-01-2022 - Le nozze di Cana (Gv 2, 1-11)
Una miracolosa trasformazione che ci riguarda
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09-01-2022 - Il battesimo di Gesù (Lc 3, 15-16. 21-22)
Figura di ciò che ci attende
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02-01-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
E le tenebre non l’hanno vinta ...
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26-12-2021 - Gesù ritrovato nel tempio (Lc 2, 41-52)
Quando i santi non comprendono
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19-12-2021 - Maria visita Elisabetta (Lc 1, 39-45)
Figura della sollecitudine di Dio per ogni uomo
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12-12-2021 - Battesimo con l’acqua e con il fuoco (Lc 3, 10-18)
Perché l'uomo possa partecipare al banchetto
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05-12-2021 - Il grido del profeta (Lc 3, 1-6)
Perché l'uomo ritorni sulla retta via
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28-11-2021 - Un nuovo anno liturgico
Per cercare di comprendere il progetto di Dio
- ----- Inizio Anno C ↑ -------
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21-11-2021 - Cristo Re
Re che muore per salvare il suo popolo
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14-11-2021 - I tempi della fine
Quando non si può più mentire
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07-11-2021 - La vedova di Sarèpta
La desolazione di chi ha perso l'amore
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31-10-2021 - Oltre i comandamenti
Lo sguardo di Gesù
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24-10-2021 - Bartimeo, cieco e mendicante
Sperare contro ogni speranza
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17-10-2021 - Il grande Incompreso
La gloria secondo Dio e secondo noi
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10-10-2021 - Il giovane ricco e noi
Dio non ci ama per scherzo, dona tutto e chiede tutto
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03-10-2021 - Se non diventerete come i bambini
Diventare piccoli perché Dio possa farci grandi
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26-09-2021 - Idee ristrette
I nostri pensieri e quelli di Dio
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19-09-2021 - Il rischio di non voler comprendere
Quando Gesù ci interpella sul mistero del peccato
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12-09-2021 - Chi è Gesù?...
Un mistero non accessibile alle sole forze umane
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05-09-2021 - Un caso di malattia incurabile
Che relazione c'è fra il sordomuto e noi?
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29-08-2021 - Osservare le regole per nascondere scomode verità
Da chi vogliamo essere salvati: dalle "regole" o da Gesù?
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22-08-2021 - Il rischio di abbandonare Gesù
Se non diventerete come i bambini...
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15-08-2021 - La Donna vestita di sole e il Drago rosso
Lo stridente contrasto da cui non conviene distogliere lo sguardo
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08-08-2021 - Quando l’uomo di Dio non ne può più…
Ciò che può accadere a ognuno di noi
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01-08-2021 - Come dall’Egitto alla Terra Promessa
"Fare" o "lasciarsi fare"?
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25-07-2021 - Il segno della moltiplicazione dei pani
Il pane prodotto dagli uomini e quello donato da Dio
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18-07-2021 - Come pecore senza pastore
Similitudine e diversità con la situazione attuale
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11-07-2021 - Perché esiste tutto ciò che esiste?
Un progetto folle
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07-07-2021 - L'inevitabile tempesta
Il grido di Pietro quando affonda
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04-07-2021 - Il profeta Ezechiele, Gesù e noi
Il profeta inviato a una genìa di ribelli...
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27-06-2021 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro
Due episodi utili a comprendere ciò che stiamo vivendo
- ----- Anno B ↑ ---------
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03-01-2021 - Quando è nato Gesù?… Riflessioni affettive
Circola la voce che Gesù non sia nato il 25 dicembre!
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11-06-2020 - Dio punisce o non punisce?…
È più buono un Dio che punisce o un Dio che non punisce?
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09-08-2018 - Buona o cattiva Novella?!...
Perché ad annunciare Gesù si rischia la vita?...
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02-01-2018 - Pensieri sul Natale
Per Gesù, Giuseppe e Maria non c'è posto fra gli uomini...
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26-12-2017 - Auguri di Natale
Perché gioire a Natale?!... Perché Gesù nasce in una stalla?!...
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18-01-2017 - L'enfer c'est les autres
Se l'inferno sono gli altri è perché la possibilità dell'inferno è anche nel nostro cuore...
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07-02-2016 - Giustizia e Misericordia
Qual è la condizione necessaria per ottenere misericordia?...
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28-06-2015 - Il mistero della Sindone e noi...
Le vicende della nostra vita terrena lasciano impressi, come sulla Sindone, dei segni di difficile comprensione.
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28-06-2015 - Perché il vangelo non ci dice niente?!... (Gv 3, 16-21)
Benedetti o maledetti?!...
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02-10-2014 - Parabola dei chiamati a lavorare nella vigna (Mt 20, 1-16)
Sintesi - L'ingiustizia di Dio è la nostra fortuna!!!
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21-01-2013 - Fuga e lotta con Dio ... 2/2
Una via più lunga e una più breve ...
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18-11-2012 - Fuga e lotta con Dio ... 1/2
Chi è più credibile? ...
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16-07-2011 - Il gioco disonesto della menzogna
E' naturale credere vera qualsiasi affermazione, ma ...
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02-05-2011 - Credenti o creduloni?...
L'inevitabilità dell'atto di fede - Diventarte credibili
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03-03-2011 - Come nei romanzi gialli ...
Analogie con la ricerca della felicità
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Ultimo aggiornamento 09-01-2024
Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)
La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...
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Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)
A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte
Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte
Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto
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La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro
Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...
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Le riche épulon et le pauvre Lazare
Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...
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Come mai questo tempo non sapete valutarlo?
Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.
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Aprì loro la mente per comprendere le scritture
Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.
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Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.
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Gesù esamina Pietro sull'amore
Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 2
Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 1
Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.
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Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)
Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...
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La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)
Difficoltà di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.
Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.
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