Dare a Dio e a Cesare (Mt 22, 15-21)
La tensione fra Gesù e i capi di Israele sta salendo, il ritmo degli scontri va crescendo e prelude allo scontro finale in cui una delle due parti dovrà soccombere. Il piano di Gesù è di vincere perdendo, è il tentativo di sciogliere la durezza dei cuori, non con una durezza ancora maggiore, ma con la dolcezza di un agnello che volontariamente si consegna nelle mani di coloro che lo vogliono uccidere. Perché è questo che vogliono i capi di Israele: eliminarlo. Le loro posizioni e quelle di Gesù sono incompatibili, proprio perché Gesù non ammette compromessi: Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde (Mt 12, 30). Il suo piano è frutto di un amore folle, tanto che nemmeno i discepoli riusciranno a comprenderlo, anche perché: sia il mistero del male, sia il modo con cui Dio intende affrontarlo sono realtà che eccedono i pensieri, le prospettive e le forze umane.
Tennero consiglio per cogliere in fallo Gesù
Nelle precedenti parabole dei vignaioli omicidi e del rifiuto dei primi chiamati al banchetto di nozze, Gesù aveva chiaramente parlato di quanti in Israele non lo volevano accogliere, tanto che Matteo annota: Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. Ma le parole di Gesù invece di farli rinsavire rafforzano i loro propositi di morte: Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta (Mt 21, 45-46). Rendendosi conto che devono cambiare strategia: Se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi. Dal consiglio esce un piano molto ben architettato, molto sottile e, secondo loro, infallibile. I punti di forza di questo piano si basano proprio sulla pretesa di Gesù di essere il Messia e sul suo modo di parlare schietto, veritiero, che non ha soggezione di alcuno perché non guarda in faccia a nessuno.
Ed ecco la coalizione entrare in azione: Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli… L’insidia avanza mascherata, i lupi si travestono da agnelli credendo di non essere scoperti; dicono di Gesù cose molto giuste e molto vere, ma per niente sincere; la trappola nella quale vorrebbero far cadere Gesù è la seguente: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?».
Il liberatore di Israele
Ora, se Gesù è il Messia, è per ciò stesso il liberatore di Israele, come infatti Mosè aveva liberato gli Ebrei dalla schiavitù dell’Egitto, così il Messia libererà gli Israeliti dalla schiavitù che ora li opprime, ossia dai Romani; la domanda sul tributo comporta quindi una dichiarazione di Gesù sul come reagire alla dominazione straniera. Secondo i capi dei sacerdoti e i farisei, se Gesù è il Messia dovrà necessariamente esprimersi contro il dominio di Roma, non solo, ma dovrà prima o poi raccogliere forze per liberare Israele. Se però Gesù si esprime contro i romani, questi non staranno a guardare, reagiranno, e Gesù ne subirà le conseguenze, ed è quello che i farisei vogliono.
Questa idea del Messia liberatore politico era molto radicata fra i discepoli e fra il popolo, infatti i discepoli di Emmaus esprimono allo sconosciuto viandante che li accompagna il loro rammarico: Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele… (Lc 24, 21), e poco prima dell’ascensione altri discepoli chiedono: Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele? (At 1, 6). Anche il popolo, dopo la spettacolare moltiplicazione dei pani: Visto il segno che egli aveva compiuto, cominciò a dire: «Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo (Gv 6, 14-15).
L’idea diffusa di un Messia liberatore, e re di un regno secondo il pensiero degli uomini, rendeva il piano architettato praticamente inaffondabile, e costituiva anche un secondo aspetto della trappola, infatti, se Gesù non prendeva posizione contro i Romani, avrebbe deluso le aspettative del popolo, il quale sperava che fosse lui a liberare Israele. Quindi, l’insidia era architettata per danneggiare Gesù in qualunque modo avesse risposto: se parlava contro i Romani avrebbe avuto noie dai Romani, se invece si mostrava benevolo con loro avrebbe deluso il popolo perdendo stima e considerazione.
La trappola disinnescata
Le tortuose macchinazioni degli uomini sono però destinate a fallire miseramente di fronte alla sapienza e alla potenza di Dio. La risposta di Gesù è come un bagliore nella notte che smaschera le intenzioni più segrete, perché nulla è nascosto ai suoi occhi, e in lui non c’è incertezza di giudizio: Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Ipocriti: l’ipocrisia sta nel mascherare un’intenzione cattiva presentandola come buona, infatti, poteva anche essere una domanda interessante sapere se è lecito o no pagare le tasse. La risposta è abbastanza scontata se l’autorità che governa è legittima e opera per il bene comune, la cosa è invece più problematica quando a richiedere le tasse è un tiranno, un popolo invasore o un governo corrotto. Ma ai capi dei sacerdoti e ai farisei la questione non importava minimamente, a loro importava solo trovare un modo per sbarazzarsi di Gesù.
Diversamente da altre volte, in cui Gesù non risponde alle provocazioni, in questo caso risponde, forse perché, nonostante la malizia dei farisei, la domanda gli consente di dare un insegnamento importante; ecco come procede: Mostratemi la moneta del tributo. Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: Questa immagine e l'iscrizione, di chi sono? Gli risposero: Di Cesare. Allora disse loro: Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.
Il cardinale Giacomo Biffi, commentando, presta a Gesù le seguenti parole: “«Se accettate per i vostri traffici e per i vostri guadagni la moneta dell’imperatore, voi riconoscete all’imperatore l’autorità di gestire la cosa pubblica, e quindi anche il suo diritto a raccogliere i tributi». Ma - sottolinea subito - l’autorità politica non è illimitata: è circoscritta dall’autorità prevalente di Dio… Lo stato antico era sempre totalitario: disponeva di tutto l’uomo, perfino della sua vita religiosa. Anche gli atti di culto erano regolati dalle leggi ed erano funzionali all’azione e ai progetti dello Stato… Gesù invece insegna: alle autorità terrene dovete tutto e solo quello che compete a loro. Nessun organismo dello stato, nessuna forza politica, nessun partito può pretendere ciò che appartiene a noi come persone (alle quali anche lo stato è finalizzato) e a Dio come Signore dell’universo… nessuno può interferire nelle vostre convinzioni morali, può imporvi la sua concezione del mondo: Date a Cesare quel che è di Cesare, ma niente di più”.
Da don Divo Barsotti prendiamo il seguente pensiero: “Per Israele, come ora è per l’Islam, potere politico e potere religioso erano un solo potere… ma con il cristianesimo, la religione si è sciolta da ogni vincolo col politico, col nazionale e con la razza… Dio e nazione sono ora due valori, non opposti, ma comunque assolutamente distinti… a me sembra che con queste parole Gesù finalmente abbia inaugurato una nuova era per la religione… perché fino allora tutte le religioni erano sempre legate allo Stato, alla nazione, alla razza. Nel cristianesimo non vi è una nazione eletta, né vi è più una razza scelta da Dio: religione e stato rimangono distinti. È vero che l’autorità religiosa ha un potere indiretto sul temporale. Ma il potere è appunto indiretto: suppone una distinzione; nell’ambito loro proprio, non si può confondere più politica e religione, Stato e Chiesa”.
La vera liberazione
Se è vero, come dice Biffi, che gli Israeliti accettavano la moneta dell’imperatore “per i loro traffici e per i loro guadagni”, non la accettavano però tanto volentieri, tuttavia, con la sua risposta il Signore sembra giustificare la legittimità di pagare le tasse anche quando si subisce un’“ingiusta” dominazione. Intanto bisogna esaminare se ciò che gli Israeliti subivano era ingiusto o non corrispondeva piuttosto a un giusto castigo. Se consideriamo la storia di Israele raccontata nell’Antico Testamento, vediamo che Dio normalmente puniva il peccato di Israele mediante l’oppressione di popoli nemici. La cosa è particolarmente evidente nel periodo dei Giudici, i quali erano dei condottieri che il Signore suscitava per liberare il suo popolo dal’oppressione dei nemici, ma dopo la liberazione e la morte del giudice: Gli Israeliti ripresero a fare ciò che è male agli occhi del Signore; il Signore rese forte Eglon, re di Moab, contro Israele, perché facevano ciò che è male agli occhi del Signore. Eglon radunò intorno a sé gli Ammoniti e gli Amaleciti, fece una spedizione contro Israele, lo batté e occuparono la città delle palme. Gli Israeliti furono servi di Eglon, re di Moab, per diciotto anni (Gdc 3, 12-14).
I giudici erano per Israele un po’ come una medicina che cura il sintomo, ma non incide sulla causa, infatti il ritornello costante di quel periodo, e in fondo di tutta la storia di Israele, è: ripresero a fare ciò che è male agli occhi del Signore. Gesù è il Giudice dei giudici che è venuto a curare andando a incidere sulla causa, e questo delude inevitabilmente chi è abituato a ottenere un sollievo immediato da una medicina che cura i sintomi. Gesù non libera Israele dall’oppressione dei Romani con una vittoria militare strepitosa alla maniera dei giudici, ma rimuovendo la causa dell’oppressione, che è quella di fare ciò che è male agli occhi del Signore; e Israele fa ciò che male agli occhi del Signore perché non dà a Dio quello che è di Dio. Di qui l’insegnamento per tutti gli uomini e per tutti i tempi: il rimedio a qualsiasi forma di oppressione non sta in una rivolta violenta, ma in un ritorno sincero a Dio, un ritorno non formale o superficiale, ma, a Dio che offre all’uomo il suo amore, l’uomo deve rispondere dando in cambio amore. Ed è il solo rimedio risolutivo per tutti i guai e le tragedie che ci affliggono.
Un rimedio troppo semplice
Il rimedio è talmente semplice e profondo che rischiamo di non vederlo, o di non comprenderlo a sufficienza; la prova è che ci attacchiamo ostinatamente a rimedi che non rimediano a nulla, perché sono rimedi umani e non possono che curare i sintomi, ma quando la malattia diventa tanto grave da provocare perdite di sangue da ogni parte, i rimedi umani non servono. Quando la malattia raggiunge certi livelli, è inutile sperare nel dialogo, negli incontri bilaterali, nelle missioni diplomatiche, negli appelli e nelle marce per la pace… tutti rimedi destinati a fallire perché non incidono sulla causa. Specialmente i capi della Chiesa dovrebbero gridare dai tetti: Convertitevi e credete al vangelo! (Mc 1, 15), e dovrebbero gridarlo: in ogni occasione opportuna e non opportuna (2Tm 4, 2). Se il mondo sta andando in fiamme è anche perché chi dovrebbe gridare non ha gridato, e il popolo si ritrova così addormentato da rischiare di morire fra le fiamme. È anche probabile che ormai sia troppo tardi e il male debba fare il suo corso.
In ogni caso, la profondità del rimedio sta nel fatto che non basta dare a Dio un’adesione formale alla maniera dei farisei, ai quali esteriormente non si poteva rimproverare nulla, e per questo si ritenevano a posto e superiori ai comuni mortali: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo (Lc 18, 11-12). Tutti gli atti religiosi che compiamo, sono ipocriti se non sono mossi dall’amore di Dio. Il rimprovero che tutti dovremmo temere è: Questo popolo mi onora con le labbra ma il suo cuore è lontano da me (Mt 15, 8). Tutti rischiamo di non dare a Dio quello che è di Dio, ossia il nostro cuore. Il segno che in noi c’è qualche traccia omeopatica di amore per Dio, è proprio il timore di onorarlo solo con le labbra, ossia in modo esteriore e superficiale, mentre il nostro cuore è ancora molto lontano da lui.
La Santa Vergine infonda in noi il sano timore di non rispondere come si deve all’amore di suo Figlio.
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26-11-2023 - Verrà nella gloria (Mt 25, 31-46)
A separare le pecore dalle capre
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19-11-2023 - Il talento nascosto (Mt 25, 14-30)
Chi lo nasconde sarà Gettato fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti
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12-11-2023 - Stoltezza e saggezza (Mt 25, 1-13)
Il saggio si salva e lo stolto si perde
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05-11-2023 - L’ipocrisia al potere (Mt 23, 1-12)
E l'antidoto indicato da Gesù
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29-10-2023 - I due comandamenti (Mt 22, 34-40)
Non siamo stati noi ad amare Dio
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22-10-2023 - Dare a Dio e a Cesare (Mt 22, 15-21)
A cesare i tributi e a Dio il cuore
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15-10-2023 - Un invito rifiutato (Mt 22, 1-14)
E le sue conseguenze...
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08-10-2023 - La follia umana... (Mt 21, 33-43)
E quella divina...
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01-10-2023 - Facili parole... (Mt 21, 28-32)
Cosa significa: Lavorare nella vigna?
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24-09-2023 - Operai dell'ultima ora (Mt 20, 1-16)
La fortuna di avere un padrone "ingiusto"
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17-09-2023 - Siamo debitori (Mt 18, 21-35)
Ciascuno di noi è un debito vivente nei confronti di Dio
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10-09-2023 - Se il tuo fratello commetterà una colpa (Mt 18, 15-20)
Gesù non sta parlando ai semplici fedeli, e la colpa non è contro il singolo fedele
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03-09-2023 - Un malinteso ricorrente (Mt 16, 21-27)
I nostri pensieri e quelli di Gesù il più delle volte sono in conflitto
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27-08-2023 - Discepoli sotto esame (Mt 16, 13-20)
Interrogati su Gesù
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20-08-2023 - Una donna che ha capito (Mt 15, 21-28)
Il cuore di Gesù
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13-08-2023 - Tempesta sul lago (Mt 14, 22-33)
E Colui che può placarla
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06-08-2023 - La trasfigurazione (Mt 17, 1-9)
Per quelli che seguono Gesù sul monte
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30-07-2023 - Tesori nascosti (Mt 13, 44-52)
Che attendono di essere scoperti
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23-07-2023 - Un nemico ha fatto questo (Mt 13, 24-43)
Se c'è un nemico, c'è anche qualche pericolo
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16-07-2023 - Il seme e il terreno (Mt 13, 1-23)
Che cosa ci comunica la Parola di Dio?...
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09-07-2023 - Cose nascoste ai sapienti (Mt 11, 25-30)
Ma rivelate ai piccoli
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02-07-2023 - Perdere e trovare la vita (Mt 10, 37-42)
Un'offerta scontata da non perdere
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25-06-2023 - Non abbiate paura (Mt 10, 26-33)
Se non di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo
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18-06-2023 - Pecore senza pastore (Mt 9, 36 - 10, 8)
La disgrazia di non avere un pastore
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11-06-2023 - Chi mangia me vivrà per me (Gv 6, 51-56)
E io lo risusciterò nell'ultimo giorno
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04-06-2023 - Dio ha tanto amato il mondo (Gv 3, 16-18)
Ma il mondo come risponde all'amore di Dio?...
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28-05-2023 - Un dono per discernere (Gv 20, 19-23)
Il peccatore che non può essere perdonato
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21-05-2023 - Andarono sul monte... (Mt 28, 16-20)
E videro Gesù risorto
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14-05-2023 - Se mi amate osserverete... (Gv 14, 15-21)
Perseverare nell'amore non è scontato per nessuno
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07-05-2023 - Non sia turbato il vostro cuore (Gv 14, 1-12)
Parole per coloro che sono turbati dal Mistero delle Tenebre
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30-04-2023 - Non capirono di che cosa parlava loro (Gv 10, 1-10)
Ciò che succede spesso anche a noi
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23-04-2023 - Lungo il cammino Gesù si fa vicino (Lc 24, 13-35)
E prepara la sua manifestazione
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16-04-2023 - Dal timore alla gioia (Gv 20, 19-31)
Solo Gesù può operare questo passaggio
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09-04-2023 - Un sepolcro vuoto (Gv 20, 1-10)
Perché hanno portato via il Signore o perché è risorto?...
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02-04-2023 - Cristo crocifisso e risorto (Mt 26, 14-27, 66)
Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo
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26-03-2023 - La La risurrezione di Lazzaro (Gv 11, 1-45)
Figura della risurrezione di Gesù
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19-03-2023 - La guarigione del cieco nato (GV 9, 1-41)
Uno strano modo di guarire
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12-03-2023 - Dammi da bere (Gv 4, 5-42)
L'acqua che ha in mente Gesù e quella che abbiamo in mente noi
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05-03-2023 - Gesù trasfigurato (Mt 17, 1-9)
La gloria per cui siamo fatti
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26-02-2023 - Le tentazioni di Gesù (Mt 4, 1-11)
E la tentazione dei progenitori
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19-02-2023 - Fu detto, ma io vi dico (Mt 5, 38-48)
Amare come Gesù ama
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12-02-2023 - Sono venuto a dare compimento (Mt 5, 17-37)
Gesù è il compimento della legge
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05-02-2023 - Sale e luce (Mt 5, 13-16)
Il rischio di perdere sapore e di diventare tenebra
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29-01-2023 - Gesù salì sul monte (Mt 5, 1-12a)
E proclama le beatitudini
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22-01-2023 - A Cafarnao (Mt 4, 12-23)
Gesù chiama quattro fratelli
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15-01-2023 - Ecco l'Agnello di Dio (Gv 1, 19-34)
Colui che toglie il peccato del mondo!
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08-01-2023 - Gesù è battezzato da Giovanni (Mt 3, 13-17)
Perché conviene adempiere ogni giustizia
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01-01-2023 - Maria madre di Dio (Lc 2, 16-21)
I paradossi di Dio rischiano di non dirci nulla
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25-12-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
Una gioia è promessa a coloro che sono oppressi dalle tenebre
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18-12-2022 - La prova dell’uomo giusto (Mt 1, 18-24)
Giuseppe può comprendere e aiutare chi è nella prova
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11-12-2022 - Sei tu colui che deve venire? (Mt 11, 2-11)
Quando non si comprende l'agire di Dio
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04-12-2022 - Giovanni Battista (Mt 3, 1-12)
Il profeta di cui avremmo bisogno
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27-11-2022 - La venuta del Figlio dell'uomo (Mt 24, 37-44)
Ci sono quelli che l'attendono e quelli che l'ignorano
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20-11-2022 - La festa di Cristo Re (Lc 23, 35-43)
Perché ha compiuto una grande impresa
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13-11-2022 - Gesù profeta di sventure (Lc 21, 5-19)
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita
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06-11-2022 - Gesù risponde ai Sadducei (Lc 20, 27-38)
Alcuni aspetti della vita futura
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30-10-2022 - Zaccheo incontra Gesù (Lc 19, 1-10)
E la sua vita cambia
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23-10-2022 - Giusti o ingiusti (Lc 18, 9-14)
A noi decidere da che parte stare
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16-10-2022 - Gridare giorno e notte (Lc 18, 1-8)
Per essere prontamente esauditi
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09-10-2022 - Il grido a cui Gesù risponde (Lc 17, 11-19)
Ma noi non sappiamo gridare
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02-10-2022 - Non abbiamo fede (Lc 17, 5-10)
Neanche quanto un granello di senape
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25-09-2022 - Delitto e castigo (Lc 16, 19-31)
Il ricco gaudente uccide sia sé stesso, sia Lazzaro
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18-09-2022 - Una strana parabola (Lc 16, 1-13)
L'amministratore disonesto lodato per la sua astuzia
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11-09-2022 - Peccatori e pubblicani o scribi e farisei? (Lc 15, 1-10)
L'inevitabile scelta
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04-09-2022 - Impossibili imprese (Lc 14 25-33)
La costruzione della torre e la guerra dei re
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28-08-2022 - Umiltà radicale (Lc 14, 1. 7-14)
Dell'ultimo posto che nessuno vuole
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21-08-2022 - Due possibili esiti (Lc 13, 22-30)
Ognuno sceglie liberamente dove andare
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14-08-2022 - Fuoco sulla terra (Lc 12, 49-53)
E noi vorremmo che il fuoco non bruci
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07-08-2022 - Beato chi rimane sveglio nella notte (Lc 12, 35-40)
Non si troverà con la casa scassinata
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31-07-2022 - La ricerca della ricchezza (Lc 12, 13-21)
Quella che dura e quella che non dura
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24-07-2022 - La via angusta della preghiera (Lc 11, 1-13)
Ciò che accade a un discepolo che prega
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17-07-2022 - La parte che non sarà tolta (Lc 10, 38-42)
E quella che dovrà essere tolta
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10-07-2022 - Fa' questo e vivrai (Lc 10, 25-37)
Non una vita qualunque, ma quella di Dio stesso
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03-07-2022 - È vicino a voi il Regno di Dio (Lc 10,1-12. 17-20)
Alcuni accolgono il suo Re, altri lo respingono
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26-06-2022 - Un amore esclusivo (Lc 9, 51-62)
E le sue esigenze
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19-06-2022 - Ho ricevuto quello che vi ho trasmesso (1Cor 11, 23-26)
Ciò che solo un amore folle può fare
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12-06-2022 - Non siete capaci di portarne il peso (Gv 16, 12-15)
Il peso della gloria a cui siamo chiamati
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05-06-2022 - Un'impresa trinitaria (Gv 14, 15-16. 23b-26)
Amare come Gesù ama
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29-05-2022 - Di questo voi siete testimoni (Lc 24, 46-53)
Uno di questi è padre Kolbe
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22-05-2022 - Se uno mi ama... (Gv 14, 23-29)
Ascoltare le parole e osservare la parola
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15-05-2022 - L’impossibile comandamento (Gv 13, 31-33A. 34-35)
La soluzione di Teresina di Lisieux
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08-05-2022 - Il buon pastore (Gv 10, 27-30)
E il cattivo pastore
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01-05-2022 - Quella notte non presero nulla (Gv 21, 1-14)
La via stretta del fallimento
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24-04-2022 - Per timore dei Giudei (Gv 20, 19-31)
Un timore giustificato
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17-04-2022 - Il mistero della risurrezione di Gesù (Gv 20, 1-9)
Non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti
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10-04-2022 - Il mistero della passione di Gesù (Lc 22, 14-23, 56)
Ossia, della creatura che uccide il suo Creatore
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03-04-2022 - L’adultera perdonata (Gv 8, 1-11)
Figura dell'umanità che tradisce il suo Dio
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27-03-2022 - Il figlio prodigo (Lc 15, 11-32)
La festa dopo la grande impresa
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20-03-2022 - Se non vi convertite, perirete (Lc 13, 1-9)
La causa profonda delle tragedie
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13-03-2022 - La trasfigurazione di Gesù (Lc 9, 28b - 36)
Destinati alla gloria dell'intimità con Dio
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06-03-2022 - Gesù è tentato nel deserto (Lc 4, 1-13)
Il mistero della tentazione
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27-02-2022 - L’occhio, la trave e la pagliuzza (Lc 6, 39-45)
Diventare come il Maestro
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20-02-2022 - La carità fraterna (Lc 6, 27-38)
Illusioni e realismo
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13-02-2022 - Le beatitudini (Lc 6, 17. 20-26)
I tesori che non sappiamo di avere
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06-02-2022 - La pesca miracolosa (Lc 5, 1-11)
Un lavoro in due tempi
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30-01-2022 - Tentativo di deicidio (Lc 4, 21-30)
Annuncio di ciò che accadrà
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23-01-2022 - Gesù nella sinagoga di Nazaret (Lc 1, 1-4; 4, 14-21)
Annuncia la sua missione
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16-01-2022 - Le nozze di Cana (Gv 2, 1-11)
Una miracolosa trasformazione che ci riguarda
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09-01-2022 - Il battesimo di Gesù (Lc 3, 15-16. 21-22)
Figura di ciò che ci attende
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02-01-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
E le tenebre non l’hanno vinta ...
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26-12-2021 - Gesù ritrovato nel tempio (Lc 2, 41-52)
Quando i santi non comprendono
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19-12-2021 - Maria visita Elisabetta (Lc 1, 39-45)
Figura della sollecitudine di Dio per ogni uomo
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12-12-2021 - Battesimo con l’acqua e con il fuoco (Lc 3, 10-18)
Perché l'uomo possa partecipare al banchetto
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05-12-2021 - Il grido del profeta (Lc 3, 1-6)
Perché l'uomo ritorni sulla retta via
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28-11-2021 - Un nuovo anno liturgico
Per cercare di comprendere il progetto di Dio
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21-11-2021 - Cristo Re
Re che muore per salvare il suo popolo
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14-11-2021 - I tempi della fine
Quando non si può più mentire
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07-11-2021 - La vedova di Sarèpta
La desolazione di chi ha perso l'amore
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31-10-2021 - Oltre i comandamenti
Lo sguardo di Gesù
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24-10-2021 - Bartimeo, cieco e mendicante
Sperare contro ogni speranza
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17-10-2021 - Il grande Incompreso
La gloria secondo Dio e secondo noi
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10-10-2021 - Il giovane ricco e noi
Dio non ci ama per scherzo, dona tutto e chiede tutto
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03-10-2021 - Se non diventerete come i bambini
Diventare piccoli perché Dio possa farci grandi
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26-09-2021 - Idee ristrette
I nostri pensieri e quelli di Dio
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19-09-2021 - Il rischio di non voler comprendere
Quando Gesù ci interpella sul mistero del peccato
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12-09-2021 - Chi è Gesù?...
Un mistero non accessibile alle sole forze umane
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05-09-2021 - Un caso di malattia incurabile
Che relazione c'è fra il sordomuto e noi?
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29-08-2021 - Osservare le regole per nascondere scomode verità
Da chi vogliamo essere salvati: dalle "regole" o da Gesù?
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22-08-2021 - Il rischio di abbandonare Gesù
Se non diventerete come i bambini...
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15-08-2021 - La Donna vestita di sole e il Drago rosso
Lo stridente contrasto da cui non conviene distogliere lo sguardo
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08-08-2021 - Quando l’uomo di Dio non ne può più…
Ciò che può accadere a ognuno di noi
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01-08-2021 - Come dall’Egitto alla Terra Promessa
"Fare" o "lasciarsi fare"?
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25-07-2021 - Il segno della moltiplicazione dei pani
Il pane prodotto dagli uomini e quello donato da Dio
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18-07-2021 - Come pecore senza pastore
Similitudine e diversità con la situazione attuale
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11-07-2021 - Perché esiste tutto ciò che esiste?
Un progetto folle
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07-07-2021 - L'inevitabile tempesta
Il grido di Pietro quando affonda
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04-07-2021 - Il profeta Ezechiele, Gesù e noi
Il profeta inviato a una genìa di ribelli...
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27-06-2021 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro
Due episodi utili a comprendere ciò che stiamo vivendo
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03-01-2021 - Quando è nato Gesù?… Riflessioni affettive
Circola la voce che Gesù non sia nato il 25 dicembre!
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11-06-2020 - Dio punisce o non punisce?…
È più buono un Dio che punisce o un Dio che non punisce?
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09-08-2018 - Buona o cattiva Novella?!...
Perché ad annunciare Gesù si rischia la vita?...
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02-01-2018 - Pensieri sul Natale
Per Gesù, Giuseppe e Maria non c'è posto fra gli uomini...
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26-12-2017 - Auguri di Natale
Perché gioire a Natale?!... Perché Gesù nasce in una stalla?!...
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18-01-2017 - L'enfer c'est les autres
Se l'inferno sono gli altri è perché la possibilità dell'inferno è anche nel nostro cuore...
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07-02-2016 - Giustizia e Misericordia
Qual è la condizione necessaria per ottenere misericordia?...
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28-06-2015 - Il mistero della Sindone e noi...
Le vicende della nostra vita terrena lasciano impressi, come sulla Sindone, dei segni di difficile comprensione.
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28-06-2015 - Perché il vangelo non ci dice niente?!... (Gv 3, 16-21)
Benedetti o maledetti?!...
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02-10-2014 - Parabola dei chiamati a lavorare nella vigna (Mt 20, 1-16)
Sintesi - L'ingiustizia di Dio è la nostra fortuna!!!
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21-01-2013 - Fuga e lotta con Dio ... 2/2
Una via più lunga e una più breve ...
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18-11-2012 - Fuga e lotta con Dio ... 1/2
Chi è più credibile? ...
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16-07-2011 - Il gioco disonesto della menzogna
E' naturale credere vera qualsiasi affermazione, ma ...
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02-05-2011 - Credenti o creduloni?...
L'inevitabilità dell'atto di fede - Diventarte credibili
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03-03-2011 - Come nei romanzi gialli ...
Analogie con la ricerca della felicità
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Ultimo aggiornamento 09-01-2024
Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)
La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...
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Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)
A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte
Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte
Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto
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La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro
Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...
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Le riche épulon et le pauvre Lazare
Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...
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Come mai questo tempo non sapete valutarlo?
Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.
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Aprì loro la mente per comprendere le scritture
Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.
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Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.
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Gesù esamina Pietro sull'amore
Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 2
Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 1
Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.
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Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)
Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...
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La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)
Difficoltà di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.
Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.
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