Un invito rifiutato (Mt 22, 1-14)
Secondo padre Marie Dominique Molinié op, il riassunto di tutta la rivelazione cristiana contenuta nelle Sacre Scritture è: “Dio offre all’uomo la sua intimità”. Da cui segue che il senso della vita sulla terra è rispondere sì o no a questo invito. A seconda della risposta seguirà un’eternità beata oppure un’eternità disastrata. Molti sono chiamati a comprendere con lucidità questo invito e le sue conseguenze, ma pochi gli eletti che veramente lo comprendono e consapevolmente lo accolgono. Questo è anche il riassunto della parabola degli invitati al banchetto di nozze raccontata sia da san Matteo, sia da san Luca.
Un racconto paradossale e drammatico
Il racconto del Signore ha un andamento paradossale e drammatico; gli eventi non si svolgono come in un normale banchetto di nozze organizzato dagli uomini. In generale, tutti sono contenti di partecipare a una festa di nozze in cui si può mangiare in abbondanza cibo prelibato, bere vini squisiti, cantare e stare allegri. È raro che qualcuno cerchi scuse per non partecipare, ma soprattutto, nessuno si sogna di malmenare o uccidere chi si presenta per invitare alla festa. Inoltre, tutti fanno del loro meglio per presentarsi con qualche regalo e con abito decente. Gli uomini cercano sempre pretesti per moltiplicare le feste, non per rifiutarle.
Come mai, quando a organizzare la festa è Dio le cose vanno in modo assai diverso? Come mai il dramma della violenza, dell’assassinio, della città che brucia e dell’esclusione dal banchetto dell’invitato indegno? Eppure ogni uomo desidera la festa e la gioia, ogni uomo desidera il massimo della festa e della gioia che è appunto una festa di nozze, la festa dell’amore. La parabola raccontata dal Signore descrive allora il dramma e il paradosso della nostra attuale situazione. L’uomo, in modo garbato o violento, rifiuta ciò che può renderlo beato per sempre, perché s’illude di poter costruire una vita significativa e felice con le sue sole risorse, ma rifiutare l’invito di Dio è andare incontro alla morte: Il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Parole dure, dette da Gesù, nel Nuovo Testamento! Con il rifiuto di Dio l’uomo perde sé stesso e tutto ciò che ha costruito.
Ci bastano le feste umane
L’invito alla festa è rivolto in due tempi. C’è un primo invito più discreto e un secondo più pressante ed esplicito. Del primo si dice solo che gli invitati non volevano venire. Perché non volevano venire? Forse per timidezza? O forse perché, data la loro condizione, non si ritenevano degni di partecipare a una festa regale? Se fossero stati questi i motivi, i servi inviati la seconda volta avrebbero dovuto dire: “Non abbiate timore, e la vostra umile condizione non sia di impedimento nel rispondere all’invito del re, il quale è potente, generoso, buono, e vuole rendere felici i suoi sudditi”. I servi invece dicono: “Il pranzo è pronto; sono stati preparati buoi e animali ingrassati, venite alle nozze!”; cercano cioè di invogliare alla festa mostrando l’abbondanza e la prelibatezza dei cibi, ma non c’è niente da fare, gli invitati non ne vogliono sapere di venire alla festa, e se ne vanno: chi al proprio campo, chi ai propri affari. Ed è come se dicessero: “Ci bastano le feste che prepariamo con i prodotti dei nostri campi e con le ricchezze che otteniamo dai nostri affari”.
Effettivamente, dai propri campi e dai propri affari l’uomo riesce a ottenere qualcosa per allestire una festa secondo i suoi gusti, ma, nel migliore dei casi, le feste degli uomini hanno due difetti e nei peggiori innumerevoli altri. Il primo è che anche nelle feste più riuscite rimane nel profondo del cuore un senso di insoddisfazione, un certo disagio, un certo vuoto che niente riesce a colmare. Il secondo difetto è che le feste alla fine finiscono, e anche se si moltiplicando le feste, col passare del tempo ci si accorge che esse mantengono sempre meno la promessa di felicità che sembravano assicurare.
Bisogna poi considerare che nel profondo del cuore umano c’è un bisogno di assoluto, un desiderio di qualcosa che sia veramente in grado di rispondere alla nostra fame e sete di vita, di verità e di amore. Ora, nessuna festa umana può rispondere a questo bisogno, ma se a causa della nostra cecità e stoltezza insistiamo a chiedere alle feste umane ciò che non possono dare, queste scivoleranno inevitabilmente verso eccessi, depravazioni, ricerca di sensazioni estreme, tradimenti, distruzione e morte.
La persecuzione degli inviati del re
I servi inviati la seconda volta ad alcuni davano così fastidio che: Presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Chi, in nome di Dio e in modo esplicito si presenta per invitare alla festa del Re, ci obbliga a rispondere con un sì o con un no; ma accettare l’invito significa nei fatti rinunciare alle feste degli uomini e mettersi in cammino verso il castello del re. Le motivazioni di chi non accoglie l’invito sono piuttosto misteriose e complesse, in parte consapevoli e in parte no, in parte colpevoli e in parte no. Il cuore dell’uomo è un abisso (Sal 63, 7 CEI 1974) ed è difficilmente guaribile (Ger 17, 9). Così la Scrittura ci invita a prendere atto del mistero che siamo e della situazione in cui ci troviamo.
Ora, più l’uomo è attaccato alle feste umane, meno è disposto ad accogliere un invito che comporta l’abbandono delle feste umane per dirigersi verso un’altra festa. Ecco perché il Signore dice: È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli (Mt 19, 24). Il ricco, infatti, crede di poter colmare con le ricchezze l’abisso del suo cuore. La situazione si fa drammatica nel momento in cui l’invito alla festa del re è colto come una contestazione del proprio modo di concepire la festa e la felicità. È come se gli inviati del re dicessero: “Dai vostri campi e dai vostri affari, mai riuscirete a ottenere ricchezze sufficienti per organizzare una festa come si deve, solo il nostro re ha risorse e ricchezze sufficienti per fare una festa degna di questo nome: con buoi, animali ingrassati, musica e danze; venite alle nozze!”. Ma l’uomo cattivo e orgoglioso sente minacciata la “sua festa” dalla festa del cielo e reagisce con durezza; questa può sfociare nella violenza e nell’assassinio.
Un chiaro esempio della verità di quanto detto, lo vediamo nella vicenda di Giovanni Battista. Il tetrarca Erode, che vive con la moglie di suo fratello Filippo, non riesce a sopportare i rimproveri di Giovanni, incomincia allora col metterlo in carcere, ma poi, proprio durante il banchetto del suo compleanno, lui e la sua concubina giungono all’estrema malvagità di farlo morire, nel disperato tentativo di continuare la “loro festa” senza essere contestati da quella scomoda voce.
Apparente ingiustizia
Possiamo considerare a questo punto l’apparente ingiustizia del re, il quale: Fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Solo alcuni fra i destinatari dell’invito maltrattano e uccidono gli inviati del re, quindi, ci si aspetterebbe che solo questi siano puniti, invece, oltre all’uccisione degli assassini, le truppe del re mettono anche a fuoco la loro città. È bene considerare allora che, se non tutti hanno ucciso, tutti hanno rifiutato l’invito, e la città data alle fiamme è per dire che non rispondere all’invito a nozze per dedicarsi ai propri campi e ai propri affari è tanto grave da meritare che la città in cui si vive sia bruciata.
Non rispondere all’invito degli inviati del re significa rifiutare l’invito alla vera vita, alla vera gioia, a una vita e una gioia che non finiranno mai. Dobbiamo allora sapere che non possiamo cavarcela facendo finta di niente. Possiamo non rispondere all’invito del re, perché per il momento stiamo bene così, perché dai nostri campi e dai nostri affari riusciamo a ottenere una vita piacevole e confortevole, ma verrà un giorno in cui la città in cui viviamo, ossia tutti i beni e tutte le relazioni da cui otteniamo benessere, protezione e conforto, si dissolveranno e andranno in fumo. Solo chi avrà risposto all’invito e sarà uscito dalla città, scamperà al disastro.
Il re cerca altri commensali
Finora nessuno ha risposto all’invito, allora il Re ordina ai servi: La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete chiamateli alle nozze. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala di nozze si riempì di commensali. Non appare però che l’invito sia accolto con molto entusiasmo. Il fatto è strano ed è sottolineato in modo esplicito nel racconto di Luca. Il padrone che per la terza volta manda il servo a invitare alla festa dice: Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare (Lc 14, 23). Questo sta a indicare che c’era negli invitati una certa indecisione, una certa resistenza ad accogliere l’invito. Le reazioni all’invito del re sono quindi: un rifiuto garbato o violento, oppure un’accoglienza tiepida o recalcitrante.
In ogni caso, alla fine la sala di nozze si riempì di commensali, ma è bene considerare chi sono questi commensali, nella versione di Luca è detto molto chiaramente: conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi (Lc 14, 21). Ora, una riunione di poveri, ciechi, storpi e zoppi, non sembra molto adatta a rendere piacevole una festa. Inoltre, come facevano questi, che vivevano da poveri per le strade e lungo le siepi, a presentarsi a una festa regale con abito decente, o con qualche regalo per onorare gli sposi?…
Evidentemente il Signore sta mettendo in scena una situazione paradossale e impossibile. Impossibile per un povero cieco avere un abito nuziale, e impossibile partecipare a una festa di nozze regale senza di esso. Impossibile per un cieco, uno storpio, uno zoppo, rimediare alla propria disabilità e infelicità, e impossibile che una festa sia una bella festa, sia il massimo della festa, se chi vi partecipa ha gravi motivi di sofferenza. Impossibile per un povero avere qualcosa da offrire a un re, e decisamente sconveniente presentarsi a una festa di nozze senza un regalo. Impossibile, per chi si trova in queste condizioni, non vergognarsi del proprio stato in un banchetto regale, eppure gli invitati sono stati quasi forzati a partecipare. Inoltre, se questi sono i commensali, significa che il Signore sta descrivendo la condizione attuale dell’umanità di fronte a Dio, eppure, proprio questi poveri sono invitati a entrare nella sua intimità.
Sorprese finali
Solo dopo la dolorosa presa di coscienza della situazione in cui ci troviamo, le impossibilità si possono risolvere, e la soluzione è assicurata dalle seguenti parole: Non temere, perché hai trovato grazia presso Dio … nulla è impossibile a Dio (Lc 1, 30; 37). Questo significa che l’abito nuziale richiesto per la festa di nozze, abito che non possiamo permetterci, il re in persona darà disposizioni perché ci sia donato, non solo, ma ogni nostra stortura, cecità, infermità, sarà guarita perché possiamo partecipare con gioia al banchetto celeste. Vediamo in atto questo modo di operare nella parabola del figlio prodigo e in tutte le guarigioni operate da Gesù.
Rimane ancora una sorpresa. Uno degli invitati, un poveraccio come gli altri, è trovato senza l’abito nuziale; la reazione del Re verso di lui è severissima: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. Come mai il Re è così severo? E la misericordia dov’è? La misericordia c’è già stata, ma è stata rifiutata, essa si era manifestata quando il Re ha fornito lui stesso, per tutti, l’abito nuziale, proprio perché nessuno se lo poteva permettere, ma uno solo non ha voluto indossarlo; infatti, per indossare l’abito nuziale fornito dal Re, ognuno doveva spogliarsi dell’abito sudicio e indecente che lo ricopriva. Traducendo l’immagine questa operazione comportava: il riconoscimento del proprio peccato, e il conseguente dolore, il sentirsi indegni della benevolenza del Re, accettare di indossare un’altro abito, fatto di rettitudine, di giustizia, di umiltà, di amore, di gratitudine per i doni ricevuti e per la gioia futura… L’invitato indegno ha rifiutato tutto questo, pretendeva infatti di partecipare al banchetto così com’era, senza dover cambiare il proprio abito, senza riconoscere la propria indegnità, come se fosse lui a stabilire le regole; proprio la sua arroganza, il suo orgoglio e la sua ostinazione giustificano la severità del Re, la quale non sarebbe altrimenti giustificata. Quanti, anche oggi, pretendono di partecipare alle cose divine senza dover cambiare i loro comportamenti, anzi, con un’arroganza indecente cambiano a piacimento i comandamenti, li adattano e li stiracchiano secondo le proprie esigenze, ed esigono pure che Dio li approvi. Ma: Non vi fate illusioni; non ci si può prendere gioco di Dio (Gal 6,7).
Il brano di vangelo termina dicendo: Molti sono chiamati, ma pochi eletti. L’espressione è abbastanza misteriosa, tuttavia, un senso secondario potrebbe essere il seguente: molti sono chiamati a comprendere queste cose, ma pochi le comprendono; molti sono chiamati a comprendere il comportamento del Re, ma pochi comprendono veramente: sia la sua incredibile generosità che invita ciechi, storpi e zoppi, ossia noi, a entrare nella sua intimità, sia la sua severità verso chi non accoglie l’invito, o lo accoglie pretendendo di partecipare alla festa con abito indecente.
La Santa Vergine ci aiuti a comprendere il cuore di suo Figlio.
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26-11-2023 - Verrà nella gloria (Mt 25, 31-46)
A separare le pecore dalle capre
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19-11-2023 - Il talento nascosto (Mt 25, 14-30)
Chi lo nasconde sarà Gettato fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti
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12-11-2023 - Stoltezza e saggezza (Mt 25, 1-13)
Il saggio si salva e lo stolto si perde
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05-11-2023 - L’ipocrisia al potere (Mt 23, 1-12)
E l'antidoto indicato da Gesù
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29-10-2023 - I due comandamenti (Mt 22, 34-40)
Non siamo stati noi ad amare Dio
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22-10-2023 - Dare a Dio e a Cesare (Mt 22, 15-21)
A cesare i tributi e a Dio il cuore
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15-10-2023 - Un invito rifiutato (Mt 22, 1-14)
E le sue conseguenze...
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08-10-2023 - La follia umana... (Mt 21, 33-43)
E quella divina...
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01-10-2023 - Facili parole... (Mt 21, 28-32)
Cosa significa: Lavorare nella vigna?
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24-09-2023 - Operai dell'ultima ora (Mt 20, 1-16)
La fortuna di avere un padrone "ingiusto"
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17-09-2023 - Siamo debitori (Mt 18, 21-35)
Ciascuno di noi è un debito vivente nei confronti di Dio
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10-09-2023 - Se il tuo fratello commetterà una colpa (Mt 18, 15-20)
Gesù non sta parlando ai semplici fedeli, e la colpa non è contro il singolo fedele
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03-09-2023 - Un malinteso ricorrente (Mt 16, 21-27)
I nostri pensieri e quelli di Gesù il più delle volte sono in conflitto
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27-08-2023 - Discepoli sotto esame (Mt 16, 13-20)
Interrogati su Gesù
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20-08-2023 - Una donna che ha capito (Mt 15, 21-28)
Il cuore di Gesù
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13-08-2023 - Tempesta sul lago (Mt 14, 22-33)
E Colui che può placarla
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06-08-2023 - La trasfigurazione (Mt 17, 1-9)
Per quelli che seguono Gesù sul monte
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30-07-2023 - Tesori nascosti (Mt 13, 44-52)
Che attendono di essere scoperti
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23-07-2023 - Un nemico ha fatto questo (Mt 13, 24-43)
Se c'è un nemico, c'è anche qualche pericolo
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16-07-2023 - Il seme e il terreno (Mt 13, 1-23)
Che cosa ci comunica la Parola di Dio?...
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09-07-2023 - Cose nascoste ai sapienti (Mt 11, 25-30)
Ma rivelate ai piccoli
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02-07-2023 - Perdere e trovare la vita (Mt 10, 37-42)
Un'offerta scontata da non perdere
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25-06-2023 - Non abbiate paura (Mt 10, 26-33)
Se non di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo
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18-06-2023 - Pecore senza pastore (Mt 9, 36 - 10, 8)
La disgrazia di non avere un pastore
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11-06-2023 - Chi mangia me vivrà per me (Gv 6, 51-56)
E io lo risusciterò nell'ultimo giorno
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04-06-2023 - Dio ha tanto amato il mondo (Gv 3, 16-18)
Ma il mondo come risponde all'amore di Dio?...
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28-05-2023 - Un dono per discernere (Gv 20, 19-23)
Il peccatore che non può essere perdonato
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21-05-2023 - Andarono sul monte... (Mt 28, 16-20)
E videro Gesù risorto
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14-05-2023 - Se mi amate osserverete... (Gv 14, 15-21)
Perseverare nell'amore non è scontato per nessuno
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07-05-2023 - Non sia turbato il vostro cuore (Gv 14, 1-12)
Parole per coloro che sono turbati dal Mistero delle Tenebre
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30-04-2023 - Non capirono di che cosa parlava loro (Gv 10, 1-10)
Ciò che succede spesso anche a noi
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23-04-2023 - Lungo il cammino Gesù si fa vicino (Lc 24, 13-35)
E prepara la sua manifestazione
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16-04-2023 - Dal timore alla gioia (Gv 20, 19-31)
Solo Gesù può operare questo passaggio
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09-04-2023 - Un sepolcro vuoto (Gv 20, 1-10)
Perché hanno portato via il Signore o perché è risorto?...
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02-04-2023 - Cristo crocifisso e risorto (Mt 26, 14-27, 66)
Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo
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26-03-2023 - La La risurrezione di Lazzaro (Gv 11, 1-45)
Figura della risurrezione di Gesù
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19-03-2023 - La guarigione del cieco nato (GV 9, 1-41)
Uno strano modo di guarire
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12-03-2023 - Dammi da bere (Gv 4, 5-42)
L'acqua che ha in mente Gesù e quella che abbiamo in mente noi
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05-03-2023 - Gesù trasfigurato (Mt 17, 1-9)
La gloria per cui siamo fatti
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26-02-2023 - Le tentazioni di Gesù (Mt 4, 1-11)
E la tentazione dei progenitori
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19-02-2023 - Fu detto, ma io vi dico (Mt 5, 38-48)
Amare come Gesù ama
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12-02-2023 - Sono venuto a dare compimento (Mt 5, 17-37)
Gesù è il compimento della legge
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05-02-2023 - Sale e luce (Mt 5, 13-16)
Il rischio di perdere sapore e di diventare tenebra
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29-01-2023 - Gesù salì sul monte (Mt 5, 1-12a)
E proclama le beatitudini
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22-01-2023 - A Cafarnao (Mt 4, 12-23)
Gesù chiama quattro fratelli
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15-01-2023 - Ecco l'Agnello di Dio (Gv 1, 19-34)
Colui che toglie il peccato del mondo!
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08-01-2023 - Gesù è battezzato da Giovanni (Mt 3, 13-17)
Perché conviene adempiere ogni giustizia
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01-01-2023 - Maria madre di Dio (Lc 2, 16-21)
I paradossi di Dio rischiano di non dirci nulla
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25-12-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
Una gioia è promessa a coloro che sono oppressi dalle tenebre
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18-12-2022 - La prova dell’uomo giusto (Mt 1, 18-24)
Giuseppe può comprendere e aiutare chi è nella prova
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11-12-2022 - Sei tu colui che deve venire? (Mt 11, 2-11)
Quando non si comprende l'agire di Dio
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04-12-2022 - Giovanni Battista (Mt 3, 1-12)
Il profeta di cui avremmo bisogno
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27-11-2022 - La venuta del Figlio dell'uomo (Mt 24, 37-44)
Ci sono quelli che l'attendono e quelli che l'ignorano
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20-11-2022 - La festa di Cristo Re (Lc 23, 35-43)
Perché ha compiuto una grande impresa
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13-11-2022 - Gesù profeta di sventure (Lc 21, 5-19)
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita
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06-11-2022 - Gesù risponde ai Sadducei (Lc 20, 27-38)
Alcuni aspetti della vita futura
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30-10-2022 - Zaccheo incontra Gesù (Lc 19, 1-10)
E la sua vita cambia
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23-10-2022 - Giusti o ingiusti (Lc 18, 9-14)
A noi decidere da che parte stare
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16-10-2022 - Gridare giorno e notte (Lc 18, 1-8)
Per essere prontamente esauditi
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09-10-2022 - Il grido a cui Gesù risponde (Lc 17, 11-19)
Ma noi non sappiamo gridare
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02-10-2022 - Non abbiamo fede (Lc 17, 5-10)
Neanche quanto un granello di senape
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25-09-2022 - Delitto e castigo (Lc 16, 19-31)
Il ricco gaudente uccide sia sé stesso, sia Lazzaro
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18-09-2022 - Una strana parabola (Lc 16, 1-13)
L'amministratore disonesto lodato per la sua astuzia
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11-09-2022 - Peccatori e pubblicani o scribi e farisei? (Lc 15, 1-10)
L'inevitabile scelta
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04-09-2022 - Impossibili imprese (Lc 14 25-33)
La costruzione della torre e la guerra dei re
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28-08-2022 - Umiltà radicale (Lc 14, 1. 7-14)
Dell'ultimo posto che nessuno vuole
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21-08-2022 - Due possibili esiti (Lc 13, 22-30)
Ognuno sceglie liberamente dove andare
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14-08-2022 - Fuoco sulla terra (Lc 12, 49-53)
E noi vorremmo che il fuoco non bruci
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07-08-2022 - Beato chi rimane sveglio nella notte (Lc 12, 35-40)
Non si troverà con la casa scassinata
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31-07-2022 - La ricerca della ricchezza (Lc 12, 13-21)
Quella che dura e quella che non dura
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24-07-2022 - La via angusta della preghiera (Lc 11, 1-13)
Ciò che accade a un discepolo che prega
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17-07-2022 - La parte che non sarà tolta (Lc 10, 38-42)
E quella che dovrà essere tolta
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10-07-2022 - Fa' questo e vivrai (Lc 10, 25-37)
Non una vita qualunque, ma quella di Dio stesso
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03-07-2022 - È vicino a voi il Regno di Dio (Lc 10,1-12. 17-20)
Alcuni accolgono il suo Re, altri lo respingono
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26-06-2022 - Un amore esclusivo (Lc 9, 51-62)
E le sue esigenze
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19-06-2022 - Ho ricevuto quello che vi ho trasmesso (1Cor 11, 23-26)
Ciò che solo un amore folle può fare
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12-06-2022 - Non siete capaci di portarne il peso (Gv 16, 12-15)
Il peso della gloria a cui siamo chiamati
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05-06-2022 - Un'impresa trinitaria (Gv 14, 15-16. 23b-26)
Amare come Gesù ama
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29-05-2022 - Di questo voi siete testimoni (Lc 24, 46-53)
Uno di questi è padre Kolbe
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22-05-2022 - Se uno mi ama... (Gv 14, 23-29)
Ascoltare le parole e osservare la parola
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15-05-2022 - L’impossibile comandamento (Gv 13, 31-33A. 34-35)
La soluzione di Teresina di Lisieux
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08-05-2022 - Il buon pastore (Gv 10, 27-30)
E il cattivo pastore
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01-05-2022 - Quella notte non presero nulla (Gv 21, 1-14)
La via stretta del fallimento
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24-04-2022 - Per timore dei Giudei (Gv 20, 19-31)
Un timore giustificato
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17-04-2022 - Il mistero della risurrezione di Gesù (Gv 20, 1-9)
Non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti
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10-04-2022 - Il mistero della passione di Gesù (Lc 22, 14-23, 56)
Ossia, della creatura che uccide il suo Creatore
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03-04-2022 - L’adultera perdonata (Gv 8, 1-11)
Figura dell'umanità che tradisce il suo Dio
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27-03-2022 - Il figlio prodigo (Lc 15, 11-32)
La festa dopo la grande impresa
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20-03-2022 - Se non vi convertite, perirete (Lc 13, 1-9)
La causa profonda delle tragedie
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13-03-2022 - La trasfigurazione di Gesù (Lc 9, 28b - 36)
Destinati alla gloria dell'intimità con Dio
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06-03-2022 - Gesù è tentato nel deserto (Lc 4, 1-13)
Il mistero della tentazione
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27-02-2022 - L’occhio, la trave e la pagliuzza (Lc 6, 39-45)
Diventare come il Maestro
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20-02-2022 - La carità fraterna (Lc 6, 27-38)
Illusioni e realismo
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13-02-2022 - Le beatitudini (Lc 6, 17. 20-26)
I tesori che non sappiamo di avere
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06-02-2022 - La pesca miracolosa (Lc 5, 1-11)
Un lavoro in due tempi
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30-01-2022 - Tentativo di deicidio (Lc 4, 21-30)
Annuncio di ciò che accadrà
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23-01-2022 - Gesù nella sinagoga di Nazaret (Lc 1, 1-4; 4, 14-21)
Annuncia la sua missione
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16-01-2022 - Le nozze di Cana (Gv 2, 1-11)
Una miracolosa trasformazione che ci riguarda
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09-01-2022 - Il battesimo di Gesù (Lc 3, 15-16. 21-22)
Figura di ciò che ci attende
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02-01-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
E le tenebre non l’hanno vinta ...
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26-12-2021 - Gesù ritrovato nel tempio (Lc 2, 41-52)
Quando i santi non comprendono
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19-12-2021 - Maria visita Elisabetta (Lc 1, 39-45)
Figura della sollecitudine di Dio per ogni uomo
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12-12-2021 - Battesimo con l’acqua e con il fuoco (Lc 3, 10-18)
Perché l'uomo possa partecipare al banchetto
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05-12-2021 - Il grido del profeta (Lc 3, 1-6)
Perché l'uomo ritorni sulla retta via
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28-11-2021 - Un nuovo anno liturgico
Per cercare di comprendere il progetto di Dio
- ----- Inizio Anno C ↑ -------
- ----- Fine Anno B ↓ ---------
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21-11-2021 - Cristo Re
Re che muore per salvare il suo popolo
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14-11-2021 - I tempi della fine
Quando non si può più mentire
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07-11-2021 - La vedova di Sarèpta
La desolazione di chi ha perso l'amore
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31-10-2021 - Oltre i comandamenti
Lo sguardo di Gesù
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24-10-2021 - Bartimeo, cieco e mendicante
Sperare contro ogni speranza
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17-10-2021 - Il grande Incompreso
La gloria secondo Dio e secondo noi
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10-10-2021 - Il giovane ricco e noi
Dio non ci ama per scherzo, dona tutto e chiede tutto
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03-10-2021 - Se non diventerete come i bambini
Diventare piccoli perché Dio possa farci grandi
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26-09-2021 - Idee ristrette
I nostri pensieri e quelli di Dio
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19-09-2021 - Il rischio di non voler comprendere
Quando Gesù ci interpella sul mistero del peccato
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12-09-2021 - Chi è Gesù?...
Un mistero non accessibile alle sole forze umane
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05-09-2021 - Un caso di malattia incurabile
Che relazione c'è fra il sordomuto e noi?
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29-08-2021 - Osservare le regole per nascondere scomode verità
Da chi vogliamo essere salvati: dalle "regole" o da Gesù?
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22-08-2021 - Il rischio di abbandonare Gesù
Se non diventerete come i bambini...
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15-08-2021 - La Donna vestita di sole e il Drago rosso
Lo stridente contrasto da cui non conviene distogliere lo sguardo
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08-08-2021 - Quando l’uomo di Dio non ne può più…
Ciò che può accadere a ognuno di noi
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01-08-2021 - Come dall’Egitto alla Terra Promessa
"Fare" o "lasciarsi fare"?
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25-07-2021 - Il segno della moltiplicazione dei pani
Il pane prodotto dagli uomini e quello donato da Dio
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18-07-2021 - Come pecore senza pastore
Similitudine e diversità con la situazione attuale
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11-07-2021 - Perché esiste tutto ciò che esiste?
Un progetto folle
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07-07-2021 - L'inevitabile tempesta
Il grido di Pietro quando affonda
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04-07-2021 - Il profeta Ezechiele, Gesù e noi
Il profeta inviato a una genìa di ribelli...
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27-06-2021 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro
Due episodi utili a comprendere ciò che stiamo vivendo
- ----- Anno B ↑ ---------
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03-01-2021 - Quando è nato Gesù?… Riflessioni affettive
Circola la voce che Gesù non sia nato il 25 dicembre!
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11-06-2020 - Dio punisce o non punisce?…
È più buono un Dio che punisce o un Dio che non punisce?
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09-08-2018 - Buona o cattiva Novella?!...
Perché ad annunciare Gesù si rischia la vita?...
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02-01-2018 - Pensieri sul Natale
Per Gesù, Giuseppe e Maria non c'è posto fra gli uomini...
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26-12-2017 - Auguri di Natale
Perché gioire a Natale?!... Perché Gesù nasce in una stalla?!...
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18-01-2017 - L'enfer c'est les autres
Se l'inferno sono gli altri è perché la possibilità dell'inferno è anche nel nostro cuore...
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07-02-2016 - Giustizia e Misericordia
Qual è la condizione necessaria per ottenere misericordia?...
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28-06-2015 - Il mistero della Sindone e noi...
Le vicende della nostra vita terrena lasciano impressi, come sulla Sindone, dei segni di difficile comprensione.
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28-06-2015 - Perché il vangelo non ci dice niente?!... (Gv 3, 16-21)
Benedetti o maledetti?!...
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02-10-2014 - Parabola dei chiamati a lavorare nella vigna (Mt 20, 1-16)
Sintesi - L'ingiustizia di Dio è la nostra fortuna!!!
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21-01-2013 - Fuga e lotta con Dio ... 2/2
Una via più lunga e una più breve ...
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18-11-2012 - Fuga e lotta con Dio ... 1/2
Chi è più credibile? ...
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16-07-2011 - Il gioco disonesto della menzogna
E' naturale credere vera qualsiasi affermazione, ma ...
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02-05-2011 - Credenti o creduloni?...
L'inevitabilità dell'atto di fede - Diventarte credibili
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03-03-2011 - Come nei romanzi gialli ...
Analogie con la ricerca della felicità
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Ultimo aggiornamento 09-01-2024
Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)
La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...
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Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)
A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte
Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte
Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto
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La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro
Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...
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Le riche épulon et le pauvre Lazare
Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...
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Come mai questo tempo non sapete valutarlo?
Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.
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Aprì loro la mente per comprendere le scritture
Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.
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Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.
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Gesù esamina Pietro sull'amore
Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 2
Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 1
Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.
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Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)
Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...
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La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)
Difficoltà di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.
Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.
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