Chi mangia me vivrà per me (Gv 6, 51-56)
Il cristianesimo non è un’invenzione degli uomini, è qualcosa che discende dal cielo, e se discende dal cielo c’è da aspettarsi che sorprenda e sconcerti il nostro modo ordinario di pensare e di comprendere la realtà. Un giorno, nella sinagoga di Cafarnao, Gesù ha manifestato l’intenzione di comunicare agli uomini la sua vita eterna, e gli ascoltatori sono rimasti stupefatti. Il problema della vita è un problema che ci riguarda, perché, siccome esistiamo, tutti sentiamo che morire è qualcosa che stride, ripugna e contrasta col desiderio naturale di vivere, eppure, fra le poche certezze che abbiamo c’è quella che dobbiamo morire, e allora siamo lacerati fra il desiderio di vivere e la certezza della morte. Gli uomini e le filosofie umane non sono in grado di risolvere e pacificare veramente questa lacerazione. È inutile dire, come a volte si sente, che “la morte fa parte della vita”, sono parole vane che non apportano nessuna luce e nessuna pacificazione reale per il momento critico che tutti dovremo affrontare, servono solo a distrarre dal problema dando l’illusione che non ci sia alcun problema, e invece il problema c’è, perché, che senso ha vivere se poi la morte vince e la vita muore?
Nella sinagoga di Cafarnao un annuncio sorprendente
Solo Gesù ha parole risolutive sulla lacerazione che ci affligge, lui solo dona agli uomini la speranza di una vittoria della vita sulla morte. Dovremmo allora prestare più attenzione alle sue parole, anche se sono piuttosto sconcertanti e non facilissime da comprendere. Nella sinagoga di Cafarnao a un certo punto dice: Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno. È chiaro a tutti che mangiare è la condizione per poter vivere, se non mangiamo moriamo, tuttavia, anche se abbondante, il cibo delle nostre mense non potrà mai impedirci di morire. Per non morire abbiamo bisogno di un altro cibo, ma, per quanto cerchiamo, quest’altro cibo non si trova sulla terra, ecco perché Gesù dice: Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Qui è bene considerare due cose importanti: questo pane non è una cosa ma una persona, e poi, questa persona non è di questo mondo ma, discende dal cielo, ossia, non è una persona umana ma divina; in quanto persona divina può promettere: Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Per poter vivere e non morire dobbiamo quindi mangiare questo pane che è un pane vivo ed è anche una persona. Già a questo punto le cose incominciano a essere piuttosto sorprendenti, perché la logica del discorso porta a dire che, se vogliamo vivere, dobbiamo mangiare una persona. Allora noi, per evitare lo sconcerto e lo scandalo, interpretiamo le parole di Gesù in senso simbolico, o metaforico, dicendo che: in realtà, non si tratta di mangiare veramente una persona, ma di nutrirci dei suoi insegnamenti e di amare colui che ci ama. Se questa interpretazione fosse vera dovrebbe essere autorizzata da Gesù e dalla sua Chiesa, ma le parole di Gesù non la autorizzano, perché insistono nella direzione di un realismo sconcertante che non attenua lo scandalo, anzi, lo accresce, infatti prosegue: E il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo. Queste parole suscitano un’aspra discussione fra i Giudei, e lungo i secoli le eresie di coloro che non vogliono accettarne il realismo. Veramente il discorso nella sinagoga di Cafarnao conferma l’osservazione di padre Molinié secondo cui: “È impossibile che Dio non ci sconcerti sempre più fino al giorno della visione faccia a faccia”.
Parole sconcertanti
Ai Giudei che chiedevano: Come può costui darci la sua carne da mangiare? Gesù non risponde, ma insiste: In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete [avrete] in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Se l’interpretazione simbolica del discorso di Gesù fosse vera, non c’era ragione di insistere con queste scioccanti parole e con questa solennità: In verità, in verità io vi dico; invece, esse acquistano senso proprio per escludere un’interpretazione simbolica del suo discorso. Gesù non risponde ai Giudei perché annuncia ciò che farà, ma non dice ancora come lo farà; le sue parole si concretizzeranno durante l’ultima cena.
A questo punto è inevitabile prendere una posizione nei confronti di Gesù: o considerarlo pazzo e andarsene; oppure fargli credito, perché, nonostante le sue incomprensibili e dure parole, sentiamo che è degno di fiducia. Di fatto, lungo i secoli ci saranno sempre coloro che scelgono di andarsene e altri che scelgono di rimanere. Infatti: Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui (Gv 6, 66). Pietro riassume le motivazioni di coloro che vogliono rimanere: Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio (Gv 6, 68-69).
In chi rimane può però sorgere la seguente obbiezione: i discepoli fedeli a Gesù, che hanno fatto ciò che lui ha detto, sono comunque morti, come può allora dire: Questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia (Gv 6, 50), e: Chi mangia questo pane vivrà in eterno? Bisogna rispondere che l’effetto del cibo che Gesù darà vale sia per il corpo, sia per l’anima, ma i tempi dell’effetto sono diversi, l’efficacia per il corpo si vedrà nell’ultimo giorno, perché: Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno, mentre per l’anima l’effetto incomincia subito: Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna.
La Vita come la intendiamo noi e come la intende Gesù
È importante avere la consapevolezza che fra Gesù e noi possono sempre sorgere dei malintesi, se non facciamo molta attenzione rischiamo di non comprendere o di fraintendere le sue parole; qui il malinteso può sorgere intorno a due diverse concezioni della “Vita”, nel senso che, ciò che Gesù intende per vita eterna è molto diverso da ciò che intendiamo noi. Per noi la vita è soprattutto la vita presente, mentre per lui è la vita della gloria; per noi è: movimento, azione, relazioni, emozioni, esperienze, sensazioni, conversazioni… infatti, diciamo che uno è pieno di vitalità quando è impegnato in mille attività: viaggi, studi, sport, volontariato, cultura, arte… tutto questo ha una certa relazione con la vita, ma non è la vera vita, è come un’immagine che deve cedere il posto alla realtà. Eugenio Montale intuisce acutamente che: “Tutte le immagini portano scritto: ‘più in là’”, e don Divo Barsotti ha un pensiero simile: “La vita presente non è la vita della realizzazione. Viviamo soltanto per imparare a desiderare la vita”.
Quando Gesù rende noto cos’è veramente la vita, rischiamo di rimanere delusi, perché: Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo (Gv 17, 3); ma dove sono qui i movimenti, i suoni, i colori, le emozioni, le attività, le relazioni, che ci fanno vivere e a cui siamo tanto attaccati? Gesù non è conosciuto, seguito e amato, perché non troviamo in lui ciò che sommamente amiamo, e abbiamo anche l’impressione che voglia toglierci ciò che amiamo. E c’è del vero in questa impressione, ma nessuno può amare e seguire Gesù se lui non si manifesta e non ci fa intravvedere la bellezza di un volto e di un amore, superiori a tutti i beni a cui siamo abituati e che ci sembrano tanto preziosi e desiderabili. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna (Mt 19, 29).
Cambio di natura
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Quando noi mangiamo avviene una transustanziazione, la natura della pasta o del pesce cambia, la pasta e il pesce diventano “natura umana”, in quanto assimilati da un corpo umano; qualcosa di simile avviene quando mangiamo la carne e il sangue di Gesù, ma in questo caso non siamo noi ad assimilare Gesù, ma è lui che assimila noi, così da formare con lui un solo corpo; corpo che partecipa alla sua stessa vita: Colui che mangia me vivrà per me. Ma la vita di Gesù è conoscenza e amore di Dio, questa conoscenza e questo amore il sacramento dell’Eucaristia cerca di trasferire vitalmente in noi. Possiamo inoltre considerare la seguente analogia: come il pane e il vino cambiano di natura divenendo corpo e sangue di Gesù dopo la consacrazione, così, chi si nutre di quel pane e di quel vino partecipa della natura divina di Gesù, quindi, a poco a poco, agirà secondo la sua natura divina, il che vuol dire, conoscere come lui conosce e amare come lui ama. Le parole: vivrà per me, le possiamo intendere secondo una doppia causalità: causalità efficiente, nel senso che Gesù è la causa della nostra vita; e causalità finale, nel senso che il fine della nostra vita è Gesù.
Tutto il discorso di Gesù, l’insegnamento della Chiesa sull’Eucaristia e l’applicazione pratica che ne deriva, possono dare l’impressione di qualcosa di molto teorico, di non verificabile, di non provato sperimentalmente, di non molta incidenza pratica. Questa impressione dipende da un curioso paradosso: più le cose sono consistenti e preziose per Dio, meno lo sono per noi; e inversamente: più le cose sono importanti e preziose per noi, meno lo sono per Dio. Ma questo accade anche perché c’è sempre un momento in cui dobbiamo avere fiducia in ciò che Gesù dice, senza vedere immediatamente la realizzazione di ciò che dice. Questo non è illogico o assurdo, perché l’atto di fede richiesto è necessario per provare la bontà del nostro amore; se una persona ama si fida della persona amata, invece, chi non ama tende a contestare e a non fidarsi. Ogni vero amore comporta, prima o poi, un momento in cui l’amante deve avere fiducia nell’amato, senza questo momento, che è un momento di prova, l’amore non può, né durare, né crescere. Gesù ci dona poi dei validi motivi per credere, il più grande è la sua risurrezione; se ha potuto ridare la vita al suo corpo morto, il suo corpo vivo, che ci chiede di mangiare, può dare anche a noi la sua vita.
L’incidenza pratica dell’Eucaristia la possiamo vedere con una certa evidenza in ogni santo canonizzato, infatti ogni santo è diventato tale a causa dell’Eucaristia, nessuno ha voluto farne a meno. Nell’inno “Adoro te devote” di San Tommaso d’Aquino, c’è un frammento che ci conviene pregare con una certa insistenza, in latino suona così: “Fac me tibi semper magis credere, in te spem habere, te diligere - Fa che io possa credere sempre più in te, sperare in te, amare te”.
Miracoli eucaristici
Ma tutto questo può non bastare ancora; lungo i secoli e lungo il corso della nostra vita, possono sorgere, di tanto in tanto, dei dubbi sulla presenza reale del corpo e sangue di Gesù nell’Eucaristia, allora Gesù, nella sua grande bontà, ci offre gli aiuti per dissiparli, e lo fa attraverso i miracoli eucaristici. Dall’inizio del cristianesimo ai nostri giorni ne ha prodotti innumerevoli in diverse nazioni. Il servo di Dio Carlo Acutis ne ha documentati un gran numero in un sito internet da lui ideato. I miracoli eucaristici si possono dividere in due grandi categorie: miracoli temporanei, e miracoli permanenti. Vediamo un esempio per entrambe le categorie.
Nel 1227 a Rimini, un eretico cataro di nome Bonovillo, non credendo nella presenza reale di Gesù nell’Eucaristia, sfida Sant’Antonio da Padova: lui terrà a digiuno la sua mula per tre giorni, poi metterà davanti alla mula della biada, se la mula non mangerà la biada ma renderà omaggio all’ostia consacrata che Antonio presenterà nell’ostensorio, allora lui si farà cristiano cattolico. Tutta la città è a conoscenza della sfida e nel giorno convenuto accorre in piazza per vederne l’esito. Antonio si presenta con l’ostensorio, Bonovillo con la biada, e la mula con la sua fame. Antonio ordina alla mula di rendere omaggio al suo Creatore e questa, contrariamente alle attese, si avvicina all’ostensorio e piega le ginocchia anteriori obbedendo all’ordine di Antonio. La sfida è vinta e l’eretico mantiene la promessa.
Nel 750 a Lanciano, in Abruzzo, avviene invece un miracolo permanente. Un monaco, mentre celebra la Messa, ha dei dubbi sulla presenza reale di Gesù nell’ostia che sta per consacrare, Gesù gli risponde, non a parole, ma mostrando a tutti, anche a noi, l’ostia trasformata in carne e il vino in sangue. Dopo 1220 anni, nel 1970, le autorità ecclesiastiche decidono di fare degli esami scientifici sulle Reliquie. È incaricato il dottor Edoardo Linoli dirigente dell’ospedale di Arezzo, professore di anatomia, istologia, chimica e microscopia clinica. Nel mese di marzo del 1971 sono pubblicati i risultati: la carne e il sangue sono di natura umana, il gruppo sanguigno è AB, come quello del sangue presente sulla Sindone, il gruppo è caratteristico delle popolazioni mediorientali; le proteine appaiono distribuite come in un sangue fresco normale; inoltre, il sangue è diviso in 5 grumi, ognuno pesa 15,85 grammi ma, sorprendentemente, il peso complessivo dei 5 grumi è ancora di 15,85 grammi. Non è stata riscontrata la presenza di sali o sostanze conservanti. Il frammento di carne è un tessuto di carne vivente, appartenente al miocardio e al ventricolo sinistro. Le reliquie sono ancora a Lanciano, esposte nella chiesa di San Francesco (costruita sopra l’antica cappella del miracolo).
La Santa Vergine dissipi i nostri dubbi e aumenti la fede nelle sorprendenti imprese di suo Figlio.
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26-11-2023 - Verrà nella gloria (Mt 25, 31-46)
A separare le pecore dalle capre
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19-11-2023 - Il talento nascosto (Mt 25, 14-30)
Chi lo nasconde sarà Gettato fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti
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12-11-2023 - Stoltezza e saggezza (Mt 25, 1-13)
Il saggio si salva e lo stolto si perde
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05-11-2023 - L’ipocrisia al potere (Mt 23, 1-12)
E l'antidoto indicato da Gesù
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29-10-2023 - I due comandamenti (Mt 22, 34-40)
Non siamo stati noi ad amare Dio
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22-10-2023 - Dare a Dio e a Cesare (Mt 22, 15-21)
A cesare i tributi e a Dio il cuore
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15-10-2023 - Un invito rifiutato (Mt 22, 1-14)
E le sue conseguenze...
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08-10-2023 - La follia umana... (Mt 21, 33-43)
E quella divina...
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01-10-2023 - Facili parole... (Mt 21, 28-32)
Cosa significa: Lavorare nella vigna?
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24-09-2023 - Operai dell'ultima ora (Mt 20, 1-16)
La fortuna di avere un padrone "ingiusto"
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17-09-2023 - Siamo debitori (Mt 18, 21-35)
Ciascuno di noi è un debito vivente nei confronti di Dio
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10-09-2023 - Se il tuo fratello commetterà una colpa (Mt 18, 15-20)
Gesù non sta parlando ai semplici fedeli, e la colpa non è contro il singolo fedele
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03-09-2023 - Un malinteso ricorrente (Mt 16, 21-27)
I nostri pensieri e quelli di Gesù il più delle volte sono in conflitto
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27-08-2023 - Discepoli sotto esame (Mt 16, 13-20)
Interrogati su Gesù
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20-08-2023 - Una donna che ha capito (Mt 15, 21-28)
Il cuore di Gesù
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13-08-2023 - Tempesta sul lago (Mt 14, 22-33)
E Colui che può placarla
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06-08-2023 - La trasfigurazione (Mt 17, 1-9)
Per quelli che seguono Gesù sul monte
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30-07-2023 - Tesori nascosti (Mt 13, 44-52)
Che attendono di essere scoperti
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23-07-2023 - Un nemico ha fatto questo (Mt 13, 24-43)
Se c'è un nemico, c'è anche qualche pericolo
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16-07-2023 - Il seme e il terreno (Mt 13, 1-23)
Che cosa ci comunica la Parola di Dio?...
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09-07-2023 - Cose nascoste ai sapienti (Mt 11, 25-30)
Ma rivelate ai piccoli
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02-07-2023 - Perdere e trovare la vita (Mt 10, 37-42)
Un'offerta scontata da non perdere
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25-06-2023 - Non abbiate paura (Mt 10, 26-33)
Se non di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo
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18-06-2023 - Pecore senza pastore (Mt 9, 36 - 10, 8)
La disgrazia di non avere un pastore
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11-06-2023 - Chi mangia me vivrà per me (Gv 6, 51-56)
E io lo risusciterò nell'ultimo giorno
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04-06-2023 - Dio ha tanto amato il mondo (Gv 3, 16-18)
Ma il mondo come risponde all'amore di Dio?...
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28-05-2023 - Un dono per discernere (Gv 20, 19-23)
Il peccatore che non può essere perdonato
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21-05-2023 - Andarono sul monte... (Mt 28, 16-20)
E videro Gesù risorto
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14-05-2023 - Se mi amate osserverete... (Gv 14, 15-21)
Perseverare nell'amore non è scontato per nessuno
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07-05-2023 - Non sia turbato il vostro cuore (Gv 14, 1-12)
Parole per coloro che sono turbati dal Mistero delle Tenebre
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30-04-2023 - Non capirono di che cosa parlava loro (Gv 10, 1-10)
Ciò che succede spesso anche a noi
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23-04-2023 - Lungo il cammino Gesù si fa vicino (Lc 24, 13-35)
E prepara la sua manifestazione
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16-04-2023 - Dal timore alla gioia (Gv 20, 19-31)
Solo Gesù può operare questo passaggio
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09-04-2023 - Un sepolcro vuoto (Gv 20, 1-10)
Perché hanno portato via il Signore o perché è risorto?...
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02-04-2023 - Cristo crocifisso e risorto (Mt 26, 14-27, 66)
Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo
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26-03-2023 - La La risurrezione di Lazzaro (Gv 11, 1-45)
Figura della risurrezione di Gesù
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19-03-2023 - La guarigione del cieco nato (GV 9, 1-41)
Uno strano modo di guarire
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12-03-2023 - Dammi da bere (Gv 4, 5-42)
L'acqua che ha in mente Gesù e quella che abbiamo in mente noi
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05-03-2023 - Gesù trasfigurato (Mt 17, 1-9)
La gloria per cui siamo fatti
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26-02-2023 - Le tentazioni di Gesù (Mt 4, 1-11)
E la tentazione dei progenitori
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19-02-2023 - Fu detto, ma io vi dico (Mt 5, 38-48)
Amare come Gesù ama
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12-02-2023 - Sono venuto a dare compimento (Mt 5, 17-37)
Gesù è il compimento della legge
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05-02-2023 - Sale e luce (Mt 5, 13-16)
Il rischio di perdere sapore e di diventare tenebra
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29-01-2023 - Gesù salì sul monte (Mt 5, 1-12a)
E proclama le beatitudini
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22-01-2023 - A Cafarnao (Mt 4, 12-23)
Gesù chiama quattro fratelli
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15-01-2023 - Ecco l'Agnello di Dio (Gv 1, 19-34)
Colui che toglie il peccato del mondo!
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08-01-2023 - Gesù è battezzato da Giovanni (Mt 3, 13-17)
Perché conviene adempiere ogni giustizia
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01-01-2023 - Maria madre di Dio (Lc 2, 16-21)
I paradossi di Dio rischiano di non dirci nulla
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25-12-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
Una gioia è promessa a coloro che sono oppressi dalle tenebre
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18-12-2022 - La prova dell’uomo giusto (Mt 1, 18-24)
Giuseppe può comprendere e aiutare chi è nella prova
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11-12-2022 - Sei tu colui che deve venire? (Mt 11, 2-11)
Quando non si comprende l'agire di Dio
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04-12-2022 - Giovanni Battista (Mt 3, 1-12)
Il profeta di cui avremmo bisogno
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27-11-2022 - La venuta del Figlio dell'uomo (Mt 24, 37-44)
Ci sono quelli che l'attendono e quelli che l'ignorano
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20-11-2022 - La festa di Cristo Re (Lc 23, 35-43)
Perché ha compiuto una grande impresa
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13-11-2022 - Gesù profeta di sventure (Lc 21, 5-19)
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita
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06-11-2022 - Gesù risponde ai Sadducei (Lc 20, 27-38)
Alcuni aspetti della vita futura
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30-10-2022 - Zaccheo incontra Gesù (Lc 19, 1-10)
E la sua vita cambia
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23-10-2022 - Giusti o ingiusti (Lc 18, 9-14)
A noi decidere da che parte stare
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16-10-2022 - Gridare giorno e notte (Lc 18, 1-8)
Per essere prontamente esauditi
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09-10-2022 - Il grido a cui Gesù risponde (Lc 17, 11-19)
Ma noi non sappiamo gridare
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02-10-2022 - Non abbiamo fede (Lc 17, 5-10)
Neanche quanto un granello di senape
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25-09-2022 - Delitto e castigo (Lc 16, 19-31)
Il ricco gaudente uccide sia sé stesso, sia Lazzaro
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18-09-2022 - Una strana parabola (Lc 16, 1-13)
L'amministratore disonesto lodato per la sua astuzia
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11-09-2022 - Peccatori e pubblicani o scribi e farisei? (Lc 15, 1-10)
L'inevitabile scelta
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04-09-2022 - Impossibili imprese (Lc 14 25-33)
La costruzione della torre e la guerra dei re
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28-08-2022 - Umiltà radicale (Lc 14, 1. 7-14)
Dell'ultimo posto che nessuno vuole
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21-08-2022 - Due possibili esiti (Lc 13, 22-30)
Ognuno sceglie liberamente dove andare
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14-08-2022 - Fuoco sulla terra (Lc 12, 49-53)
E noi vorremmo che il fuoco non bruci
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07-08-2022 - Beato chi rimane sveglio nella notte (Lc 12, 35-40)
Non si troverà con la casa scassinata
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31-07-2022 - La ricerca della ricchezza (Lc 12, 13-21)
Quella che dura e quella che non dura
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24-07-2022 - La via angusta della preghiera (Lc 11, 1-13)
Ciò che accade a un discepolo che prega
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17-07-2022 - La parte che non sarà tolta (Lc 10, 38-42)
E quella che dovrà essere tolta
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10-07-2022 - Fa' questo e vivrai (Lc 10, 25-37)
Non una vita qualunque, ma quella di Dio stesso
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03-07-2022 - È vicino a voi il Regno di Dio (Lc 10,1-12. 17-20)
Alcuni accolgono il suo Re, altri lo respingono
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26-06-2022 - Un amore esclusivo (Lc 9, 51-62)
E le sue esigenze
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19-06-2022 - Ho ricevuto quello che vi ho trasmesso (1Cor 11, 23-26)
Ciò che solo un amore folle può fare
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12-06-2022 - Non siete capaci di portarne il peso (Gv 16, 12-15)
Il peso della gloria a cui siamo chiamati
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05-06-2022 - Un'impresa trinitaria (Gv 14, 15-16. 23b-26)
Amare come Gesù ama
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29-05-2022 - Di questo voi siete testimoni (Lc 24, 46-53)
Uno di questi è padre Kolbe
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22-05-2022 - Se uno mi ama... (Gv 14, 23-29)
Ascoltare le parole e osservare la parola
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15-05-2022 - L’impossibile comandamento (Gv 13, 31-33A. 34-35)
La soluzione di Teresina di Lisieux
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08-05-2022 - Il buon pastore (Gv 10, 27-30)
E il cattivo pastore
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01-05-2022 - Quella notte non presero nulla (Gv 21, 1-14)
La via stretta del fallimento
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24-04-2022 - Per timore dei Giudei (Gv 20, 19-31)
Un timore giustificato
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17-04-2022 - Il mistero della risurrezione di Gesù (Gv 20, 1-9)
Non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti
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10-04-2022 - Il mistero della passione di Gesù (Lc 22, 14-23, 56)
Ossia, della creatura che uccide il suo Creatore
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03-04-2022 - L’adultera perdonata (Gv 8, 1-11)
Figura dell'umanità che tradisce il suo Dio
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27-03-2022 - Il figlio prodigo (Lc 15, 11-32)
La festa dopo la grande impresa
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20-03-2022 - Se non vi convertite, perirete (Lc 13, 1-9)
La causa profonda delle tragedie
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13-03-2022 - La trasfigurazione di Gesù (Lc 9, 28b - 36)
Destinati alla gloria dell'intimità con Dio
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06-03-2022 - Gesù è tentato nel deserto (Lc 4, 1-13)
Il mistero della tentazione
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27-02-2022 - L’occhio, la trave e la pagliuzza (Lc 6, 39-45)
Diventare come il Maestro
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20-02-2022 - La carità fraterna (Lc 6, 27-38)
Illusioni e realismo
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13-02-2022 - Le beatitudini (Lc 6, 17. 20-26)
I tesori che non sappiamo di avere
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06-02-2022 - La pesca miracolosa (Lc 5, 1-11)
Un lavoro in due tempi
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30-01-2022 - Tentativo di deicidio (Lc 4, 21-30)
Annuncio di ciò che accadrà
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23-01-2022 - Gesù nella sinagoga di Nazaret (Lc 1, 1-4; 4, 14-21)
Annuncia la sua missione
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16-01-2022 - Le nozze di Cana (Gv 2, 1-11)
Una miracolosa trasformazione che ci riguarda
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09-01-2022 - Il battesimo di Gesù (Lc 3, 15-16. 21-22)
Figura di ciò che ci attende
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02-01-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
E le tenebre non l’hanno vinta ...
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26-12-2021 - Gesù ritrovato nel tempio (Lc 2, 41-52)
Quando i santi non comprendono
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19-12-2021 - Maria visita Elisabetta (Lc 1, 39-45)
Figura della sollecitudine di Dio per ogni uomo
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12-12-2021 - Battesimo con l’acqua e con il fuoco (Lc 3, 10-18)
Perché l'uomo possa partecipare al banchetto
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05-12-2021 - Il grido del profeta (Lc 3, 1-6)
Perché l'uomo ritorni sulla retta via
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28-11-2021 - Un nuovo anno liturgico
Per cercare di comprendere il progetto di Dio
- ----- Inizio Anno C ↑ -------
- ----- Fine Anno B ↓ ---------
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21-11-2021 - Cristo Re
Re che muore per salvare il suo popolo
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14-11-2021 - I tempi della fine
Quando non si può più mentire
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07-11-2021 - La vedova di Sarèpta
La desolazione di chi ha perso l'amore
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31-10-2021 - Oltre i comandamenti
Lo sguardo di Gesù
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24-10-2021 - Bartimeo, cieco e mendicante
Sperare contro ogni speranza
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17-10-2021 - Il grande Incompreso
La gloria secondo Dio e secondo noi
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10-10-2021 - Il giovane ricco e noi
Dio non ci ama per scherzo, dona tutto e chiede tutto
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03-10-2021 - Se non diventerete come i bambini
Diventare piccoli perché Dio possa farci grandi
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26-09-2021 - Idee ristrette
I nostri pensieri e quelli di Dio
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19-09-2021 - Il rischio di non voler comprendere
Quando Gesù ci interpella sul mistero del peccato
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12-09-2021 - Chi è Gesù?...
Un mistero non accessibile alle sole forze umane
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05-09-2021 - Un caso di malattia incurabile
Che relazione c'è fra il sordomuto e noi?
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29-08-2021 - Osservare le regole per nascondere scomode verità
Da chi vogliamo essere salvati: dalle "regole" o da Gesù?
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22-08-2021 - Il rischio di abbandonare Gesù
Se non diventerete come i bambini...
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15-08-2021 - La Donna vestita di sole e il Drago rosso
Lo stridente contrasto da cui non conviene distogliere lo sguardo
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08-08-2021 - Quando l’uomo di Dio non ne può più…
Ciò che può accadere a ognuno di noi
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01-08-2021 - Come dall’Egitto alla Terra Promessa
"Fare" o "lasciarsi fare"?
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25-07-2021 - Il segno della moltiplicazione dei pani
Il pane prodotto dagli uomini e quello donato da Dio
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18-07-2021 - Come pecore senza pastore
Similitudine e diversità con la situazione attuale
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11-07-2021 - Perché esiste tutto ciò che esiste?
Un progetto folle
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07-07-2021 - L'inevitabile tempesta
Il grido di Pietro quando affonda
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04-07-2021 - Il profeta Ezechiele, Gesù e noi
Il profeta inviato a una genìa di ribelli...
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27-06-2021 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro
Due episodi utili a comprendere ciò che stiamo vivendo
- ----- Anno B ↑ ---------
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03-01-2021 - Quando è nato Gesù?… Riflessioni affettive
Circola la voce che Gesù non sia nato il 25 dicembre!
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11-06-2020 - Dio punisce o non punisce?…
È più buono un Dio che punisce o un Dio che non punisce?
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09-08-2018 - Buona o cattiva Novella?!...
Perché ad annunciare Gesù si rischia la vita?...
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02-01-2018 - Pensieri sul Natale
Per Gesù, Giuseppe e Maria non c'è posto fra gli uomini...
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26-12-2017 - Auguri di Natale
Perché gioire a Natale?!... Perché Gesù nasce in una stalla?!...
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18-01-2017 - L'enfer c'est les autres
Se l'inferno sono gli altri è perché la possibilità dell'inferno è anche nel nostro cuore...
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07-02-2016 - Giustizia e Misericordia
Qual è la condizione necessaria per ottenere misericordia?...
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28-06-2015 - Il mistero della Sindone e noi...
Le vicende della nostra vita terrena lasciano impressi, come sulla Sindone, dei segni di difficile comprensione.
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28-06-2015 - Perché il vangelo non ci dice niente?!... (Gv 3, 16-21)
Benedetti o maledetti?!...
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02-10-2014 - Parabola dei chiamati a lavorare nella vigna (Mt 20, 1-16)
Sintesi - L'ingiustizia di Dio è la nostra fortuna!!!
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21-01-2013 - Fuga e lotta con Dio ... 2/2
Una via più lunga e una più breve ...
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18-11-2012 - Fuga e lotta con Dio ... 1/2
Chi è più credibile? ...
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16-07-2011 - Il gioco disonesto della menzogna
E' naturale credere vera qualsiasi affermazione, ma ...
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02-05-2011 - Credenti o creduloni?...
L'inevitabilità dell'atto di fede - Diventarte credibili
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03-03-2011 - Come nei romanzi gialli ...
Analogie con la ricerca della felicità
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Ultimo aggiornamento 09-01-2024
Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)
La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...
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Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)
A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte
Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte
Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto
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La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro
Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...
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Le riche épulon et le pauvre Lazare
Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...
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Come mai questo tempo non sapete valutarlo?
Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.
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Aprì loro la mente per comprendere le scritture
Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.
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Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.
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Gesù esamina Pietro sull'amore
Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 2
Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 1
Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.
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Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)
Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...
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La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)
Difficoltà di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.
Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.
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