Gesù salì sul monte (Mt 5, 1-12a)
Dopo i percorsi discendenti per andare a farsi battezzare nel Giordano e per andare da Nazaret a Cafarnao, in questa occasione Gesù compie un movimento ascendente: vedendo le folle, Gesù salì sul monte. La sua fama si stava diffondendo sempre più e le folle accorrevano per vederlo e sentirlo, per farsi guarire e istruire; coloro che con retta intenzione si avvicinavano a lui non erano delusi, respiravano un’aria nuova, le cose di Dio erano insegnate con sicurezza e autorità, il suo volto irradiava una bontà che attirava e metteva tutti a proprio agio, in una parola, agli onesti veniva dato di gustare qualche primizia del Regno dei cieli ma, per diventarne pienamente eredi, bisognerà salire, allora: vedendo le folle, Gesù salì sul monte.
La fatica di salire
Gesù, sceso dal cielo per cercare l’uomo caduto, incapace di rialzarsi e destinato a morire come l’uomo percosso dai briganti sulla strada che scendeva da Gerusalemme a Gerico, è il celeste Samaritano che si fa vicino, guarisce, risolleva e invita a salire verso la casa del Padre suo. Così, questo salire sul monte seguito dai discepoli, è ancora una figura eloquente della sua missione e di ciò che attende chi lo segue. Per raggiungere la Gerusalemme celeste, per entrare nel Regno, bisogna “salire”, ma salire costa fatica; la fatica a livello fisico è figura di quella a livello spirituale, il riposo verrà poi, quando Gesù: si pose a sedere, ma dopo la fatica della salita; allora: si avvicinarono a lui i suoi discepoli; si potrebbe aggiungere: “e trovarono in lui riposo”.
Nei confronti delle parole di Gesù, tutti rischiamo di schivare la fatica richiesta per comprenderle, assimilarle e farle diventare operative nella vita. San Giacomo nella sua lettera denuncia questo pericolo con un’immagine: se uno ascolta soltanto e non mette in pratica la parola, somiglia a un uomo che osserva il proprio volto in uno specchio: appena s'è osservato, se ne va, e subito dimentica com'era. Così noi, pensiamo che sia sufficiente ascoltare soltanto ciò che sentiamo durante le letture e le omelie della Messa, ma poi: subito dimentichiamo. Per non dimenticare dobbiamo “ruminare” ciò che abbiamo ascoltato, ossia pensare e ripensare, almeno a un frammento, di ciò che è stato proclamato durante la liturgia o ci è capitato di leggere; quando lo facciamo ci accorgiamo di fare una fatica enorme, come giustamente fa chi è impegnato a salire su un alto monte; e qual è il risultato di questa fatica? Quello di dover ammettere di capire poco o niente delle parole che Dio ci dice; tuttavia, ci conviene perseverare in questa fatica apparentemente inutile, perché essa attira la grazia che ci darà di comprendere ciò che mai riusciremmo a comprendere da soli.
Santa Teresina di Lisieux opportunamente fa notare che: “Gl’insegnamenti di Gesù, come sono contrari ai sentimenti della natura! Senza il soccorso della grazia sarebbe impossibile non solamente metterli in pratica, bensì anche capirli” (Man C 1, 301). La fatica e il non capire, sono due segni che indicano il nostro giusto procedere, invece, devono molto temere coloro che non vogliono faticare, o che troppo presto credono di aver capito. Una parola non ruminata e non assimilata non nutre e non irrobustisce l’anima, la quale rimane debole ed esposta alle malattie spirituali, alle seduzioni del mondo e alle insidie del demonio.
Le beatitudini
Una volta giunto sul monte e messosi a sedere, Gesù inizia a istruire coloro che sono saliti con lui, inizia con il famoso discorso delle beatitudini: Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi. Questo discorso, talmente insolito e sconcertante, può suscitare diverse reazioni: ci può essere chi prova una totale repulsione e decide di stare alla larga da Gesù e dai suoi insegnamenti; altri avranno sentimenti contrastanti, in parte si sentiranno respinti da tali parole e in parte ne percepiranno il fascino; altri ancora troveranno in esse pace e consolazione; il caso peggiore è degli indifferenti, perché l’indifferenza è come una lebbra che corrompe l’anima facendola diventare sempre più ripugnante.
Conviene considerare che le beatitudini non ci chiedono primariamente di fare qualcosa, infatti, dalle parole di Gesù appare che sono beati coloro che non sanno di esserlo; si tratta di essere onesti e prendere atto di una situazione di fatto esistente. Non c’è da fare qualcosa per diventare poveri, per essere afflitti, nel pianto, o per essere perseguitati; sono situazioni che tanto o poco, prima o poi, tutti ci riguardano; le beatitudini descrivono la condizione delle legittime aspirazioni umane che, per vari motivi, sono irrealizzabili su questa terra. Ma Gesù ci consola assicurando che ogni santo desiderio, ogni esigenza vitale, avranno una risposta, però la risposta è talmente enorme che non è compatibile con la vita presente, sarà necessario accedere a un altro mondo per ricevere, oltre ogni attesa, una grande ricompensa. Questo a qualcuno può non piacere. Si sentiranno respinti da tali parole quelli che credono solo a quello che vedono e vogliono la felicità qui e ora; quelli che non tollerano l’umiliazione della povertà; quelli che vogliono assolutamente evitare ogni occasione di pianto; quelli che vogliono piacere a tutti e sono disposti a ogni compromesso pur di conservare la propria tranquillità… A questo proposito il cardinale Giacomo Biffi ricorda che: “Gesù non si è mai impegnato - anche se ce lo dimentichiamo regolarmente - a darci tranquillità, prosperità, successo, trionfo”.
Dobbiamo inoltre considerare che quanti non accettano la condizione umana, che è una condizione di fondamentale povertà, diventano sempre più avidi, violenti, corrotti e crudeli; nell’impossibile tentativo di soddisfare le loro voglie, di colmare il loro vuoto, di realizzare il loro delirio di onnipotenza, non guardano in faccia a nessuno, opprimono impietosamente i propri simili sfruttandoli, manipolandoli, ingannandoli; sono anche abili e spregiudicati nel mascherare i loro oscuri disegni mostrando una falsa preoccupazione per il bene comune… ma il Signore non si irride e non s’inganna, e li avverte: Guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione (Lc 6, 24).
Il discorso delle beatitudini è paradossale, Gesù dichiara che ciò da cui vorremmo naturalmente fuggire come la povertà, il pianto, le persecuzioni, le ingiustizie, i disagi, sono invece tesori che ci spalancano le porte del Regno, ciò che noi riteniamo un male ci procura invece un sommo bene per l’eternità; chi è povero, tribolato, perseguitato è già beato e non lo sa. Ben strani sono i discorsi del Signore, mai coloro che sono superficiali, distratti, soddisfatti, potranno coglierne i segreti.
Beati i poveri in spirito
Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli, è la beatitudine che apre il discorso e in qualche modo lo riassume. Importa allora capire bene come bisogna intendere il termine povertà; conviene considerare la povertà fondamentale della creatura di fronte al Creatore, ogni creatura è povera perché non ha l’essere da sé, ma lo riceve, questa povertà caratterizza anche la condizione umana e nessuno può sfuggirvi. Ma insieme alla povertà abbiamo anche una forza che tende a colmarla, questa può condurre sia alla beatitudine, sia alla perdizione, inoltre, nella povertà c’è anche un’indicazione della nostra grandezza.
Chi è il povero? Colui che non ha di che vivere; e questi siamo noi, perché ogni uomo non ha in sé la vita, che pure desidera con tutte le sue fibre; ogni umo sperimenta in sé un vuoto che cerca di colmare come può, tende così a passare dalla povertà alla ricchezza in ogni ambito: materiale e spirituale; ma, con un minimo di esperienza e di onestà intellettuale, può presto rendersi conto che, per quante ricchezze possa accumulare, mai queste riusciranno a colmare il suo vuoto. Chi accetta umilmente questo dato di fatto e si interroga su cosa esso significhi, potrà scoprire, con l’aiuto della Grazia, che proprio la sua irrimediabile povertà indica anche la sua vera grandezza, in quanto niente può veramente arricchire l’uomo se non Dio solo, per questo il povero è beato, perché nel regno dei cieli Dio stesso sarà la sua ricchezza.
Ma chi non accetta la fondamentale povertà della condizione umana non è un povero in spirito, perché non è umile e, con ogni mezzo, pretende orgogliosamente di rimediare alla sua povertà accumulando potere, prestigio e ricchezze… si avvia così verso la perdizione perché, in fondo, pretende di salvarsi da solo, si affida a un salvatore che non è Cristo e cerca la vita volendo fare a meno di colui che ha detto: Io sono la vita (Gv 14, 6). Questo atteggiamento è grave e pericoloso perché dipende da un’illusione, l’illusione generata proprio dalla ricchezza. Gesù chiama la ricchezza disonesta (Lc 16, 9), perché promette la felicità e la vita, ma non mantiene la promessa. Ciò che dona nell’immediato lo cambia in tormento e morte per l’eternità. Infatti, uno dei mezzi utilizzati da quelli che hanno fame e sete per estinguere la loro sete, è quello di affidarsi a colui che ha tentato di corrompere anche Gesù: Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: «Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio. Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo» (Lc 4, 5-7). Purtroppo, coloro che non vincono la tentazione, e vogliono ad ogni costo la potenza e la gloria di questi regni, ottengono veramente su questa terra il potere e la gloria che desiderano, con l’effetto collaterale di causare sofferenze e guai a non finire fra gli uomini, ma per l’eternità staranno con chi avranno scelto di adorare. Anche per questo Gesù dice: Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, ossia fame e sete della vita che viene da un rapporto personale con Gesù, perché la vita che non viene da lui è ingiusta.
Beati i miti, i misericordiosi, i puri di cuore...
La beatitudine della povertà riassume un po’ tutte le altre perché, sotto vari aspetti, si ritrova in tutte; per scoprirlo dobbiamo considerare che i miti, i misericordiosi, i puri di cuore, i perseguitati per la giustizia, gli operatori di pace… proprio in quanto hanno la grazia di avere queste qualità, vorrebbero che tutti le avessero e vivessero secondo tali virtù, perché allora la vita sarebbe serena, pacifica, feconda… invece, si ritrovano a vivere in un mondo in cui troppi non sono né miti, né misericordiosi, né puri di cuore, né giusti, né pacifici, il loro desiderio di bene incontra quindi delle resistenze, non è completamente soddisfatto e procura dolore, proprio perché non riesce a diffondersi come vorrebbero, sono quindi anche loro poveri in quanto non hanno ciò che desiderano. Ma Gesù assicura che proprio l’esercizio delle virtù in un mondo ostile li rende già beati e, nel Regno dei cieli, avranno pienamente realizzato il loro desiderio. Ogni desiderio di bene, messo alla prova in un mondo corrotto, non lasciandosi corrompere dimostra il suo pregio, meritando così una grande ricompensa. Questa sarà particolarmente grande per coloro che, nel diffondere la conoscenza e l’amore del Signore, subiscono ogni sorta di persecuzione.
La Santa Vergine ci conceda di comprendere e vivere queste cose, per ottenere la grande ricompensa promessa da suo Figlio.
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26-11-2023 - Verrà nella gloria (Mt 25, 31-46)
A separare le pecore dalle capre
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19-11-2023 - Il talento nascosto (Mt 25, 14-30)
Chi lo nasconde sarà Gettato fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti
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12-11-2023 - Stoltezza e saggezza (Mt 25, 1-13)
Il saggio si salva e lo stolto si perde
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05-11-2023 - L’ipocrisia al potere (Mt 23, 1-12)
E l'antidoto indicato da Gesù
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29-10-2023 - I due comandamenti (Mt 22, 34-40)
Non siamo stati noi ad amare Dio
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22-10-2023 - Dare a Dio e a Cesare (Mt 22, 15-21)
A cesare i tributi e a Dio il cuore
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15-10-2023 - Un invito rifiutato (Mt 22, 1-14)
E le sue conseguenze...
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08-10-2023 - La follia umana... (Mt 21, 33-43)
E quella divina...
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01-10-2023 - Facili parole... (Mt 21, 28-32)
Cosa significa: Lavorare nella vigna?
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24-09-2023 - Operai dell'ultima ora (Mt 20, 1-16)
La fortuna di avere un padrone "ingiusto"
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17-09-2023 - Siamo debitori (Mt 18, 21-35)
Ciascuno di noi è un debito vivente nei confronti di Dio
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10-09-2023 - Se il tuo fratello commetterà una colpa (Mt 18, 15-20)
Gesù non sta parlando ai semplici fedeli, e la colpa non è contro il singolo fedele
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03-09-2023 - Un malinteso ricorrente (Mt 16, 21-27)
I nostri pensieri e quelli di Gesù il più delle volte sono in conflitto
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27-08-2023 - Discepoli sotto esame (Mt 16, 13-20)
Interrogati su Gesù
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20-08-2023 - Una donna che ha capito (Mt 15, 21-28)
Il cuore di Gesù
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13-08-2023 - Tempesta sul lago (Mt 14, 22-33)
E Colui che può placarla
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06-08-2023 - La trasfigurazione (Mt 17, 1-9)
Per quelli che seguono Gesù sul monte
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30-07-2023 - Tesori nascosti (Mt 13, 44-52)
Che attendono di essere scoperti
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23-07-2023 - Un nemico ha fatto questo (Mt 13, 24-43)
Se c'è un nemico, c'è anche qualche pericolo
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16-07-2023 - Il seme e il terreno (Mt 13, 1-23)
Che cosa ci comunica la Parola di Dio?...
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09-07-2023 - Cose nascoste ai sapienti (Mt 11, 25-30)
Ma rivelate ai piccoli
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02-07-2023 - Perdere e trovare la vita (Mt 10, 37-42)
Un'offerta scontata da non perdere
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25-06-2023 - Non abbiate paura (Mt 10, 26-33)
Se non di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo
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18-06-2023 - Pecore senza pastore (Mt 9, 36 - 10, 8)
La disgrazia di non avere un pastore
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11-06-2023 - Chi mangia me vivrà per me (Gv 6, 51-56)
E io lo risusciterò nell'ultimo giorno
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04-06-2023 - Dio ha tanto amato il mondo (Gv 3, 16-18)
Ma il mondo come risponde all'amore di Dio?...
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28-05-2023 - Un dono per discernere (Gv 20, 19-23)
Il peccatore che non può essere perdonato
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21-05-2023 - Andarono sul monte... (Mt 28, 16-20)
E videro Gesù risorto
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14-05-2023 - Se mi amate osserverete... (Gv 14, 15-21)
Perseverare nell'amore non è scontato per nessuno
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07-05-2023 - Non sia turbato il vostro cuore (Gv 14, 1-12)
Parole per coloro che sono turbati dal Mistero delle Tenebre
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30-04-2023 - Non capirono di che cosa parlava loro (Gv 10, 1-10)
Ciò che succede spesso anche a noi
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23-04-2023 - Lungo il cammino Gesù si fa vicino (Lc 24, 13-35)
E prepara la sua manifestazione
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16-04-2023 - Dal timore alla gioia (Gv 20, 19-31)
Solo Gesù può operare questo passaggio
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09-04-2023 - Un sepolcro vuoto (Gv 20, 1-10)
Perché hanno portato via il Signore o perché è risorto?...
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02-04-2023 - Cristo crocifisso e risorto (Mt 26, 14-27, 66)
Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo
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26-03-2023 - La La risurrezione di Lazzaro (Gv 11, 1-45)
Figura della risurrezione di Gesù
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19-03-2023 - La guarigione del cieco nato (GV 9, 1-41)
Uno strano modo di guarire
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12-03-2023 - Dammi da bere (Gv 4, 5-42)
L'acqua che ha in mente Gesù e quella che abbiamo in mente noi
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05-03-2023 - Gesù trasfigurato (Mt 17, 1-9)
La gloria per cui siamo fatti
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26-02-2023 - Le tentazioni di Gesù (Mt 4, 1-11)
E la tentazione dei progenitori
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19-02-2023 - Fu detto, ma io vi dico (Mt 5, 38-48)
Amare come Gesù ama
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12-02-2023 - Sono venuto a dare compimento (Mt 5, 17-37)
Gesù è il compimento della legge
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05-02-2023 - Sale e luce (Mt 5, 13-16)
Il rischio di perdere sapore e di diventare tenebra
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29-01-2023 - Gesù salì sul monte (Mt 5, 1-12a)
E proclama le beatitudini
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22-01-2023 - A Cafarnao (Mt 4, 12-23)
Gesù chiama quattro fratelli
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15-01-2023 - Ecco l'Agnello di Dio (Gv 1, 19-34)
Colui che toglie il peccato del mondo!
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08-01-2023 - Gesù è battezzato da Giovanni (Mt 3, 13-17)
Perché conviene adempiere ogni giustizia
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01-01-2023 - Maria madre di Dio (Lc 2, 16-21)
I paradossi di Dio rischiano di non dirci nulla
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25-12-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
Una gioia è promessa a coloro che sono oppressi dalle tenebre
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18-12-2022 - La prova dell’uomo giusto (Mt 1, 18-24)
Giuseppe può comprendere e aiutare chi è nella prova
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11-12-2022 - Sei tu colui che deve venire? (Mt 11, 2-11)
Quando non si comprende l'agire di Dio
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04-12-2022 - Giovanni Battista (Mt 3, 1-12)
Il profeta di cui avremmo bisogno
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27-11-2022 - La venuta del Figlio dell'uomo (Mt 24, 37-44)
Ci sono quelli che l'attendono e quelli che l'ignorano
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20-11-2022 - La festa di Cristo Re (Lc 23, 35-43)
Perché ha compiuto una grande impresa
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13-11-2022 - Gesù profeta di sventure (Lc 21, 5-19)
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita
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06-11-2022 - Gesù risponde ai Sadducei (Lc 20, 27-38)
Alcuni aspetti della vita futura
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30-10-2022 - Zaccheo incontra Gesù (Lc 19, 1-10)
E la sua vita cambia
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23-10-2022 - Giusti o ingiusti (Lc 18, 9-14)
A noi decidere da che parte stare
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16-10-2022 - Gridare giorno e notte (Lc 18, 1-8)
Per essere prontamente esauditi
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09-10-2022 - Il grido a cui Gesù risponde (Lc 17, 11-19)
Ma noi non sappiamo gridare
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02-10-2022 - Non abbiamo fede (Lc 17, 5-10)
Neanche quanto un granello di senape
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25-09-2022 - Delitto e castigo (Lc 16, 19-31)
Il ricco gaudente uccide sia sé stesso, sia Lazzaro
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18-09-2022 - Una strana parabola (Lc 16, 1-13)
L'amministratore disonesto lodato per la sua astuzia
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11-09-2022 - Peccatori e pubblicani o scribi e farisei? (Lc 15, 1-10)
L'inevitabile scelta
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04-09-2022 - Impossibili imprese (Lc 14 25-33)
La costruzione della torre e la guerra dei re
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28-08-2022 - Umiltà radicale (Lc 14, 1. 7-14)
Dell'ultimo posto che nessuno vuole
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21-08-2022 - Due possibili esiti (Lc 13, 22-30)
Ognuno sceglie liberamente dove andare
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14-08-2022 - Fuoco sulla terra (Lc 12, 49-53)
E noi vorremmo che il fuoco non bruci
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07-08-2022 - Beato chi rimane sveglio nella notte (Lc 12, 35-40)
Non si troverà con la casa scassinata
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31-07-2022 - La ricerca della ricchezza (Lc 12, 13-21)
Quella che dura e quella che non dura
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24-07-2022 - La via angusta della preghiera (Lc 11, 1-13)
Ciò che accade a un discepolo che prega
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17-07-2022 - La parte che non sarà tolta (Lc 10, 38-42)
E quella che dovrà essere tolta
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10-07-2022 - Fa' questo e vivrai (Lc 10, 25-37)
Non una vita qualunque, ma quella di Dio stesso
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03-07-2022 - È vicino a voi il Regno di Dio (Lc 10,1-12. 17-20)
Alcuni accolgono il suo Re, altri lo respingono
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26-06-2022 - Un amore esclusivo (Lc 9, 51-62)
E le sue esigenze
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19-06-2022 - Ho ricevuto quello che vi ho trasmesso (1Cor 11, 23-26)
Ciò che solo un amore folle può fare
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12-06-2022 - Non siete capaci di portarne il peso (Gv 16, 12-15)
Il peso della gloria a cui siamo chiamati
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05-06-2022 - Un'impresa trinitaria (Gv 14, 15-16. 23b-26)
Amare come Gesù ama
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29-05-2022 - Di questo voi siete testimoni (Lc 24, 46-53)
Uno di questi è padre Kolbe
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22-05-2022 - Se uno mi ama... (Gv 14, 23-29)
Ascoltare le parole e osservare la parola
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15-05-2022 - L’impossibile comandamento (Gv 13, 31-33A. 34-35)
La soluzione di Teresina di Lisieux
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08-05-2022 - Il buon pastore (Gv 10, 27-30)
E il cattivo pastore
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01-05-2022 - Quella notte non presero nulla (Gv 21, 1-14)
La via stretta del fallimento
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24-04-2022 - Per timore dei Giudei (Gv 20, 19-31)
Un timore giustificato
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17-04-2022 - Il mistero della risurrezione di Gesù (Gv 20, 1-9)
Non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti
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10-04-2022 - Il mistero della passione di Gesù (Lc 22, 14-23, 56)
Ossia, della creatura che uccide il suo Creatore
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03-04-2022 - L’adultera perdonata (Gv 8, 1-11)
Figura dell'umanità che tradisce il suo Dio
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27-03-2022 - Il figlio prodigo (Lc 15, 11-32)
La festa dopo la grande impresa
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20-03-2022 - Se non vi convertite, perirete (Lc 13, 1-9)
La causa profonda delle tragedie
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13-03-2022 - La trasfigurazione di Gesù (Lc 9, 28b - 36)
Destinati alla gloria dell'intimità con Dio
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06-03-2022 - Gesù è tentato nel deserto (Lc 4, 1-13)
Il mistero della tentazione
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27-02-2022 - L’occhio, la trave e la pagliuzza (Lc 6, 39-45)
Diventare come il Maestro
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20-02-2022 - La carità fraterna (Lc 6, 27-38)
Illusioni e realismo
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13-02-2022 - Le beatitudini (Lc 6, 17. 20-26)
I tesori che non sappiamo di avere
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06-02-2022 - La pesca miracolosa (Lc 5, 1-11)
Un lavoro in due tempi
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30-01-2022 - Tentativo di deicidio (Lc 4, 21-30)
Annuncio di ciò che accadrà
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23-01-2022 - Gesù nella sinagoga di Nazaret (Lc 1, 1-4; 4, 14-21)
Annuncia la sua missione
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16-01-2022 - Le nozze di Cana (Gv 2, 1-11)
Una miracolosa trasformazione che ci riguarda
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09-01-2022 - Il battesimo di Gesù (Lc 3, 15-16. 21-22)
Figura di ciò che ci attende
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02-01-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
E le tenebre non l’hanno vinta ...
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26-12-2021 - Gesù ritrovato nel tempio (Lc 2, 41-52)
Quando i santi non comprendono
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19-12-2021 - Maria visita Elisabetta (Lc 1, 39-45)
Figura della sollecitudine di Dio per ogni uomo
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12-12-2021 - Battesimo con l’acqua e con il fuoco (Lc 3, 10-18)
Perché l'uomo possa partecipare al banchetto
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05-12-2021 - Il grido del profeta (Lc 3, 1-6)
Perché l'uomo ritorni sulla retta via
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28-11-2021 - Un nuovo anno liturgico
Per cercare di comprendere il progetto di Dio
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21-11-2021 - Cristo Re
Re che muore per salvare il suo popolo
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14-11-2021 - I tempi della fine
Quando non si può più mentire
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07-11-2021 - La vedova di Sarèpta
La desolazione di chi ha perso l'amore
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31-10-2021 - Oltre i comandamenti
Lo sguardo di Gesù
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24-10-2021 - Bartimeo, cieco e mendicante
Sperare contro ogni speranza
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17-10-2021 - Il grande Incompreso
La gloria secondo Dio e secondo noi
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10-10-2021 - Il giovane ricco e noi
Dio non ci ama per scherzo, dona tutto e chiede tutto
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03-10-2021 - Se non diventerete come i bambini
Diventare piccoli perché Dio possa farci grandi
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26-09-2021 - Idee ristrette
I nostri pensieri e quelli di Dio
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19-09-2021 - Il rischio di non voler comprendere
Quando Gesù ci interpella sul mistero del peccato
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12-09-2021 - Chi è Gesù?...
Un mistero non accessibile alle sole forze umane
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05-09-2021 - Un caso di malattia incurabile
Che relazione c'è fra il sordomuto e noi?
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29-08-2021 - Osservare le regole per nascondere scomode verità
Da chi vogliamo essere salvati: dalle "regole" o da Gesù?
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22-08-2021 - Il rischio di abbandonare Gesù
Se non diventerete come i bambini...
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15-08-2021 - La Donna vestita di sole e il Drago rosso
Lo stridente contrasto da cui non conviene distogliere lo sguardo
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08-08-2021 - Quando l’uomo di Dio non ne può più…
Ciò che può accadere a ognuno di noi
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01-08-2021 - Come dall’Egitto alla Terra Promessa
"Fare" o "lasciarsi fare"?
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25-07-2021 - Il segno della moltiplicazione dei pani
Il pane prodotto dagli uomini e quello donato da Dio
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18-07-2021 - Come pecore senza pastore
Similitudine e diversità con la situazione attuale
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11-07-2021 - Perché esiste tutto ciò che esiste?
Un progetto folle
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07-07-2021 - L'inevitabile tempesta
Il grido di Pietro quando affonda
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04-07-2021 - Il profeta Ezechiele, Gesù e noi
Il profeta inviato a una genìa di ribelli...
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27-06-2021 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro
Due episodi utili a comprendere ciò che stiamo vivendo
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03-01-2021 - Quando è nato Gesù?… Riflessioni affettive
Circola la voce che Gesù non sia nato il 25 dicembre!
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11-06-2020 - Dio punisce o non punisce?…
È più buono un Dio che punisce o un Dio che non punisce?
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09-08-2018 - Buona o cattiva Novella?!...
Perché ad annunciare Gesù si rischia la vita?...
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02-01-2018 - Pensieri sul Natale
Per Gesù, Giuseppe e Maria non c'è posto fra gli uomini...
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26-12-2017 - Auguri di Natale
Perché gioire a Natale?!... Perché Gesù nasce in una stalla?!...
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18-01-2017 - L'enfer c'est les autres
Se l'inferno sono gli altri è perché la possibilità dell'inferno è anche nel nostro cuore...
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07-02-2016 - Giustizia e Misericordia
Qual è la condizione necessaria per ottenere misericordia?...
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28-06-2015 - Il mistero della Sindone e noi...
Le vicende della nostra vita terrena lasciano impressi, come sulla Sindone, dei segni di difficile comprensione.
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28-06-2015 - Perché il vangelo non ci dice niente?!... (Gv 3, 16-21)
Benedetti o maledetti?!...
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02-10-2014 - Parabola dei chiamati a lavorare nella vigna (Mt 20, 1-16)
Sintesi - L'ingiustizia di Dio è la nostra fortuna!!!
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21-01-2013 - Fuga e lotta con Dio ... 2/2
Una via più lunga e una più breve ...
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18-11-2012 - Fuga e lotta con Dio ... 1/2
Chi è più credibile? ...
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16-07-2011 - Il gioco disonesto della menzogna
E' naturale credere vera qualsiasi affermazione, ma ...
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02-05-2011 - Credenti o creduloni?...
L'inevitabilità dell'atto di fede - Diventarte credibili
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03-03-2011 - Come nei romanzi gialli ...
Analogie con la ricerca della felicità
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Ultimo aggiornamento 09-01-2024
Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)
La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...
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Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)
A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte
Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte
Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto
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La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro
Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...
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Le riche épulon et le pauvre Lazare
Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...
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Come mai questo tempo non sapete valutarlo?
Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.
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Aprì loro la mente per comprendere le scritture
Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.
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Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.
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Gesù esamina Pietro sull'amore
Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 2
Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 1
Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.
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Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)
Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...
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La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)
Difficoltà di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.
Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.
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