ERANO ASSIDUI NELL'ASCOLTARE L'INSEGNAMENTO DEGLI APOSTOLI
At 2, 42a
Negli Atti degli apostoli è detto che i primi cristiani erano assidui nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli. A proposito di questo insegnamento potremmo chiederci:
1 - Come è nato l'insegnamento degli apostoli?
2 - Quali sono i suoi punti fondamentali?
3 - A che cosa tendeva?
4 - Come mai questo insegnamento è valido ancora oggi?
1 - Come è nato l'insegnamento degli apostoli
Alla prima domanda potremmo rispondere nel modo seguente: gli apostoli erano persone che avevano accettato di lasciarsi coinvolgere in una storia più grande di loro; questa storia, in un primo momento splendida, li ha condotti a vivere la più grande delle catastrofi, questo ha comportato per loro un passaggio dalla gioia al dolore, dalla speranza alla disperazione, dalla luce alle tenebre.
Tutto era incominciato quando, in un giorno ordinario della loro vita, lo sguardo d'amore di Gesù si era posato su di loro e in quello sguardo avevano intravisto una luce e un amore capaci di rispondere alle attese più profonde del loro cuore. Affascinati da quel Volto e da quello sguardo avevano lasciato tutto per seguire Gesù.
Nei primi tempi le cose erano andate abbastanza bene, Gesù aveva successo, le folle accorrevano a Lui, il suo insegnamento suscitava ammirazione, i suoi miracoli impressionavano, la gente pensava addirittura a farlo re, tutto faceva pensare a un crescendo di gloria e di prosperità. Col passare del tempo però, insieme al partito di coloro che gli erano favorevoli, un altro se ne stava formando, era il partito di coloro a cui l'insegnamento ed il comportamento di Gesù incominciavano a dare fastidio, era il partito di coloro che non volevano venire alla Luce perché le loro opere erano malvagie, preferivano illudersi di essere buoni piuttosto che riconoscere la loro cattiveria; troppo costava al loro orgoglio ammettere che l'insegnamento e la vita di Gesù esigevano un cambiamento radicale di vita.
Questo contrasto fra la bontà di Gesù e la malvagità dei malvagi raggiungerà un estremo tale da rendere inevitabile un regolamento di conti. A questo punto accade qualcosa che ha sorpreso gli apostoli e dovrebbe sorprendere anche noi; Gesù si offre, senza difesa, nelle mani di coloro che Lo odiano ed il mistero della malvagità si scatena contro di Lui. È l'agonia del Getsemani ed il dramma del Calvario.
Per Gesù e gli apostoli è l'ora delle tenebre. Ora di dolore, di angoscia e di smarrimento, ora in cui ciò che non dovrebbe accadere accade: la notte e la morte sembrano avere l'ultima parola, sembrano trionfare sulla sapienza e la bontà. E loro che avevano lasciato tutto per seguire Gesù si ritrovano sprofondati nella solitudine e nello smarrimento di fronte alla insospettata violenza con cui il Mistero dell'iniquità (2Ts 2, 7) si abbatte su Colui che era diventato la ragione e la speranza della loro vita; loro che sinceramente amavano Gesù si sentono confusi nel dover constatare la loro impotenza ad aiutarlo, ma ancor più confusi saranno quando proprio loro Lo abbandoneranno nell'ora del dolore.
È a questo punto che, contro ogni speranza, ciò che non era mai accaduto accade: Gesù risorge, si mostra a loro, li accoglie, li perdona, li conforta. La speranza rifiorisce, la pace e la serenità tornano a rinfrancare i cuori afflitti. Tuttavia, la presenza visibile di Gesù verrà loro concessa solo per quaranta giorni e secondo tempi e modi indipendenti dalla loro volontà. Poi, Gesù sale al cielo e gli apostoli si ritrovano soli. Come alternanza di alti e bassi non c'è male...
Chi li guiderà adesso che Gesù non si vede più, chi potrà sostituire la sua presenza? Non rimane che ubbidire alle parole che avevano udito da Lui: Io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi rimanete in città, finché non siate rivestiti di forza dall'alto (Lc 24, 49).
Si ritrovano quindi in attesa di qualcosa che dovrà accadere, ossia della venuta dello Spirito Santo. Il giorno di Pentecoste lo Spirito Santo viene ad illuminare le loro menti, a infiammare e fortificare i loro cuori; è il momento in cui comprendono in profondità le parole di Gesù e il senso della loro storia con Lui. Abitati dallo Spirito Santo, che porta a compimento l'opera della loro salvezza, sono pronti ad annunziare a tutti le grandi opere di Dio (At 2, 11).
La predicazione di Pietro
Il giorno di Pentecoste Pietro inizia così la sua predicazione: uomini di Giudea e voi tutti che siete a Gerusalemme... uomini di Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nazaret - uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso operò fra voi per opera sua, come voi ben sapete - dopo che, secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, fu consegnato a voi, voi l'avete inchiodato sulla croce per mezzo di empi e l'avete ucciso. Ma Dio lo ha risuscitato, sciogliendolo dalle angosce della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere... Questo Gesù Dio l'ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato pertanto alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo che egli aveva promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire (At 2, 14..22-24..32-33).
Da quanto si è detto si deduce che l'insegnamento degli apostoli è il frutto di un'esperienza, un'esperienza personale di salvezza iniziata con l'incontro dello sguardo di Gesù e terminata con la presa di possesso del loro cuore da parte dello Spirito Santo.
2 - L'insegnamento fondamentale degli apostoli
Possiamo provare adesso a rispondere alla seconda domanda, quella che si propone di cercare qual è l'insegnamento fondamentale degli apostoli.
Come accennato, l'insegnamento degli apostoli non poteva che essere il riflesso di ciò che Dio aveva operato nella loro vita, e i momenti forti della loro vita sono stati: Gesù di Nazaret, l'insospettato orrore del peccato, la vittoria di Gesù sul peccato, e il completamento della loro salvezza mediante l'opera dello Spirito Santo. Questi sono gli elementi che ritroviamo nel primo discorso di Pietro ed i temi ricorrenti nella predicazione degli apostoli.
Vediamo infatti Pietro annunciare agli uomini di Giudea e a tutti coloro che sono in Gerusalemme, Gesù di Nazaret uomo di Dio che ha operato con potenza in mezzo a loro. Ma loro, che cosa ne hanno fatto di Gesù di Nazaret? Pietro senza paura e senza mezzi termini denuncia: Voi l'avete inchiodato sulla croce per mano di empi e l'avete ucciso; e ora, queste parole li inchiodano a prendere coscienza della gravità del loro peccato. Pietro denuncia apertamente il loro peccato, perché sa che questa presa di coscienza è un passaggio inevitabile per poter partecipare alla vittoria di Gesù sul peccato. Dice poi il libro degli Atti che: All'udir tutto questo si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: 'Che cosa dobbiamo fare fratelli' (At 2, 37).
Pietro, che dopo aver rinnegato Gesù si era trovato in una situazione simile, sa indicare la via d'uscita, e la via d'uscita è: non aver paura di Gesù quando Gesù rivela il peccato dell'uomo; quando Gesù rivela all'uomo il suo peccato è perché vuole offrirgli contemporaneamente il suo perdono. Per questo Pietro dice ai suoi ascoltatori: Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù, per la remissione dei vostri peccati (At 2, 38).
La parola battesimo significa "immersione" ed il nome Gesù significa "Dio salva"; deduciamo allora che il rito dell'immersione nell'acqua è la figura esteriore di quello che deve diventare un atteggiamento interiore sempre più consapevole, ossia l'immersione di tutto noi stessi, di tutta la nostra vita nella salvezza che Dio ci offre in Gesù; oppure, secondo un'immagine che usa San Paolo nella lettera ai Galati: quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo (Gal 3, 27).
Queste immagini indicano che la salvezza dipende dalla nostra adesione totale a Gesù così come l'acqua aderisce totalmente a chi vi è immerso ed il vestito aderisce intimamente a chi lo indossa. È importante sottolineare che Pietro invita i suoi ascoltatori ad immergersi in Gesù non perché sono buoni, ma perché dispiace loro di essere cattivi.
Questo cammino che conduce Pietro e gli abitanti di Gerusalemme alla consapevolezza del loro peccato, al dolore e al pentimento, conduce anche alla partecipazione della vittoria di Gesù sul peccato. Gesù, innocente, che per amore nostro e del Padre suo ha accettato di prendere su di sé le conseguenze del peccato del mondo e ne è morto, il terzo giorno risorge; così, in coloro che accettano di prendere su di sé le conseguenze del loro peccato, accade in una certa misura qualcosa di simile alla morte e risurrezione di Gesù. È l’insegnamento di San Paolo nella lettera ai Romani: come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. Se infatti siamo stati completamente uniti a Lui con una morte simile alla sua, saremo uniti anche con la sua risurrezione (Rm 6, 4-5).
Giunti a questo punto si è già a un buon punto ma l'opera della salvezza non è ancora completa. Come agli apostoli, dopo aver ricevuto il conforto di Gesù risorto, è stato chiesto di rimanere in città finché non fossero stati rivestiti di forza dall'alto, così Pietro promette il dono dello Spirito Santo a coloro che, pentiti, si sono fatti battezzare nel nome di Gesù e hanno ricevuto il conforto della remissione dei peccati (At 2, 38). Lo Spirito Santo è Colui che completa e perfeziona la salvezza dell'uomo, e il segno che lo Spirito Santo è arrivato è quando si ha la luce, la forza e la carità per annunciare agli altri le grandi opere di Dio, così come è successo agli apostoli nel giorno di Pentecoste.
3 - A che cosa tendeva l'insegnamento degli apostoli
Dopo aver riflettuto sull'origine e sul contenuto dell'insegnamento degli apostoli, cerchiamo adesso di vedere a che cosa tendeva, quale era lo scopo di questo insegnamento.
Nonostante gli alti e bassi, nonostante le situazioni forti per le quali erano dovuti passare, gli apostoli avevano sperimentato che la loro avventura con Gesù era l'unica avventura capace di dare veramente senso alla loro vita, era l'unica avventura che conduceva alla pienezza dell'amore, alla pienezza della gioia. Avevano quindi vissuto qualcosa di talmente forte, talmente vero e talmente bello da desiderare di coinvolgere quante più persone potevano nella loro stessa avventura, perché anche altri potessero beneficiare della vita nuova che Gesù, lo Spirito Santo ed il Padre celeste offrivano agli uomini.
L'evangelista Giovanni così si esprime all'inizio della sua prima lettera: Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita poiché la vita si è fatta visibile, noi l'abbiamo veduta e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia perfetta (1Gv, 1-4).
Questa è l'estrema sintesi del messaggio cristiano, l'estrema sintesi dell'insegnamento degli apostoli. Insegnamento che tende a fare entrare in comunione con la Vita eterna coloro che lo accolgono. Questa vita eterna, la vita stessa della Santissima Trinità, è manifestata agli uomini nella persona di Gesù ed è Gesù stesso. Gesù, che è in comunione con il Padre ed è l'unico nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possano essere salvati (At 4, 12), noi lo possiamo comprendere pienamente solo mediante l'opera dello Spirito Santo.
4 - L'insegnamento degli apostoli è valido ancora oggi?
Rimane a questo punto da riflettere sull'ultima domanda: come mai l'insegnamento degli apostoli è valido ancora oggi? Potremmo rispondere in questo modo: l'uomo, per il fatto di esistere e di essere uomo, ha bisogno di qualcuno che sia in grado di dirgli qualche cosa sul senso della vita, sulla sua fame e sete di conoscenza, di amore, di felicità, ma anche sul senso del dolore e della morte che di fatto contraddicono i suoi desideri. E dopo la morte, che cosa lo attende? Questi interrogativi valgono per gli uomini di tutti i tempi e se non si trovano risposte adeguate l'uomo vive malamente, muore o impazzisce. Gli apostoli di ieri e di oggi annunciano a tutti coloro che vogliono ascoltarli che hanno trovato Colui che può rispondere a tutti gli interrogativi e a tutte le attese del cuore dell'uomo, perché la sorgente della vita, della luce, dell'amore ed il senso di ogni vita si sono fatti visibili e loro ne hanno fatto esperienza, la Vita ha un nome ed è quello di Gesù di Nazaret.
Naturalmente, perché la vita divina possa diffondersi pienamente nel cuore dell'uomo è necessario compiere un certo cammino, un cammino simile a quello compiuto dagli apostoli. Anche per noi le tappe principali di questo cammino sono: l'incontro con Gesù e la decisione di seguirLo; seguire Gesù ci condurrà ad un certo momento nel centro di una battaglia, la battaglia contro il peccato: quello che è in noi, e quello che c'è attorno a noi; partecipare a questa battaglia è la condizione essenziale per partecipare anche alla vittoria di Gesù sul peccato; l' ultima tappa sarà l'attesa del dono dello Spirito Santo.
A proposito di questa battaglia, così si esprime Gesù nel Vangelo di Luca: Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. D'ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera (Lc 12, 53).
Se in una casa c'è qualcuno a cui importa di Gesù e qualcuno a cui non importa di Gesù, è inevitabile che sorgano incomprensioni, tensioni, lotte; questo perché seguire Gesù significa percorrere un cammino che ha una direzione diversa da quello che percorre chi non Lo segue. Ma questa divisione si applica anche a quelle parti della nostra vita che non sono ancora di Gesù, ossia non sono completamente purificate.
Per giungere alla vittoria sul peccato bisogna accettare, con il soccorso della grazia, di riconoscere che il peccato abita in noi; quando a questa accettazione segue il dolore ed il pentimento, allora Gesù ci concede di partecipare alla vittoria sul peccato, ossia il suo perdono. L'apostolo Giovanni così scrive nella sua prima lettera: Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se riconosciamo i nostri peccati, egli che è fedele e giusto ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa. Se diciamo che non abbiamo peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi (1Gv 1, 8-9).
Oltre alla presa di coscienza del nostro peccato e del peccato del mondo, seguire Gesù ci conduce anche al raggiungimento di un'altra consapevolezza, anche questa essenziale per poter partecipare alla sua risurrezione: è la consapevolezza della nostra incapacità e impotenza a fare alcunché senza di Lui. Gesù lo dice chiaramente nel Vangelo di Giovanni: Senza di me non potete fare nulla (Gv 15, 5). Nella vita di Pietro, oltre al momento della morte di Gesù, c'è un episodio che illustra bene questa lezione. L'episodio si situa tra la risurrezione e l'ascensione: il periodo in cui Gesù a volte appare e a volte scompare. Un giorno, mentre Gesù non c'era, Pietro, non sapendo bene cosa fare, decide con alcuni compagni di andare a pescare, tuttavia, nonostante l'impegno di tutta una notte non riescono a prendere nemmeno un pesce. Al mattino incontrano un uomo che dice loro di gettare nuovamente la rete; obbediscono e contro ogni previsione la rete si riempie di pesci (Gv 21, 3 ss || Lc 5, 4-10). Riconoscono allora che quell'uomo è Gesù risorto.
La cosa singolare di questo episodio, è che Pietro e i suoi compagni sperimentano la loro impotenza proprio in quella attività in cui sono più esperti, proprio nella loro professione; tuttavia, il passaggio per quella umiliante esperienza li ha condotti a beneficiare dell'abbondanza della grazia che Gesù risorto concede a coloro che fedelmente Lo seguono. Più profondamente l'episodio tendeva a lasciare un insegnamento, insegnamento secondo cui deve venir meno l'attività secondo la natura perché possa seguire l'attività secondo la grazia. Anche in questo caso Gesù insegnava ai suoi il passaggio attraverso il mistero pasquale, mistero che prevede il passaggio dalla morte alla vita.
Tutto questo accade in misura maggiore o minore, in dosi più concentrate o diluite a coloro che onestamente hanno deciso di rispondere alla chiamata di Gesù e di seguirLo. E siccome questo cammino è il cammino che ci conduce al possesso del più grande di tutti i beni, che è la comunione con Dio stesso, è giusto che ci venga chiesto un certo impegno e una certa perseveranza, l'impegno e la perseveranza di tutta la vita.
Il dono dello Spirito Santo ha proprio il compito di fortificare il nostro cuore e illuminare la nostra mente, perché possiamo comprendere in profondità le parole di Gesù e rendere la nostra adesione a lui: solida, stabile e affidabile, così da poter giungere al termine del cammino che conduce alla vita eterna. Più diventiamo consapevoli e disposti ad accettare la guida del Signore, più Lui riuscirà a condurci avanti nella sua via e meno correremo il rischio di passare in purgatorio per imparare certe lezioni. Ci conviene allora fare come i primi cristiani dei quali è detto che erano assidui nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli. Le cose di Dio sono profonde e inesauribili, toccano la vita dell'uomo nelle sue radici e per comprenderle ci vuole molta attenzione, docilità alla grazia e tempi non brevi.
L'insegnamento degli apostoli, di cui abbiamo cercato di comprendere i punti fondamentali, è uno degli strumenti che formano e tengono unita una comunità cristiana, una comunità che volesse stare insieme per cercare cose diverse da questo insegnamento non potrebbe chiamarsi cristiana e a lungo andare difficilmente potrebbe sussistere come comunità. Che il Signore ci conceda di non accontentarci di qualsiasi insegnamento, ma ci doni il desiderio e il gusto degli insegnamenti che valgono, perché hanno il marchio della bellezza e della verità, questi insegnamenti nella Chiesa ci sono, chi li cerca li trova!...
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26-11-2023 - Verrà nella gloria (Mt 25, 31-46)
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19-11-2023 - Il talento nascosto (Mt 25, 14-30)
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17-09-2023 - Siamo debitori (Mt 18, 21-35)
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Interrogati su Gesù
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13-08-2023 - Tempesta sul lago (Mt 14, 22-33)
E Colui che può placarla
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06-08-2023 - La trasfigurazione (Mt 17, 1-9)
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30-07-2023 - Tesori nascosti (Mt 13, 44-52)
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Perseverare nell'amore non è scontato per nessuno
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07-05-2023 - Non sia turbato il vostro cuore (Gv 14, 1-12)
Parole per coloro che sono turbati dal Mistero delle Tenebre
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30-04-2023 - Non capirono di che cosa parlava loro (Gv 10, 1-10)
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23-04-2023 - Lungo il cammino Gesù si fa vicino (Lc 24, 13-35)
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02-04-2023 - Cristo crocifisso e risorto (Mt 26, 14-27, 66)
Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo
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26-03-2023 - La La risurrezione di Lazzaro (Gv 11, 1-45)
Figura della risurrezione di Gesù
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19-03-2023 - La guarigione del cieco nato (GV 9, 1-41)
Uno strano modo di guarire
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12-03-2023 - Dammi da bere (Gv 4, 5-42)
L'acqua che ha in mente Gesù e quella che abbiamo in mente noi
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05-03-2023 - Gesù trasfigurato (Mt 17, 1-9)
La gloria per cui siamo fatti
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26-02-2023 - Le tentazioni di Gesù (Mt 4, 1-11)
E la tentazione dei progenitori
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Amare come Gesù ama
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Gesù è il compimento della legge
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05-02-2023 - Sale e luce (Mt 5, 13-16)
Il rischio di perdere sapore e di diventare tenebra
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29-01-2023 - Gesù salì sul monte (Mt 5, 1-12a)
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22-01-2023 - A Cafarnao (Mt 4, 12-23)
Gesù chiama quattro fratelli
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15-01-2023 - Ecco l'Agnello di Dio (Gv 1, 19-34)
Colui che toglie il peccato del mondo!
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08-01-2023 - Gesù è battezzato da Giovanni (Mt 3, 13-17)
Perché conviene adempiere ogni giustizia
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01-01-2023 - Maria madre di Dio (Lc 2, 16-21)
I paradossi di Dio rischiano di non dirci nulla
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25-12-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
Una gioia è promessa a coloro che sono oppressi dalle tenebre
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18-12-2022 - La prova dell’uomo giusto (Mt 1, 18-24)
Giuseppe può comprendere e aiutare chi è nella prova
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11-12-2022 - Sei tu colui che deve venire? (Mt 11, 2-11)
Quando non si comprende l'agire di Dio
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04-12-2022 - Giovanni Battista (Mt 3, 1-12)
Il profeta di cui avremmo bisogno
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27-11-2022 - La venuta del Figlio dell'uomo (Mt 24, 37-44)
Ci sono quelli che l'attendono e quelli che l'ignorano
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20-11-2022 - La festa di Cristo Re (Lc 23, 35-43)
Perché ha compiuto una grande impresa
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13-11-2022 - Gesù profeta di sventure (Lc 21, 5-19)
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita
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06-11-2022 - Gesù risponde ai Sadducei (Lc 20, 27-38)
Alcuni aspetti della vita futura
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30-10-2022 - Zaccheo incontra Gesù (Lc 19, 1-10)
E la sua vita cambia
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23-10-2022 - Giusti o ingiusti (Lc 18, 9-14)
A noi decidere da che parte stare
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16-10-2022 - Gridare giorno e notte (Lc 18, 1-8)
Per essere prontamente esauditi
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09-10-2022 - Il grido a cui Gesù risponde (Lc 17, 11-19)
Ma noi non sappiamo gridare
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02-10-2022 - Non abbiamo fede (Lc 17, 5-10)
Neanche quanto un granello di senape
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25-09-2022 - Delitto e castigo (Lc 16, 19-31)
Il ricco gaudente uccide sia sé stesso, sia Lazzaro
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18-09-2022 - Una strana parabola (Lc 16, 1-13)
L'amministratore disonesto lodato per la sua astuzia
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11-09-2022 - Peccatori e pubblicani o scribi e farisei? (Lc 15, 1-10)
L'inevitabile scelta
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04-09-2022 - Impossibili imprese (Lc 14 25-33)
La costruzione della torre e la guerra dei re
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28-08-2022 - Umiltà radicale (Lc 14, 1. 7-14)
Dell'ultimo posto che nessuno vuole
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21-08-2022 - Due possibili esiti (Lc 13, 22-30)
Ognuno sceglie liberamente dove andare
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14-08-2022 - Fuoco sulla terra (Lc 12, 49-53)
E noi vorremmo che il fuoco non bruci
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07-08-2022 - Beato chi rimane sveglio nella notte (Lc 12, 35-40)
Non si troverà con la casa scassinata
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31-07-2022 - La ricerca della ricchezza (Lc 12, 13-21)
Quella che dura e quella che non dura
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24-07-2022 - La via angusta della preghiera (Lc 11, 1-13)
Ciò che accade a un discepolo che prega
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17-07-2022 - La parte che non sarà tolta (Lc 10, 38-42)
E quella che dovrà essere tolta
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10-07-2022 - Fa' questo e vivrai (Lc 10, 25-37)
Non una vita qualunque, ma quella di Dio stesso
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03-07-2022 - È vicino a voi il Regno di Dio (Lc 10,1-12. 17-20)
Alcuni accolgono il suo Re, altri lo respingono
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26-06-2022 - Un amore esclusivo (Lc 9, 51-62)
E le sue esigenze
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19-06-2022 - Ho ricevuto quello che vi ho trasmesso (1Cor 11, 23-26)
Ciò che solo un amore folle può fare
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12-06-2022 - Non siete capaci di portarne il peso (Gv 16, 12-15)
Il peso della gloria a cui siamo chiamati
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05-06-2022 - Un'impresa trinitaria (Gv 14, 15-16. 23b-26)
Amare come Gesù ama
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29-05-2022 - Di questo voi siete testimoni (Lc 24, 46-53)
Uno di questi è padre Kolbe
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22-05-2022 - Se uno mi ama... (Gv 14, 23-29)
Ascoltare le parole e osservare la parola
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15-05-2022 - L’impossibile comandamento (Gv 13, 31-33A. 34-35)
La soluzione di Teresina di Lisieux
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08-05-2022 - Il buon pastore (Gv 10, 27-30)
E il cattivo pastore
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01-05-2022 - Quella notte non presero nulla (Gv 21, 1-14)
La via stretta del fallimento
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24-04-2022 - Per timore dei Giudei (Gv 20, 19-31)
Un timore giustificato
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17-04-2022 - Il mistero della risurrezione di Gesù (Gv 20, 1-9)
Non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti
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10-04-2022 - Il mistero della passione di Gesù (Lc 22, 14-23, 56)
Ossia, della creatura che uccide il suo Creatore
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03-04-2022 - L’adultera perdonata (Gv 8, 1-11)
Figura dell'umanità che tradisce il suo Dio
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27-03-2022 - Il figlio prodigo (Lc 15, 11-32)
La festa dopo la grande impresa
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20-03-2022 - Se non vi convertite, perirete (Lc 13, 1-9)
La causa profonda delle tragedie
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13-03-2022 - La trasfigurazione di Gesù (Lc 9, 28b - 36)
Destinati alla gloria dell'intimità con Dio
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06-03-2022 - Gesù è tentato nel deserto (Lc 4, 1-13)
Il mistero della tentazione
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27-02-2022 - L’occhio, la trave e la pagliuzza (Lc 6, 39-45)
Diventare come il Maestro
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20-02-2022 - La carità fraterna (Lc 6, 27-38)
Illusioni e realismo
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13-02-2022 - Le beatitudini (Lc 6, 17. 20-26)
I tesori che non sappiamo di avere
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06-02-2022 - La pesca miracolosa (Lc 5, 1-11)
Un lavoro in due tempi
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30-01-2022 - Tentativo di deicidio (Lc 4, 21-30)
Annuncio di ciò che accadrà
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23-01-2022 - Gesù nella sinagoga di Nazaret (Lc 1, 1-4; 4, 14-21)
Annuncia la sua missione
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16-01-2022 - Le nozze di Cana (Gv 2, 1-11)
Una miracolosa trasformazione che ci riguarda
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09-01-2022 - Il battesimo di Gesù (Lc 3, 15-16. 21-22)
Figura di ciò che ci attende
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02-01-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
E le tenebre non l’hanno vinta ...
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26-12-2021 - Gesù ritrovato nel tempio (Lc 2, 41-52)
Quando i santi non comprendono
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19-12-2021 - Maria visita Elisabetta (Lc 1, 39-45)
Figura della sollecitudine di Dio per ogni uomo
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12-12-2021 - Battesimo con l’acqua e con il fuoco (Lc 3, 10-18)
Perché l'uomo possa partecipare al banchetto
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05-12-2021 - Il grido del profeta (Lc 3, 1-6)
Perché l'uomo ritorni sulla retta via
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28-11-2021 - Un nuovo anno liturgico
Per cercare di comprendere il progetto di Dio
- ----- Inizio Anno C ↑ -------
- ----- Fine Anno B ↓ ---------
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21-11-2021 - Cristo Re
Re che muore per salvare il suo popolo
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14-11-2021 - I tempi della fine
Quando non si può più mentire
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07-11-2021 - La vedova di Sarèpta
La desolazione di chi ha perso l'amore
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31-10-2021 - Oltre i comandamenti
Lo sguardo di Gesù
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24-10-2021 - Bartimeo, cieco e mendicante
Sperare contro ogni speranza
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17-10-2021 - Il grande Incompreso
La gloria secondo Dio e secondo noi
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10-10-2021 - Il giovane ricco e noi
Dio non ci ama per scherzo, dona tutto e chiede tutto
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03-10-2021 - Se non diventerete come i bambini
Diventare piccoli perché Dio possa farci grandi
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26-09-2021 - Idee ristrette
I nostri pensieri e quelli di Dio
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19-09-2021 - Il rischio di non voler comprendere
Quando Gesù ci interpella sul mistero del peccato
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12-09-2021 - Chi è Gesù?...
Un mistero non accessibile alle sole forze umane
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05-09-2021 - Un caso di malattia incurabile
Che relazione c'è fra il sordomuto e noi?
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29-08-2021 - Osservare le regole per nascondere scomode verità
Da chi vogliamo essere salvati: dalle "regole" o da Gesù?
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22-08-2021 - Il rischio di abbandonare Gesù
Se non diventerete come i bambini...
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15-08-2021 - La Donna vestita di sole e il Drago rosso
Lo stridente contrasto da cui non conviene distogliere lo sguardo
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08-08-2021 - Quando l’uomo di Dio non ne può più…
Ciò che può accadere a ognuno di noi
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01-08-2021 - Come dall’Egitto alla Terra Promessa
"Fare" o "lasciarsi fare"?
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25-07-2021 - Il segno della moltiplicazione dei pani
Il pane prodotto dagli uomini e quello donato da Dio
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18-07-2021 - Come pecore senza pastore
Similitudine e diversità con la situazione attuale
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11-07-2021 - Perché esiste tutto ciò che esiste?
Un progetto folle
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07-07-2021 - L'inevitabile tempesta
Il grido di Pietro quando affonda
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04-07-2021 - Il profeta Ezechiele, Gesù e noi
Il profeta inviato a una genìa di ribelli...
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27-06-2021 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro
Due episodi utili a comprendere ciò che stiamo vivendo
- ----- Anno B ↑ ---------
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03-01-2021 - Quando è nato Gesù?… Riflessioni affettive
Circola la voce che Gesù non sia nato il 25 dicembre!
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11-06-2020 - Dio punisce o non punisce?…
È più buono un Dio che punisce o un Dio che non punisce?
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09-08-2018 - Buona o cattiva Novella?!...
Perché ad annunciare Gesù si rischia la vita?...
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02-01-2018 - Pensieri sul Natale
Per Gesù, Giuseppe e Maria non c'è posto fra gli uomini...
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26-12-2017 - Auguri di Natale
Perché gioire a Natale?!... Perché Gesù nasce in una stalla?!...
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18-01-2017 - L'enfer c'est les autres
Se l'inferno sono gli altri è perché la possibilità dell'inferno è anche nel nostro cuore...
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07-02-2016 - Giustizia e Misericordia
Qual è la condizione necessaria per ottenere misericordia?...
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28-06-2015 - Il mistero della Sindone e noi...
Le vicende della nostra vita terrena lasciano impressi, come sulla Sindone, dei segni di difficile comprensione.
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28-06-2015 - Perché il vangelo non ci dice niente?!... (Gv 3, 16-21)
Benedetti o maledetti?!...
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02-10-2014 - Parabola dei chiamati a lavorare nella vigna (Mt 20, 1-16)
Sintesi - L'ingiustizia di Dio è la nostra fortuna!!!
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21-01-2013 - Fuga e lotta con Dio ... 2/2
Una via più lunga e una più breve ...
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18-11-2012 - Fuga e lotta con Dio ... 1/2
Chi è più credibile? ...
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16-07-2011 - Il gioco disonesto della menzogna
E' naturale credere vera qualsiasi affermazione, ma ...
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02-05-2011 - Credenti o creduloni?...
L'inevitabilità dell'atto di fede - Diventarte credibili
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03-03-2011 - Come nei romanzi gialli ...
Analogie con la ricerca della felicità
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Ultimo aggiornamento 09-01-2024
Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)
La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...
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Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)
A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte
Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte
Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto
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La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro
Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...
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Le riche épulon et le pauvre Lazare
Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...
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Come mai questo tempo non sapete valutarlo?
Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.
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Aprì loro la mente per comprendere le scritture
Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.
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Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.
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Gesù esamina Pietro sull'amore
Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 2
Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 1
Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.
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Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)
Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...
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La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)
Difficoltà di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.
Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.
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