Meditazioni sul Vangelo

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Med. br35

Come dall’Egitto alla Terra Promessa

Dio vede l’oppressione del suo popolo in Egitto e decide di andarlo a liberare. L’impresa non è semplicissima, anzi, è umanamente impossibile; essa prevede non solo la liberazione dall’Egitto, ma anche l’insediamento del popolo in un paese dove scorre latte e miele, ossia dove c’è abbondanza di tutto ciò che gli uomini possono desiderare. Ma a complicare le cose, fra l’Egitto e la Terra Promessa c’è un deserto non privo di pericoli, di insidie, di nemici. Perché la meta possa essere raggiunta, è assolutamente necessario che il popolo si fidi delle iniziative che Dio vorrà intraprendere lungo il cammino. Il popolo però è di dura cervice, contestatore e ribelle, allora ci vuole tutta la determinazione, la pazienza e l’amore di un Dio per poter realizzare il progetto.

Il passaggio dalla schiavitù dell’Egitto al godimento della libertà nella Terra Promessa è il modello o la figura di ciò che Dio vuole fare con ognuno di noi. Dio vede il miserevole stato dell’uomo oppresso dal peccato; preso da compassione, vuole liberarlo e condurlo in una terra dove scorre latte e miele, vale a dire dove potrà godere abbondanza di luce, di amore e di vita per l’eternità. L’impresa non è banale, è come voler introdurre un selvaggio nella corte di un imperatore, il modo di vivere del selvaggio dovrà necessariamente subire qualche cambiamento, inoltre, la fiducia nelle iniziative che Dio vorrà intraprendere per ottenere i cambiamenti richiesti è un requisito fondamentale. Sarebbe una grande stoltezza se il selvaggio volesse stabilire personalmente il programma secondo le sue luci e i suoi gusti. Questo per dire che, anche nelle cose di Dio, c’è nell’uomo una tendenza a voler fare di testa sua piuttosto che “lasciarsi fare”; inoltre, prevale in lui la preoccupazione del “fare”. Nella sinagoga di Cafarnao qualcuno chiede a Gesù: Che cosa dobbiamo compiere per “fare” le opere di Dio? La risposta di Gesù è un po’ strana: Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato (Gv 6, 29). Come a dire che per raggiungere la Terra Promessa, per accedere alla corte del Re, la prima preoccupazione non deve essere tanto “cosa fare”, ma accettare di “lasciarsi fare” da colui che è la Via, la Verità e la Vita; è fidarsi di colui che discende dal cielo per dare la vita al mondo (Gv 6, 33), di colui che è: Il pane della vita; Gesù però non ha altra vita se non quella che circola all’interno della Trinità, vale a dire una vita regolata dalle leggi del reciproco amore. Questo il programma nella mente di Dio; la sua attuazione comporterà avventure e peripezie simili a quelle vissute dagli Israeliti nell’esodo dall’Egitto alla Terra Promessa.

Maria, che ha ricevuto la Vita da colui a cui ha dato la vita, ci ottenga il dono della fede e della docilità necessari per giungere dove suo Figlio vuole condurci.

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Meditazioni  Info
  • Ultimo aggiornamento 09-01-2024

    Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)

    La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...

  • Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)

    A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare

  • La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte

    Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione

  • La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte

    Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto

  • La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro

    Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...

  • Le riche épulon et le pauvre Lazare

    Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...

  • Come mai questo tempo non sapete valutarlo?

    Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.

  • Aprì loro la mente per comprendere le scritture

    Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.

  • Il fico maledetto

    Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.

  • Gesù esamina Pietro sull'amore

    Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.

  • Gli invitati al banchetto di nozze - 2

    Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.

  • Gli invitati al banchetto di nozze - 1

    Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.

  • Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)

    Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...

  • La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)

    Difficoltà  di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.

Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità  del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.

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