Operai dell’ultima ora (Mt 20, 1-16)
La parabola degli operai, chiamati in diverse ore del giorno a lavorare in una vigna, sembra fatta apposta per scombussolare le nostre idee e per suscitare interrogativi sul comportamento di Dio nei confronti dell'uomo. È una parabola di cui non è facile cogliere l’insegnamento, perché siamo disorientati dal comportamento di un padrone che non agisce come ci aspetteremmo. Infatti, esce all’alba, verso le nove, verso mezzogiorno, verso le tre e verso le cinque, a cercare operai per la sua vigna; sorprendentemente però, al termine della giornata paga con un denaro sia quelli che hanno lavorato un'ora soltanto, sia quelli che hanno lavorato tutto il giorno. Giustamente questi protestano. Ma il padrone risponde che dei suoi beni è libero di fare ciò che vuole. Anche se non fa torto agli operai, perché ricevono quanto avevano convenuto, tuttavia, questo comportamento lascia una sensazione di ingiustizia. Il cardinale Giacomo Biffi dice che “È un padrone strano, capriccioso, poco probabile e - per dirla con chiarezza - francamente antipatico”. La conclusione del racconto è piuttosto enigmatica: Così gli ultimi saranno primi e i primi ultimi. L'intenzione della parabola è di farci conoscere qualche aspetto del Regno dei cieli, in questo caso mostra come Dio retribuisce chi lavora per lui. Siamo contenti di lavorare per un padrone così? È poco saggio rispondere subito di sì.
Difficoltà di comprensione
La difficoltà di comprensione è data dal fatto che il padrone si comporta in modo sconcertante sia verso i primi chiamati, sia verso gli ultimi, ma se verso questi mostra una magnanimità e una benevolenza al di là di ogni attesa, il suo comportamento verso i primi appare evidentemente ingiusto. Ora, il senso o sentimento di giustizia è qualcosa che Dio stesso ha posto nel cuore dell'uomo. Per cui, tutti desideriamo che venga premiato chi si comporta bene e punito chi si comporta male. Chi studia è giusto che prenda un bel voto e chi non studia un brutto voto, sentiamo inoltre ripugnanza verso il comportamento di chi, in modo disonesto, riesce a prendere un bel voto pur non avendo studiato. Allo stesso modo, non approviamo i disonesti che riescono nella vita, e ci dispiace se gli onesti ottengono meno del dovuto.
È vero che un padrone può fare dei suoi beni quello che vuole, ma un padrone che non fa le cose giuste non è un buon padrone e non lascia di sé una buona impressione. È anche vero che i primi ricevono quanto avevano concordato, ma per il senso di giustizia è implicito che chi lavora di più guadagni di più e chi lavora di meno guadagni di meno. Se un denaro è la giusta paga per una giornata di lavoro, mezzo denaro è la giusta paga per chi lavora mezza giornata. La protesta dei primi sembra quindi del tutto corretta e non meritevole di rimprovero. Si potrebbe dire che ai primi è toccata una doppia sfortuna: quella di aver faticato tutta la giornata e quella di essere stati trattati come coloro che hanno lavorato un'ora soltanto. Agli ultimi invece è toccata una doppia fortuna: quella di aver lavorato poco e quella di aver guadagnato molto, molto di più delle loro attese. Se così stanno le cose, meglio essere ultimi che primi.
Considerando il racconto da vari punti di vista vediamo che il comportamento del padrone fa contenti gli ultimi, scontenti i primi, e lascia perplessi gli osservatori esterni. La perplessità è dovuta al fatto che è impossibile conciliare il duplice volto del padrone: quello che rivela la sua magnanimità e quello che lascia un'impressione di immotivata ingiustizia. Qual è allora il vero volto del padrone? Questa è una domanda che a volte, più o meno confusamente, affiora nei confronti di Dio. Qual è il suo vero volto? Quale volto incontrerò quando sarà passata la scena di questo mondo? Incontrerò un Dio buono e misericordioso o un giudice severo?
Nei confronti di questi interrogativi sono possibili vari atteggiamenti, il peggiore è quello di chi li reprime, oppure cerca scuse dicendo che i veri problemi sono altri. Un altro atteggiamento da evitare è quello di dire troppo presto: “Ho capito”, oppure di adeguarsi in modo servile alle decisioni del padrone. Quando si indaga sulle "parole di Dio", e tutto ciò che esiste è in fondo una parola di Dio, c'è da aspettarsi che le cose siano molto più meravigliose e profonde di quello che riusciamo a cogliere a prima vista. Ma scoprire meraviglie comporta un certo impegno.
Ricerca del senso…
Per cercare il senso profondo della parabola potremmo partire dall'affermazione finale di Gesù: Così gli ultimi saranno primi e i primi ultimi. Ora, nella parabola, non c'è nessuno più ultimo di chi ha lavorato un'ora soltanto, e non c'è nessuno più primo di chi ha lavorato fin dal mattino. Allora, Gesù vuol forse insegnare uno stratagemma per riuscire a cavarsela facendo il meno possibile? Che cosa c'è negli ultimi di così prezioso da farli diventare primi agli occhi di Dio, e che cosa c'è nei primi di così pericoloso da rendere necessario per loro un cammino verso l'ultimo posto?… C'è in effetti negli ultimi una cosa preziosissima, ed è una duplice consapevolezza: quella per cui sanno di non meritare quanto il padrone dona loro, e quella per cui sanno che tutti coloro che li hanno preceduti nel lavoro meritano senz'altro più di loro. Ecco l'atteggiamento di umiltà che apre le porte del regno di Dio.
I primi invece non hanno questa duplice consapevolezza perché, avendo incominciato a lavorare fin dal mattino, pensano di meritare quanto viene loro dato e di meritare di più rispetto ad altri. Questa presunzione di meritare qualcosa nei confronti di Dio e di meritare di più rispetto ad altri, è contraria allo spirito di umiltà richiesto per funzionare come si deve nel Regno di Dio; di qui la necessità per i primi di diventare a loro volta ultimi; se accettano di compiere questo cammino, anche loro riceveranno molto di più di quanto potrebbero sperare. Da notare che diventare ultimi, non è facoltativo, ma è necessario per tutti, il Signore dice infatti che: gli ultimi saranno primi, ma i primi [saranno] ultimi.
Scopriamo così nella parabola l'atteggiamento che ci rende graditi agli occhi di Dio e scatena la sua generosità. Questo atteggiamento è l'umiltà che ci fa contenti, sia di essere ultimi, sia di considerare tutti gli altri più meritevoli di noi. Possiamo ancora osservare che negli ultimi, proprio perché ricevono molto di più di quanto potevano sperare, sorgono sentimenti di gratitudine e di amore verso il padrone molto maggiori di quelli che sorgono in chi ritiene di meritare il suo salario. Sorgono infine sentimenti di umiltà anche nei confronti dei compagni di lavoro perché, avendo lavorato poco, non potrà mai passare loro per la testa di considerarsi più meritevoli degli altri, quindi, è per loro normale sentirsi poco considerati, o ignorati da tutti.
Il rischio che corrono i primi invece, è quello di ritenersi superiori, di non essere troppo benevoli e disprezzare chi, per vari motivi, non può dare molto, anzi, può dare solo un'ora di lavoro. Rischiano inoltre di essere ingrati credendo di meritare quanto ricevono. La parabola mostra invece il volto buono di un padre che vuole dare molto anche a chi riesce a dare solo poco, e questi siamo tutti noi.
Anche in un’altra occasione Gesù aveva detto: Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti (Mr 9, 35). Possiamo considerare queste parole “sull’ultimo posto” come un invito a prendere coscienza della nostra reale posizione davanti a Dio. La nostra risposta all'amore di Dio, per quanto facciamo, sarà sempre inadeguata e insufficiente, così come la nostra fede e la nostra speranza. Noi rispondiamo all’amore di Dio come chi, in una giornata, riesce a lavorare un'ora soltanto, siamo tutti operai dell'ultima ora.
L’estrema povertà dei nostri meriti
C'è un'orazione della Messa che molto opportunamente invita a prendere coscienza della nostra povertà, essa dice: “All'estrema povertà dei nostri meriti, supplisca l'aiuto della tua misericordia”. Ecco perché non c'è ingiustizia verso nessuno, nessuno infatti riceve quello che merita, ma tutti, per la bontà del padrone, riceviamo molto di più di quanto meritiamo. Siamo tutti molto fortunati proprio perché il padrone è molto “ingiusto” verso di noi, in quanto non ci retribuisce secondo i nostri meriti, ma secondo la sua bontà.
Se tutti siamo operai dell'ultima ora, non tutti ne siamo ugualmente consapevoli; ci sono vari gradi di consapevolezza che dipendono dal nostro progresso nelle vie di Dio. Tali gradi li possiamo vedere rappresentati nei vari gruppi che durante la giornata lavorano più o meno a lungo. Nei gruppi delle ultime ore è più forte la consapevolezza di non meritare gran ché come retribuzione, ed è a loro chiaro che, nella vigna del Signore, tutti meritano più di loro; questa consapevolezza è massima negli ultimi e molto debole o quasi inesistente nei primi, ecco perché questi sono invitati a diventare ultimi.
Quando il Signore, lasciando tutti stupefatti, afferma che i pubblicani e le prostitute vi passeranno avanti nel Regno di Dio (Mt 21, 31), o nella parabola invita al banchetto poveri, storpi, ciechi e zoppi... (Lc 14, 21) o accoglie in Paradiso il buon ladrone (Lc 23, 39-43), manifesta e applica la logica piuttosto strana che governa le cose nel Regno di Dio. Come abbiamo visto, secondo questa logica più uno è povero, misero e debole, più è consapevole di non meritare nulla e di essere l'ultimo di tutti, più è gradito agli occhi di Dio, il quale non aspetta altro per manifestare la sua misericordia e la sua generosità.
Nessuna prostituta può ritenersi degna del Regno di Dio, nessun poveraccio può aspirare a partecipare a un banchetto regale, e il buon ladrone si riteneva degno soltanto del castigo che subiva; eppure, proprio queste povertà e queste miserie, se vengono raggiunte dalla grazia, possono generare un'umiltà priva di arroganza capace di affascinare il cuore di Dio, e indurlo a colmare al di là di ogni attesa queste povertà.
L'insegnamento dei maestri
Per concludere, integrare e confermare le cose dette ascoltiamo l'insegnamento di due autorevoli maestri. Sul fatto di essere una perdonata santa Teresina di Lisieux dichiara: “Io non ho dunque alcun merito per non essermi abbandonata all'amore delle creature, poiché da esso fui preservata per grande misericordia del Signore! Riconosco che senza lui avrei potuto cadere in basso quanto santa Maddalena... Lo so, colui al quale si rimette meno, ama meno, ma so anche che Gesù mi ha rimesso più che a santa Maddalena perché mi ha rimesso in anticipo impedendomi di cadere... Se il mio cuore non fosse stato innalzato verso Dio fin dal primo risveglio, se il mondo mi avesse sorriso fin dal mio entrare nella vita, che sarei diventata?” (Man A 119-120, 124).
Dice ancora Teresina: “Ahimè! Quando mi riporto al tempo del mio noviziato vedo quanto ero imperfetta... Più tardi, senza dubbio, il tempo attuale mi parrà ancora pieno d'imperfezioni, ma ora non mi stupisco più di nulla, non mi affliggo vedendo che sono la debolezza stessa, al contrario, in essa mi glorio (2 Cor 12, 5) e mi aspetto giorno per giorno di scoprire in me nuove imperfezioni” (Man C 294). Scoprire in noi nuove imperfezioni è la scala che ci fa scendere verso l’ultimo posto.
E don Divo Barsotti: “Nonostante la mia povertà, nonostante che abbia sciupato tutta la vita, vivendo solo di desiderio una vita fiacca e vuota di amore, dammi di credere alla tua Misericordia. Sono ormai alle soglie della morte, vedo come avrei dovuto impegnarmi e come di fatto non ho saputo far nulla per te” (Diario Figli nel Figlio p. 96). E ancora. “Quando penso che è vicina la morte mi vorrebbe prendere lo sgomento. Ho rovinato tutto, mi sento povero e nudo. Eppure sento che lo sgomento è ancora frutto di amor proprio. Dio può in poco tempo riparare non solo col perdono, ma col realizzare in me quello che io non ho fatto” (Diario p. 123). E il padrone che considera il lavoro di un'ora come se fosse il lavoro di un'intera giornata, autorizza questa speranza.
Sull'atteggiamento da avere nei confronti dei fratelli dice ancora Barsotti: “Non solo accettare, ma anche godere che gli altri siano migliori di te e abbiano maggiore successo” (Diario p. 101). Sulla sua povertà Teresina confessa. “L'Onnipotente ha fatto grandi cose nell'anima di colei che è figlia della sua divina Madre, e la più grande è di averle mostrato la sua piccolezza, la sua impotenza” (Man C 274). E Barsotti: “È la mia miseria che attira il suo amore. La conoscenza viva e dolorosa della mia povertà non fa che accrescere la mia fiducia. Non è presunzione: il vuoto della creatura attira irresistibilmente la grazia” (Diario p. 132).
La Santa Vergine insegni anche a noi i segreti dell’umiltà che ha imparato da suo Figlio.
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26-11-2023 - Verrà nella gloria (Mt 25, 31-46)
A separare le pecore dalle capre
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19-11-2023 - Il talento nascosto (Mt 25, 14-30)
Chi lo nasconde sarà Gettato fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti
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12-11-2023 - Stoltezza e saggezza (Mt 25, 1-13)
Il saggio si salva e lo stolto si perde
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05-11-2023 - L’ipocrisia al potere (Mt 23, 1-12)
E l'antidoto indicato da Gesù
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29-10-2023 - I due comandamenti (Mt 22, 34-40)
Non siamo stati noi ad amare Dio
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22-10-2023 - Dare a Dio e a Cesare (Mt 22, 15-21)
A cesare i tributi e a Dio il cuore
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15-10-2023 - Un invito rifiutato (Mt 22, 1-14)
E le sue conseguenze...
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08-10-2023 - La follia umana... (Mt 21, 33-43)
E quella divina...
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01-10-2023 - Facili parole... (Mt 21, 28-32)
Cosa significa: Lavorare nella vigna?
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24-09-2023 - Operai dell'ultima ora (Mt 20, 1-16)
La fortuna di avere un padrone "ingiusto"
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17-09-2023 - Siamo debitori (Mt 18, 21-35)
Ciascuno di noi è un debito vivente nei confronti di Dio
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10-09-2023 - Se il tuo fratello commetterà una colpa (Mt 18, 15-20)
Gesù non sta parlando ai semplici fedeli, e la colpa non è contro il singolo fedele
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03-09-2023 - Un malinteso ricorrente (Mt 16, 21-27)
I nostri pensieri e quelli di Gesù il più delle volte sono in conflitto
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27-08-2023 - Discepoli sotto esame (Mt 16, 13-20)
Interrogati su Gesù
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20-08-2023 - Una donna che ha capito (Mt 15, 21-28)
Il cuore di Gesù
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13-08-2023 - Tempesta sul lago (Mt 14, 22-33)
E Colui che può placarla
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06-08-2023 - La trasfigurazione (Mt 17, 1-9)
Per quelli che seguono Gesù sul monte
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30-07-2023 - Tesori nascosti (Mt 13, 44-52)
Che attendono di essere scoperti
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23-07-2023 - Un nemico ha fatto questo (Mt 13, 24-43)
Se c'è un nemico, c'è anche qualche pericolo
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16-07-2023 - Il seme e il terreno (Mt 13, 1-23)
Che cosa ci comunica la Parola di Dio?...
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09-07-2023 - Cose nascoste ai sapienti (Mt 11, 25-30)
Ma rivelate ai piccoli
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02-07-2023 - Perdere e trovare la vita (Mt 10, 37-42)
Un'offerta scontata da non perdere
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25-06-2023 - Non abbiate paura (Mt 10, 26-33)
Se non di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo
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18-06-2023 - Pecore senza pastore (Mt 9, 36 - 10, 8)
La disgrazia di non avere un pastore
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11-06-2023 - Chi mangia me vivrà per me (Gv 6, 51-56)
E io lo risusciterò nell'ultimo giorno
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04-06-2023 - Dio ha tanto amato il mondo (Gv 3, 16-18)
Ma il mondo come risponde all'amore di Dio?...
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28-05-2023 - Un dono per discernere (Gv 20, 19-23)
Il peccatore che non può essere perdonato
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21-05-2023 - Andarono sul monte... (Mt 28, 16-20)
E videro Gesù risorto
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14-05-2023 - Se mi amate osserverete... (Gv 14, 15-21)
Perseverare nell'amore non è scontato per nessuno
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07-05-2023 - Non sia turbato il vostro cuore (Gv 14, 1-12)
Parole per coloro che sono turbati dal Mistero delle Tenebre
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30-04-2023 - Non capirono di che cosa parlava loro (Gv 10, 1-10)
Ciò che succede spesso anche a noi
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23-04-2023 - Lungo il cammino Gesù si fa vicino (Lc 24, 13-35)
E prepara la sua manifestazione
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16-04-2023 - Dal timore alla gioia (Gv 20, 19-31)
Solo Gesù può operare questo passaggio
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09-04-2023 - Un sepolcro vuoto (Gv 20, 1-10)
Perché hanno portato via il Signore o perché è risorto?...
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02-04-2023 - Cristo crocifisso e risorto (Mt 26, 14-27, 66)
Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo
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26-03-2023 - La La risurrezione di Lazzaro (Gv 11, 1-45)
Figura della risurrezione di Gesù
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19-03-2023 - La guarigione del cieco nato (GV 9, 1-41)
Uno strano modo di guarire
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12-03-2023 - Dammi da bere (Gv 4, 5-42)
L'acqua che ha in mente Gesù e quella che abbiamo in mente noi
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05-03-2023 - Gesù trasfigurato (Mt 17, 1-9)
La gloria per cui siamo fatti
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26-02-2023 - Le tentazioni di Gesù (Mt 4, 1-11)
E la tentazione dei progenitori
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19-02-2023 - Fu detto, ma io vi dico (Mt 5, 38-48)
Amare come Gesù ama
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12-02-2023 - Sono venuto a dare compimento (Mt 5, 17-37)
Gesù è il compimento della legge
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05-02-2023 - Sale e luce (Mt 5, 13-16)
Il rischio di perdere sapore e di diventare tenebra
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29-01-2023 - Gesù salì sul monte (Mt 5, 1-12a)
E proclama le beatitudini
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22-01-2023 - A Cafarnao (Mt 4, 12-23)
Gesù chiama quattro fratelli
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15-01-2023 - Ecco l'Agnello di Dio (Gv 1, 19-34)
Colui che toglie il peccato del mondo!
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08-01-2023 - Gesù è battezzato da Giovanni (Mt 3, 13-17)
Perché conviene adempiere ogni giustizia
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01-01-2023 - Maria madre di Dio (Lc 2, 16-21)
I paradossi di Dio rischiano di non dirci nulla
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25-12-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
Una gioia è promessa a coloro che sono oppressi dalle tenebre
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18-12-2022 - La prova dell’uomo giusto (Mt 1, 18-24)
Giuseppe può comprendere e aiutare chi è nella prova
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11-12-2022 - Sei tu colui che deve venire? (Mt 11, 2-11)
Quando non si comprende l'agire di Dio
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04-12-2022 - Giovanni Battista (Mt 3, 1-12)
Il profeta di cui avremmo bisogno
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27-11-2022 - La venuta del Figlio dell'uomo (Mt 24, 37-44)
Ci sono quelli che l'attendono e quelli che l'ignorano
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20-11-2022 - La festa di Cristo Re (Lc 23, 35-43)
Perché ha compiuto una grande impresa
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13-11-2022 - Gesù profeta di sventure (Lc 21, 5-19)
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita
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06-11-2022 - Gesù risponde ai Sadducei (Lc 20, 27-38)
Alcuni aspetti della vita futura
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30-10-2022 - Zaccheo incontra Gesù (Lc 19, 1-10)
E la sua vita cambia
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23-10-2022 - Giusti o ingiusti (Lc 18, 9-14)
A noi decidere da che parte stare
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16-10-2022 - Gridare giorno e notte (Lc 18, 1-8)
Per essere prontamente esauditi
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09-10-2022 - Il grido a cui Gesù risponde (Lc 17, 11-19)
Ma noi non sappiamo gridare
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02-10-2022 - Non abbiamo fede (Lc 17, 5-10)
Neanche quanto un granello di senape
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25-09-2022 - Delitto e castigo (Lc 16, 19-31)
Il ricco gaudente uccide sia sé stesso, sia Lazzaro
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18-09-2022 - Una strana parabola (Lc 16, 1-13)
L'amministratore disonesto lodato per la sua astuzia
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11-09-2022 - Peccatori e pubblicani o scribi e farisei? (Lc 15, 1-10)
L'inevitabile scelta
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04-09-2022 - Impossibili imprese (Lc 14 25-33)
La costruzione della torre e la guerra dei re
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28-08-2022 - Umiltà radicale (Lc 14, 1. 7-14)
Dell'ultimo posto che nessuno vuole
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21-08-2022 - Due possibili esiti (Lc 13, 22-30)
Ognuno sceglie liberamente dove andare
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14-08-2022 - Fuoco sulla terra (Lc 12, 49-53)
E noi vorremmo che il fuoco non bruci
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07-08-2022 - Beato chi rimane sveglio nella notte (Lc 12, 35-40)
Non si troverà con la casa scassinata
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31-07-2022 - La ricerca della ricchezza (Lc 12, 13-21)
Quella che dura e quella che non dura
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24-07-2022 - La via angusta della preghiera (Lc 11, 1-13)
Ciò che accade a un discepolo che prega
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17-07-2022 - La parte che non sarà tolta (Lc 10, 38-42)
E quella che dovrà essere tolta
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10-07-2022 - Fa' questo e vivrai (Lc 10, 25-37)
Non una vita qualunque, ma quella di Dio stesso
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03-07-2022 - È vicino a voi il Regno di Dio (Lc 10,1-12. 17-20)
Alcuni accolgono il suo Re, altri lo respingono
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26-06-2022 - Un amore esclusivo (Lc 9, 51-62)
E le sue esigenze
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19-06-2022 - Ho ricevuto quello che vi ho trasmesso (1Cor 11, 23-26)
Ciò che solo un amore folle può fare
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12-06-2022 - Non siete capaci di portarne il peso (Gv 16, 12-15)
Il peso della gloria a cui siamo chiamati
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05-06-2022 - Un'impresa trinitaria (Gv 14, 15-16. 23b-26)
Amare come Gesù ama
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29-05-2022 - Di questo voi siete testimoni (Lc 24, 46-53)
Uno di questi è padre Kolbe
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22-05-2022 - Se uno mi ama... (Gv 14, 23-29)
Ascoltare le parole e osservare la parola
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15-05-2022 - L’impossibile comandamento (Gv 13, 31-33A. 34-35)
La soluzione di Teresina di Lisieux
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08-05-2022 - Il buon pastore (Gv 10, 27-30)
E il cattivo pastore
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01-05-2022 - Quella notte non presero nulla (Gv 21, 1-14)
La via stretta del fallimento
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24-04-2022 - Per timore dei Giudei (Gv 20, 19-31)
Un timore giustificato
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17-04-2022 - Il mistero della risurrezione di Gesù (Gv 20, 1-9)
Non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti
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10-04-2022 - Il mistero della passione di Gesù (Lc 22, 14-23, 56)
Ossia, della creatura che uccide il suo Creatore
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03-04-2022 - L’adultera perdonata (Gv 8, 1-11)
Figura dell'umanità che tradisce il suo Dio
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27-03-2022 - Il figlio prodigo (Lc 15, 11-32)
La festa dopo la grande impresa
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20-03-2022 - Se non vi convertite, perirete (Lc 13, 1-9)
La causa profonda delle tragedie
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13-03-2022 - La trasfigurazione di Gesù (Lc 9, 28b - 36)
Destinati alla gloria dell'intimità con Dio
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06-03-2022 - Gesù è tentato nel deserto (Lc 4, 1-13)
Il mistero della tentazione
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27-02-2022 - L’occhio, la trave e la pagliuzza (Lc 6, 39-45)
Diventare come il Maestro
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20-02-2022 - La carità fraterna (Lc 6, 27-38)
Illusioni e realismo
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13-02-2022 - Le beatitudini (Lc 6, 17. 20-26)
I tesori che non sappiamo di avere
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06-02-2022 - La pesca miracolosa (Lc 5, 1-11)
Un lavoro in due tempi
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30-01-2022 - Tentativo di deicidio (Lc 4, 21-30)
Annuncio di ciò che accadrà
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23-01-2022 - Gesù nella sinagoga di Nazaret (Lc 1, 1-4; 4, 14-21)
Annuncia la sua missione
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16-01-2022 - Le nozze di Cana (Gv 2, 1-11)
Una miracolosa trasformazione che ci riguarda
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09-01-2022 - Il battesimo di Gesù (Lc 3, 15-16. 21-22)
Figura di ciò che ci attende
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02-01-2022 - La luce splende nelle tenebre (Gv 1, 1-18)
E le tenebre non l’hanno vinta ...
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26-12-2021 - Gesù ritrovato nel tempio (Lc 2, 41-52)
Quando i santi non comprendono
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19-12-2021 - Maria visita Elisabetta (Lc 1, 39-45)
Figura della sollecitudine di Dio per ogni uomo
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12-12-2021 - Battesimo con l’acqua e con il fuoco (Lc 3, 10-18)
Perché l'uomo possa partecipare al banchetto
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05-12-2021 - Il grido del profeta (Lc 3, 1-6)
Perché l'uomo ritorni sulla retta via
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28-11-2021 - Un nuovo anno liturgico
Per cercare di comprendere il progetto di Dio
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21-11-2021 - Cristo Re
Re che muore per salvare il suo popolo
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14-11-2021 - I tempi della fine
Quando non si può più mentire
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07-11-2021 - La vedova di Sarèpta
La desolazione di chi ha perso l'amore
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31-10-2021 - Oltre i comandamenti
Lo sguardo di Gesù
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24-10-2021 - Bartimeo, cieco e mendicante
Sperare contro ogni speranza
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17-10-2021 - Il grande Incompreso
La gloria secondo Dio e secondo noi
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10-10-2021 - Il giovane ricco e noi
Dio non ci ama per scherzo, dona tutto e chiede tutto
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03-10-2021 - Se non diventerete come i bambini
Diventare piccoli perché Dio possa farci grandi
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26-09-2021 - Idee ristrette
I nostri pensieri e quelli di Dio
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19-09-2021 - Il rischio di non voler comprendere
Quando Gesù ci interpella sul mistero del peccato
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12-09-2021 - Chi è Gesù?...
Un mistero non accessibile alle sole forze umane
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05-09-2021 - Un caso di malattia incurabile
Che relazione c'è fra il sordomuto e noi?
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29-08-2021 - Osservare le regole per nascondere scomode verità
Da chi vogliamo essere salvati: dalle "regole" o da Gesù?
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22-08-2021 - Il rischio di abbandonare Gesù
Se non diventerete come i bambini...
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15-08-2021 - La Donna vestita di sole e il Drago rosso
Lo stridente contrasto da cui non conviene distogliere lo sguardo
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08-08-2021 - Quando l’uomo di Dio non ne può più…
Ciò che può accadere a ognuno di noi
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01-08-2021 - Come dall’Egitto alla Terra Promessa
"Fare" o "lasciarsi fare"?
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25-07-2021 - Il segno della moltiplicazione dei pani
Il pane prodotto dagli uomini e quello donato da Dio
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18-07-2021 - Come pecore senza pastore
Similitudine e diversità con la situazione attuale
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11-07-2021 - Perché esiste tutto ciò che esiste?
Un progetto folle
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07-07-2021 - L'inevitabile tempesta
Il grido di Pietro quando affonda
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04-07-2021 - Il profeta Ezechiele, Gesù e noi
Il profeta inviato a una genìa di ribelli...
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27-06-2021 - L'emorroissa e la figlia di Giàiro
Due episodi utili a comprendere ciò che stiamo vivendo
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03-01-2021 - Quando è nato Gesù?… Riflessioni affettive
Circola la voce che Gesù non sia nato il 25 dicembre!
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11-06-2020 - Dio punisce o non punisce?…
È più buono un Dio che punisce o un Dio che non punisce?
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09-08-2018 - Buona o cattiva Novella?!...
Perché ad annunciare Gesù si rischia la vita?...
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02-01-2018 - Pensieri sul Natale
Per Gesù, Giuseppe e Maria non c'è posto fra gli uomini...
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26-12-2017 - Auguri di Natale
Perché gioire a Natale?!... Perché Gesù nasce in una stalla?!...
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18-01-2017 - L'enfer c'est les autres
Se l'inferno sono gli altri è perché la possibilità dell'inferno è anche nel nostro cuore...
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07-02-2016 - Giustizia e Misericordia
Qual è la condizione necessaria per ottenere misericordia?...
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28-06-2015 - Il mistero della Sindone e noi...
Le vicende della nostra vita terrena lasciano impressi, come sulla Sindone, dei segni di difficile comprensione.
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28-06-2015 - Perché il vangelo non ci dice niente?!... (Gv 3, 16-21)
Benedetti o maledetti?!...
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02-10-2014 - Parabola dei chiamati a lavorare nella vigna (Mt 20, 1-16)
Sintesi - L'ingiustizia di Dio è la nostra fortuna!!!
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21-01-2013 - Fuga e lotta con Dio ... 2/2
Una via più lunga e una più breve ...
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18-11-2012 - Fuga e lotta con Dio ... 1/2
Chi è più credibile? ...
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16-07-2011 - Il gioco disonesto della menzogna
E' naturale credere vera qualsiasi affermazione, ma ...
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02-05-2011 - Credenti o creduloni?...
L'inevitabilità dell'atto di fede - Diventarte credibili
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03-03-2011 - Come nei romanzi gialli ...
Analogie con la ricerca della felicità
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Ultimo aggiornamento 09-01-2024
Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)
La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...
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Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)
A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte
Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione
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La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte
Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto
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La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro
Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...
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Le riche épulon et le pauvre Lazare
Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...
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Come mai questo tempo non sapete valutarlo?
Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.
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Aprì loro la mente per comprendere le scritture
Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.
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Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.
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Gesù esamina Pietro sull'amore
Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 2
Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.
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Gli invitati al banchetto di nozze - 1
Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.
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Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)
Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...
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La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)
Difficoltà di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.
Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.
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